Febbraio 3rd, 2017 Riccardo Fucile E GRILLO SEMPRE PIU’ COMICO: “AMMINISTRAZIONE CORAGGIOSA”
“Mi sento ancora nel Movimento e non penso affatto alle dimissioni”. Così la sindaca di Roma Virginia Raggi uscendo di casa il giorno dopo l’interrogatorio fiume davanti ai magistrati nell’ambito dell’inchiesta sulla nomina del fratello di Raffaele Marra, ex capo del personale del Campidoglio, che la vede indagata per falso e abuso e la scoperta della polizza assicurativa sulla vita intestata alla sindaca da Salvatore Romeo, il suo ex capo segreteria.
“Se ho la fiducia del M5s? Direi di si”, ha aggiunto Raggi al suo arrivo in Comune “Se sono pronta ad essere sfiduciata? Non è un ipotesi reale”.
La sindaca ha spiegato di aver sentito Beppe Grillo e a una domanda su cosa le avesse detto ha risposto scherzando: “Che ha fatto polize per tutti”. “La polizza? Non ne sapevo nulla, queste polizze possono essere fatte senza informare il beneficiario, non devono essere controfirmate”, ha spiegato Raggi.
A chi le chiedeva se si sentisse come l’ex ministro Scajola per la polizza a “sua insaputa” Raggi ha detto: “queste polizze posso essere fatte senza che il beneficiario lo sappia”.
Intanto , l’ex capo della segreteria politica di Virginia Raggi Salvatore Romeo si trincera dietro il silenzio. Romeo, che avrebbe intestato una polizza vita da 30 mila euro alla futura prima cittadina nel gennaio 2016, quando lei era tra i candidati M5S, ha risposto all’Ansa con una frase secca: “Per ora non parlo, sto organizzando una difesa”.
Intanto fonti vicine alla sindaca fanno sapere che l’interrogatorio di ieri ha riguardato esclusivamente i due capi di imputazione, per cui è indagata (falso e abuso d’ufficio per la nomina di Renato Marra a capo della Direzione Turismo del Campidoglio). Sollecitata sulla questione della polizza stipulata da Romeo la Raggi si sarebbe limitata a rispondere “non ne so nulla”.
Intanto questa mattina sul blog di Beppe Grillo non compare ancora alcun riferimento diretto alle ultime vicende della sindaca di Roma. Ma in uno dei due post con cui è stata aggiornata l’home page questa mattina non sfugge il sostegno alla prima cittadina della Capitale.
Quella di Virginia Raggi viene definita “un’amministrazione coraggiosa”.
(da “La Repubblica”)
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Febbraio 3rd, 2017 Riccardo Fucile ARRESTATO A TRENTO INSIEME AD UN CLANDESTINO ALBANESE… LA COCAINA ERA “COPERTA” CON IL TALCO
Maurizio Agostini, consigliere leghista a Mattarello, è stato arrestato insieme a un cittadino albanese,
Stefan Dushku, 38enne in Italia senza fissa dimora. La cocaina era “coperta” con il talco.
La storia è raccontata da L’Adige e da Il Dolomiti.
I due si trovavano su una Hyundai Atos e sono stati fermati al casello di Trento Sud. Vista l’agitazione dei due fermati i carabinieri hanno deciso di perquisire il mezzo e hanno trovato la cocaina, avvolta in involucri e ricoperta da talco mentolato per cercare di ingannare i cani antidroga.
Le confezioni si trovavano nel vano del cruscotto.Per i due è stato disposto l’accompagnamento in carcere. Nell’interrogatorio di convalida, davanti al giudice Francesco Forlenza, entrambi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
Le indagini non sono finite.
I carabinieri vogliono accertare la provenienza dello stupefacente e la destinazione del «carico». Nell’auto è stato trovato uno scontrino dell’autostrada che indicherebbe il passaggio della Hyundai al casello di Bergamo, ma si tratta di un’indicazione che deve essere confermata da altri elementi.
Il controllo di sabato rientra nell’abito delle verifiche sui «flussi di transito», ossia su persone e mezzi che si spostano sul territorio.
«Per rispondere alla sempre maggiore richiesta di sicurezza dei cittadini — evidenziano i carabinieri — su disposizione del comando provinciale, l’Arma non interrompe la propria opera ma anzi la intensifica, orientando il proprio agire anche sul traffico di stupefacenti che alimenta la piazza». (L’Adige)
In consiglio non si ricorda una sua assenza e numerosi sono stati anche i documenti presentati in un anno e mezzo di attività .
Lunedì scorso in molti si sono stupiti nel non vederlo in aula.
(da agenzie)
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Febbraio 3rd, 2017 Riccardo Fucile LA BASE: “ORA BASTA, ALTRIMENTI DIVENTIAMO MOVIMENTO CINQUERAGGI INVECE CHE CINQUESTELLE”
Un interrogatorio fiume durato più di otto ore e mezza in un ufficio di periferia della polizia. In mezzo le rivelazioni sulla polizza vita accesa dal suo ex braccio destro, poi promosso con stipendio triplicato.
Per Virginia Raggi quella di oggi è stata probabilmente la giornata più lunga da quando è stata eletta in Campidoglio. E non solo perchè dalle ore 14 ha risposto alle domande del procuratore aggiunto Paolo Ielo e del sostituto Francesco Dall’Olio. Negli uffici del Polo investigativo della polizia sulla Tuscolana, nella periferia di Roma, i due pm hanno interrogato per quasi nove ore di fila la sindaca sulla nomina alla vertice del dipartimento Turismo di Renato Marra, fratello dell’ex capo del personale del Campidoglio, Raffaele. Una vicenda che ha portato Raggi ad essere indagata per falso e abuso d’ufficio.
Alla prima cittadina, però, i magistrati hanno fatto anche altre domande.
Per esempio hanno chiesto cosa sapeva della polizza sulla vita accesa da Salvatore Romeo e a lei intestata nel gennaio del 2016, quando era solo una consigliera comunale del M5s.
Sei mesi dopo Raggi sarebbe stata eletta sindaca, promuovendo subito Romeo al vertice della sua segreteria con uno stipendio triplicato: da 39mila a 110 mila euro. Cifra poi diminuita a 93mila euro lordi all’anno dopo l’intervento dell’Anac di Raffaele Cantone, mentre Romeo lascerà l’incarico di capo della segreteria di Raggi soltanto il 17 dicembre 2016 dopo l’arresto dell’amico Raffaele Marra.
Proprio la notizia sulla polizza ha infiammato il clima all’interno del Movimento 5 Stelle. “I rapporti tra Virginia Raggi e Salvatore Romeo? “Dovete chiedere ai diretti interessati”, ha detto Marcello De Vito, il presidente dell’Assemblea capitolina che così ha risposto a chi gli chiedeva dei rapporti tra la sindaca e il suo ex capo della segreteria politica.
De Vito ha spiegato di non sapere “assolutamente nulla” della polizza, mentre alla domanda sulla possibile esistenza di un dossier per screditarlo ad opera di una parte di M5S, il presidente dell’Assemblea capitolina ha risposto: “Io penso alla tutela del M5S e a fare il mio ruolo come ho fatto in questi mesi e come farò anche domani”.
All’oscuro sull’esistenza dell’assicurazione sono anche due consiglieri comunali del M5s a Roma. “Vedremo quello che succederà e poi faremo le valutazioni. Della polizza non so nulla”, dice il capogruppo grillino in Campidoglio, Paolo Ferrara. “Verificheremo, non ne so nulla. Stiamo lavorando e c’è tantissimo da fare, i consiglieri non possono fare l’ispettore Derrick e notare i rapporti tra le persone”, commenta il consigliere comunale Pietro Calabrese. Di tenore diverso, invece, il commento del deputato Andrea Colletti che su facebook posta l’articolo con la notizia della polizza e scrive: “Su questo non dovrebbe riferire solo al Pm — qualora fosse vero — ma a tutti noi”.
La vicenda dell’assicurazione sulla vita, in pratica, rischia di essere l’ultima goccia nei rapporti tra la prima cittadina e alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle, che sarebbero pronti a chiedere l’intervento di Beppe Grillo sulla questione.
Secondo l’agenzia Adnkronos, infatti, il gruppo degli “ortodossi” pentastellati sono pronti a chiedere un intervento del Garante, ovvero di Grillo, “a tutela dell’immagine del Movimento”.
“Grillo interverrà ma se non dovesse farlo a breve, gli chiederemo un intervento senza se e senza ma, ne va del futuro del Movimento”, dicono all’agenzia di stampa le stesse persone che si erano schierati contro la prima cittadina già dopo l’arresto di Raffaele Marra.
“Altrimenti, se si tira dritto anche stavolta — afferma una deputata romana — questo diventa davvero il Movimento 5 Raggi, altro che stelle”.
Sempre secondo la stessa agenzia, tra l’altro, Grillo e Davide Casaleggio avrebbero contattato legali, per comprendere i risvolti giudiziari di questa nuova vicenda, ma anche esperti, per capire meccanismi e funzionalità delle polizze assicurative che sarebbero state intestate a sindaca ed altri esponenti M5S.
All’attacco ovviamente gli esponenti del Pd, che hanno addirittura coniato l’hashtag #polizzadiscambio per commentare la vicenda.
“Penso sia proprio il caso di cominciare a dire un po’ di verità sulla cricca Raggi Marra Romeo #polizzadiscambio”, scrive su twitter la deputata Alessia Morani, mentre Alessia Rotta, sullo stesso social network, chiama in causa i big pentastellati:”Su Raggi e Romeo e la loro #Polizzadiscambio niente da dire Di Maio e Di Battista? Beppe ha il telefono staccato? Ah già , è #omertà omertà ”.
Matteo Orfini, invece, mette nel mirino i vertici del Movimento “Aumentano le vicende da spiegare ma Raggi scappa dal confronto — dice il presidente del Pd — non chiarisce nulla e nel frattempo la città è bloccata e paralizzata, un disastro amministrativo. Siamo di fronte a una situazione abbastanza diffusa, questo rapporto discutibile tra Raggi e la destra peggiore della città la stiamo denunciando già dalla campagna, da Muraro a Marra abbiamo segnalato tutto e siamo sempre stati insultati. Non solo la sindaca però, perchè chi ha coperto Raggi, da Beppe Grillo in giù, è corresponsabile di questa situazione”
(da “il Fatto Quotidiano”)
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