L’INDIA DICE NO ALLE RICHIESTE DEI MARO’: GRAN RISULTATO DELLA COPPIA RENZI-MOGHERINI
Dicembre 16th, 2014 Riccardo FucileAVEVANO CHIESTO L’ATTENUAZIONE DELLA LIBERTA’ VIGILATA: LATORRE DI PROLUNGARE LA CONVALESCENZA IN ITALIA PER UN ICTUS CHE SCADE IL 13 GENNAIO, GIRONE DI RIENTRARE PER LE FESTE NATALIZIE
La Corte Suprema indiana si è rifiutata di esaminare le richieste dei due marò italiani Girone e Latorre.
In particolare ha deciso di non valutare la richiesta di Massimiliano Latorre di prolungare di altri 4 mesi la convalescenza in Italia dopo l’ictus di cui ha sofferto a settembre, permesso che che scadrà il 13 gennaio.
I giudici hanno anche respinto la richiesta di Salvatore Girone di poter tornare a casa per Natale e, più in generale, di un ulteriore allentamento delle condizioni imposte per la libertà vigilata.
La Corte Suprema ha detto che si deve ora procedere con il processo ad oltre 33 mesi da quel 15 febbario 2012 quando i due marò vennero accusati di aver ucciso due pescatori indiani scambiati per pirati.
Girone la settimana scorsa aveva inviato una lettera alla massima autorità giudiziaria indiana nella quale chiedeva di rientrare a casa in occasione delle prossime festività natalizie “per riunirsi con i figli e la moglie nel nostro ambiente famigliare”, e di restarvi “per un periodo di tre mesi”.
Nella sua istanza Latorre invece faceva presente che il percorso terapeutico prescrittogli dai medici dopo l’ictus, cominciato in Puglia il 13 settembre, non è concluso, e che inoltre dovrà probabilmente sottoporsi anche ad un intervento chirurgico.
Per questo chiede alla Corte un nuovo permesso per prolungare la sua residenza in Italia di altri quattro mesi.
Il processo non è mai iniziato, in attesa che la Corte Suprema risolva il nodo di quale polizia debba occuparsi delle indagini e depositare la denuncia dopo che dall’iter giudiziario è stata eliminata la legge antiterrorismo indiana (Sua Act) invocata dalla polizia investigativa.
Girone non torna a casa in Puglia dal marzo 2013. Per due volte in passato i giudici della Corte avevano invece autorizzato i due fucilieri a rientrare in Italia (Natale 2012 e elezioni del 2013) e concesso a Latorre un permesso per ragioni terapeutiche.
(da “La Repubblica”)