Agosto 31st, 2017 Riccardo Fucile
ALLA BERGHEM FEST ORGASMI PADANI: “MINNITI AL GOVERNO CON SALVINI”… E LA MUSSOLINI: “STA FACENDO LE COSE CHE DOVEVAMO FARE NOI E NON ABBIAMO FATTO”
Sarebbe istruttivo per la base elettorale del Pd non ancora completamente rincoglionita dai rigurgiti xenofobi ascoltare le interviste di Vox alla Berghem Fest leghista di Alzano Lombardo.
“Marco Minniti potrebbe governare con Salvini?”
Sì, secondo i militanti della Lega Nord, impegnati in questi giorni nella storica Berghem Fest.
Proprio a loro il giornalista ha chiesto se fossero d’accordo con le ultime dichiarazioni del Ministro dell’Interno, senza specificare però all’inizio a chi appartenessero.
Una volta scoperto, i leghisti hanno ammesso, quasi all’unanimità , che Minniti è il miglior politico di centrosinistra degli ultimi anni e un possibile alleato futuro.
Se la base Pd avesse ancora dubbi su dove sono capitati e da chi sono rappresentati ecco un’altra perla.
Intervistata da Radio Cusano Campus, anche Alessandra Mussolini dice la sua sul ministro degli Interni Marco Minniti: “Non è mica male sta facendo cose che dovevamo fare noi e non abbiamo fatto — ha spiegato .
Resta la preoccupazione su cosa intenda per “quello che dovevamo fare e non abbiamo fatto” e a chi si riferisca quel “noi”.
A scanso di equivoci, rivendichiamo di non rientrare nella sua categoria.
Non abbiamo infatti mai affogato nessuno (nemmeno da ragazzini in spiaggia libera), nè pagato i trafficanti libici per affogare, stuprare e affamare per conto terzi.
Senza dimenticare che non abbiamo mai avuto congiunti condannati per prostituzione minorile.
No, non rientriamo proprio in quel “noi”, spiacenti.
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Agosto 31st, 2017 Riccardo Fucile
“ABBIAMO FATTO UN ACCORDO CON AL SARRAJ CHE NON CONTROLLA NEANCHE IL PALAZZO IN CUI VIVE”
Emma Bonino alla trasmissione Omnibus in onda sul La7 commenta l’accordo del governo italiano con quello libico sul rimpatrio dei migranti.
“Quello che stiamo facendo in Libia è un grande pasticcio. Abbiamo fatto un accordo con il governo al Sarraj che come noto non controlla neanche il palazzo dove vive. Il che vuol dire che Sarraj o anche noi direttamente in realtà abbiamo fatto l’accordo con le milizie di Sabrata, cioè con le milizie che fino a ieri trafficavano con i barconi e gli esseri umani e che da quando li paghiamo per un po’ saranno gli anti-trafficanti. Noi stiamo rimandando la gente in preda a torture, stupri e sevizie. Lo sappiamo tutti e facciamo ipocritamente finta di non saperlo”.
L’ex ministro degli Esteri ha poi commentato i recenti accordi del vertice di Parigi: “Mancavano i russi, gli americani, non so bene a cosa sia servito. E’ un periodo di summit abbastanza confusi“.
(da agenzie)
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Agosto 31st, 2017 Riccardo Fucile
TRILATERAL E CERNOBBIO, DURO ATTACCO DEL GIUDICE DA SEMPRE VICINO AL M5S… CI HA MESSO UN PO’ AD ACCORGERSENE, MA MEGLIO TARDI CHE MAI
L’ex candidato al Quirinale del Movimento 5 Stelle contro il candidato premier del Movimento 5 Stelle.
Con un post sul suo profilo facebook il presidente onorario della Corte di Cassazione Ferdinando Imposimato ha attaccato il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio per la sua partecipazione al Forum Ambrosetti di Cernobbio.
Un appuntamento che lo scorso anno Di Maio aveva disertato. “Che tristezza che il candidato premier del M5S Luigi Di Maio sieda a Cernobbio con un esponente della Trilaterale , che voleva la riforma della Costituzione”, scrive Imposimato.
E conclude: “Il dialogo con i nemici della democrazia non è tollerabile. È la fine dell’alternanza”.
Non è la prima volta che colui che i grillini avrebbero voluto al Quirinale nel 2015 si scaglia contro il candidato in pectore del M5S.
Già a giugno aveva criticato il vicepresidente della Camera perchè “non all’altezza della situazione”, aveva detto in un’intervista alla Stampa.
“Per me è stata una delusione”, aveva dichiarato dopo che il Movimento 5 Stelle si era seduto al tavolo della legge elettorale per l’accordo con Forza Italia, Partito Democratico e Lega sul sistema “tedesco” poi naufragato.
A Villa d’Este per il Forum Ambrosetti i riflettori saranno tutti per Luigi Di Maio, nonostante il parterre di ospiti, quest’anno in particolare, sia di tutto punto.
Nel week end a Cernobbio ci saranno il premier Paolo Gentiloni, otto ministri e la sottosegretaria Maria Elena Boschi. E ci sarà anche Matteo Salvini, che l’anno scorso snobbò il Forum, definendolo “il concerto sul Titanic”.
Il passaggio di Di Maio a Cernobbio rientra nella strategia del M5S di accreditare il suo candidato premier nei circoli dell’establishment, un passaggio cruciale per avvicinarsi al “potere”.
Di Maio aveva già avviato il dialogo con i “poteri forti” nel suo incontro con la Trilateral.
(da “Huffingtonpost”)
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Agosto 31st, 2017 Riccardo Fucile
DOPO ANNI DI GRANCASSA, AL MOMENTO DI VOTARE SEI CONSIGLIERI TRA LEGA, FORZA ITALIA E LISTA BUCCI SONO LATITANTI… DA “VI FACCIO VEDERE COME MUORE UN ITALIANO” A “VI FACCIAMO VEDERE CHE PREFERIAMO RESTARE IN VACANZA”
Da sprofondare di vergogna: dopo anni in cui il centrodestra aveva perorato la titolazione di una strada al genovese Fabrizio Quattrocchi, assassinato nel 2004 in Iraq dove svolgeva attività come contractor, con il famoso video in cui affermava con grande dignità “vi faccio vedere come muore un Italiano”, oggi era il momento in consiglio comunale di votare la mozione per rendere operativa la scelta di dedicargli una via.
Ma la maggioranza di centrodestra non c’era, troppi consiglieri assenti e Pd e M5S abbandonano l’aula: «Abbiamo voluto evidenziare che il 31 agosto la maggioranza è ancora in vacanza», hanno spiegato i consiglieri di opposizione.
Il capogruppo della Lista Chiamami Genova Paolo Putti, ex M5S, ha chiesto la verifica del numero legale: Pd, M5S e Lista Crivello hanno abbandonato l’aula e i 17 consiglieri presenti della maggioranza più lo stesso Putti non sono bastati a raggiungere la soglia minima di 21 consiglieri indispensabile a proseguire i lavori dell’assemblea.
Assente il sindaco Marco Bucci “in missione” e numerosi i banchi vuoti nella fila della maggioranza.
Ben sei gli assenti tra Forza Italia, Lega Nord e Lista Bucci.
Così qualcuno forse capirà con chi ha a che fare e che, al di la della demagogia, questi soggetti non rinunciano a stare in vacanza neanche davanti all’omaggio a una vittima del terrorismo.
Quattrocchi serve evocarlo per carpire due voti, non per riconoscergli una strada alla memoria.
(da agenzie)
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Agosto 31st, 2017 Riccardo Fucile
SCONFITTA CLAMOROSA DEI LEGHISTI CHE VORREBBERO MILITARIZZARE ANCHE I BAGNI PUBBLICI (SE CI FOSSERO…) PER SCATENARE GLI SCONTRI CON I VENDITORI AMBULANTI E POI GRIDARE AI NEGRI CHE DELINQUONO
L’assessore leghista alla (in)sicurezza di Genova Stefano Garassino, che ha fortemente voluto la riunione di oggi del comitato per l’ordine e la sicurezza incentrato su Sottoripa e via Turati, ne esce più pallido ed emaciato del solito. La Prefetto non solo non concede gli sgomberi ma rilancia: “Il Comune istituisca il divieto di vendita di alcol”
La prefetto Fiamma Spena non fa sconti ai ballisti: dal 1 º gennaio ad oggi i reati in città sono diminuiti del 40% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e ci sono stati 600 tra arresti e denunce in città . Anche il centro storico segue lo stesso trend positivo.
Quindi chi continua per speculazioni politiche a parlare di “percezione di insicurezza” lo faccia senza coinvolgere le istituzioni, perchè “io guardo i dati reali, non le presunte percezioni”.
Il leghista voleva addirittura sgomberare di forza con 40 agenti per dieci sere di seguito i portici di Sottoripa dove qualche decina di ambulanti dalle 22 sistemano merce di poco valore in vendita senza creare problemi a nessuno, visto che i negozi sono chiusi da oltre due ore. E’ sufficiente un piccolo presidio fino alle 24, gli sgomberi non servono a nulla, solo a spostare il problema in altra zona.
Spena ha rilanciato chiedendo che l’amministrazione comunale piuttosto vieti la vendita di alcol nella zona, in modo da evitare possibili turbative da eccesso di alcool.
La prefetta punta sulla prevenzione, mentre c’è chi vuole esacerare gli animi, creare l’incidente per poi specularci sopra, non ci vuole molto a capirlo.
(da agenzie)
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Agosto 31st, 2017 Riccardo Fucile
CON UNA DELIBERA DELIRANTE VOLEVA VIETARE LA DIMORA ANCHE OCCASIONALE AGLI STRANIERI AFRICANI PRIVI DI CERTIFICATO MEDICO
Voleva per forza il certificato di buona salute da parte delle persone provenienti dall’area africana, altrimenti avrebbe negato la dimora nel suo Comune, Carcare, in provincia di Savona.
E il tribunale di Genova, per questo, lo ha condannato.
Per il giudice, Franco Bologna, sindaco del borgo ligure, ha “discriminato” ed è stato “razzista”.
Il primo cittadino — eletto con il centrodestra — firmò un’ordinanza pretestuosa con la quale vietava la “dimora, anche occasionale, di persone provenienti da paesi dell’area africana o asiatica presso qualsiasi struttura di accoglienza, prive di regolare certificato sanitario attestante le condizioni sanitarie e l’idoneità a soggiornare”.
L’ordinanza era nata in seguito all’arrivo di 50 migranti, sistemati in 12 appartamenti .
L’ordinanza di Bologna ed una molto simile emessa dal sindaco di Alassio, Enzo Canepa, erano state ritirate a fine luglio su decisione del tribunale civile di Genova.
Il primo cittadino, ancora a febbraio, rivendicava la sua decisione: “È un modo per capire chi vive nel territorio comunale e per tutelare la salute dei cittadini”.
Ma per la procura sarebbe mancata la condizione di pericolo per contaminazioni e il tribunale ha di fatto dato ragione al magistrato.
Ovviamente il sindaco non ha avuto neanche la dignità di dimettersi per la vergogna, nessuno lo ha accompagnato alla porta e già annuncia un ricorso a spese dei contribuenti.
Quando la sentenza sarà definitva, vediamo se la Corte dei Conti gli chiederà conto delle spese legali in carico al Comune.
(da agenzie)
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Agosto 31st, 2017 Riccardo Fucile
I FITTIANI NE CHIEDONO LE DIMISSIONI: “ESPRESSIONI DI RISTRETTEZZA MENTALE CHE IMBARAZZANO IL CENTRODESTRA”
Fabio Cenerini, il capogruppo della Lista Toti in Comune alla Spezia, che ha criticato in una recensione su Tripadvisor un ristorante di Cortina d’Ampezzo perchè è stato servito da «una persona di colore a servire con costume parzialmente ampezzano», secondo il presidente della Liguria, Giovanni Toti, «ha fatto una cavolata, una “belinata”».
Il governatore ne ha parlato oggi, dicendo che «gli darei il “daspo” dei ristoranti: cucinare da solo in casa per qualche giorno è la giusta punizione».
I “fittiani”: «Imbarazza il centrodestra, si dimetta»
Meno “morbidi”, nei confronti di Cenerini, sono i consiglieri comunali Paolo Messuri, Luca Bergonzoli e Barbara Cidale di Cantiere Liberale (formazione che fa riferimento a Direzione Italia di Raffaele Fitto), secondo cui quanto accaduto «imbarazza la città e il centrodestra».
In una nota, i tre hanno fatto presente che «ripudiamo ogni forma di violenza e di razzismo» e hanno preso le distanze da «dichiarazioni espressione di ristrettezze mentali», aggiungendo che «se dovessimo essere rieletti non potremmo condividere lo stesso gruppo con chi quotidianamente esprime dichiarazioni che nulla c’entrano con la coalizione liberale e democratica cui apparteniamo».
La richiesta, insomma, è che il sindaco Peracchini e il governatore Toti «chiedano le dimissioni da capogruppo di Cenerini, di cui sappiamo non condivide le dichiarazioni».
I titolari del ristorante: «Abbiamo vinto su Tripadvisor»
Per Ludovica Rubbini, titolare insieme con il marito e i suoceri di El Brite de Larieto, l’agriturismo di Cortina d’Ampezzo criticato su Tripadvisor dal consigliere Cenerini, la rabbia si è stemperata e rimane la soddisfazione per la vittoria che stava più a cuore, «quella di obbligare Tripadvisor a togliere quella recensione razzista. Posso accettare si critichi il servizio o il cibo, non il colore della mano che lo porge».
Una battaglia che i titolari del locale stanno pagando caro: «Subito dopo l’uscita dei servizi giornalistici – ha raccontato la Rubbini – abbiamo ricevuto telefonate di persone che hanno detto di voler disdire la prenotazione per “non dover vedere la cameriera negra” e sulla mia pagina Facebook sono piovuti molti insulti».
Accanto alle frasi razziste, però molti attestati di solidarietà stanno giungendo da tutta Italia, ma soprattutto dai colleghi cortinesi, gli stessi che il 5 agosto scorso hanno aiutato Ludovica e il marito Riccardo a riaprire l’agriturismo dopo la disastrosa frana di fango e acqua che aveva investito la frazione cortinese di Alverà .
Anche allora Ludovica non si era arresa: sino a che la strada è stata impraticabile era stata lei, insieme con i collaboratori, a portare i pasti direttamente a casa dei clienti che li ordinavano; poi si è organizzata con un pulmino per condurre i clienti a destinazione, passando sopra detriti e macerie: «Qualcuno ha detto che volevamo farci pubblicità senza capire che non ne abbiamo bisogno, il nostro lavoro parla per noi».
(da “il Secolo XIX”)
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Agosto 31st, 2017 Riccardo Fucile
SUAILA SA’ HA 21 ANNI, SPORTIVA, CORRE NEL BENTEGODI VERONA: “PAGO LE TASSE COME IL SIGNOR FABIO”
“Vivo qui, amo questo paese. Lavoro e pago le tasse come Fabio. Punto”. Suaila Sà ha ventun anni. Corre nel Bentegodi Verona, è una brava fondista. Fa i 3700 e i 5000, da quando, dieci anni fa, è venuta in Italia con la famiglia dalla Guinea Bissau.
Ed è cameriera al Brite de Larieto di Cortina d’Ampezzo, dove spesso i dipendenti indossano la “divisa” tipica: un grembiule e una camicia di gusto vagamente montanaro. Tutto qui.
La storia cortinese, dopo ventiquattr’ore di furiose polemiche rimbalzate un po’ ovunque, torna a una grande semplicità . La stessa di una ragazza poco più di ventenne che si esprime con calma e mitezza. Ma che ha le idee ben chiare.
“Sinceramente non mi fa piacere che a servire in costume parzialmente ampezzano sia una donna di colore”.
Suaila, in che modo è venuta a sapere della recensione contro di lei?
“Me l’ha detto la mia titolare martedì sera. La recensione era online da alcuni giorni. Ma nessuna delle mie colleghe me l’aveva voluto dire”.
Perchè?
“Non volevano che stessi male. Sapevano che se l’avessi saputo ci avrei sofferto. Capisco il loro pensiero. Ma ho detto loro: tanto prima o poi l’avrei saputo…”.
E’ la prima volta che le succede di sentire un commento del genere?
“Vuole che le dica la verità ? Sì. Non mi era mai capitato. Sono venuta qui nel 2007, avevo undici anni, ero una bambina. Ho vissuto a Verona. E in una decade nessuno mi ha mai detto niente. Mi sono sempre inserita bene, sia nel mondo dello sport che in quello del lavoro”.
Lei corre per il Bentegodi Verona. C’è razzismo nel mondo sportivo?
“Per quanto riguarda la mia esperienza, no. Non esiste proprio”.
Qual è stata la sua reazione quando ha saputo del commento di Fabio Cenerini?
“Prima mi sono chiesta dove avessi sbagliato. Ho cercato di far mente locale, di capire chi potesse essere stato. Cerco sempre di essere gentile con i clienti. ‘Non hai sbagliato proprio niente’, mi ha detto la mia titolare. Allora mi sono messa a piangere. Volevo scrivere una risposta a questo signore, fargli capire che mi aveva ferito. O anche solo farlo riflettere, per dirgli che il mondo non è come lo vede lui”.
Cenerini sostiene di non aver voluto essere razzista, ma solo di avere espresso un commento su un ristorante ‘tipico’. Dice che in Africa non starebbe bene un cameriere bianco, per esempio.
“Che cosa posso dire? Io la trovo una riflessione ignorante: se vedo un bianco in Africa mica mi chiedo che cosa ci faccia qua. E se io e questo signore ci tagliamo una vena a uscire è lo stesso sangue. Rosso”.
Cenerini è un rappresentante delle istituzioni. Ha detto: “io sono per assumere prima gli italiani”.
“Un politico dovrebbe essere ancor più responsabile e intelligente degli altri cittadini. Per il resto, ci penserà il Signore a giudicare ognuno di noi. Non ho davvero niente da aggiungere, se non che ognuno deve solo fare i conti con la propria coscienza”.
Vive in Italia da dieci anni. Il suo progetto di vita è qui?
“Certo che intendo restare a vivere in Italia. Dal giorno che i miei genitori sono arrivati qua abbiamo sempre assolto ai nostri doveri. Pago le tasse come il signor Fabio. Lavoro, sono in regola. Il mondo è libero”.
(da “il Corriere della Sera”)
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Agosto 31st, 2017 Riccardo Fucile
“GLI ALTRI ERITREI SONO INTERVENUTI SOLO PER TRATTENERE LA DONNA IN ATTESA DELLA POLIZIA”… LA DONNA HA PRECEDENTI PER USO DROGA E ALCOOL
“Non ho lanciato i sassi contro quei bambini”. Parla con un filo di voce dal letto del reparto di Chirurgia dell’ospedale Pertini, Yacob M., l’eritreo 40enne, al centro della vicenda accaduta due notti fa al Tiburtino.
L’uomo e’ dolorante e sotto choc: ha una ferita da taglio all’altezza della scapola destra, suturata e giudicata guaribile in 30 giorni.
“Una donna, una donna mi ha dato una sprangata con una sbarra di ferro”, sospira Yabob in un italiano stentato, indicando barra di alluminio che rinforza la sponda del letto.
“Questo è razzismo, io non ho fatto nulla. Adesso, appena guarisco, voglio tornare in Eritrea da mia madre. Non ci voglio più stare qui”, assicura Yacob, che quella notte raccoglieva cicche di sigaretta in terra.
Da luglio e’ inserito nel percorso di relocation europea al centro di via Staderini. Poi chiude gli occhi. Cerca di calmarsi bevendo un sorso d’acqua. “Ho avuto paura – ammette – ma non porto rancore a nessuno”.
Intanto un testimone chiave fornisce una ben diversa versione dei tafferugli davanti al centro umanitario, presidiato dalla Crosce Rossa.
“Questa signora, (la donna che ha denunciato di essere stata sequestrata dai migranti n.d.r:) che in quartiere tutti conoscono (per precedenti droga e alcool) ha chiesto una sigaretta all’eritreo, che spesso raccoglie cicche per strada, poi la donna, che si accompagnava al nipote di 12 anni, si è molto arrabbiata e il ragazzino che era con lei ha conficcato un pezzo di ferro nella schiena del migrante”.
E’ quanto rivela a SkyTG24 un testimone oculare della rissa scoppiata nel quartiere Tiburtino III a Roma, in cui un migrante eritreo è stato accoltellato alla schiena “Gli altri eritrei del centro hanno chiuso i cancelli in attesa dell’arrivo dei carabinieri”, continua il testimone.
Smentita quindi la versione della donna che diceva di essere stata sequestrata all’interno del centro.
In mattinata i carabinieri della compagnia Montesacro trasmetteranno alla Procura di Roma che indaga per lesioni gravi un’informativa con gli elementi raccolti finora. Anche questa mattina l’ingresso del presidio continua a essere presidiato da polizia e carabinieri.
Ieri c’è stato un via vai continuo di residenti lungo la strada che ne chiedono la chiusura e non sono mancati momenti di tensione con alcuni migranti che uscivano dalla struttura.
(da agenzie)
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