Destra di Popolo.net

IMU, LA CIAMBELLA CON IL BUCO: IN REALTA’ NON CI SONO COPERTURE PER LA SECONDA RATA E DA GENNAIO ARRIVERA’ LA TASER

Agosto 28th, 2013 Riccardo Fucile

RICORDATE LA MULTA DA 92 MILIARDI AI CONCESSIONARI DI SLOT MACHINE? RIDOTTA A 2,6 MILIARDI, ORA IL GOVERNO SI ACCONTENTEREBBE DEL 25% DI 2,6 MILIARDI: MA SI’, FATEGLI PURE LO SCONTO, TANTO SOLO I COGLIONI PAGANO TASSE E MULTE

Settimane di discussioni, dibattiti, interviste, hanno prodotto – alla resa dei conti – due incontrovertibili verità .
Dal 2014 l’Imu sulla prima casa non esisterà  più, sostituita da una nuova imposta, la Service Tax, battezzata Tares.
Quanto al 2013 il governo ha cancellato la prima rata della tassa, dovuta a giugno, impegnandosi ad abolire anche la seconda, rinviando la definizione delle coperture alla legge di stabilità .
‘incognita coperture.
“Una vittoria del governo e non del Pdl”, ha spiegato soddisfatto il premier Enrico Letta al termine della conferenza stampa, sottolineando che “il buon compromesso” raggiunto dovrebbe allungare la vita dell’esecutivo.
Toni trionfali per il vicepremier Alfano “‘Faccio fatica a nascondere la mia grande soddisfazione. I Tg e i giornali di domani porteranno nelle case degli italiani una bellissima notizia: gli italiani dovevano pagare una tassa e non la pagheranno”.
Ma l’entusiasmo del ministro dell’Interno va temperato dai fatti e da quello che per il momento è scritto nero su bianco.
Le coperture per l’abolizione della seconda rata non ci sono e quello che il ministro Saccomanni ha messo a disposizione oggi è quanto serve per consentire agli italiani di non pagare la prima rata dovuta a giugno.
Questo è un fatto, e un risultato acclarato che Pd e Pdl possono presentare con certezza davanti agli elettori. Tutto il resto, “accordo politico” a parte, nei fatti è rinviato a ottobre.
Arriva la Taser. Anche ammesso che ad ottobre si trovi la quadra economica, e politica, sui due miliardi necessari per non pagare anche la seconda rata, il tema si sposta a cosa accadrà  dal 1 gennaio 2014.
Il nuovo nemico dei cittadini si chiamerà  Taser, contrazione di Service Tax, e sarà  formato da due componenti.
Una, denominiata Tari, spiega il governo, “sarà  dovuta da chi occupa, a qualunque titolo, locali o aree suscettibili, di produrre rifiuti urbani. Le aliquote, commisurate alla superficie – prosegue la nota – saranno parametrate dal comune con ampia flessibilità  ma comunque nel rispetto del principio comunitario ‘chi inquina paga’ e in misura tale da garantire la copertura integrale del servizio”.
Rischio ritorno dell’Imu.
Ma è la seconda componente che rischia di essere un veicolo per reinserire surrettiziamente l’Imu.
Spiega il governo: “La seconda componente (Tasi) sarà  a carico di chi occupa fabbricati. Il comune potrà  scegliere come base imponibile o la superficie o la rendita catastale. Sarà  a carico sia del proprietario (in quanto i beni e i servizi pubblici locali concorrono a determinare il valore commerciale dell’immobile) che dell’occupante (in quanto fruisce dei beni e servizi locali).
La nuova tassa pagata da inquilini e proprietari. In questo caso le novità  sono due, e importanti.
Da un lato perchè questa componente sarà  di fatto una nuova tassa calcolata utilizzando la stessa base imponibile dell’Imu e dall’altra perchè a pagare saranno, in caso di abitazioni locate ad esempio, anche gli inquilini.
Il rischio, è che la nuova tassa, nel suo complesso, sommata anche la componente ex-Tares possa rimpiazzare quanto pagato oggi dagli italiani con l’Imu (e magari anche di più)
Le risorse reperite.
Ciò che raffredda gli entusiasmi manifestati in conferenza stampa al termine del Cdm è in realtà  proprio il centro del dibattito degli ultimi giorni.
Dove trovare le risorse? Il ministro Saccomanni, tra i più prudenti di tutta la compagine governativa, ha rimandato dettagli precisi al testo definitivo del provvedimento.
Spiegando però che, a grandi linee, sono tre i bacini da cui il governo ha deciso di recuperare le risorse.
Due di queste tre sono di importo già  noto.
La prima riguarda lo sblocco di altri dieci miliardi di euro per rimborsare i debiti Pa, che dovrebbero restituire un miliardo sotto forma di Iva.
Il secondo dovrebbe valere circa 650 milioni di euro, da portare a casa con la chiusura del contenzioso con i gestori di giochi.
C’è in ballo una multa da 2,6 miliardi, commutabile – in teoria e previa accordo – con una transazione del 25%.
Poi ci sono i tagli alla spesa pubblica.
Un punto, questo, su cui nessuno ha voluto sbilanciarsi.
Una bozza di testo circolata in tarda serata parla di tagli lineari del 10% a tutti i ministeri delle spese per i consumi intermedi.
Quanto vale quest’utlimo intervento non è chiaro. Saccomanni ha parlato di “3 miliardi di coperture”, ma è facile prevedere che – trionfalismi a parte – la partita del reperimento delle risorse sia ancora tutta da giocare.

(da “Huffingtonpost”)

argomento: denuncia | Commenta »

OLTRE NOVE MILIONI DI ITALIANI TRA DISAGIO E SOFFERENZA: CHI LI RAPPRESENTA?

Agosto 28th, 2013 Riccardo Fucile

CINQUE MILIONI DI DISOCCUPATI, SCORAGGIATI E CASSA INTEGRATI, OLTRE QUATTRO MILIONI   DI PRECARI E PART TIME INVOLONTARI… E IL GOVERNO PENSA A NON FAR PAGARE L’IMU AI RICCHI

Oltre cinque milioni di disoccupati, scoraggiati e cassa integrati, e oltre 4 milioni di precari e part time involontari.
E’ un esercito, fatto di oltre 9 milioni di italiani, quello che combatte contro le conseguenze della crisi.
Ed è un esercito le cui fila si ingrossano continuamente. Tanto che per la prima volta dall’inizio della crisi sono appunto oltre 9 milioni le persone che vivono nell’area della sofferenza e del disagio occupazionale.
Una fotografia del mercato del non-lavoro in Italia che emerge dal periodico rapporto di ricerca dell’associazione Bruno Trentin-Isf-Ires (Cgil)
“Gli effetti della crisi sul lavoro in Italia” (disponibile sul sito www.ires.it) che rielabora i dati relativi al primo trimestre dell’anno dai quali emerge che “l’area della sofferenza e quella del disagio occupazionale hanno complessivamente superato, per la prima volta dall’inizio della crisi, i 9 milioni di persone in età  da lavoro, per la precisione 9 milioni e 117 mila”.
Nel rapporto redatto dall’associazione guidata da Fulvio Fammoni, di cui qui si fornisce una prima anticipazione, si rileva che “solo negli ultimi 12 mesi dell’anno si è registrato un incremento complessivo del 10,1% (equivalente a + 835.000 unità ), mentre rispetto al primo trimestre 2007 l’aumento è del 60,9% (+ 3 milioni e 450mila persone)”.
Dati che determinano come l’area della sofferenza, quel segmento costituito da disoccupati, scoraggiati e cassa integrati, “si attesti a 5 milioni e 4mila persone mentre quella del disagio, ovvero precari e part time involontari, a 4 milioni e 113mila unità ”.
Ma queste sono solo alcune anticipazioni del rapporto scaricabile sul sito dell’istituto di ricerche economiche e sociali della Cgil.
“Questi sono solo i dati principali di una ricerca che — si legge in una nota di Fammoni — evidenzia molti altri aspetti del progressivo deterioramento del mercato del lavoro italiano, fra cui il dramma della disoccupazione giovanile, l’emergenza Mezzogiorno, l’aumento della disoccupazione di lunga durata, il permanere di una alta quota di inattività , un part time involontario in costante crescita dal 2007, l’anomalia di una precarietà  non solo subita ma che non porta più occupazione nonostante sia la forma di ingresso al lavoro nettamente prevalente”.
Dati che, conclude la nota dell’associazione Bruno Trentin-Isf-Ires, “sono molto gravi e confermano la drammaticità  del problema occupazione e della conseguente urgenza di interventi concreti per lo sviluppo e per un lavoro stabile e di qualità ”.

argomento: povertà | Commenta »

L’INCENERITORE DI PARMA SI ACCENDE, LA PROMESSA CINQUESTELLE SI SPEGNE

Agosto 28th, 2013 Riccardo Fucile

I GRILLINI PERDONO LA MADRE DI TUTTE LE BATTAGLIE: PIZZAROTTI AVEVA PROMESSO LA CHIUSURA DELL’IMPIANTO

A otto anni dalla prima delibera e a quattro dalla prima pietra, con 180 milioni di euro spesi tra valanghe di ricorsi con decine di giudici coinvolti, l’inceneritore di Parma si accende.
«Questione di ore», spiegavano ancora ieri sera i tecnici del gestore Iren.
Un impianto come altri 7 in Emilia e 50 in Italia, ma attorno al quale si è consumata una battaglia politica a giudiziaria senza pari.
Da un lato comitati locali e associazioni ambientaliste, la Procura che invano ne ha chiesto il sequestro per abuso edilizio e appalto irregolare, e soprattutto il Movimento 5 Stelle, che ne ha fatto il trampolino per il trionfo elettorale dello scorso anno con Federico Pizzarotti, primo e finora unico sindaco di un capoluogo.
Dall’altro Pd e Pdl, che attraverso le giunte locali di Liguria, Piemonte ed Emilia controllano Iren, il colosso quotato in Borsa che gestisce il ciclo dei rifiuti.
Oggi che il camino comincia a fumare, questi ultimi cantano vittoria. E i primi abbozzano.
Dopo anni di contese furibonde, a Parma si respira un’insolita aria minimalista. Cessati i proclami bellicosi, prevale il realismo.
Il fronte del no pare rassegnato. «Abbiamo perso una battaglia, non la guerra» sintetizza Aldo Carfagnini dell’associazione Gestione corretta rifiuti, serbatoio della giunta Pizzarotti.
Il sindaco e i Cinquestelle glissano ostentando un profilo istituzionale.
Niente manifestazioni, polemiche, iniziative plateali. Nessuna chiamata alle armi. Eppure la crociata, annunciata a pagina 9 del programma elettorale («Da sempre diciamo no all’inceneritore»), fu la carta vincente contro il Pd, sponsor dell’impianto, travolto in rimonta al ballottaggio.
Ribadita dopo la vittoria («La nostra volontà  è chiuderlo») e declamata tra le «linee programmatiche» nella prima seduta di Consiglio comunale: «Stop alla costruzione dell’inceneritore e sua riconversione in un centro di riciclo e recupero. (…) Concorso d’idee per la riconversione industriale del cantiere dell’inceneritore».
Ma la frase a cui l’opposizione vuole impiccare il sindaco è questa: «L’inceneritore qui non lo faranno mai, e se lo faranno dovranno passare sul cadavere di Pizzarotti». A pronunciarla nientemeno che Beppe Grillo, sceso a Parma meno di un anno fa per arringare la piazza in un’adunata ambiziosamente ribattezzata «Dies Iren – La fine degli inceneritori» in nome della resistenza all’insano connubio partiti-finanza-servizi pubblici e adesso derubricata a «convegno di sensibilizzazione».
Non che Pizzarotti abbia cambiato idea sull’inceneritore.
Semplicemente non ce l’ha fatta, a chiuderlo, perchè non poteva farcela.
«Abbiamo mancato l’obiettivo ma ci abbiamo provato in tutti i modi e quindi non perdiamo noi, ma la città », sostiene l’assessore all’ambiente Gabriele Folli. «Oggettivamente, per noi è una sconfitta», ammette il capogruppo in Consiglio comunale Marco Bosi, «perchè è una delle tre questioni, con l’onestà  e il debito comunale, su cui avevamo vinto le elezioni. Ma l’opinione pubblica ci riconosce di aver fatto il possibile».
In effetti Pizzarotti, insediatosi quando i lavori erano già  al 70%, si è dapprima aggrappato all’inchiesta della Procura, confidando in un sequestro che però è stato respinto da gip, tribunale del Riesame e Cassazione.
Poi ha ingaggiato Paolo Rabitti, consulente della Procura di Napoli nelle più delicate indagini sull’emergenza rifiuti, con il compito di rovistare nelle carte a caccia di magagne.
Ma l’unico risultato è stato un contenzioso con gli altri Comuni.
Nulla di fatto anche con l’idea di riconversione «green» dell’inceneritore sulla base di un progetto olandese sbandierato in campagna elettorale e con quella di bandire una gara per un impianto alternativo senza combustione.
L’ultimo tentativo, il 3 luglio, è stato il diniego del certificato di agibilità  dell’inceneritore, bloccando le prove per quasi due mesi. Ma Iren ancora una volta ha vinto davanti al Tar (e non è detto che non ne nasca un’altra causa per danni, stimati in 18 milioni).
In realtà , già  dalla fine dell’anno scorso, sfumato il sequestro, Pizzarotti si era reso conto di avere armi per lo più spuntate.
E ha aperto una fase nuova, all’insegna della riduzione del danno.
Deludendo qualche pasdaran che invocava un blocco d’imperio del cantiere, ha ammorbidito i toni con Iren e aperto la via della collaborazione per spingere la raccolta differenziata (che ha superato il 50%) con il sistema porta a porta da estendere a tutta la città  nei prossimi sei mesi.
Quanto all’inceneritore, il Comune s’impegnerà  nei controlli ambientali, ma senza un fucile puntato.
«Il tempo sarà  galantuomo, e non ce ne vorrà  neanche tanto», dice l’assessore Folli. Altrimenti il mito della Stalingrado grillina potrebbe andare in fumo con i rifiuti nell’inceneritore.

Giuseppe Salvaggiulo

argomento: Grillo | Commenta »

IL PORCELLUM AD PERSONAM

Agosto 28th, 2013 Riccardo Fucile

QUANDO PER GRILLO IL PORCELLUM ERA “UNA LEGGE ELETTORALE INCOSTITUZIONALE”

Il Movimento Cinque Stelle annuncia una grande mobilitazione in difesa della Costituzione, perchè (cito testualmente) un “Parlamento illegittimo di nominati” non può modificare la Carta.
Per i grillini il Parlamento è illegittimo perchè eletto attraverso “una legge elettorale incostituzionale” (parola di Beppe Grillo, novembre 2011).
Da ciò si può trarre una prima conclusione: i cinque Stelle vogliono legittimamente   conquistare la maggioranza in un Parlamento che però sarebbe ancora (lo dice il capo supremo) un Parlamento illegittimo.
La seconda conclusione —   se la logica ha ancora un senso — è che per Grillo la costituzionalità  o meno di una legge elettorale dipende da chi vince o perde le elezioni.
Un po’ come Rodotà , che quando si comportava bene era una straordinaria occasione per il Paese e al primo cenno di dissenso è diventato un vecchio bacucco e traditore della causa.
La replica grillina è già  prestampata. “Noi abbiamo la nostra proposta ma non la fanno passare, quindi si voti col Porcellum”.
Eppure qualcuno prima o poi spiegherà  che in politica non funziona come all’asilo, dove uno batte i piedi e frigna finchè gli altri non gli danno la bambolina.
In politica, quando non si ha la maggioranza assoluta, le proposte si confrontano con quelle degli altri e si cercano seriamente dei compromessi.
Altrimenti si fanno solo chiacchiere.
Ma si sa, l’orrore del compromesso è il mainstream per eccellenza dei Cinque Stelle. Il grande alibi che Grillo e compagni spacciano per strategia, mentre è solo un modo furbetto di lucrare un consenso assai utile alla propaganda e ininfluente per il Paese.

Marco Bracconi
(da “La Repubblica“)

argomento: Grillo | Commenta »

MISSIONE BLUFF COMPIUTA: COME FAR SPARIRE L’IMU SENZA DIRE DOVE PRENDERE I SOLDI

Agosto 28th, 2013 Riccardo Fucile

A PARTE UNA TASSA SUI GIOCHI E TAGLI IMPRECISATI ALLA SPESA, MANCANO DUE MILIARDI: DIRANNO DOVE INTENDONO PRENDERLI TRA UN PAIO DI MESI…CRITICHE DAI SINDACATI E DAGLI IMPRENDITORI

Un Consiglio dei ministri relativamente breve ha dato il via libera ai provvedimenti annunciati nel pomeriggio. “È un decreto in quattro punti – ha spiegato il presidente del Consiglio Enrico Letta – Cassa integrazione, Esodati, misure per la casa e gli affitti e Imu. Per gli ammortizzatori sociali arriveranno 500 milioni di euto, 700 milioni per gli esodati (una platea di circa 6-7 mila persone).
Per quanto riguarda l’Imu viene cancellata soltanto la prima casa e le coperture sono inserite per decreto.
Sulla seconda rata c’è un accordo ma non le coperture, che verranno specificate nella legge di stabilità  di autunno che dovrebbe varare la nuova Service Tax.

La nuova imposta, interamente a gestione comunale, sostituirà  di fatto l’Imu dal 2014. Avrà  una doppia componente, una includerà  la Tares e l’altra la componente dei servizi.
La base imponibile – ha precisato il ministro Saccomanni – sarà  calcolata in base alla superficie o alla rendita catastale e graverà  anche sugli inquilini nel caso delle abitazioni date in locazione.
La coperta è corta, le coperture di più: cortissime.
Per questo, alla fine, l’accordo che si profila sull’Imu è soltanto a metà .
Le risorse racimolate dal ministro Saccomanni per cancellare l’Imu potrebbero bastare, ora, a scongiurare il pagamento della prima rata rinviata a giugno.
Sulla seconda ci sarebbe solo un accordo politico, ma non la garanzie finanziarie per assicurare già  da adesso l’abolizione sic et simpliciter dell’imposta sulla prima casa.
Quello che Alfano e Berlusconi dimenticano di dire (ovvero che al posto dell’Imu ci sarà  una nuova tassa), lo spiega il ministro per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini: “Abbiamo superato l’Imu sulla prima casa con l’introduzione di una tassa finalmente davvero federale e affidata all’autonomia dei comuni”.
Concetto approfondito da Enrico Letta in conferenza stampa: “Dal 2014 l’Imu non ci sarà  più. Dal primo gennaio 2014 nasce la Service tax, che al suo interno comprenderà  la Tares.
Come verrà  finanziata, quindi, la rata di dicembre?
“Nel decreto che accompagnerà  la legge di stabilità , il 15 ottobre, saranno indicate le coperture della seconda rata dell’Imu perchè alcune coperture si svilupperanno nelle prossime settimane”, ha detto Letta, che ha ipotizzato un aumento delle tasse sui giochi per coprire il mancato gettito, da finanziare anche con tagli delle spese e iniezione di altri 10 mld di debiti della Pa.
Alla conferenza stampa ha preso parte anche Fabrizio Saccomanni, il cui ministero poche settimane fa aveva pubblicato un documento molto critico sulle conseguenze “inique” della cancellazione dell’Imu.
Un giornalista della stampa internazionale, in conferenza stampa, ha chiesto proprio a Saccomanni come si possano conciliare quelle posizioni con la scelta fatta. Saccomanni ha risposto così: “Quel documento non esprimeva la posizione del Tesoro, ma descriveva solo i possibili scenari”.
Il risultato dell’operazione Imu è tutto riassunto nella risposta che Enrico Letta ha dato a una domanda dei giornalisti: “Quanto durerà  il governo?”. “Durata indeterminata“, ha ironizzato Letta senza esitare.
Nel coro di approvazione non entrano però alcune voci: quella della Cgil, che riconosce al Cdm “primi atti, sia pur utili e importanti, ma che lasciano irrisolti i temi della cassa integrazione e degli esodati. I fondi sono totalmente esigui, servono a coprire solo l’immediata emergenza”.
Non solo, il sindacato mette l’accento su altre priorità  da affrontare: “Si ripropone il tema di una restituzione fiscale al mondo del lavoro e delle pensioni in modo forte. Per la Cgil a questo punto non ci potrà  essere una legge di stabilità  senza una risposta fiscale al lavoro e alle pensioni”.
Ma se viene sciolto il nodo Imu “solo per il 2013 perchè aumentare tasse che nessuno toglierà , come le accise o le tasse sulle seconda casa?”, chiede il leader della Uil Luigi Angeletti e avverte che, se sarà  poi necessaria una “rimodulazione nel 2014 la copertura non può che essere una tantum. Io temo invece che si vadano ad aumentare accise che poi resteranno, e mi sembra la soluzione peggiore possibile”.
Di una decisione deludente parla il presidente di Rete Imprese Italia Ivan Malavasi: “Siamo delusi. Il governo non ha ritenuto di alleggerire l’Imu alle imprese.
I capannoni, i laboratori, i negozi, le botteghe per quest’anno rimangono equiparati alle abitazioni di lusso e continueranno a pagare fino all’ultimo euro”, afferma.

argomento: denuncia | Commenta »

SENZA VERGOGNA: “PAROLA IMU SCOMPARIRA’ DAL VOCABOLARIO DEL FUTURO”. SOLO PERCHE’ DAL 2014 SI CHIAMERA’ SERVICE TAX

Agosto 28th, 2013 Riccardo Fucile

“PROMESSO E REALIZZATO” SCRIVE BERLUSCONI, DIMENTICANDO DI STACCARE L’ASSEGNO DI 4 MILIARDI PER IL 2012… BASTA CAMBIARGLI IL NOME E LA TASSA NON C’E’ PIU (COME LE COPERTURE)

“Terminata la riunione del Consiglio dei Ministri. “Missione compiuta! Imu prima casa e agricoltura 2013 cancellata. Parola Imu scomparira’ dal vocabolario del futuro”. Esulta su su twitter il vicepremier Angelino Alfano.
“Promesso. Realizzato -scrive in una nota Berlusconi – sull’Imu sulla prima casa e sui terreni e fabbricati funzionali alle attività  agricole abbiamo mantenuto gli impegni. E l’etica in politica è mantenere la parola data. In campagna elettorale – si legge nella nota – ci eravamo impegnati a eliminare l’Imu. Non era un impegno tra i tanti, ma un punto cardinale, pratico e simbolico, del programma con cui a febbraio abbiamo ottenuto molti milioni di voti e che per questo abbiamo voluto come scelta qualificante negli accordi che hanno portato alla formazione del governo di larghe intese”.
Ma arriva la risposta di Zoggia (Pd): “Berlusconi, Gasparri e compagnia sono senza vergogna. I provvedimenti di oggi sono stati varati dallo stesso governo che fino a poche ore fa il Pdl voleva far cadere per sottrarre Berlusconi alla condanna definitiva inflittagli dalla magistratura dopo 3 gradi di giudizio. Ricatti tentati ma respinti dal Pd. Senza dimenticare che le tante tasse che gli italiani hanno dovuto pagare sono state il risultato del disastro economico provocato dell’incompetenza del governo Berlusconi”

argomento: denuncia | Commenta »

BERLUSCONI VERSO LA VITTORIA: PER ASSENZA DI AVVERSARI

Agosto 28th, 2013 Riccardo Fucile

ECCO COME BERLUSCONI RESTERA’ IN CIRCOLAZIONE PER ALMENO ALTRI DUE ANNI

“Chi è veramente esperto nell’arte della guerra sa vincere l’esercito nemico senza dare battaglia, prendere le sue città  senza assediarle e rovesciarne lo Stato senza operazioni prolungate”.
Bisogna leggere la plurimillenaria opera del grande generale e filosofo cinese Sun Tzu, autore de L’Arte della Guerra, per avere la fotografia esatta della piega presa dal dibattito sulla decadenza da senatore del pregiudicato Silvio Berlusconi.
Senza aver sparato un solo colpo il Cavaliere è a un passo dalla vittoria.
Intimoriti dal volteggiare dei falchi, blanditi dal tubare delle colombe, ammaliati dal sibili ricattatorii della Pitonessa, i sempre più teorici avversari dell’ex premier paiono prepararsi alla ritirata.
L’annuncio è stato significativamente dato da due dei supposti dieci saggi di Giorgio Napolitano.
Secondo Valerio Onida (saggio in quota Sel) e Luciano Violante (saggio in quota Pd) la legge Severino sulla decadenza dei condannati va sottoposta all’esame della Corte Costituzionale.
Entrambi sono certi che la norma, approvata pochi mesi fa dal parlamento quasi al completo, sia perfettamente legittima.
Tutti e due spiegano che non è una legge penale e che quindi ha valore retroattivo.
Ma con salto carpiato aggiungono che sollevare un’eccezione davanti alla Consulta non sarebbe una “dilazione”, ma l’applicazione della Costituzione.
Anzi, spiega Violante, Berlusconi tanto che c’è potrebbe pure rivolgersi pure alla Corte Europea dei diritti dell’uomo.
Lasciamo ad altri il dibattito sulla questione giuridica.
I pareri in proposito si sprecano e sono nel 99 per cento dei casi concordi nell’affermare che la giunta per le immunità  del Senato non può sollevare la questione davanti alla Corte.
Anche perchè un parlamento che impugna una legge chiarissima appena fatta entrare in vigore è materia da esperti in malattie mentali, non da tecnici del diritto.
Più interessante è invece capire la strategia seguita dal Cavaliere frodatore del fisco per tentare di uscire dai guai.
Un piano che, se realizzato, potrebbe permettergli di restare a Palazzo Madama, non per mesi, ma per anni.
La manovra ideata prevede più tappe.
Il ricorso alla Consulta, che tanto piace agli uomini più vicini al Colle, se otterrà  il via libera parlamentare partirà  infatti solo a metà  autunno.
Tenuto conto dei tempi della Corte difficilmente verrà  esaminato prima della tarda primavera o dell’estate del 2014.
E anche se verrà  respinto ci vorranno poi altri mesi per votare la decadenza.
Ipotizzare che il Cavaliere arrivi al 2015 ancora indossando il laticlavio non è insomma troppo sbagliato.
Contemporaneamente, come fatto balenare dallo stesso Berlusconi durante il vertice di Arcore di sabato 24 agosto, l’ex premier chiederà  l’affidamento in prova ai servizi sociali. In questo modo la Corte di Appello di Milano e poi la Cassazione che dovranno stabilire la durata della sua interdizione dai pubblici uffici saranno costrette a venirgli incontro.
Visto il suo buon comportamento l’interdizione non sarà  più di tre anni (il massimo consentito), ma molto inferiore. Forse un anno o un anno e mezzo.
Anche qui poi ci vorrà  un voto dell’assemblea per arrivare alla decadenza.
Ma già  in passato – è accaduto nel caso del forzista Gianstefano Frigerio condannato per corruzione, concussione, finanziamento illecito e ricettazione — i parlamentari hanno finito per ritenere estinta l’interdizione dai pubblici uffici dei propri colleghi pregiudicati “in conseguenza dell’esito positivo dell’affidamento in prova ai servizi sociali”.
Non c’è quindi ragione per ritenere che Berlusconi subisca un trattamento diverso da quello di Frigerio.
A quel punto si entra in nuovi affascinanti scenari: è divertente (o agghiacciante, a seconda dei punti di vista) immaginare cosa accadrà  se il Senato dovesse calendarizzare il voto sul Berlusconi interdetto dai pubblici uffici prima di quello sul Berlusconi decaduto a causa della legge Severino.
Da una parte i colleghi gli diranno che può restare con loro perchè ormai riabilitato, dall’altra dovranno (o dovrebbero) espellerlo in virtù di norme ideate per tutelare la reputazione delle istituzioni infangate dalla presenza di condannati al loro interno.
Lo faranno con facilità ? Dubitare è lecito.
Più semplice è credere che assisteremo a nuove settimane di snervanti discussioni, magari in attesa della Corte europea dei diritti dell’Uomo, i cui tempi sono ancora più lunghi rispetto a quelli della Consulta.
Certo, Berlusconi ha anche altri processi in corso.
Nel 2014 si dovrebbe, per esempio, celebrare l’appello per il caso Ruby. Ma questo, per il momento, non è un problema. Anche in caso di conferma della condanna in secondo grado la Cassazione non si esprimerà  prima del 2015 o forse anche più in là , visto che i reati contestati non si prescrivono.
Il tempo che voleva, insomma, l’ex premier sente di averlo ormai quasi in tasca.
Per questo adesso ha ordinato ai suoi di tacere.
Dal Colle il segnale che chiedeva, tramite Violante e Onida, è arrivato.
Ora spera in quello del Pd. Ma non ha fretta.
Bisogna lasciar lavorare la Giunta. I generali impazienti, insegna Sun Tzu, perdono le guerre. E lui almeno quelle politiche da vent’anni a questa parte è abituato a vincerle. Di solito per la momentanea assenza del nemico.

Peter Gomez

argomento: Berlusconi | Commenta »

INIZIA IL CIRCO BARNUM PER SALVARE BERLUSCONI: MEMORIE PRO-VERITATE, RICORSO ALLA CORTE DEI DIRITTI UMANI, RINVII, RUOTE DI SCORTA NEL PD

Agosto 28th, 2013 Riccardo Fucile

MONTI APRE ALLA GRAZIA SMENTENDO LA LEGGE DEL SUO GOVERNO, VIOLANTE E FIORONI PERORANO IL RICORSO ALLA CONSULTA… IL 9 SETTEMBRE LA SEDUTA NON DECIDERA’ NULLA

“Sì alla grazia, se Berlusconi si ritira dalla vita politica”. Parola di Mario Monti, ora solo senatore, ma fino a ieri firmatario, da premier, della legge anticorruzione ‘colpevole’ di voler far decadere il Cavaliere.
Oggi, però, l’ex rettore della Bocconi spinge per la via d’uscita morbida dall’impasse, al pari di un altro ‘insospettabile’, quel Luciano Violante che, pur rispettando la linea del Pd, ha confermato che occorre “decidere dopo aver ascoltato le difese”.
La questione è sempre quella: il rinvio alla Consulta della legge Severino-Monti sul caso Berlusconi per farne slittare la decadenza.
E il diretto interessato? Non rimane a guardare: oltre a ‘silenziare’ i suoi per evitare altre polemiche e favorire il dialogo con i pontieri del Pd, deposita in Giunta una lettera in cui annuncia il ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo contro l’applicazione della norma in questione.
“Guadagnare tempo”: la strategia del Pdl funziona
La strategia pidiellina del prender tempo per trovare una soluzione politica alla fine politica di Silvio Berlusconi, quindi, continua ad ottenere risultati.
Uno su tutti: la seduta della Giunta per le elezioni e le immunità , in programma il 9 settembre, con tutta probabilità  non sarà  quella decisiva per mettere la parola fine sulla decadenza da senatore del Cavaliere.
Un pronostico che fino a qualche giorno fa era difficile anche da immaginare.
Il motivo dell’inversione di rotta? Il grimaldello giuridico del Pdl (l’incostituzionalità  della legge Severino) continua a trovare sponde, non solo negli ex alleati del Pd ma anche in parlamentari di altri schieramenti.
Un ponte, quello tra Pdl e avversari, rinvigorito dai pareri pro veritate dei giuristi di area Berlusconi.
Sei, al momento, le relazioni depositate alla presidenza della giunta per le elezioni del Senato: tra queste, anche quella a firma dei costituzionalisti Beniamino Caravita di Toritto, Giuseppe de Vergottini e Nicolò Zanon e un’altra vergata dal componente del Csm Giorgio Spangher.
Il contenuto è univoco: la legge Severino è una norma “intrinsecamente irragionevole” perchè mette in contrasto potere giudiziario e potere politico.
“O è incostituzionale la legge o è incostituzionale il decreto legislativo” hanno scritto i tre giuristi perchè — come ha fatto sapere il Pdl — “una legge ordinaria, come la ‘Severino-Monti’, non può violare il diritto all’elettorato passivo tutelato dalla Carta“.
Quello che è valso per oltre casi precedenti in cui nessuno ha sollevato ricorsi, ora non vale più per il Cavaliere.
Oltre ai sei pareri pro veritate, tra i documenti depositati in giunta anche una lettera scritta da Silvio Berlusconi, in cui il Cavaliere annuncia il ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo contro l’applicazione della legge Monti-Severino.
Quella dei pareri pro veritate, del resto, è una carta che i berlusconiani caleranno sul tavolo nel momento opportuno per rinviare il parere della Giunta e prender tempo.
Il 9 settembre, raccontano da Palazzo Grazioli, il relatore Andrea Augello terrà  il suo intervento. Se la sua proposta finale dovesse essere bocciata dalla maggioranza della Giunta a quel punto bisognerà  nominare un nuovo relatore e si aprirà  la procedura di contestazione.
Questo significa che bisognerà  convocare una nuova udienza pubblica con annesso slittamento del voto.
E qui entrano in ballo le relazioni in questione.
Dopo l’intervento del relatore, infatti, qualche senatore azzurro potrebbe (condizionale d’obbligo) chiedere di adottare i pareri pro veritate di costituzionalisti e giuristi di fama.
Che vuol dire altre sedute, altro tempo utile a disposizione in attesa dell’uscita delle motivazioni della sentenza della Cassazione su Mediaset e qualche margine in più di trattativa.
Tra i democratici Fioroni appoggia lodo Violante
Sul piano giuridico, quindi, il Cavaliere ha ancora qualche freccia nella sua faretra.
Un dato di fatto che sta avendo anche ripercussioni politiche. Il muro erto dal Pd sulla questione decadenza, infatti, non è granitico come vogliono far sembrare da Largo del Nazareno.
Qui, infatti, tengono ancora banco i discorsi sul ‘lodo Violante’, con il fronte di coloro che vogliono cercare di salvare il governo a ogni costo che s’ingrandisce ogni giorno.
Violante, dal canto suo, a Repubblica Tv ha risposto alla netta chiusura di Epifani. “Rispetto la linea del partito, ma bisogna decidere dopo aver ascoltato le difese” ha detto il ‘saggio’ del Pd, la cui proposta — non è un mistero — è piaciuta non poco al Colle, sempre favorevole alla pacificazione ormai perduta nelle larghe intese.
“Se ci fossero i presupposti potrebbe essere legittimo il ricorso alla Corte Costituzionale o, per altre ragioni, alla Corte di giustizia del Lussemburgo. Se ci fossero i presupposti, ripeto” sottolinea Violante, spiegando che la “posizione del Pd” in merito al voto sulla decadenza è “quella del segretario Epifani”.
“La mia è un’opinione personale” precisa Violante.
Che poi aggiunge: “Epifani ha anche detto giustamente che Berlusconi ha il diritto di difendersi e se ha diritto di difendersi, gli altri hanno il dovere di ascoltare e decidere dopo aver ascoltato la difesa”. Quanto alle indiscrezioni su un possibile ‘interesse’ del Colle sulla sua posizione, Violante taglia corto: “Non ne so nulla”.
Al fianco del saggio del Pd, si schiera l’ex ministro Beppe Fioroni, che chiede al partito di non essere prevenuto nei confronti di Berlusconi.
“Se il Pdl dispone di elementi di chiarimento, seri e che non siano nè sotterfugi nè banali perdite di tempo, allora non cambierebbe molto decidere il 9 settembre o più in là ” dice a Formiche.net l’ex democristiano, che valute “le parole di Violante come un’opinione seria a sostegno dell’idea che si possano concedere approfondimenti a chi abbia dubbi, se i dubbi sono reali. D’altra parte questa è una posizione perfettamente compatibile con quella di chi ha, dalla propria parte, la certezza delle singole convinzioni”.
Fioroni, tuttavia, non vuol sentire parlare di salvataggio “perchè ci metterebbe su un binario fuorviante”, avverte.
A caldeggiare la via d’uscita o almeno il rinvio della fine del Cavaliere non c’è solo Violante, ma anche altri rappresentanti politici di ogni schieramento.
Detto di Pierferdinando Casini (che spinge per il rinvio del caso Berlusconi alla Corte costituzionale), spingono per la pacificazione con il Pdl anche Lamberto Dini e, come detto Mario Monti.
Il primo parla chiaro: “In questo momento la priorità  è evitare la crisi di governo. Se questo è l’obiettivo, guadagnare tempo è essenziale” spiega l’ex direttore di Bankitalia, secondo cui “avere sei mesi-un anno di tempo in più è importantissimo per mettere l’Italia al riparo dalle speculazioni finanziarie”.
“Come principale forza di maggioranza — è il ragionamento di Dini — il Pd è pienamente coinvolto e allora potrebbe non ostacolare il ricorso alla Corte Costituzionale affinchè stabilisca, come ha suggerito anche Luciano Violante, la costituzionalità  e l’applicabilità  delle norme della legge Severino. Dopo di che — conclude l’ex premier — se le norme sono applicabili, a Berlusconi non resterà  che prendere atto e ritirarsi in buon ordine, altrimenti il Cavaliere potrà  restare in Parlamento“.

(da “il Fatto Quotidiano“)

argomento: Berlusconi, Giustizia | Commenta »

QUATTRO ITALIANI SU DIECI VOGLIONO L’IMU: “MEGLIO PUNTARE SU SVILUPPO E STIPENDI”

Agosto 28th, 2013 Riccardo Fucile

I RISULTATI DEL SONDAGGIO LA STAMPA-CEIS: “POCHI TIFANO PER L’ABOLIZIONE TOTALE, SOLO IL 12,8%”

Imu o non Imu, questo è il problema.
Nelle stanze della politica non si parla d’altro ma, almeno a giudicare dai risultati dell’indagine condotta da LaStampa.it, non è l’imposta sugli immobili a togliere il sonno agli italiani.
Toccherà  al consiglio dei ministri di oggi decidere sul destino della tassa della discordia, introdotta dal governo Berlusconi nel marzo del 2011 – non doveva riguardare la prima casa e sarebbe entrata in vigore solo dal 2014 – poi anticipata dall’ex premier Mario Monti.
L’esenzione totale sulla prima casa costerebbe alle casse dello Stato quattro miliardi di euro, senza contare che per scongiurare l’aumento di un punto percentuale dell’Iva almeno fino alla fine dell’anno serve un altro miliardo.
La partita è delicata: per il centrodestra l’abolizione della tassa è la condizione fondamentale per la sopravvivenza dell’esecutivo guidato da Enrico Letta.
Ma che ne pensano gli italiani?
Secondo i dati elaborati dal Ceis di Tor Vergata, dei più di 1000 lettori che tra luglio e agosto hanno risposto al questionario della Stampa, il 60% ritiene necessario un intervento del governo, mentre il 40% preferirebbe pagare la tassa sulla prima casa e destinare ad altro il gettito Imu.
Tra chi chiede di ridurre l’imposta, appena il 12,8% sogna un’abolizione totale: un dato ancor più sorprendente se si considera che circa l’80% degli intervistati è proprietario di una o più case.
La stragrande maggioranza desidera una riduzione, ma limitata: potendo disporre dei quattro miliardi della manovra, il 90% preferirebbe destinare meno di due miliardi alla diminuzione del prelievo.
Tra questi il 23% vorrebbe abbassare l’imposta solo per chi ha una casa di scarso valore, considerando anche il numero degli abitanti, il 20% vorrebbe che gli sgravi si calcolassero sul reddito Irpef, il 17% in base all’Isee.
Se il 14% è favorevole a esentare dal pagamento solo chi è più in difficoltà , un altro 10% vorrebbe invece ridurre l’imposta dello stesso importo per tutti, senza tener conto di reddito e valore catastale.
Chi si dice favorevole a un intervento sull’Imu sono per lo più lavoratori dipendenti e pensionati, con un reddito familiare netto tra i 20mila e i 40mila euro l’anno, con un minore livello di istruzione e peggio informati sui reali importi della tassa.
Ma se per un giorno i lettori potessero vestire i panni del ministro del Tesoro, a che cosa destinerebbero i 2 miliardi di euro raccolti con l’Imu?
Come ormai da mesi ripetono senza sosta – e pare anche senza ottenere granchè – commercianti, artigiani, liberi professionisti e piccoli imprenditori, al primo posto, con oltre il 50% delle risposte, c’è la riduzione delle pressione fiscale sui redditi di famiglie e imprese.
Il 16,7% degli intervistati ha scelto di destinare il tesoretto immaginario all’istruzione, seguita da sanità  (7%), riduzione del debito pubblico (9%), assistenza sociale (3,5%) e un programma di aiuti per le famiglie in affitto (2,3%).
Protagonista indiscussa della politica, l’Imu non sembra quindi una priorità .
«Un altro dato interessante riguarda l’informazione economica: oltre il 70% di chi ha optato per un intervento del governo, ha un’idea errata e sovrastimata dell’Imu media pagata dagli italiani, in particolare tra chi vorrebbe eliminarla del tutto – commenta Vincenzo Atella, direttore del Ceis di Tor Vergata -. Quella che il nostro laboratorio di lettori della Stampa ci sottopone è un’agenda economica molto diversa da quella della politica. La scelta di abolire l’Imu è sostenuta da una frazione molto piccola, le risorse si vorrebbero concentrare altrove. E se anche gli italiani nel complesso la pensassero così? Non sarebbe interessante saperlo?».

(da “La Stampa“)

argomento: casa | Commenta »

« Previous Entries
  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.592)
    • criminalità (1.404)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.536)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.080)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.796)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.396)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.415)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (544)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (32.829)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.690)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Luglio 2025 (127)
    • Giugno 2025 (573)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (308)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (437)
    • Giugno 2014 (392)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (210)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Agosto 2013
    L M M G V S D
     1234
    567891011
    12131415161718
    19202122232425
    262728293031  
    « Lug   Set »
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • SILVIA E ‘ UN RULLO COMPRESSORE, DA OGGI PIU’ POLIZIA LOCALE NEL CENTRO STORICO: 4 PRESIDI FISSI OPERATIVI TUTTA LA NOTTE E AUMENTATO IL PERSONALE
    • FONDI EUROPEI USATI PER SCOPI PRIVATI: SOTTO INCHIESTA “IDENTITA’ E DEMOCRAZIA”, IL VECCHIO GRUPPO DI SALVINI E MARINE LE PEN
    • “A DESTRA QUELLI BRAVI SONO DI MENO E, SPESSO, POCO VALORIZZATI”: GIORDANO BRUNO GUERRI STRACCIA IL VELO DI IPOCRISIA E VITTIMISMO DEL CLAN DI COLLE OPPIO, E STRONCA LA LORO PERENNE LAGNA SULL’EGEMONIA CULTURALE DE’ SINISTRA
    • I DUE PESI E LE DUE MISURE DI TELEMELONI: SE SIGFRIDO RANUCCI VA A “PIAZZAPULITA” A DIFENDERE “REPORT”, GLI FANNO UN PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE, MA MARA VENIER PUÒ ANDARE OSPITE FISSA DA FAZIO, SUL “NOVE”
    • IL VICEMINISTRO ALLA GIUSTIZIA, FRANCESCO PAOLO SISTO, ATTACCA IL PROCURATORE DI NAPOLI, NICOLA GRATTERI, CHE DALLA PRIMAVERA 2026 CONDURRÀ UN PROGRAMMA SU LA7: GRATTERI NON PARLERÀ DI INCHIESTE IN TV, MA DI MAFIA, LE PAROLE DI SISTO SONO LA PROVA DELL’INTOLLERANZA AL GOVERNO
    • DAI TAGLI INDISCRIMINATI NASCONO LE TRAGEDIE: IN TEXAS IL SERVIZIO DI ALLERTA METEO NON HA FUNZIONATO E NEL MIRINO FINISCE L’AGENZIA “DOGE” GUIDATA, FINO AL VAFFA CON TRUMP, DA ELON MUSK
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA