Destra di Popolo.net

“GRILLO A GENOVA HA VIOLATO IL REGOLAMENTO CHE NON PREVEDE IL GARANTE”: INTERVISTA ALL’AVV. BORRE’

Marzo 21st, 2017 Riccardo Fucile

PARLA IL LEGALE DEGLI ESPULSI CHE NON PERDE UNA CAUSA

Attivista M5s dal 2012 a marzo 2016, nell’ultimo anno l’avvocato Lorenzo Borrè ha impugnato 31 espulsioni, ottenendo 27 reintegri in via cautelare e 4 in base ad accordi extragiudiziali. Desiderio di vendetta?
“Ognuno può dire ciò che vuole — sorride — ho lasciato dopo le espulsioni di tre attivisti romani che non potevo condividere”.
Da allora ha analizzato attentamente le regole del Movimento fondato da Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo, rilevando, tra l’altro, che “la figura del garante non è prevista nè dal ‘Non Statuto’ nè nel ‘Regolamento’”.
Così come quella del ‘Capo politico’, che secondo il legale romano non sarebbe stata prevista originariamente dallo ‘Statuto’, ma solo dal ‘Regolamento’.
“E il regolamento”, aggiunge Borrè, “non è stato approvato in un’assemblea, che il diritto civile prevede composta da almeno i 3/4 dei componenti (nel caso del M5s, degli iscritti certificati, ndr): per cui tutte le decisioni adottate potrebbero crollare di fronte a un’impugnazione”.
Questioni all’ordine del giorno dopo la scelta del garante Grillo di annullare le Comunarie che avevano designato Marika Cassimatis per la candidatura a sindaco di Genova.
Borrè racconta di essere già  stato contattato da alcuni iscritti genovesi per un parere. E rileva: “Il post con cui il garante Beppe Grillo annulla la votazione è passibile di ricorso”.
Ma c’è dell’altro: “All’articolo 2, il ‘Regolamento’ prevede che “alle votazioni per argomenti di interesse regionale o locale siano ammessi a partecipare solo gli iscritti residenti nell’ambito territoriale interessato. Stralciando le Comunarie e aprendo il successivo voto online a tutti gli iscritti del Movimento, Grillo ha violato quanto previsto dal ‘Regolamento’”.
Inoltre, “la genericità  delle contestazioni (“comportamenti contrari ai principi del M5S”, scrive Grillo, ndr) presta il fianco ad una pronuncia di nullità  per violazione del principio di difesa tutelato dalla nostra Costituzione”. Insomma, secondo Borrè le regole del Movimento 5 stelle avrebbero i piedi d’argilla.
Una soluzione?
“Basterebbe consentire l’ingresso di tutti i 150mila iscritti all’associazione nata nel 2009, a quella nata nel 2012 come soci ordinari. Questa seconda associazione, titolare del simbolo e composta solo dal presidente Beppe Grillo e dai consiglieri Enrico Grillo e Enrico Maria Nadasi, ha uno statuto perfetto. Aprendola a tutti si riporterebbe il Movimento al suo spirito originario e ogni problema sarebbe risolto”.
E il “pericolo infiltrati” più volte evocato dai vertici?
“La selezione deve farla la base, queste sono le regole della democrazia. Oppure arriviamo ad un concetto di post-democrazia, con un infinito processo alle intenzioni che nessun regolamento o statuto può legittimamente prevedere”

(da “il Fatto Quotidiano”)

argomento: Grillo | Commenta »

I CENTO GIORNI DI PAOLO “IL CALMO”

Marzo 21st, 2017 Riccardo Fucile

ETICHETTATO COME IL CLONE DI RENZI, GENTILONI HA IMPOSTO UN NUOVO STILE: PACATO E MEDIATORE

Cento giorni già  alle spalle, e meno incertezza sui trecento che devono arrivare.
Paolo Gentiloni taglia il primo traguardo sulla strada del governo, quello simbolico delle tre cifre. La sua missione era rimpiazzare Matteo Renzi in attesa delle elezioni, che dopo la batosta del referendum costituzionale sembravano vicinissime
Ora il quadro è cambiato, di elezioni anticipate non parla più nessuno, il Pd ha subito una scissione a sinistra e il presidente del consiglio ha tracciato una nuova rotta: non più quella di un traghetto veloce tra due scali ravvicinati (le dimissioni di Renzi e le urne) ma una navigazione in mare aperto, da qui a febbraio del 2018, quando la legislatura finirà .
“Paolo il calmo” è arrivato a palazzo Chigi vestendo i panni di “Paolo il clone” .
La foto al Quirinale del suo governo era praticamente identica a quella del governo del predecessore: a parte l’assenza di Renzi, si notava la rossa Fedeli al posto della bionda Giannini, agli Interni il calvo Minniti al posto dello stempiato Alfano, trasferitosi alla Farnesina, e la brizzolata Finocchiaro a prendersi cura delle riforme al posto della castana Maria Elena Boschi, restata al governo come sottosegretaria per i rapporti con il Parlamento.
Con queste premesse distinguersi in qualcosa, al di là  dalle pettinature, era un’impresa. Il nuovo premier, quando gli si chiedeva quanto sarebbe durato, rispondeva che il governo sarebbe andato avanti fino a che avrebbe avuto la maggioranza in Parlamento.
Frase lapallissiana, ma che tradotta dal linguaggio diplomatico di cui il conte Paolo Gentiloni Silveri da Tolentino è maestro, voleva dire: decide Renzi.
Poi le cose hanno preso un’altra piega, e il felpato presidente del consiglio ha cambiato registro. Ora la frase che ricorre è diventata: “andiamo avanti, questo governo non è provvisorio”.
Il tutto con un occhio al processo delle riforme da continuare. Con la quasi certezza di poter arrivare al traguardo finale del 2018 l’esecutivo si è via via affrancato da quell’immagine di “governo balneare fuori stagione” che gli era stata cucita addosso al momento della nascita.
Se al principio l’azione si era concentrata sulle emergenze più scottanti come quella delle banche (il decreto salva risparmio è del 23 dicembre, nove giorni dopo la nascita del governo) e quella dettata dai terremoti nel centro Italia, mano mano che le elezioni anticipate si allontanavano a Palazzo Chigi si è cominciato a modificare il passo.
Ecco dunque arrivare le linee guida del Viminale sulla riapertura dei centri di identificazione e espulsioni dei migranti. Poi, in sequenza, l’abolizione dei voucher per scongiurare la mina referendum e il giro di vite sulla sicurezza.
Ma il punto è sempre quello: quante di queste decisioni sono state prese senza consultarsi con Renzi? la lealtà  verso “Matteo”, mai rinnegata da Gentiloni, rischia di consegnare all’ex premier di Rignano il ruolo di suggeritore delle decisioni più impegnative.
Con il paradosso che quando Gentiloni procede a un’infornata di nomine pubbliche tutti i giornali le attribuiscono d’ufficio a Renzi.
E’ questo il fardello che graverà  su Gentiloni nei prossimi giorni di governo. E che potrebbe causare qualche inciampo quando si tratterà  di mettere mano alla scomoda manovra economica autunnale: perchè il ministro dell’Economia Padoan, che ha in mano il boccino della legge di bilancio, ha fatto ampiamente capire di non volersi appiattire su Renzi, e allora “Paolo il calmo” dovrà  tirare fuori tutta la sua abilità  di mediatore .

(da “Huffingtonpost”)

argomento: governo | Commenta »

IL GIUDICE ACCUSA FINI: “I FRATELLI TULLIANI ERANO SUOI EMISSARI”

Marzo 21st, 2017 Riccardo Fucile

SECONDO LABOCCETTA “LA VICENDA DELLA CASA DI MONTECARLO NASCE DA UNA RICHIESTA DI FINI”… I GIUDICI: “ABBIAMO AVUTO RISCONTRI”… “PER LA CONCESSIONE A CORALLO SI MOSSE L’INTERO GRUPPO DI AN”

L’affare della casa di Montecarlo, secondo il racconto dell’ex deputato di Alleanza nazionale Amedeo Laboccetta, nacque tra il tavolo di un ristorante vicino al Pantheon e l’appartamento privato a Montecitorio dell’ex presidente della Camera Gianfranco Fini, in un giorno del 2008.
A sigillo delle esplicite richieste fatte dal cognato di Fini, Giancarlo Tulliani, che da ieri è latitante, al «re delle slot machine» Francesco Corallo.
«Nel corso di un pranzo – ha detto ai pubblici ministeri l’ex parlamentare napoletano inquisito per associazione per delinquere, riciclaggio e altri reati – Giancarlo Tulliani, anche a nome di sua sorella Elisabetta e di Fini, informò Corallo e me che doveva aiutarli a comprare una casa a Montecarlo. Dopo un attimo di stupore Corallo gli disse che una cosa del genere dovevano chiedergliela direttamente gli interessati. Tulliani telefonò a Fini e dopo poco andammo negli appartamenti della Camera; eravamo Giancarlo Tulliani, Elisabetta, Fini, Corallo e io. Fini disse che lui ed Elisabetta desideravano una casa proprio a Montecarlo e aggiunse testualmente: “siamo certi che vorrai aiutarci ad esaudire questo nostro desiderio”. E Corallo si dichiarò disponibile».
Visite nel Principato
Lo stesso Laboccetta accompagnò il giovane cognato e Corallo nel Principato di Monaco, a spese dell’imprenditore, per visitare appartamenti e conoscere il console italiano, che avrebbe suggerito una società  immobiliare di fiducia.
L’ex deputato dice di non sapere se poi le ricerche di Tulliani andarono a buon fine, nè che nell’eredità  di An ci fosse la casa di Boulevard Princess Charlotte 14, ma secondo il giudice che ieri ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare per Giancarlo Tulliani, Simonetta D’Alessandro, «è in questo contesto» che matura l’acquisto di quell’appartamento da parte di Corallo, attraverso alcune società  offshore create appositamente.
L’operazione è una parte del riciclaggio del denaro dell’imprenditore di cui i fratelli Tulliani e Fini sono accusati nell’inchiesta condotta dal procuratore aggiunto di Roma Michele Prestipino e dal sostituto Barbara Sargenti, che ieri ha portato al provvedimento d’arresto (non eseguito perchè Tulliani si trova a Dubai dal dicembre scorso) e a un nuovo sequestro di beni.
Dichiarazioni riscontrate
Molti degli elementi a carico del cognato di Fini derivano dalle dichiarazioni di Labocetta che nel dicembre scorso finì in carcere a conclusione della prima tranche dell’indagine, poi fu liberato dal tribunale del Riesame e il 2 marzo scorso è tornato a sedersi davanti ai pm per arricchire il racconto abbozzato a Regina Coeli dopo l’arresto.
Fini ha annunciato querela nei suoi confronti, e gli inquirenti sono consapevoli che l’ex deputato ha interesse ad alleggerire il proprio ruolo nella presunta associazione per delinquere, nonchè dei dissapori tra lui e l’ex presidente della Camera risalenti alla rottura che Fini consumò con Berlusconi, quando Laboccetta non lo seguì.
Tuttavia i pm e il gip ritengono di aver trovato sufficienti riscontri alle sue affermazioni, dai conti bancari alle dichiarazioni di un pentito di camorra.
Secondo Laboccetta, per far ottenere l’assegnazione della multimilionaria concessione statale per i videogiochi al gruppo Corallo, Fini si mosse con tutto il suo gruppo politico di riferimento.
Era il 2002-2003, ben prima dell’entrata in scena dei Tulliani. Laboccetta fa il nome dell’ex ministro del Commercio estero Adolfo Urso e di altri personaggi legati all’ex capo di An che poi si sono ritrovati nella fondazione Farefuturo, che furono ospiti di Corallo alle isole Antille prima della vacanza pagata a Fini nel 2004, per la quale «Corallo affittò la villa e anche una barca, e fece arrivare istruttori dalla California e dalla Francia che accompagnavano Fini nelle immersioni… Posso dire che quel viaggio serviva a Fini proprio per creare un rapporto diretto con Francesco Corallo».
Feste a Montecitorio
Nella ricostruzione della Procura e del giudice D’Alessandro, dunque, l’intesa con reciproci vantaggi economici viene stretta da Fini e dal suo entourage politico con Corallo; dopodichè l’imprenditore liquida quel pacchetto di alleati e li sostituisce con i Tulliani, che nel frattempo erano entrati nella cerchia familiare di Fini.
Di qui, ad esempio, non uno, ma due inviti di Corallo ai festeggiamenti a Montecitorio per la figlia dell’allora presidente della Camera e di Elisabetta Tulliani, nonchè i finanziamenti ai parenti di lei culminati con l’acquisto della casa di Montecarlo. Versamenti di denaro estero su estero che nell’impostazione del giudice consentono di «cogliere il ruolo di prestanome dei Tulliani», nonchè di intravedere un «accordo societario» siglato da Corallo «con i Tulliani emissari di Fini».

Giovanni Bianconi
(da “il Corriere della Sera”)

argomento: Fini | Commenta »

OLTRE UN TERZO DELL’ACQUA SI PERDE NELLA RETE IDRICA

Marzo 21st, 2017 Riccardo Fucile

NON TUTTA QUELLA CHE PAGHIAMO IN BOLLETTA ARRIVA FINO ALLE NOSTRE CASE

L’acqua è una risorsa sempre più indispensabile, ma l’Italia continua a sprecarne troppa.
Lo dicono i dati Istat elaborati dall’Ispra relativi al 2015: esaminando 116 capoluoghi di provincia si ha una perdita media del 35,4% dell’acqua che viene immessa in rete, con molte zone che superano il 60%.
Tra queste ci sono le città  di Cosenza, dove si arriva al 76,9%, Frosinone col 71,9%, Tempio Pausania col 68,6%, mentre le perdite minori si segnalano a Macerata col 6,6%, Udine con l’8,8% e Mantova al 9,6%.
Il dato non risparmia le grandi città , ad esempio Torino, dove nel 2015 si è disperso il 24,6% dell’acqua, pari a ben 99,4 litri pro capite al giorno, e Milano, dove si perde il 12,2% che equivale a 55,2 litri quotidiani per persona.
Scendendo verso sud, a Roma è sprecato il 42,9% dell’oro blu, mentre Napoli si ferma al 34,3%: per la capitale sono quasi 196 litri per abitante persi al giorno, mentre per ogni napoletano se ne disperdono 133,2.
Situazione in miglioramento per i consumi, che nel 2015 a livello nazionale sono stati pari a 162,4 litri per abitante al giorno, in calo dell’8,4% rispetto al 2012.
Tra i capoluoghi, la maggior diminuzione percentuale si è avuta a Massa, col 36%, mentre Monza è la città  col maggiore aumento, del 69%, ed è anche quella che consuma di più, con 230,4 litri per abitante al giorno, mentre Vibo Valentia con 98,4 litri è all’ultimo posto.
Consumi elevati si segnalano anche a Sondrio, Pavia, Milano, Lodi, Viterbo, Torino, Catanzaro e Bergamo, tutte superiori a 190 litri pro capite quotidiani, mentre le altre città  più virtuose sono Arezzo, Tempio Pausania, Agrigento, Caltanissetta, Sassari, Cosenza, Lanusei, Andria e Reggio Emilia, tutte sotto i 120.
Negli ultimi anni hanno abbassato i consumi anche Catania (-32,6%) e Cosenza (-31,9%), mentre li hanno aumentati Viterbo (+35,6%) e Verbania (+19,0%).
A Torino si è passati da 218,9 litri pro capite consumati nel 2012 ai 197,6 del 2015, a Milano da 230,7 a 209,3 litri, mentre a Roma c’è stato un calo da 212,1 litri a 181 e a Napoli da 161,3 fino a 154,8 litri quotidiani ad abitante.
Grazie al primo dato, spiegano gli esperti dell’ente pubblico ambientale, si comprendono le abitudini delle popolazioni che vivono negli agglomerati urbani, visto che la diminuzione dei consumi è spesso legata a un uso più consapevole della risorsa acqua, alla maggiore efficienza degli elettrodomestici e all’uso del riduttore di flusso nei rubinetti, mentre le perdite di rete portano «un aumento del prelievo di acqua alla fonte, da cui consegue sia un impoverimento della risorsa sia l’esposizione di alcuni territori a disservizi cronici».
Nel report viene sottolineato come eccessive perdite di rete possano diventare «un problema sanitario in quanto l’interruzione dell’erogazione dell’acqua può mandare in depressione le condotte con conseguente infiltrazione di detriti, terriccio e liquami dal sottosuolo».
Oltre a questo rischio, è ben presente anche quello legato ai pesticidi, presenti sia nelle acque superficiali che sotterranee, con un esame che ha riguardato 54 capoluoghi per un totale di 160 punti di monitoraggio.
Il 16,2% dei siti (26 stazioni) ha livelli di concentrazione superiore ai limiti ambientali e riguarda 18 città .
Nei campioni che superano i limiti sono spesso presenti miscele di sostanze, fino a un massimo di 34, e tra queste le più ricorrenti sono l’insetticida imidacloprid e l’erbicida glifosate (cercato solo in Lombardia e Toscana).
Nelle acque superficiali, campioni contaminati sono stati segnalati in punti di monitoraggio di Biella, Como, Lecco, Milano, Cremona (2), Bergamo, Brescia, Pavia, Mantova, Parma, Ravenna, Pistoia (3), Pisa, Arezzo e Rieti, mentre per quelle sotterranee a Vercelli, Novara, Milano (ben 11 stazioni), Brescia (3), Pordenone (3), Ferrara (2), Chieti e Ragusa (5).

Filippo Pala
(da “La Stampa”)

argomento: denuncia | Commenta »

INTERVISTA ALL’ECONOMISTA FITOUSSI: “IL GRAFICO DELLA LE PEN SUGLI EFFETTI EURO? UNA MEZZA MENZOGNA”

Marzo 21st, 2017 Riccardo Fucile

“IL CROLLO DELL’INDUSTRIA NON DIPENDE DALLA MONETA UNICA, MA DALLA CRISI FINANZIARIA SUCCESSIVA”… “LA GERMANIA HA REEAGITO MEGLIO PERCHE’ LA DOMANDA INTERNA HA UN PESO MINORE”

“Quel grafico è una mezza menzogna”. Parla in modo chiaro Jean-Paul Fitoussi, docente di Economia allla Luiss di Roma e all’Institut d’Etudes Politiques di Parigi ed ex consigliere indipendente di Nicolas Sarkozy.
Il riferimento è al grafico mostrato ieri da Marine LePen nel dibattito tv tra i candidati all’Eliseo.
Un diagramma che mostrerebbe un tracollo della produzione industriale francese proprio dopo l’ingresso nell’Eurozona.
Professore, non è così?
“Non è così. Abbiamo visto quel grafico da lontano in televisione. Se si guarda invece con un po’ di attenzione si vede che dal momento dell’ingresso nell’euro c’è un’evoluzione positiva negli anni successivi. Il problema arriva dopo.”
Quando in particolare?
“Con la crisi finanziaria del 2008, è lì che inizia veramente il divario e il crollo, non prima. Fino a quel momento l’industria francese non era stata penalizzata”.
Anche al netto della crisi finanziaria, secondo gli euroscettici il grafico mostra che la Germania avrebbe reagito molto meglio di tutti gli altri Paesi. Merito dell’euro?
“No, intanto bisogna fare un passo indietro e ricordare che la prima metà  degli anni Duemila, cioè i primi anni dell’euro, sono stati un periodo difficile per la Germani. E poi bisogna tornare alla crisi del 2008”.
La crisi ha colpito tutta Europa, la Germania sembra avere retto molto meglio
“C’è stata una forte crisi di domanda dappertutto, ma la Germania l’ha accusata molto meno degli altri Paesi perchè ha una domanda interna che conta relativamente meno rispetto a quella esterna. In sintesi: la Germania ha cominciato a beneficiare veramente dell’ingresso nell’euro soltanto con la crisi mondiale e per motivi che hanno a che fare con la natura stessa della sua economia più che con i vantaggi o gli svantaggi dell’euro. L’unico fattore strutturale che vedo è che la Germania ha adottato una politica di competizone al ribasso, abbassando i salari. E così si è resa più comptetitiva”.
Gli euroscettici sostengono che il cambio abbia favorito Berlino a svantaggio di altri Paesi, l’Italia ad esempio
“Non è così. Il tasso di cambio per la Germania era troppo alto al momento della creazione dell’Eurozona. Così ha perso competitività , ed è riuscito a riguadagnarla solo grazie al piano Schroeder di riforme”.

(da “La Repubblica”)

argomento: economia | Commenta »

MACRON E’ IL CANDIDATO CON MAGGIORI QUALITA’ PER ESSERE PRESIDENTE PER IL 31% DEI FRANCESI

Marzo 21st, 2017 Riccardo Fucile

FILLON LO E’ PER IL 24%, MARINE LE PEN SOLO PER IL 17%… LA FRANCIA SARA’ LA TOMBA DEI SOVRANISTI XENOFOBI EUROPEI, ITALIANI COMPRESI

Emanuel Macron ha vinto nettamente il dibattito andato in onda su TF1. Il sondaggio Elabel/BFMTV.
“Chi è stato il candidato più convincente al dibattito?”
Il 29% degli intervistati non ha avuto dubbi nell’indicare Macron, al 20% il candidato della sinistra Jean-Luc Melenchon, terzi a pari merito Fillon e Marine Le Pen al 19%
“Chi ha il migliore progetto per la Francia?”
A questa domanda Macron sale al 30% dei consensi. Fillon si attesta al 20%, Marine Le Pen non si smuove dal 19%
“Chi ha le qualità  necessarie per essere presidente?”
Macron sale ancora e arriva al 31%, Fillon sale al 24%, Marine Le Pen scende al 17%.
Il trend sembra evidente.
E’ stato sufficiente che si presentasse una alternativa credibile ai partiti tradizionali e i francesi hanno rottamato socialisti, repubblicani e lepenisti.
Il miracolo Macron che non ha un partito consolidato alle spalle, avendolo fondato solo pochi mesi fa, diventa un esempio per tanti parolai italiani.

(da agenzie)

argomento: elezioni | Commenta »

SI DIMETTE DETTORI, PRESIDENTE DELL’ANTICORRUZIONE IN REGIONE LOMBARDIA: “LASCIATO SOLO DA MARONI”

Marzo 21st, 2017 Riccardo Fucile

L’ACCUSA: “VERTICI REGIONALI ASSENTI E INSENSIBILI”

La «totale assenza» e «l’insensibilità » dimostrate anche dai vertici regionali porta alla decisione «irrevocabile»: non è durata nemmeno dieci mesi l’avventura di Francesco Dettori a capo di Arac, l’Authority anti-corruzione voluta da Roberto Maroni all’indomani degli scandali e delle manette del febbraio dello scorso anno.
«Sono a disposizione il tesserino magnetico, la chiave dell’ufficio e il cellulare di servizio», scrive Dettori nella lettera di dimissioni indirizzata all’ufficio di presidenza del Pirellone.
Magistrato in pensione, lascia dopo mesi di liti con gli altri commissari dell’agenzia e segnatamente con Giovanna Ceribelli, la commercialista che con un esposto in Procura innescò l’inchiesta Smile sulla corruzione nel sistema dei service odontoiatrici della «zarina delle dentiere» Paola Canegrati.
Un altro caso a Palazzo Lombardia, pochi giorni dopo l’inchiesta su Finlombarda.
La notizia delle dimissioni del numero uno di Arac riapre il fronte delle polemiche.
Il segretario lombardo del Pd Alessandro Alfieri e il capogruppo in Regione Enrico Brambilla parlano di «fallimento di Maroni», che nella vicenda avrebbe dimostrato «dilettantismo e incapacità  di ripulire il sistema come promesso».
«Ora, oltre al caso di Finlombarda, il governatore deve chiarire anche le accuse rivoltegli dall’ex presidente di Arac».
Anche il Movimento Cinque Stelle attacca. «L’anticorruzione regionale – commenta Silvana Carcano – non ha nemmeno un anno ed è già  completamente abbandonata a se stessa. Maroni ha responsabilità  gravissime, perchè l’agenzia non ha mai avuto gli strumenti per fare realmente attività  di contrasto ai fenomeni corruttivi».
Per Raffaele Cattaneo, presidente del Consiglio regionale, resta uno spiraglio di speranza: «Mi auguro che questa sia anche l’occasione per un chiarimento tra i componenti di Arac e sulle modalità  di azione dell’agenzia».

(da “il Corriere della Sera”)

argomento: Milano | Commenta »

PROFUGHI A MILANO, CANDIDATO DI FORZA ITALIA: “I BAMBINI DEVONO CANTARE FACCETTA NERA, NON BELLA CIAO”

Marzo 21st, 2017 Riccardo Fucile

IL POST SEGNALATO ALLA POLIZIA… DOPO IL PORTAVOCE ANTI-IMMIGRATI ARRESTATO PER OMICIDIO E LA   PRESIDENTE CHE PUBBLICA VIGNETTE INNEGGIANTI AL NAZISMO, CI MANCAVA LA CILIEGINA FINALE: PER LA SERIE “MA DOVETE SEMPRE FARVI CONOSCERE?”

Ai ragazzini delle scuole medie bisognerebbe fare cantare ‘Faccetta Nera’, inno delle campagne coloniali fasciste.
A lanciare la proposta shock attraverso il suo profilo Facebook è Otello Ruggeri, esponente milanese di Forza Italia, membro del “dipartimento regionale Sicurezza e periferie” del partito, candidato alle prossime Comunali a Sesto San Giovanni e già  in corsa per le elezioni di Municipio a Milano lo scorso giugno.
Ruggeri si definisce “patriota” e ha impostato le sue campagne alettorali proprio sul contrasto all’immigrazione.
In particolare, è fra quanti si sono opposti all’accoglienza di profughi e rifugiati nelle porzioni inutilizzate della Caserma Montello, in via Caracciolo a Milano.
Nel post pubblicato su Facebook lunedì 20 marzo Ruggeri scrive: “Ieri davanti alla Caserma Montello, durante la festa per gli immigrati, ai bambini di una scuola media è stata fatta cantare ‘O bella ciao’. A parte l’indegnità  di strumentalizzare dei bambini per scopi politici, non trovate che questa strofa rappresenti meglio l’immagine di uno straniero che guarda al nostro paese con speranza: ‘Seduta all’altipiano guardi il mare, moretta che sei schiava fra le schiave, vedrai come per sogno tante navi e un Tricolor sventolar per te?'”.
La comparsa del post è stata segnalata alla polizia da un cittadino del quartiere Sempione/piazza Firenze, dove si trova la caserma.
Nei mesi scorsi l’Anpi denunciò altre derive estremiste fra chi sostiene il comitato “Giù le mani dalla Montello”.
La presidente del comitato anti-immigrati, infatti, aveva pubblicato sempre su Facebook vignette in cui si inneggiava al nazismo e allo sterminio degli ebrei. Sull’episodio indaga la Digos. Il portavoce dello stesso comitato è stato inoltre arrestato per tentato omicidio.
Antonella Barranca, attiva nell’associazione Anpi in Zona 8, commenta così le esternazioni di Ruggeri: “Citare i versi di una canzone fascista come ‘Faccetta nera’, che riporta ai tempi del colonialismo italiano in Africa, per riferirsi alla situazione dei migranti della ex Caserma Montello è la cifra di quale siano i riferimenti culturali e ideologici di chi si strumentalizza l’immigrazione. Si tratta di un grave episodio, che ci riporta al peggior periodo della storia di questo Paese”.
Travolto dalle polemiche, Ruggeri risponde con una nota: “Mi stupisce lo scalpore suscitato dal mio post sui bambini cui è stata fatta cantare ‘Bella ciao’ davanti alla Caserma Montello. Non era certo mia intenzione suggerire fosse fatta cantare loro ‘Faccetta nera’, bensì enfatizzare l’errore commesso, contrapponendo ad esso un atteggiamento esattamente contrario. Una ‘iperbole’ insomma, cosa di cui probabilmente molti a sinistra non conoscono l’esistenza”. E conclude: “Mi scuso per quanti potessero essersi sentiti offesi dal mio post, ma ad essere offensivo non era il suo contenuto, ma l’errata interpretazione che ne è stata data”.

(da “La Repubblica”)

argomento: Razzismo | Commenta »

IL NUMERO DI TELEFONO DI MATTEO RENZI

Marzo 21st, 2017 Riccardo Fucile

UN DEPUTATO PD INFILA IL NUMERO DELL’EX PREMIER IN UNA CHAT DI AUGURI SU WHATSAPP E LUI E’ COSTRETTO A CAMBIARLO

Matteo Renzi ha dovuto cambiare il numero di telefono a causa di un errore di un deputato del Partito Democratico, che ha mandato un sms collettivo di auguri prima di Natale infilando nel gruppo Whatsapp 250 nominativi, tra cui quello di Renzi ma anche Paolo Gentiloni, Angelino Alfano, Maria Elena Boschi, giornalisti, militanti e amici.
In questo modo chiunque poteva vedere i numeri degli altri partecipanti alla chat e così, racconta Tommaso Ciriaco su Repubblica, scoppia il caos:
In un attimo, i numeri dei cellulari di mezzo governo brillano all’unisono sugli schermi di centinaia di persone. E succede il patatrac. Lo scivolone è pesante. Sotto l’albero stilizzato che qualcuno posta nella chattina — intitolata “Natale 1” — c’è chi inizia ad augurare buone feste e felice anno nuovo. Qualche altro, invece, pensa bene di scrivere direttamente all’ex premier, che da pochi giorni ha smesso di risiedere a Palazzo Chigi dopo la batosta referendaria.
Il numero inizia a circolare, pare finisca anche in Rete. In pochi minuti, inizia la processione degli addii al “contenitore di auguri”.
Scorrono in sequenza, sembra quasi di poter toccare con mano tutta l’irritazione dei malcapitati: “Matteo Renzi ha abbandonato il gruppo”, “Maria Elena Boschi ha abbandonato il gruppo”, Paolo Gentiloni ha abbandonato…”, e così via.
A questo punto il danno è fatto:
Appena capisce il piccolo disastro comunicativo, il deputato dem (si tratta di Andrea Manciulli, che è anche presidente della delegazione presso l’assemblea parlamentare della Nato) si cancella dalla chat, con l’effetto di lasciare la “barca” senza timoniere. La mossa non basta, però, ad evitare lo sfottò di qualche amico: “Ma cosa combini!”. Il problema è che il numero privato di Renzi è ormai in circolo.
Il leader è scocciato (eufemismo). E così qualche ora dopo — siamo al pomeriggio del 25 dicembre — decide di spegnere le comunicazioni.
Decide di cambiare numero, inizia a fare pulizia su WhatsApp. A sorpresa e senza spiegazioni, chiude i conti anche con la chat della segreteria del Pd.
E quindi subito dopo un affettuoso sms delle 15.54 con cui Valentina Paris augura buon Natale ai colleghi del direttorio renziano, scorre un gelido “Matteo Renzi ha abbandonato il gruppo”.
Alla fine toccherà  a Guerini spiegare l’accaduto e annunciare il cambio di numero dell’ex presidente del consiglio e segretario del Partito Democratico

(da “NextQuotidiano”)

argomento: Renzi | Commenta »

« Previous Entries
  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.598)
    • criminalità (1.406)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.538)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.333)
    • elezioni (3.304)
    • emergenza (3.081)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (825)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (517)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (546)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.810)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.397)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.417)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (544)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (31.697)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.693)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.522)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Maggio 2025 (156)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (548)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (308)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (336)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (403)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (437)
    • Giugno 2014 (394)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (448)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (219)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (260)
    • Dicembre 2011 (227)
    • Novembre 2011 (270)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (157)
    • Luglio 2011 (213)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Marzo 2017
    L M M G V S D
     12345
    6789101112
    13141516171819
    20212223242526
    2728293031  
    « Feb   Apr »
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • “VOGLIAMO ESSERE UNA CHIESA SINODALE, UNA CHIESA CHE CAMMINA, UNA CHIESA CHE CERCA SEMPRE LA PACE E LA CARITÀ”: IL DISCORSO INTEGRALE DI PAPA LEONE XIV ALLA LOGGIA DELLA BASILICA DI SAN PIETRO DOPO L’ELEZIONE
    • CHI SONO GLI AGOSTINIANI, I FRATI DELLA “CARITA’ E POVERTA” DELL’ORDINE A CUI APPARTIENE PAPA LEONE XIV
    • CHI E’ ROBERT PREVOST, IL PRIMO PAPA AMERICANO SCELTO DAL CONCLAVE
    • ALBANIA, RIMPATRI, LISTE D’ATTESA: TUTTE LE BALLE DI MELONI IERI AL SENATO
    • SALVINI È COSTRETTO A FARE RETROMARCIA SUL NUOVO CODICE DELLA STRADA; UNA CIRCOLARE DEL MINISTERO DELLA SALUTE E DELL’INTERNO RIPORTA CHE CHI È AL VOLANTE POTRÀ ESSERE ACCUSATO DI GUIDA SOTTO L’EFFETTO DI DROGHE SOLO SE HA ASSUNTO LE SOSTANZE POCO PRIMA DI SALIRE A BORDO DEL VEICOLO
    • GIORGIA CON UNA MANO DA’, CON L’ALTRA TOGLIE, UNA PARTE DEI PENSIONATI DOVRÀ RESTITUIRE I SOLDI RICEVUTI NEL 2022 GRAZIE AL BONUS ENERGIA
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA