Destra di Popolo.net

L’INTERVISTA CHE DIMOSTRA LA MALAFEDE DI ALFANO: “LA NORMA SEVERINO RIGUARDA I CONDANNATI PASSATI IN GIUDICATO. BERLUSCONI SARA’ ASSOLTO”

Settembre 10th, 2013 Riccardo Fucile

ERA IL 6 DICEMBRE 2012, PER ALFANO LA NORMA NON ERA PENALE E AVEVA QUINDI VALORE RETROATTIVO

“L’incandidabilità  riguarda i condannati passati in giudicato e Berlusconi siamo certi che sarà  assolto”.
E’ la che prova della malafede di Angelino Alfano e del Pdl, oggi impegnati in una furiosa battaglia per sostenere che la legge non vale nei confronti di chi ha commesso reati prima della sua entrata in vigore.
Una strategia tesa a mandare il caso Berlusconi, del quale si vuole evitare la decadenza da senatore, davanti alla Corte costituzionale o a quella dei diritti dell’uomo.
E’ il 6 dicembre 2012, dopo una riunione fiume durata quasi sei ore, il Consiglio dei ministri del governo Monti dà  il via libera al decreto legislativo per le liste pulite che introduce il divieto di ricoprire “cariche elettive e di governo” legato a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi.
Un decreto che si applica anche per le cariche di governo.
Parlando con i giornalisti in un video realizzato dall’agenzia Vista e postato su Youtube, il segretario del Pdl Angelino Alfano rivendica a sè e   a Silvio Berlusconi la paternità  del decreto.
E di fronte ai giornalisti che gli fanno notare come Berlusconi corra il rischio di subirne gli effetti, Alfano spiega che non ci saranno problemi perchè il Cavaliere “ha la certezza di essere assolto”.
Alfano dice testualmente: “L’approvazione del provvedimento sulla incandidabilità  nasce dall’attuazione di una legge il cui primo firmatario è il sottoscritto. Questa legge prevedeva una delega che oggi è stata attuata. Non abbiamo alcuna difficoltà  a riconoscere il decreto incandidabilità  e — continua Alfano — non vi è alcun nesso con il nostro presidente che è colui il quale ha voluto questo ddl e che ha la certezza di essere assolto perchè non ha nulla a vedere con i processi che lo interessano”. Insomma la volontà  del legislatore, anche di centrodestra, era chiara: tenere fuori i condannati dal Parlamento.
In base a una norma che non è penale, ma stabilisce solo un requisito.
E che quindi ha valore retroattivo.

argomento: Alfano | Commenta »

CASO MEDIASET, DE GREGORIO SENTITO DAI GIUDICI DI MILANO: “FERMAI LE INDAGINI SU BERLUSCONI IN CINA”

Settembre 10th, 2013 Riccardo Fucile

SI SAREBBE ATTIVATO PER LIMITARE L’AZIONE DEI MAGISTRATI SUI FONDI NERI A HONG KONG

Un nuovo tassello che si aggiunge al mosaico del caso Mediaset.
L’ex senatore Sergio De Gregorio, già  imputato a Napoli per la vicenda della compravendita di parlamentari per fare cadere il governo Prodi, è stato sentito in qualità  di testimone dai pm di Milano Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro, titolari dell’inchiesta che ha condannato Silvio Berlusconi a quattro anni di carcere per frode fiscale.
I magistrati chiederanno a De Gregorio di spiegare nel dettaglio quanto raccontato da lui stesso alla trasmissione Piazza Pulita su La7, dove ha raccontato di avere bloccato le indagini sul Cavaliere e sull’uomo dei diritti tv di Mediaset, Frank Agrama, a Hong Kong.
Nello stesso periodo in cui Hong Kong si schierava contro i pm su input dell’ex premier e di De Gregorio, i cinesi chiedevano facilitazioni sul regime fiscale e altri favori.
E i berlusconiani in missione in Asia, come il deputato Ferruccio Saro, peroravano l’uscita di Hong Kong dalla black list.
Le autorità  cinesi avevano collaborato con i pm italiani annullando in primo grado i ricorsi di Agrama.
Dopo l’intervento di De Gregorio la situazione si ribalta.
Le carte vengono restituite con tante scuse a Agrama e parte addirittura una contro-inchiesta sui pm italiani.
L’operazione Hong Kong (dice De Gregorio) è un successo e parte grazie a una soffiata, nero su bianco, di Alessandro De Pedys, il console di Hong Kong in carica nel 2007, oggi capo segreteria del vice ministro agli Esteri Marta Dassù.
Puntuale ieri sera la smentita della Farnesina: “De Pedys non ha mai consegnato documenti o carte riguardanti l’inchiesta su Mediaset”.
In un’intervista al Fatto De Gregorio aveva già  descritto per sommi capi la vicenda ma ieri durante la prima puntata di Piazza Pulita, l’inviata Francesca Biagiotti ha mostrato i verbali di interrogatorio della Procura di Napoli e gli allegati, pieni di particolari inediti.
A partire dall’amicizia tra Sergio De Gregorio e l’attuale Segretario di Stato del Vaticano, monsignor Piero Parolin, l’uomo scelto da Papa Francesco per portare aria nuova nelle stanze di Oltretevere.
Nel 2008, proprio per ingraziarsi le autorità  di Hong Kong che avevano aiutato Berlusconi, De Gregorio organizzò un’udienza con Benedetto XVI per il primo ministro di Hong Kong.
E fu proprio monsignor Parolin, che non immaginava nemmeno la trama filoberlusconiana nella quale si infilava quell’incontro, a ottenere l’udienza.
Questi i passi salienti del verbale con i pm della procura di Napoli.
Sergio De Gregorio racconta a verbale: “Andai ad Hong Kong e il console italiano, che si chiama Alessandro De Pedis, mi rilasciò un appunto in cui mi informava che i Pm milanesi Spadaro e De Pasquale erano andati ad Hong Kong a fare perquisizioni avendo il sospetto che due società  di Agrama, servissero semplicemente da punto di riferimento per gonfiare i costi delle pellicole tv (..) e frodare il fisco (…) Il console mi disse:’ma, che lei sappia,il presidente Berlusconi, questa cosa la sa o no?’. Berlusconi non sapeva nulla, perchè quando io tornai, andai a Palazzo Grazioli, e dissi: “Guarda, Presidente, mi hanno detto di questa indagine dei pm, ne sai niente? Lui chiama Ghedini che dice no. Berlusconi dice: ‘Che si può fare?’ E io dico: ‘Tu sei il capo dell’opposizione e puoi rivendicare presso il Governo di Hong Kong il tuo diritto a veder tutelate delle informazioni che riguardino atti giudiziari relativi ad un parlamentare’. Io sono stato lì, ho parlato con il Ministro degli Affari Costituzionali “Lam”, ho parlato con il ministro delle Finanze “Zeng” (…).
Chiesi al rappresentante speciale presso l’Ue, Mary Chow di venire a Roma, la incontrai e le dissi: ‘Guardi che è improponibile che le autorità  di Hong Kong non rivedano questa decisione relativamente ai fatti che riguardano Agrama, perchè Berlusconi mi incarica di dirle che si sente illegittimamente coinvolto in una vicenda in cui la decisione politica prescinde da quella giudiziaria, in cui sono stati commessi degli illeciti; la prego di riferire che Berlusconi vuole che le sue autorità  intervengano.
Poi andai a Palazzo Grazioli e dissi a B. che forse era il caso che lui intervenisse sull’ambasciatore cinese.
Lui disse: vai tu dall’ambasciatore cinese e vagli a portare la mia contrarietà  rispetto a questa decisione e chiedigli di intervenire perchè tutto venga ristabilito sempre come parlamentare, mica privatamente, eh. Io andai all’ambasciata cinese e dissi che il capo dell’opposizione in Italia riteneva grave che in territorio cinese avessero consentito un’aggressione ai suoi danni, peraltro senza una rogatoria. L’ambasciatore cinese mi disse che non era possibile e che si sarebbe informato, e chiese di porgere le sue scuse a Berlusconi. Andai da Berlusconi, gli dissi: secondo me è il caso che lo inviti a pranzo da te”.
Il risultato fu ottenuto. “All’atto della mia andata ad Hong Kong — spiega De Gregorio — il console mi informa che (…) la difesa di Agrama, avendo fatto istanza di primo grado alla corte di Hong Kong, si era vista respingere le sue osservazioni”. Dopo l’intervento però: “C’è prova che le autorità  cinesi in secondo grado rividero la decisione a tal punto che il Tribunale ha annullato il provvedimento di sequestro; ed il Governo cinese ha chiesto una rogatoria per interrogare i pm De Pasquale e Spadaro”. N
ulla si fa per nulla, però. Spiega De Gregorio:“Il Governo di Hong Kong si diede un gran da fare per quella vicenda che riguardava Berlusconi, ma ovviamente chiedeva anche dei nostri interventi politici, per esempio, il Ministro delle Finanze (di Hong Kong, ndr) ci chiese di incidere sul Governo perchè rimuovesse Hong Kong dalla “black list” (…) il Senatore Saro fece una dichiarazione pubblica in cui chiedeva che Hong Kong fosse rimossa dalla ‘black list’”.
In questo quadro si inserisce l’incontro con il Papa: “Il premier “Donald Sang”, chiedeva di essere ricevuto riservatamente dal Papa. Io mi misi in moto e andai a trovare insieme con il defunto mio amico Saverio Valente, monsignor Pietro Parolin, che era sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri, era uno dei vice del cardinale Bertone, e riuscii a conseguire che Sua Santità  accettasse di incontrarlo. Consegui l’appuntamento fra Sua Santità  e il Santo Padre, anche contro il parere del Nunzio Apostolico ad Hong Kong, però poi il premier Sang non fu autorizzato a venire dalle autorità  cinesi. Saltò l’opportunità , io profittai per chiedere a monsignor Pietro Parolin un’udienza privata con sua Santità . Questi accettò di erogare la benedizione a me e alla mia famiglia; se volete ho le foto”.

Valeria Pacelli
(da Il Fatto Quotidiano)

argomento: Giustizia | Commenta »

SPUNTA UNA MEDIAZIONE CHE PREVEDE DI RINVIARE LA DECADENZA DI BERLUSCONI A INIZIO OTTOBRE E DI SALVARE IL GOVERNO

Settembre 10th, 2013 Riccardo Fucile

ALFANO E GIANNI LETTA PER UNA CRISI DI GOVERNO “PILOTATA”, I MINISTRI MANTERREBBERO LA CARICA E SILVIO POTREBBE CHIEDERE LA GRAZIA CON QUALCHE SPERANZA, MA BERLUSCONI NON SI FIDA… VOCI CHE LAVITOLA E TARANTINI SIANO DIVENTATI LOQUACI

È l’ultima mediazione per evitare la rottura.
Prevede un rinvio dei tempi, per far arrivare la decadenza di Silvio Berlusconi in Aula quando la finestra elettorale per il voto a novembre è pressochè chiusa, il che significa a inizio ottobre.
E una specie crisi di governo “pilotata”. Col Pdl che ritira i ministri ma vengono subito riconfermati. È un’azione che si sviluppa in una duplice direzione. Con Gianni Letta impegnato a convincere Silvio Berlusconi della bontà  dell’operazione, perchè a quel punto dopo la decadenza, una volta che Napolitano ha visto “cammello”, per Letta (Gianni) ci sono le condizioni per una commutazione della pena e un atto di clemenza.
E Angelino Alfano che offre la mediazione al Pd.
Con questa argomentazione: se lo schema, complicato e ad alto rischio, va in porto ognuno ha il suo vantaggio.
Il Pd ha lo scalpo di Berlusconi, il Pdl fa il casino che deve al suo elettorato ottenendo una crisi.
Ma soprattutto il governo va avanti con Berlusconi che fa lo “statista”.
È l’ultimo tentativo. Con l’obiettivo di evitare che l’assemblea dei gruppi possa trasformarsi nello show down sul governo.
Quando il segretario del Pdl e ministro dell’Interno Angelino Alfano riunisce a palazzo Chigi tutti i ministri, il Quirinale — preoccupato dal precipitare degli eventi — è già  stato informato del “piano”.
Per sminare il primo ostacolo della Giunta la proposta è quella di derubricare le pregiudiziali di costituzionalità  in semplici questioni preliminari. Significa che non si vota.
Detto in modo semplice: se la giunta votasse le pregiudiziali di fatto cadrebbe anche l’impianto della relazione Augello, poi cambierebbe il relatore e si arriverebbe alla decadenza di Berlusconi in tempi celeri.
E invece sulle questioni preliminari si evita la conta. E succede che la giunta ne prende atto e poi prosegue con la relazione di Augello.
Il Pd salverebbe la faccia, perchè non uscirebbe sconfitto. Epperò il punto è che Augello resta relatore. Quindi ha il boccino in mano per rallentare e chiedere approfondimenti.
Tempo. La parola d’ordine è guadagnare tempo.
Anche mettendo in conto quello che le colombe del Pdl chiamano “un tasso fisiologico di casino”. Fisiologico però.
E allora vediamo i passaggi successivi della proposta. Su cui, dicono fonti certe del Pdl, è arrivato un serio interesse dal Colle.
Che, proseguono, sarebbe molto infastidito dalla linea dura del Pd. Quando la strategia dilatoria di Augello non va più avanti è chiaro che in Giunta si vota e si cambia relatore.
Il quale a quel punto può mandare tutto in Aula. È questo lo snodo fondamentale.
Su cui non c’è ancora il via libera di Berlusconi. Col Parlamento che vota la decadenza.
E si consuma un rituale da prima Repubblica: le dimissioni dei ministri vengono respinte e si va avanti con la stessa compagine.
Secondo Gianni Letta e Angelino Alfano superato l’ostacolo di stasera si può tornare alla linea diplomatica che Confalonieri ha esposto a Giorgio Napolitano.
E questa proposta, più o meno, riporta lì.
Fonti del Pdl degne di questo nome raccontano che la via maestra per arrivare a una clemenza sarebbero le dimissioni di Berlusconi, non un voto sulla decadenza.
Ipotesi che Berlusconi al momento continua a respingere. La sua obiezione è sempre la stessa: guadagnato tempo e messo in sicurezza il governo, che assicurazioni ho?
Le colombe pensano che arrivi la grazia. Berlusconi pensa di no.
E lo pensa ancora di più nel giorno in cui ad Arcore è arrivato lo spiffero che oltre a De Gregorio anche Tarantini e Lavitola sono diventati piuttosto loquaci.

(da “Huffingtonpost“)

argomento: Giustizia, governo | Commenta »

COPPI SCONSIGLIA I “DOMICILIARI” AL CAVALIERE, MEGLIO I SERVIZI SOCIALI

Settembre 10th, 2013 Riccardo Fucile

DA DETENUTO DOVREBBE CHIEDERE IL PERMESSO PER QUALUNQUE INCONTRO

Quando l’avvocato Franco Coppi ha provato a spiegarglielo, la settimana scorsa ad Arcore, Silvio Berlusconi mostrava di non crederci.
«Ma com’è possibile?». «È possibile perchè c’è una condanna definitiva, e per quanto la consideriamo ingiusta è valida e dev’essere applicata», ha risposto il legale.
Quindi, se l’ex premier prima del prossimo 15 ottobre non chiederà  l’affidamento in prova ai servizi sociali, l’indomani si presenteranno da lui due carabinieri, lo porteranno nella stazione più vicina, gli faranno le foto segnaletiche di faccia e di profilo, prenderanno le sue impronte digitali e poi lo accompagneranno di nuovo a casa, nella veste di detenuto agli arresti domiciliari.
Tutto questo avverrà  in automatico se nel frattempo il Senato avrà  votato la decadenza di Berlusconi in base alla cosiddetta «legge Severino» (di qui il tentativo del Pdl di prendere tempo in commissione).
Se invece l’ex capo del governo fosse ancora un senatore in carica, ci vorrà  la ratifica dell’arresto da parte dell’assemblea di Palazzo Madama.
Ma il voto non riguarderà  più l’interpretazione della legge, la sua costituzionalità  o i ricorsi alle corti europee; si tratterà  solo di votare l’applicazione della sentenza, e sarà  difficile trovare argomenti per convincere la maggioranza a respingere l’esecuzione della pena.
Dopodichè, l’idea di un Berlusconi che esercita l’attività  di leader politico dagli arresti domiciliari – preconizzata da qualcuno in questi giorni con viavai di politici in casa, telefonate continue, proclami televisivi e iniziative d’altro tipo – non sembra di semplice realizzazione.
Tutt’altro.
È stato ancora Coppi a illustrare la situazione all’incredulo condannato: da detenuto, anche per incontrare i suoi figli dovrà  chiedere il permesso al giudice.
Perchè sono residenti altrove, e dunque potranno parlargli solo previa autorizzazione, in giorni predefiniti e per tempi limitati.
Saranno interdetti i contatti con chiunque non abiti nella casa-prigione, a parte due avvocati di fiducia.
Anche il fido Gianni Letta, per dirne uno, dovrà  rivolgersi al magistrato di sorveglianza specificando i motivi dell’incontro, come ogni altro consigliere, amico, esponente politico (deputati e senatori normalmente possono entrare in carcere in virtù del sindacato ispettivo che compete al loro ruolo, ma non nelle abitazioni dei reclusi ai domiciliari).
La schiera dei domestici, probabilmente, dovrà  essere ridotta e selezionata rispetto all’attuale composizione.
E il luogo della detenzione, verosimilmente, non potrà  essere Arcore dove c’è un hangar con relativo elicottero pronto a levarsi in volo, bensì la residenza romana di palazzo Grazioli.
O qualche altra casa dove non ci siano tentazioni di fuga così a portata di mano.
Tutto questo consiglierebbe Berlusconi a scegliere quanto prima la strada del lavoro socialmente utile, alternativo alla detenzione, che il leader del Pdl ha finora mostrato di non gradire poichè la considera una forma di accettazione della condanna che lui insiste nel voler rifiutare.
Inoltre l’affidamento in prova – che in ogni caso dev’essere accordato dal giudice – significherebbe cominciare a scontare la pena (un anno, grazie all’indulto, ridotto a nove mesi dall’ulteriore sconto garantito dalla legge penitenziaria).
Un pre-requisito necessario, in teoria, all’eventuale concessione della grazia, unico rimedio rispetto all’altra spada di Damocle che pende sul capo di Berlusconi: l’interdizione dai pubblici uffici che la corte d’appello di Milano si appresta a rideterminare secondo le indicazioni ricevute dalla corte di cassazione.
Indipendentemente dall’esito della procedura per la decadenza, l’interdizione – che arriverà  tra poco più d’un mese, e si prevedono spazi molti stretti per un ulteriore ricorso di legittimità  – riproporrà  il tema dell’uscita di Berlusconi dal Senato.
Legata anch’essa a un voto di ratifica che, considerati i rapporti di forza a Palazzo Madama, pare abbastanza scontato.
Senza la grazia e senza immunità  parlamentare, insomma, Berlusconi tornerà  ad essere un condannato come gli altri.
E un imputato e indagato come gli altri, nei procedimenti ancora aperti.
Con tutti i rischi del caso: non solo gli ipotetici arresti preventivi, da più parti paventati, ma anche perquisizioni e possibilità  di intercettazioni dirette.

(da “il Corriere della Sera“)

argomento: Giustizia | Commenta »

IL PIANO B DI LETTA, FIDUCIA IN AULA AL SENATO: “O CON L’ITALIA O CON BERLUSCONI”

Settembre 10th, 2013 Riccardo Fucile

LA MOSSA “BRUCEREBBE” LA GRAN CASSA DEL PDL E METTEREBBE ALL’ANGOLO CHI HA FACESSE CADERE IL GOVERNO

Dario Franceschini lo avrebbe confidato anche ai militanti della festa Pd di Bologna, a cena dopo il dibattito: “Giovedì potrebbe aprirsi la crisi di governo…”.
E’ quanto vanno dicendo fonti Dem alla Camera, ma, al di là  dell’esattezza di quanto viene riferito, è evidente che i venti di crisi in arrivo da Palazzo Madama spirano ormai forte su Palazzo Chigi.
Tanto che Enrico Letta ha annullato il suo intervento alla ‘Summer school’ del Pdl a Frascati, ma soprattutto, si apprende, i Dem al governo si stanno attrezzando in vista di uno showdown considerato vicino.
Infatti, hanno già  abbozzato un piano B, di cui anche Giorgio Napolitano sarebbe al corrente, naturalmente.
Il piano sarebbe questo: se dovesse davvero succedere il peggio, se si consumasse l’incidente in giunta immunità  al Senato e se il Pdl ritirasse la propria delegazione dall’esecutivo, allora il caso verrebbe portato subito in aula al Senato.
Lì Enrico Letta chiederebbe il rinnovo della fiducia sulla base di un ragionamento semplicemente: “Con chi state, con l’Italia o con Berlusconi?”.
E’ un’azione forte, s’intende. Che prefigura la consumazione di una rottura insanabile con il Cavaliere: la fine delle larghe intese o della loro attuale conformazione.
In ogni caso, a Palazzo Chigi non considerano la giunta del Senato come l’organo deputato a stabilire che il governo è in crisi.
Perchè così non è: organo deputato è l’aula dove nascono e muoiono i governi, in genere.
E poi i guai giudiziari devono restare separati dal governo: è il mantra del quale il premier Enrico Letta e gli altri dirigenti Dem restano tuttora convinti.
Quindi, se il Pdl alzasse il tiro, se compiesse azioni che legano la decadenza di Berlusconi alle sorti dell’esecutivo, magari dopo la riunione con Berlusconi annunciata per mercoledì 11 settembre, allora si andrebbe in aula per verificare se davvero la maggioranza attuale non c’è più.
E lì i senatori verrebbero invitati a scegliere tra il paese e il Cavaliere.
La ‘parlamentarizzazione’ della crisi non presuppone che il premier e i suoi abbiano già  in tasca i numeri di un’altra maggioranza.
Visto da Palazzo Chigi, il gruppo pidiellino di Palazzo Madama sembra granitico, compatto intorno a Berlusconi. O per lo meno, a Letta non sono pervenute notizie di fughe massicce, tali da consentire al governo di andare avanti tranquillo.
E’ solo a queste condizioni infatti che Letta si renderebbe disponibile per un bis, solo con una maggioranza stabile, composta da un blocco moderato magari nato dalla scissione da Berlusconi.
Non se ne parla invece se si tratta di raccattare voti qui e là , tra grillini pentiti e responsabili alla Scilipoti. E, a quanto apprende Huffpost, di questa sua posizione il premier avrebbe messo al corrente anche lo stesso capo dello Stato, il quale però non ne vuole sapere di rimandare il paese al voto con il Porcellum.
Cosa succederebbe dunque se in Senato l’esecutivo non avesse i numeri, ancora non è dato sapere.
Potrebbe nascere un governo di scopo con il compito di approvare la legge di stabilità  e la legge elettorale.
Per ora, l’interrogativo oscura i palazzi istituzionali. Però l’operazione di chiedere il voto di fiducia in Senato, ragionano fonti di governo, avrebbe tutto un senso politico pieno.
E cioè quello di mettere il Pdl di fronte alle proprie responsabilità , che è poi il messaggio sul quale insistono i Dem fin dall’inizio di questa storia.
“Se il Pdl facesse cadere il governo, se ne assumerebbe la responsabilità ”, sono le parole di Guglielmo Epifani.
Basta immaginare per un attimo la scena: Letta che legge il discorso in aula, “o l’Italia o Berlusconi!”, Palazzo Madama affollatissimo, diretta televisiva su tutto il dibattito.
Il governo magari non si salva, ma il Pdl non farebbe una bella figura di fronte agli italiani, ti dicono i governisti Pd.

(da “l’Huffingtonpost”)

argomento: Letta Enrico | Commenta »

INTERVISTA A MACALUSO: “IL COLLE E’ STATO CHIARO, IL PDL TENTA RICATTI SUL GOVERNO MA SBAGLIA”

Settembre 10th, 2013 Riccardo Fucile

“BERLUSCONI E’ DESTINATO A USCIRE COMUNQUE DALLA SCENA POLITICA QUANDO VERRA’ RICALCOLATA LA SUA INTERDIZIONE”…. “LA LEGGE SEVERINO E’ COSTITUZIONALE”… “NAPOLITANO SARA’ COERENTE: NIENTE GRAZIA TOMBALE E NIENTE VOTO CON IL PORCELLUM”

Le eccezioni sollevate in Giunta dal Pdl?
«Possono anche essere approfondite, così il Pd non offre l’alibi del plotone di esecuzione già  schierato. I tempi non sono poi così essenziali. Vedrete, Berlusconi all’ultimo istante si dimetterà  ».
Il Cavaliere che spera sempre nel Quirinale per la grazia tombale?
«Tutte balle. Napolitano è stato chiarissimo: niente clemenza sulle pene accessorie».
E i falchi berlusconiani che vogliono rovesciare il tavolo del governo?
«Nessuno si illuda. Il decreto di scioglimento delle Camere non lo firmano certo nè Brunetta ne la Santanchè. Napolitano non scioglierà  finchè resta in piedi il Porcellum ». Emanuele Macaluso, grande vecchio del Pci e grande amico del Colle, osserva il braccio di ferro e va controcorrente.
Senatore, il Pdl non sta cercando di far saltare le decisioni sulla decadenza?
«Battaglia persa. Lo ha spiegato perfino l’ex avvocato di Berlusconi, Pecorella, e ormai c’è anche la data per il processo: il 19 ottobre a Milano sarà  ricalcolato il “quantum” di interdizione dai pubblici uffici per Berlusconi. E a quel punto finirà  comunque fuori dalla scena politica».
E la guerra scatenata nella giunta per le elezioni?
«Una campagna politica. Una dichiarazione di esistenza in vita. Berlusconi spedisce l’ultimo messaggio ai suoi elettori: ci sono ancora, sono qui. Poi, un attimo prima che il presidente apra le votazioni, il Cavaliere si dimetterà ».
Ne è sicuro?
«Berlusconi non darà  mai al centrosinistra la soddisfazione di finire sotto i colpi di una votazione che lo dichiari incandidabile».
Il Pd fa muro contro le richieste del relatore Augello.
«Io penso che, se non servonosolo a perdere tempo, le questioni si possano discutere e approfondire. Compresa la storia della retroattività . Per me, che non sono giurista ma ho 41 anni da parlamentare sulle spalle, la Severino è pienamente costituzionale. Ma visto che ci sono illustri giuristi che sollevano dubbi… Sono d’accordo con Violante: consentire a Berlusconi di difendersi, non dare l’impressione di una decisione già  presa».
Al Cavaliere non resta che insistere con Napolitano per un atto di clemenza tombale. Può ottenerla?
«No. Il capo dello Stato, nella sua nota del 13 agosto scorso, lo ha spiegatocon estrema chiarezza. In quella dichiarazione, reagendo anche ad una campagna di falsificazioni e illazioni in cui si è distintoil Fatto, Napolitano ha spiegato che lui una grazia estesa anche alla pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici, non la concederà  mai. Non è materia di discussione. Una eventuale valutazione sarebbe circoscritta, quando e semmai dovesse arrivare una domanda di Berlusconi al Quirinale, alla condanna principale».
Il capo dello Stato «confida» nel sostegno dichiarato da Berlusconi al governo.
«Un riconoscimento alle parole pronunciate dal leader del Pdl, alle assicurazioni che sono state fornite al Colle, e di cui evidentemente è stato preso atto».
Però nel Pdl sono pronti ad affondare Letta se passa la decadenza.
«Un ricatto al Pd, ma sbagliano. Nel Pd sono divisi su tutto ma nel mettere fuori gioco il Cavaliere dentro il partito, dal “fiorentino” al “piacentino”, si ritrovano in totale sintonia».
Ma se Letta cade?
«Il decreto di scioglimento delle Camere non lo firmano certo i falchi del Pdl. Il presidente della Repubblica seguirà  sempre gli interessi generali del paese, e non scioglierà  mai senza una riforma del Porcellum»
Troppo alto il costo politico di tenere in vita il governo?
«Le larghe intese sono uno stato di necessità . Vittorio Sermonti ha torto nella sua lettera a Napolitano sul costo della difesa del governo, sono d’accordo con quel che gli ha risposto Scalfari».

Umberto Rosso
(da “La Repubblica“)

argomento: Giustizia | Commenta »

LA LORENZIN PIAZZA NEL CONSIGLIO DI SANITÀ IL MEDICO CHE CERTIFICO’ L’UVEITE A BERLUSCONI

Settembre 10th, 2013 Riccardo Fucile

SPAZIO AD ALTRI PERSONAGGI CHIACCHIERATI

Il ministro della Sanità , Beatrice Lorenzin (Pdl) ha indicato ieri il Consiglio superiore di sanità  che sarà  in carica per i prossimi tre anni: “Ho nominato i componenti basandomi su requisiti di altissima professionalità  e sulle competenze maturate nelle diverse discipline di interesse per la sanità  pubblica italiana”.
Niente da dire sui curricula scientifici, i profani notano però altre caratteristiche dei nominati: per esempio c’è Alberto Zangrillo, il medico personale di Silvio Berlusconi, leader del partito cui appartiene la Lorenzin, il Pdl.
Professore al San Raffaele che fu di don Verzè, sempre a fianco del Cavaliere, prodigo di dichiarazioni pubbliche quando c’era da spiegare perchè l’ex premier imputato non poteva presentarsi in aula ai processi causa “uveite” (la malattia che imponeva a Berlusconi anche gli occhialoni neri stile Blues Brothers).
Zangrillo però non è un oculista e quando i guai sanitari di Berlusconi riguardavano gli occhi, il Cavaliere coinvogeva tra gli altri pure il professor Mario Stirpe, anche lui nominato dalla Lorenzin nel Consiglio superiore di sanità .
Subito prima delle elezioni 2013, quando Berlusconi disertò il comizio conclusivo a Napoli, una nota di palazzo Grazioli precisò che si trattava di un problema oculistico e non della paura di trovare la piazza vuota: e la diagnosi di Zangrillo, si leggeva nel comunicato, era confermata anche “dal professor Mario Stirpe di Roma”.
Ovviamente non sono questi gli unici meriti di Stirpe, che ha una carriera lunga e prestigiosa, oltre che rapporti di reciproca stima con tanti politici (come l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno).
Il Consiglio superiore di sanità  è l’organismo che consiglia il ministro, che si pronuncia sulle materie più sensibili, per esempio di recente ha dovuto stabilire se le sigarette elettroniche erano dannose per la salute.
I membri di un consesso così influente dovrebbero essere al di sopra di ogni sospetto e con la massima autorevolezza possibile, l’identikit di persone come Silvio Garattini, il direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano.
Ma la Lorenzin, concentrata sui curricula accademici, non ha dato peso ad altri dettagli.
Per esempio che il neonominato Adelfio Elio Cardinale, già  sottosegretario del governo Monti, è anche il marito di Annamaria Palma, già  capo di gabinetto di Renato Schifani, quando era presidente del Senato.
Ma soprattutto Cardinale è imputato a Bari per un’inchiesta su concorsi truccati in diverse università  italiane.
Lui smentisce ogni coinvolgimento e il suo avvocato ha spiegato che l’imputazione è frutto di un pasticcio giuridico (all’indagato non sarebbe stata notificata la convocazione del-l’udienza preliminare).
Il ministro Lorenzin deve essere dello stesso parere dell’avvocato, e quindi ha nominato Cardinale senza problemi.
Le parentele, come quella di Cardinale con l’ex capo di gabinetto di Schifani, sono sempre difficili da contestare, chi fosse in cerca di indizi di familismo potrebbe notare che nel Consiglio superiore di Sanità  c’è anche Roberto Bernabei, geriatra di fama che è anche figlio di Ettore Bernabei, l’inventore della Rai moderna, da tempo vicino all’Opus Dei.
Ma se c’è il curriculum, la parentela non può essere un ostacolo. A meno che non implichi questioni di opportunità : è il caso di Giovanni Simonetti, direttore della cattedra di Radiologia all’università  di Tor Vergata ma anche marito di Micaela Ciarrapico.
Cioè la figlia di Giuseppe Ciarrapico, imprenditore andreottiano dalle mille vite che oggi, a quasi 80 anni, è uno dei protagonisti della sanità  privata del Lazio.
A Roma il suo gruppo Eurosanità  controlla quattro tra le strutture più importanti: la clinica Quisisana, Villa Stuart, il Policlinico Casilino e Sant’Elisabetta.
Niente da dire sul professor Francesco Bove della Sapienza di Roma, ma qualcuno alla sua nomina ha ricordato i cori con cui lo salutavano i simpatizzanti quando si era candidato con Forza Italia nel 1994: “Bove, Bove, è quello che ci vuole! Bove, Bove, è quello che ci vuole!”.
Il nome meno scontato nel nuovo Consiglio superiore di sanità  sembra essere quello di Roberto Iadicicco, di mestiere giornalista, direttore dell’agenzia di stampa Agi, che a lungo ha scritto di temi sanitari.
La Lorenzin deve aver giudicato requisiti sufficienti la sua laurea in Medicina e un trascorso come portavoce del-l’ex ministro della Sanità , Girolamo Sirchia.

Stefano Feltri

argomento: sanità | Commenta »

“LA COSA” GRILLINA DIVENTA UNA TV COMMERCIALE: IL BUSINESS GRLLO-CASALEGGIO CONTINUA

Settembre 10th, 2013 Riccardo Fucile

PER “NON LASCIARE INDIETRO NESSUNO” (DI QUELLI CHE PAGANO), PER “L’ACCESSO ALLA CONOSCENZA” (METTENDO MANO AL PORTAFOGLIO), ECCO I “NEMICI” DELLA TV FIUTARE L’AFFARE: DECODER A 60 EURO, ULTIMA TROVATA DI GRILLO DI E CASALEGGIO CHE SARANNO TITOLARI DEI DIRITTI

Grillo e Casaleggio, finora nemici giurati della televisione vecchio stampo, sono pronti a entrare nel magico mondo del tubo catodico.
Le web tv del MoVimento, infatti, è pronta per il grande salto: diventare una televisione vera e propria.
Il nome resterà  lo stesso — “la Cosa” – ma nelle prossime settimane verrà  commercializzato un decorder che permetterà , al modico prezzo di 60 euro, di seguire tutti i principali eventi politici e gli approfondimenti dei Cinque Stelle attraverso un canale digitale dedicato.
I diritti di immagine — scrive oggi l’Unità  — saranno riservati esclusivamente all’impresa Grillo, Casaleggio & Co.
È la stessa web tv a spiegare la sua imminente trasformazione: “L’abbiamo pensata per far arrivare a tante persone che non vanno su internet i nostri contenuti”. Come per ogni tv commerciale serve un palinsesto…
Eccolo. Si va dalle dirette streaming delle riunioni dei gruppi parlamentari, a quelle degli interventi in aula dei deputati 5 stelle (lo potremmo definire Parlamento Reality, peccato che lo stipendio dei partecipanti lo paghiamo noi), alle puntate settimanali di approfondimento, agli interventi di Grillo, sino agli show di massa, appunto i VDay e, newentry in co-produzione con FattoTv, “le notti della Costituzione”, happening di artisti e nomi noti dello spettacolo.
Il decoder — spiegano dalla Casaleggio Associati — potrà  essere acquistato solo individualmente direttamente dai siti che vendono la Raspberry, come un normale acquisto online.
Per l’acquisto si pensa al sito modmypi.com. Quasi tutto deciso, dunque.
Ora si tratta solo di capire come i sostenitori e i simpatizzanti del MoVimento prenderanno questo nuovo cambio di rotta della coppia guru-leader.
Quando il popolo del nuovo guru si sveglierà  sarà  sempre troppo tardi.

(da “Huffington Post”)

argomento: Grillo | Commenta »

11 ITALIANI SU 100 SENZA BENI DI PRIMA NECESSITA’, DAL RISCALDAMENTO ALLA CARNE, MA LA PRESUNTA DESTRA PATACCA IN ITALIA SI PREOCCUPA SOLO DI SALVARE BERLUSCONI, DI ZINGARI E DI IMMIGRATI

Settembre 10th, 2013 Riccardo Fucile

UNA PERCENTUALE DOPPIA RISPETTO A REGNO UNITO, FRANCIA E GERMANIA

Un italiano su dieci in condizione di “gravi privazioni materiali”.
E’ quanto afferma un rapporto della Commissione europea, secondo cui l’11% della popolazione non ha accesso a beni di prima necessità , tra cui il riscaldamento e la carne.
Questa percentuale, relativa al 2011, è pari al doppio rispetto alle altre grandi nazioni dell’Unione come Regno Unito, Francia e Germania.
Nonostante le rassicurazioni del governo sui miglioramenti della nostra economia, appaiono quindi critiche le condizioni di vita di una fetta considerevole della popolazione.
Il commissario alla sanità  Tonio Borg ha pubblicato una relazione dedicata alle disuguaglianze in materia di salute tra gli Stati membri che evidenzia come i fattori socioeconomici contribuiscono a determinare le disuguaglianze: vanno dal livello del reddito al tasso di disoccupazione al livello di istruzione di una popolazione, a cui si aggiungono fattori di rischio come il tabagismo e l’obesità .
Sul fronte sanitario, nonostante le difficoltà  economiche, l’Italia esce a testa alta dalla relazione di Bruxelles. I dati parlano da soli. L’Italia in 10 anni è riuscita a ridurre ulteriormente — rispetto a Francia, Germania e Regno Unito — la mortalità  infantile, portandola da una media nel 2001 di 4,4 decessi per mille nati vivi, a 3,2 nel 2011.
Calo che pure si registra a livello europeo dove nello stesso periodo si è passati in media da 5,7 a 3,9 decessi.
Incoraggiante è anche la situazione in Europa che, secondo le conclusioni di Bruxelles, continua a fare passi avanti nella lotta alle disuguaglianze in materia di salute.
Infatti, oltre alla diminuzione della mortalità  infantile si riduce tra gli Stati membri anche la differenza sulla speranza di vita dei loro cittadini.
Differenza che purtroppo resta ancora elevata. Un solo esempio: nel 2011 la Lituania ha registrato un tasso di mortalità  maschile sotto i 65 anni tre volte più elevato di quello dell’Italia, che si pone al secondo posto nell’Ue dopo la Svezia per minor numero di decessi. Borg non ha dubbi: “colmare le disuguaglianze sanitarie in Europa deve rimanere una priorità  a tutti i livelli”.

argomento: povertà | Commenta »

« Previous Entries
  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.592)
    • criminalità (1.404)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.536)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.080)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.796)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.396)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.415)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (544)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (32.800)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.690)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Luglio 2025 (98)
    • Giugno 2025 (573)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (308)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (437)
    • Giugno 2014 (392)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (210)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Settembre 2013
    L M M G V S D
     1
    2345678
    9101112131415
    16171819202122
    23242526272829
    30  
    « Ago   Ott »
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO
    • C’È QUALCUNO CHE NON DICE TUTTA LA VERITÀ SULL’EMENDAMENTO CHE AUMENTA I PEDAGGI DELLE AUTOSTRADE, POI RITIRATO
    • UN PO’ DI NARCISISMO AIUTEREBBE
    • LO STORICO FRANCO CARDINI E LA SINDROME IRAN
    • NON CI RESTA CHE PIANGERE
    • DAL MEDITERRANEO ALLE ALPI, ULTIMA CHANCE PER IL CLIMA: ECCO COSA DICONO I DATI
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA