Ottobre 8th, 2016 Riccardo Fucile ERA LA TERZA VOLTA IN TRE GIORNI CHE CHE QUEI GIOVANI INFAMI TERRORIZZAVANO L’OTTANTENNE… SONO QUESTI I VALORI DA TUTELARE DI CUI PARLANO I NEODIFENSORI DELLA CIVILTA’ OCCIDENTALE?
Era la terza volta, per tre giorni consecutivi, che il branco terrorizzava l’anziano minacciandolo con il
fuoco.
L’uomo, Giuseppe Scarso, pensionato, fruttivendolo ambulante residente in una modesta abitazione di via Servi di Maria, ora è ricoverato all’ospedale Cannizzaro di Catania in condizioni gravissime.
L’uomo è conosciuto dai vicini di casa che lo descrivono come una persona semplice, molto mite e con problemi di salute fisici, relazionali e mentali che lo rendevano particolarmente fragile, quasi indifeso.
Forse anche per questo l’uomo aveva subito già due volte l’attacco di un gruppo di ragazzi che lo avrebbero spaventato e poi picchiato e, sabato notte, si sarebbero introdotti ancora una volta nella sua abitazione e gli avrebbero gettato addosso benzina per poi darlo alle fiamme.
I poliziotti della squadra mobile sono sulle tracce di quattro ragazzi, poco più che ventenni, probabilmente residenti nel rione popolare di Grottasanta dove abita l’uomo e in altri quartieri nella zona nord di Siracusa.
Proprio in una delle stazioni di carburante del quartiere Grottasanta risulta dai video di sorveglianza adesso al vaglio degli investigatori, la presenza di un gruppo di giovani intenti ad acquistare una tanica di benzina.
La polizia sta visionando altri video privati nel tentativo di identificare i ragazzi che non sembrano essere tra le conoscenze delle forze dell’ordine.
L’episodio è accaduto sabato scorso ma la notizia è trapelata solo adesso per non intralciare le operazioni della squadra della Mobile al lavoro per individuare i ragazzi i quali, secondo una prima ricostruzione dei fatti da parte, avrebbero agito senza alcun movente quasi per un atroce gioco, senza alcuna ragione apparente bensì mossi da ludica follia.
L’uomo, infatti, non era benestante nè a lui sarebbero legati episodi particolari come emerge dalle indagini che la polizia sta eseguendo nel quartiere di Grottasanta.
La notizia ha sollevato un moto di profonda indignazione tra i cittadini siracusani che hanno commentato nell’agorà virtuale dei social la folle cattiveria dei giovani. Non è la prima volta che in città si registrano episodi di violenza da parte di giovani ma mai prima
d’ora si era registrato un episodio così cruento ai danni di un anziano indifeso.
Il procuratore capo della Repubblica di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, ha intanto aperto un fascicolo: il reato ipotizzato è tentato omicidio. “Un episodio tra criminalità e bullismo di quartiere. Siamo fiduciosi – ha detto il procuratore -. Grazie all’utilizzo dei diversi sistemi tecnologici, contiamo di avere qualche novità nelle prossime ore”.
(da “La Repubblica”)
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Ottobre 8th, 2016 Riccardo Fucile SOLO TRUMP AVREBBE POTUTO DISTRUGGERE SE STESSO E CI STA RIUSCENDO
Se non avessimo già visto tutto – se non avessimo visto un milionario arrrichito con speculazioni immobiliari e acrobazie debitorie, con capelli grottescamente acconciati e dipinti per nascondere la calvizie, ossessionato dall’esibizionismo virile, raccontatore di avventure e storielle sessuali da ginnasiale, sprezzante verso le donne giocattolo da vestire obbligatoriamente in minigonna, proprietario di una squadra di football professionistico, i New York Generals, fallita, abilissimo dribblatore di imposte, creato dalla televisione e alla fine consumato dall’ambizione politica che lo avrebbe distrutto — se non avessimo mai visto Slvio Berlusconi oggi potremmo scandalizzarci davanti a Donald J.Trump e al video che una mano sapiente, forse la stessa che ha spedito la dichiarazione dei redditi ai giornali, ha ripescato dal suo passato.
Ma per una volta, forse la prima da quando un certo navigatore genovese era sbarcato nelle Americhe, il rapporto fra Italia e Stati Uniti si è rovesciato.
La teoria secondo la quale tutto ciò che accade oltre oceano arriva da noi si è capovolta e poco più di vent’anni la “discesa in campo” di Silvio, l’America è alle prese con l’American Berlusconi.
Anche oltre gli evidenti parallelismi fisici e anagrafici fra i due uomini, nonostante i venti centimetri di differenza in altezza, è la dinamica culturale e politica che li ha fatti emergere a impressionare.
Anche senza l’eruzione vulcanica di Mani Pulite, il discredito della classe dirigente politica presso l’opinione pubblica amricana è ai livelli di quella italiana nel 1994 e in questo sta il concime del “caudillismo”.
La piccola classe media impiegatizia si sente inesorabilmente risucchiata verso il basso e annaspa alla ricerca di unazattera.
La certezza della corruzione,o della pigra inettitudine della città capitale e del governo centrale, è diffusa e a essa sono attribuite tutte le difficoltà sociali o individuali. L’odio per l’establishment, in tutte le sue manifestazioni, culturali, economiche, finanziarie, politiche, è rabbioso.
In questo panorama di rovine fumanti, minacciate oggi dai barbari invasori come vent’anni or sono in Italia dai “comunisrti”, i Berlusconi e i Trump si alzano come i salvatori, come l’imprenditore, l’uomo d’affari, il nuovo che farà dell’Italia una squadra vincente come il Milan d’allora e dell’America una “winner”.
Anche nella fissazione per il “vincente”i due fenomeni sono assimilabili.
La completa, evidente irrazionalità di questa promessa mai sostanziata in programmi, ma soltanto nell’individuo che la incarna, li rende impermeabili alla realtà .
Non importa quante menzogne,quanti scandali, quante gaffe, quanta improntitudine li assalgano.
Chi crede in loro e nella promessa del “cambiamento”qualsiasi cosa signifchi non si farà dissuadere da storie di prostitute, false nipoti, elusioni fiscali o vanterie di poter “afferrare” impunemente le parti intime di ogni donna.
Anzi, il rischio – lo ricordiamo bene — è l’accusa di moralismo o quella di invidia maschile.
Dei sondaggi è bene non fidarsi, perchè Trump,come Berlusconi,è colui per il quale si vota in privato, negandolo in pubblico.
L’indignazione degli editorialisti e le condanne- unanimi — di tutti i media tradizionali contano ormai poco, meno di uno stormo
Ma il candidato che si vanta di palpare a piacimento ogni donna ha distrutto anche la possibilità di attaccare Hillary per le porcherie del marito Bill.
Nella loro protervia narcisistica, nella loro smisurata egolatria, anche le scuse rischiano di essere controproducenti e insincere, rovinando i personaggi senza salvare le persone.
Solo Trump avrebbe potuto distruggere Trump e ci sta riuscendo.
Anche le sue finte scuse, contenute in un breve, arrogante video diffuso dopo la mezzanotte di NewYork, suonavano ridicolmente offensive, con la pretesa di dire “non sono davvero quello che diceva quelle cose” e comunque Bill Clinton “ha fatto di peggio”.
Scuse da vecchissimi bambini bugiardi sorpresi con le mani nella marmellata.
Ha promesso che non lo farà più, mamma.
(da “La Repubblica”)
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Ottobre 8th, 2016 Riccardo Fucile RYAN, PORTAVOCE REPUBBLICANO: “DISGUSTATO”… SPUNTA LA RICHIESTA DI SOSTITUIRLO COL VICE, MIKE PENCE
Donald Trump e le donne. Puntata sedicesima, forse. A seguire, certamente. 
L’ultima rivelazione è a luci rosse, almeno per quanto riguarda i contenuti dei dialoghi, non riproducibili senza l’uso di puntini, stelline, altri segni sostitutivi.
Si vanta di “afferrare una donna dalla f… (sue parti intime)”, in uno dei passaggi più espliciti.
Appare in un video, una delle tante interviste in cui il tycoon immobiliare parlava a briglia sciolta, in epoca ben lontana dalla sua candidatura ovviamente.
Qui siamo nel 2005, la chiacchierata sui suoi exploit sessuali è per il programma “Access Hollywood” condotto da Billy Bush, il video è riemerso oggi sui siti del Washington Post e della Nbc News.
Sembra incredibile che esistano ancora degli “inediti” da scoprire a un mese dal voto, ma il Trump prima maniera era un tale habituè di tv, radio, riviste per soli uomini, che la miniera da esplorare è immensa.
Qui lo si vede che si vanta delle sue conquiste, o in certi casi delle sue avances molto aggressive, orgoglioso del fatto che “quando sei una celebrity le donne non ti dicono di no”. “Ci ho provato, a scoparla”, dice di una. “Mi sono mosso su di lei come una cagna. Ed era sposata. Poi di colpo la vedo, aveva le grosse tette finte e tutto quanto. Era rifatta”.
A un certo punto nel video appare il nome dell’attrice Arianne Zucker. Lui prosegue dicendo: “Sono attratto dalle belle donne e comincio a baciarle subito, è come un magnete. Bacio, senza aspettare. E quando sei una star puoi fare quello che vuoi. Afferrale dalla f…. Puoi fare tutto”.
Dichiarazioni “fuori onda” prese tre mesi dopo il suo matrimonio, il terzo della sua vita, con l’attuale moglie, Melania.
La reazione di Hillary Clinton al video non si fa attendere, arriva via Twitter: “Orripilante. Non possiamo lasciare che quest’uomo diventi presidente”.
Ma lui replica a muso duro. “E’ un dialogo tipico da spogliatoio maschile. E’ una conversazione privata, accaduta molti anni fa. Bill Clinton mi diceva di peggio quando giocavamo a golf insieme, molto peggio. Chiedo scusa se qualcuno si sente offeso”.
Quest’ultima rivelazione segue di poco quella dell’Associated Press che ha pubblicato racconti di venti persone che collaboravano con Trump all’epoca del suo programma televisivo The Apprentice, e riferiscono i suoi commenti sui corpi delle concorrenti, le richieste di abiti più corti per le donne.
Le rivelazioni arrivano a getto continuo e forse non stupiscono più nessuno.
Chi fosse Trump, lo si sapeva. Pochi personaggi hanno avuto una vita più “pubblica” di lui, sempre in vetrina, sempre alla ricerca di pubblicità , con forme di esibizionismo. Se a destra molti elettori di provata fede religiosa hanno deciso di votarlo lo stesso, le nuove rivelazioni probabilmente non cambieranno la loro decisione.
Dove però Trump sembra davvero vulnerabile, è nell’elettorato femminile, soprattutto le donne con livello d’istruzione medio-alto.
La stragrande maggioranza lo detesta e ha deciso di votare per Hillary, secondo quanto indicano molti sondaggi. Lui recupera con uno schiacciante vantaggio tra i maschi bianchi. Un’elezione che sta diventando – anche – una guerra dei sessi?
Intanto, però, in campo repubblicano scattano le reazioni e i vertici si dissociano e condannano le affermazioni del tycoon.
Il portavoce della Camera, Paul Ryan, si è detto “disgustato” dal video di Trump e ha annullato l’invito al tycoon che doveva partecipare ad un evento programmato oggi in Wisconsin.
La risposta del miliardario americano non si è fatta attendere: “Al posto mio ci sarà il candidato vicepresidente Mike Pence”, spiegando che passerà la giornata a New York per prepararsi al dibattito con Hillary Clinton di domani sera.
Preparazione che dovrebbe fare con il leader del partito repubblicano Reince Preibus e il governatore del New Jersey Chris Christie.
In serata volerà già per St. Louis, Missouri, dove si svolgerà il duello tv.
La preparazione di Trump al dibattito con Hillary Clinton potrebbe però “saltare” o quanto meno ridimensionarsi, perchè ancora più duro contro il tycoon è stato proprio il leader del Grand Old Party, Reince Preibus: ”Nessuna donna dovrebbe essere descritta in questi termini o trattata in questa maniera”, definendo le parole di Trump ”oscene”.
E così spunta anche l’ipotesi di un cambio della guardia ai vertici del ticket repubblicano per la Casa Bianca tra Donald Trump e Mike Pence.
”E’ ora che Donald Trump si ritiri dalla corsa e che Mike Pence prenda il suo posto”, afferma l’ex governatore repubblicano dello Utah ed ex candidato presidenziale nel 2012 John Huntsman.
Una posizione che secondo alcuni media Usa sarebbe condivisa da molti nel partito repubblicano, che vedono in Pence un anti-Trump: un candidato che ha tutto quello che il tycoon non ha.
Contro il miliardario americano si è schierato il leader della maggioranza repubblicana al Senato americano, Mitch McConnell, che ha definito ”ripugnanti e inaccettabili in ogni circostanza” i commenti di Donald Trump nel video shock pubblicato dal Washington Post.
”Come padre di tre figlie – aggiunge – chiedo che Trump si scusi ufficialmente con tutte le donne e si assuma tutte le responsabilità per la mancanza di ripetto mostrata per il mondo femminile”. Secondo il senatore Ted Cruz, acerrimo rivale di Trump nel corso delle primarie (anche se giorni fa ha dato il suo endorsement al tycoon) ”i commenti del video sono inquietanti e inappropriati, e non c’è alcuna scusa che tenga. Ogni madre, figlia e moglie merita di essere trattata con dignità e rispetto”.
Il governatore repubblicano dello Utah, Gary Herbert, ha ritirato il suo appoggio al tycoon e ha annunciato che non lo voterà . “Le parole di Trump oltre che offensive sono disprezzabili – ha detto Herbert – e anche se non posso votare per Hillary Clinton, di certo non lo farò per lui”.
Anche il deputato repubblicano Jason Chaffetz ha fatto sapere che ritirerà il suo appoggio al miliardario newyorkese.
Trump, in evidente difficoltà , cerca un’ultima difesa: si scusa, promette di diventare un uomo migliore, accusa Bill Clinton di aver maltrattato le donne e poi aggiunge: “Quel video è uscito in questo momento per distrarre tutti dai veri problemi politici del paese”.
(da “La Repubblica”)
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