Marzo 26th, 2016 Riccardo Fucile
L’IPR DI ANTONIO NOTO INDIVIDUA L’UNICO CANDIDATO CHE POTREBBE VINCERE AL BALLOTTAGGIO CONTRO I CINQUESTELLE
Un sondaggio rimbalza dalla sede della Casaleggio e associati, nel cuore di Milano, all’ufficio stampa del gruppo del Movimento Cinque Stelle a Palazzo Madama.
I numeri sono chiari: a Roma Virginia Raggi è sopra il 28 per cento, cinque punti avanti al candidato del Pd Roberto Giachetti, la Meloni al 18-19% è tagliata fuori.
Con l’attuale quadro il ballottaggio è scontato e la vittoria finale quasi. La rilevazione è dettagliata. Analizza ogni possibile scenario.
E individua solo un’ipotesi di sconfitta: tutti i candidati del centrodestra dovrebbero tirarsi indietro e sostenere Alfio Marchini.
Cerchiamo di capire di più da Antonio Noto, il direttore di Ipr Marketing.
Lo interroghiamo con una domanda netta: Virginia Raggi sarà sindaco di Roma?
Il sondaggista tira fuori i suoi numeri e conferma il quadro: «Ha solo una possibilità di perdere. Con Marchini sostenuto da tutta l’area di centrodestra. Oggi questa sfida finirebbe 53 a 47»
Per ora tutti giocano coperti ma Gaetano Quagliariello, ieri ministro per le riforme e oggi il più ascoltato consigliere di Marchini, spiega una operazione che, giorno dopo giorno, prende forma:«Marchini è al 12 per cento, se Berlusconi rinuncia a Bertolaso e porta il suo attuale 10…». Siete al 22?
«No, siamo almeno al 26 perchè essere candidato vincente garantisce un valore aggiunto».
I Cinque Stelle possono solo aspettare. Anche Marchini per ora sta alla finestra .
Il pressing vero non è ancora partito, ma dentro Fi cresce il fronte che spinge per un accordo largo.
Minzolini, senatore berlusconiano ma anche giornalista con la passione del retroscena e dell’analisi, spiega il senso politico dell’operazione: «Roma può trasformarsi in un laboratorio. L’idea è vincere Roma per poi puntare al voto nazionale: sindaco e poi premier. La sfida? Unire tutto il centrodestra su Marchini, uno capace di recuperare voti nel serbatoio di centro dove siamo oggettivamente più deboli».
Nella roccaforte romana di Palazzo Grazioli Silvio Berlusconi osserva le mosse e studia gli ultimi sondaggi. Minzolini, uno che conosce bene e da tempo il Cavaliere, spiega così gli attuali umori: «Lui oggi è ancora su Bertolaso. È convinto che quasi metà dei romani è deciso a non votare e che l’ex numero uno della Protezione civile è quello che più degli altri può pescare nel serbatoio dell’astensione. Ma Berlusconi non può accettare di restare fuori dal ballottaggio e se i numeri non dovessero cambiare vedo probabile una svolta su Marchini».
Oggi nessuno è però pronto al passo indietro. Nemmeno Berlusconi.
Ma Gugliemo Vaccaro, ieri deputato del Pd e oggi candidato di Marchini nella corsa al Campidoglio, insiste nel pressing: «Marchini era anche la sua scelta iniziale. Per vincere. Ora ha la possibilità di riaprire una partita già chiusa. Se il centrodestra resta fermo su 4 candidati, i Cinque Stelle hanno vinto. Se Berlusconi torna su Marchini si riapre tutto. Si creano le condizioni per vincere a Roma, per costruire un nuovo polo”
Arturo Celletti
(da “L’Avvenire”)
argomento: Roma | Commenta »
Marzo 26th, 2016 Riccardo Fucile
OBIETTIVO SUPERARE LA MELONI
A Palazzo Grazioli si sta studiando la strategia.
Berlusconi non farà mai un passo indietro sulla Meloni, molto più probabile, invece, che converga su Marchini per unire quelle «forze fuori dalla politica, quelle delle persone abituate a lavorare».
Del resto la simpatia tra l’ingegnere romano e il Cavaliere non è cosa segreta. All’indomani della caduta di Ignazio Marino, Berlusconi indicò proprio in Marchini un papabile candidato del centrodestra.
Primo motivo di scontro proprio con la leader di Fratelli d’Italia, che rispedì subito al mittente la proposta.
Il quadro tuttavia è radicalmente cambiato e la conquista del Campidoglio, alla fine, diventa persino marginale. E non a caso proprio tra Bertolaso e Marchini si sono avuti ieri i primi “ammiccamenti”.
«Mi pare un candidato simile a me – ha detto l’ex capo della Protezione civile riferendosi a Marchini – un candidato civico, che in questi ultimi anni, a Roma, ha fatto un’opposizione concreta dimostrando di essere libero. Con Marchini ci potrebbe essere una possibile convergenza nel senso che, essendo di fatto gli unici due estranei alla politica e a tutti i danni che la politica ha combinato soprattutto a Roma, siamo due tecnici, due manager e quindi due personaggi che potrebbero trovare un modo di dialogare e lavorare insieme. Siamo gli unici due che parlano di Roma».
Marchini non chiude affatto la porta: «Io prendo atto semplicemente della generosa espressione che Bertolaso ha avuto nei miei confronti dimostrando di dire ciò che pensa anche quando forse come spesso è accaduto, può essere controproducente anche per lui. È merce rara trovare qualcuno che dica ciò che pensa in politica – ha aggiunto il candidato sindaco della Civica – e che anteponga l’amore per Roma all’egoismo partitico. Questo è quello che ha detto Bertolaso, nulla più, lui resta in campo, tutto il resto è prematuro: la cosa importante è che si parli di progetti. Con Bertolaso – ha poi aggiunto – mi scontro su cose concrete e glielo riconosco, gli altri mi continuano a parlare di cose che non esistono più».
Si muove anche l’artiglieria azzurra che continua incessantemente a tessere una tela con l’unica «ciambella» al momento utilizzabile, quella di Marchini, appunto.
In questo lavorìo di sottobosco anche gli «ex» di Forza Italia, ovvero tutta la componente di Alfano che potrebbe ricomporre il mosaico azzurro in una visione più ampia, quale quella di un Partito della Nazione con Renzi, cassato da molti ma niente affatto tramontato. Anzi.
Il tempo per convergere su Marchini stringe. La piccola pausa pasquale infatti è l’ultima utile prima della corsa finale, nonostante il Governo tardi nella definizione della data.
Al di là dei candidati a sindaco infatti ci sono le liste dei consiglieri da comporre. Un dettaglio non secondario.
Susanna Novelli
(da “il Tempo“)
argomento: Berlusconi | Commenta »
Marzo 26th, 2016 Riccardo Fucile
INTERVISTA AD AUGUSTA MONTARULI, EX CONSIGLIERA REGIONALE FDI IN PIEMONTE: I PM LE HANNO ATTRIBUITO L’ACQUISTO DI “SEXEPLORATION” CON SOLDI PUBBLICI
«Sexploration». L’esperienza del sesso che fa divertire le coppie. Edizione Mondadori, allegate istruzioni per l’uso. Un testo senz’altro «hard» da far passare come attività istituzionale per un consigliere regionale.
Eppure, qualcuno ci ha provato. L’ha letto in privato, molto in privato.
L’ha messo in conto alla Regione Piemonte, per farselo pagare con soldi pubblici.
Il libretto libertino, i pm di Torino Enrica Gabetta e Giancarlo Avenati Bassi l’hanno citato l’altro giorno nella loro requisitoria, nell’ambito del processo sulle «spese pazze» della Regione, come uno degli scontrini incredibili di cui i politici hanno voluto il rimborso.
Si è poi scoperto che sarebbe stata l’ex An, eletta nel Pdl e poi confluita in Fratelli d’Italia, Augusta Montaruli, a chiedere di farlo passare come spesa istituzionale.
Lei si difende: «È tutto da provare che quel volume sia mio. Ma non è chissà che libro…».
I pm parlano di un manuale «hot» tra i suoi rimborsi. Le sembra il caso di far pagare ai contribuenti un oggetto del genere?
«Quello scontrino non è nelle mie contestazioni, nell’elenco dei 41 mila euro che i magistrati mi hanno imputato. Lo tirano fuori ora che la fase istruttoria è chiusa. I procuratori sono in difficoltà rispetto alla mia posizione, usano questo colpo basso proprio ora».
Colpo basso proprio ora? Vuole candidarsi alle comunali di Torino?
«Fino alla fine di questo procedimento giudiziario non cerco un posto istituzionale. L’ho detto».
Tornando al libro hard, è agli atti del processo. Questo non può negarlo.
«Per me, il dato importante è che hanno tirato fuori la spesa adesso, ho appreso l’altro ieri dello scontrino, non mi posso più difendere nel merito. Il magistrato, comunque, su questo rimborso, non ha fatto il mio nome in aula».
Però il libro l’ha comprato?
«Non rispondo in questa fase e a questa domanda, tantomeno ai giornalisti. Quando parleranno i miei avvocati, parleranno di tutto».
Com’era allora questo libro pagato dai piemontesi? Le è piaciuto?
«Non rispondo. Qui la danneggiata sono io».
Lei?
«Sì, è una mossa per screditarmi. Comunque non mi sembra un libro di chissà che tipo eh? Dimostra il bigottismo della società in cui viviamo. Se me lo contestano, dimostrerò che era riconducibile all’attività istituzionale».
Quindi un manuale di «giochi erotici» secondo lei è una spesa istituzionale?
«Guardi, se è per questo il Comune finanzia libri che parlano di transgender. Va tutto bene lì vero?».
Transgender? Le paiono sullo stesso piano?
«Sì, libri sui transgender distribuiti nelle scuole e pagati dal Comune, non mi sembra che qualcuno sia imputato per questo».
Letizia Tortello
(da “La Stampa”)
argomento: Fratelli d'Italia | Commenta »
Marzo 26th, 2016 Riccardo Fucile
AUMENTANO GLI ASTENUTI… PD 34,6%, M5S 25%, LEGA 14,1%, FORZA ITALIA 10,2%, SINISTRA ITALIANA 5,1%, FDI 3,5%, NCD 2,9%
Uno scenario politico stabile, ma con un’affluenza che cala ancora e si avvicina di nuovo al 57 per cento.
L’astensionismo, dunque, resta il primo partito con il 43 degli intervistati del sondaggio di Ixè per Agorà che risponde che a oggi non si recherebbe nemmeno alle urne.
Le variazioni per le forze politiche, peraltro , sono abbastanza limitate: tra il meno 0,3 di Forza Italia e il più 0,4 dei Verdi (forse frutto del dibattito sul referendum sulle trivelle).
Tra i voti validi, invece, il partito che raccogliere la quota maggiore di preferenze rimane il Partito democratico con il 34,6 per cento, con un lieve aumento rispetto alla settimana precedente.
C’è un piccolo incremento anche per il Movimento Cinque Stelle che si attesta al 25, quindi a quasi 10 punti di distacco, anche se la distanza al primo turno conta poco, visto che se nessuno raggiunge il 40 per cento il sistema elettorale prevede un turno di ballottaggio dove la sfida resta aperta.
Nel centrodestra perde lo 0,2% la Lega Nord e lo 0,3% Forza Italia.
La candidatura di Giorgia Meloni a Roma fa perdere lo 0,1% a Fdi, attestato ora al 3,5%
Il quinto partito, attualmente si conferma Sinistra Italiana che galleggia intorno al 5 per cento.
Sempre in bilico lungo la soglia di sbarramento necessaria per entrare in Parlamento l’Area Popolare guidata da Angelino Alfano: questa settimana scende sotto il 3 per cento. Sembrano invece senza speranza le forze a sinistra del Pd (Rifondazione, Verdi, Italia dei Valori) e quelle alla sua destra, come il partitino di maggioranza Scelta Civica ormai ridotto al lumicino.
Insieme al Partito democratico, continuano a salire la fiducia nel presidente del Consiglio Matteo Renzi e nel suo governo, confermando una tendenza già emersa la scorsa settimana anche in altri sondaggi, come quello di Ipsos di Nando Pagnoncelli per il Corriere della Sera che tra l’altro presentava un’elaborazione di lungo periodo.
Renzi, peraltro, è l’unico leader che vede incrementare il suo indice di gradimento e resta stabilmente al secondo posto, dietro al presidente della Repubblica Sergio Mattarella che gode della fiducia del 57 per cento degli italiani.
(da agenzie)
argomento: elezioni | Commenta »
Marzo 26th, 2016 Riccardo Fucile
UN GRANDE MESSAGGIO CON L’ELOGIO AI “SOGNATORI CHE LAVORANO OGNI GIORNO PER RENDERE IL MONDO UN POSTO MIGLIORE, PIU’ UMANO E PIU’ GIUSTO”
Non sappiano quanto durerà — per sua volontà — il pontificato di Francesco. Lui stesso ha detto che il suo orizzonte è di quattro o cinque anni.
Ma da ieri sappiamo qual è il suo testamento spirituale.
La preghiera alla croce, da lui pronunciata il Venerdì Santo, riassume in maniera pregnante e comprensibile a tutti cosa significa essere cristiani oggi.
Che cosa fare nella propria cerchia e nella società per dare testimonianza del messaggio del Vangelo. E che cosa non fare.
Chiudere gli occhi o fermarsi alla retorica delle deplorazioni dinanzi agli innocenti uccisi e perseguitati.
Lavarsi le mani come Ponzio Pilato davanti alle donne, ai bambini, agli esseri umani tutti che fuggono sfiniti dalla guerra e dalla fame. Voltarsi dall’altra parte dicendo “non tocca a me … niente quote di accoglienza obbligatorie (come dichiarano tanto stati europei) … stiano a casa loro”. O “costruiamo un muro”, come predica Donald Trump.
Manipolare il nome di Dio, piegandolo agli interessi di ideologie fondamentaliste e di strategie terroriste.
Fingere di non vedere gli interessi economici che muovono le guerre. Ergersi a giudici inflessibili delle colpe altrui e poi lasciare che scorrazzino indisturbati ladroni e corrotti.
Assistere senza battere ciglio all’emarginazione di intere generazioni e al degrado dell’ambiente, che si tramuta in degrado sociale.
Non manca, nella denuncia del pontefice, il male oscuro degli abusi che si annida nell’omertà clericale: il crimine di coloro che “svestono perfino gli innocenti della loro dignità ”.
C’è un perfetto equilibrio in questa preghiera pronunciata alla presenza del popolo. Folla riunita davanti al Colosseo, simbolo per eccellenza (benchè storicamente incerto) del martirio-testimonianza.
L’equilibrio fra il dito puntato contro gli egoisti, i crudeli, gli ipocriti, gli assetati di potere e vanità e la mano che indica il cristianesimo vissuto degli uomini e delle donne del quotidiano.
Suore che soccorrono i derelitti senza farsi pubblicità . Preti che negli spazi urbani desertificati rappresentano spesso l’unico punto di riferimento solidale. Volontari e semplici persone per bene, che nutrite della loro fede, danno esempio di giustizia e condivisione, soccorrendo “bisognosi e percossi”.
Coniugi che non mollano, fedeli sereni, persone capaci di pentimento rompendo la corazza dell’autoreferenzialità , uomini e donne che attraversano la “notte della fede” sena perdere lo stimolo della ricerca. Perseguitati che non si arrendono e danno in silenzio testimonianza del loro credo.
C’è spazio in questa preghiera — ed è il grido del pontefice argentino a non cedere al dominio del pensiero unico selvaggiamente liberista — per un elogio dei “sognatori che vivono con il cuore dei bambini e lavorano ogni giorno per rendere il mondo un posto migliore, più umano e più giusto”.
E’ l’appello a non piegarsi al darwinismo sociale, a non scivolare mai nell’odio, l’esortazione a insistere per progettare una società equa e inclusiva.
Intabarrato nel suo cappotto bianco, come stretto in una corazza per difendersi dal Maligno e dai maligni, papa Francesco ha parlato ai fedeli, ma in realtà ha parlato a tutta la società quale che sia il credo o la visione filosofica dei contemporanei.
Perchè a ripercorrere i punti di meditazione, che scandiscono la sua preghiera, salta agli occhi che rappresentano gli snodi cruciali dell’esistenza odierna e chiamano a quella che gli antichi stoici definivano “filantropia”: solidarietà ed empatia per l’essere umano ovunque sia, in qualsiasi condizione si trovi.
E questo era ed è un concetto profondamente laico. Il crinale che distingue chi è a favore di una società per l’uomo e chi considera gli esseri umani “lupi l’uno verso l’altro”.
In fondo quello che conta, diceva Francesco all’ateo Scalfari, è lo spartiacque che ognuno nella propria coscienza costruisce tra il bene e il male.
Chi un domani vorrà sapere qual è il retaggio di Bergoglio a un cattolicesimo che cammina a passi incerti nel primo scorcio del XXI secolo, troverà in questa preghiera-testamento la risposta.
E’ il messaggio ad una Chiesa, che fatica a imboccare la via di un rinnovamento coerente.
E a una società immersa nei dolori e ignara se siano quelli del parto.
Marco Politi
(da “il Fatto Quotidiano”)
argomento: Chiesa | Commenta »
Marzo 26th, 2016 Riccardo Fucile
LA CIRCOLARE RIGUARDA GENITORI, PROF E STUDENTI: “LA SCUOLA NON E’ UNA SPIAGGIA”… UN GIUSTO RICHIAMO AL RISPETTO DI TUTTI
Niente “scollature, bermuda, perizomi che sbucano dai jeans: la scuola non è un luogo di vacanza”.
E’ scritto nella circolare a firma di Rosanna Maci, la preside dell’istituto Morvillo Falcone di Brindisi, la scuola in cui fu uccisa Melissa Bassi il 12 maggio 2012 nell’attentato messo a segno da Giovanni Vantaggiato.
La prima a fare le spese della circolare sul “decoro” è stata una mamma alla quale la preside ha vietato l’ingresso a scuola a causa di un abbigliamento poco consono al disciplinare interno all’istituto, ovvero un dècolletè giudicato inopportuno dalla dirigente.
La circolare, accolta con qualche mugugno dagli studenti, è stata recapitata in ciascuna delle classi, chiarendo che le regole non valgono soltanto per gli allievi ma anche per docenti, personale Ata e genitori.
Contromisure adottate prima dell’arrivo dell’estate, per evitare che il caldo svesta la popolazione scolastica, senza distinzione fra adolescenti e adulti.
“Perchè a scuola — ha spiegato Rosanna Maci ai suoi allievi – ci si veste in maniera diversa dalla spiaggia, anche se fa caldo».
L’obiettivo è di insegnare un modello di decoro che valga per tutti “dentro e fuori dalla scuola”, ha rimarcato la preside.
“Un esempio che deve partire dalle famiglie, che devono essere le prime a responsabilizzarsi”.
Niente sanzioni disciplinari per i trasgressori, ma sul rigore della circolare ha fatto scuola il precedente della mamma fermata sull’uscio.
“Purtroppo molto dipende dalle famiglie — conclude la dirigente – Se non danno il buon esempio, come possiamo pensare che i ragazzi capiscano che non è concepibile venire a scuola con una scollatura che ne mette il risalto il dècolletè? Ho semplicemente chiesto al genitore di ritornare indossando qualcosa di più consono”.
Sonia Gioia
(da “La Repubblica“)
argomento: scuola | Commenta »
Marzo 26th, 2016 Riccardo Fucile
UN BEL GESTO DI SOLIDARIETA’: A SETTEMBRE INIZIANO I LAVORI
“La Serie B sta lavorando con il Comune per creare un bel campo di calcio che ieri è stato ufficialmente concesso dalla Regione Sicilia”.
Matteo Renzi, in conferenza stampa a Lampedusa insieme al sindaco Giusi Nicolini, ufficializza l’ok per la creazione di un campo di calcio sull’isola.
“Faremo una bella sfida tra una selezione di Lampedusa contro i migliori della Serie B — ha proseguito Renzi — e io farò l’arbitro, perchè non so giocare”.
Il lavoro di un anno, di concerto tra la Lega Serie B e l’amministrazione comunale di Lampedusa, ha quindi raggiunto il suo obiettivo.
Nell’ambito dei progetti B Solidale, Piattaforma per la Responsabilità Sociale e B Futura Piattaforma per lo Sviluppo Infrastrutturale, anche grazie all’apporto dell’avvocato Federico Vecchio e dell’architetto Filippo Fanelli, si è dunque arrivati all’ok per il nuovo stadio, che avrà un terreno di gioco in erba artificiale di ultima generazione e sarà dotato di spogliatoi, tribuna e impianto di illuminazione in piena regola, per un investimento stimato intorno ai due milioni di euro.
Il progetto è stato condiviso con il CONI mentre il finanziamento sarà attinto da diverse fonti: non è escluso un canale dedicato al crowdfunding.
L’obiettivo è di porre la prima pietra entro fine settembre 2016, stabilendo già da metà aprile il programma dei lavori.
Negli scorsi mesi, la Lega Serie B aveva già contribuito alla realizzazione di un campo a San Patrignano.
(da agenzie)
argomento: radici e valori | Commenta »