Destra di Popolo.net

TASTIERA VIOLENTA IN SOCIETA’ DEVASTATA

Agosto 16th, 2017 Riccardo Fucile

NEI TONI SEMPRE PIU’ VIOLENTI SUI SOCIAL EMERGE UN MICROCOSMO DEL DEGRADO UMANO CUI SIAMO ARRIVATI

In queste ore di Feriae Augusti (riposo di Augusto) pare che finalmente in tanti si siano resi conto (meglio tardi che mai) dell’iperviolenza che galleggia nei social e di fatto esprime il naufragio, anche se parziale, del web inteso come attrezzo che sarebbe dovuto servire alla grande rivoluzione culturale capace di unire e innalzare anzichè scindere ogni singolo microcosmo di connaturate bassezze e debolezze da tutti gli altri.
Si parla del ‘caso Boldrini’, delle ormai inaccettabili invettive da tastiera che superano vergognosamente qualsiasi tipo di insulto tradizionale lecito in politica – sia chiaro, il ‘caso Boldrini’ m’importa solo in funzione d’esempio ultimo; qui si analizza il fenomeno orrendo che ovviamente tocca anche lei.
Approdando a una creatività  applicata all’odio, e in infiniti ‘casi’, spesso capita di leggere commenti e auspici nauseanti di violenza. Non siamo più nell’orbita del concetto espresso da Umberto Eco relativo alla “parola agli imbecilli”, ora siamo allo specchio, siamo alla manifestazione virtuale (ma sempre meno virtuale) di quella devastazione culturale e umana in cui la nostra non-Società  versa.
Se è vero come è vero che esiste un modello umano (e da social network) preponderante del personaggio-tipo che odia quasi tutto a prescindere – modello analizzato da Marco Zonetti nel suo articolo “Chi offende Laura Boldrini? Viaggio nel profilo tipo degli stalker su facebook.” del 14 agosto – tutto ciò non deve stupire, perchè ogni individuo, per natura, se impreparato culturalmente e dunque caratterialmente (sempre, non dimentichiamolo, per responsabilità  istituzionali e di Stato che dall’ignoranza generalizzata trae sempre forza) è propenso a cadere nel gioco del capro espiatorio; perchè la comprensione dei fenomeni sociali e degli esseri umani sottende sacrificio di coscienza e passione, dunque lo sfogo violento è la via breve per vomitar via le frustrazioni e l’infelicità  accumulate.
Con l’insulto e l’aggressione l’individuo dice innanzitutto che non vuole confronto, e se non si vuole confronto si dichiara la propria ignoranza, che una volta dichiarata dovrà  corrispondere alla reiterazione di toni sempre più violenti e oltre le righe della civiltà .
Nel nostro paese le frustrazioni sono state create a tavolino: sono un effetto collaterale – su cui si contava – della cultura della vanità , dell’edonismo e dell’individualismo su cui tanto si è spinto nell’ultimo quarto di secolo. Ora sono ulteriormene alimentate, perchè servono politicamente, ma qualcosa dev’essere sfuggito di mano perchè le illusioni disattese e dolorose stanno trasfigurando l’essere umano in qualcosa d’altro, in vittima mostruosa di se stesso.
Questa devastazione in cui ci specchiamo è anche il frutto maledetto di una competizione politica infima e incivile.
“Elementi emotivi socialmente diffusi, quali invidia, rancore, e voglia di rivalsa (anche legittimati dalla mancanza estrema di meritocrazia e dalla malagestione delle strutture statali) sono fondamentali per il funzionamento della propaganda del M5S e della Lega Salviniana. Questi due approcci ‘violenti’ al dibattito politico hanno indotto e legittimato una sorta di odio e scontro sociale semplicisticamente esacerbati, nonchè sostenuti dai toni rissosi dei ‘lìder maximi’, dei loro esponenti più vigorosi, e poggiati anche su invettive di rivalsa ingiustificate e illegittime, ma apparentemente plausibili per quei gruppi sociali marginali e/o emarginati […]. Una delle responsabilità  di Grillo è senz’altro l’aver legittimato toni sgradevoli e violenti che in epoche precedenti erano propri solo di frange politiche esacerbate (e legalmente punibili) quasi prive di seguito popolare. Grillo si è spesso permesso terminologie molto più prossime all’insulto rivolgendosi direttamente a cariche e simboli istituzionali, sfiorando il vilipendio. (Tutti ricordiamo termini come Tsunami, Morti, Zombie, ecc..) Con teatralità  Grillo ha acceso forme di intolleranza dialettico-politica in milioni di seguaci, inducendoli a sentirsi liberi di insultare chiunque non la pensi come loro, fino a legittimare nell’immaginario collettivo la proiezione semplicistica e indiscriminata di tutto il degrado sociale, politico ed economico su ogni e qualsiasi carica istituzionale. Anche il dipingere i media tradizionali come inattendibili in tutto e per tutto, in modo ossessivo, è una strategia precisa finalizzata a proteggersi, anticipatamente, da argomentazioni avversarie. […] Altra peculiarità  della ‘cultura’ Grillina è il non riconoscere l’autorevolezza e il valore della formazione culturale, fino a svalutare e schernire la conoscenza scientifica che ne deriva, fino a intendere come deriva di sistema la formazione accademica; siamo di fronte a un delirio basato sul contrasto all’autorità  della conoscenza scientifica di qualsiasi sorta, sdoganando per contro qualsiasi teoria che appaia anti-sistemica.” *
“Allo stesso modo, la propaganda Salviniana si basa anche sull’oltraggio al Sapere. Innescato come becero argomento di scontro tra i ceti sociali, è parte della reazione post-berlusconiana alle sperequazioni economiche e culturali in essere. L’oltraggio al Sapere è lo sdoganamento scriteriato, da parte dei rappresentanti politici, dell’offesa sia all’universo della conoscenza e dello studio, sia ai personaggi (anche storici) che lo rappresentano […]. Il movimento sottoculturale che alcune parti politiche attivano spingendo su gruppi sociali meno inclini a formarsi culturalmente, in un’ottica di rivalsa classista reazionaria utile ai fini elettorali, sobilla una reazione violenta contro attività  come lo studio, la ricerca, l’insegnamento e le professionalità  intellettuali, sottilmente ma anche spudoratamente additate come inutili.” *
Ecco perchè oggi è fin troppo semplice collegare la violenza verbale diffusa alle legittimazioni e agli sdoganamenti effettuati da Grillo e Salvini. Cosa ancor peggiore è che i vertici di entrambi gli apparati sanno benissimo quale tipo di fenomeno distruttivo promuovono, ma non gli importa, perchè c’è da andare in parlamento e chissà  dove altro, ed è questo l’aspetto umanisticamente criminale della faccenda: perchè come avvertiva Bertold Brecht “Chi non conosce la verità  è soltanto uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un malfattore.” **
O ancora peggio, gli stessi vertici adoperano “stronzate” sapendo di farlo, perchè “le stronzate (bullshit), – sostiene Harry G. Frankfurt – vanno intese come atti linguistici utili a raggiungere un tornaconto personale mediante espressioni libere da qualsiasi tipo di relazione con il valore della verità . La stronzata è eticamente peggiore della menzogna, perchè se la menzogna sottende una verità  nascosta o contraffatta, le stronzate ignorano l’idea stessa di verità  ed educano chi riceve l’informazione all’idea che la Verità  sia irrilevante. I personaggi che nutrono i loro seguaci con stronzate hanno bisogno di mostrarsi sempre competenti al dibattito o in grado di esprimersi su qualsiasi argomento (anche quando non è loro richiesto), inficiando il mondo della conoscenza. Il bullshitter si disinteressa alla verità  perchè è interessato a impressionare il pubblico; non ha la necessità  di conoscere la verità  per poterla modificare creando una menzogna: semplicemente spara sulla mente del ricevente […].”
Infine occorre comunque tenere conto che questi ‘signori’ dis-umanisti hanno agito su un materiale umanoide pronto a cogliere l’onda della deriva perchè colmi di frustrazioni irrisolte che covano con rabbia. (Ovviamente non mi riferisco all’intero corpo elettorale dei due apparati, ma solo a coloro che si dedicano alla violenza verbale perchè spinti, quasi “innescati” dai loro capi).
Insomma, se nel nostro paese si arriva ad augurare “violenze sessuali multiple”, “deturpazioni con acido” e accidenti orripilanti vari agli antagonisti politici o anche a singoli cittadini responsabili del crimine di pensarla diversamente o di trovarsi su una sponda politica opposta, occorre forse fermare tutto e ripensare a quale livello di degrado e di imbruttimento umano la modernità  dell’opulenza e dell’invidia abbiano portato il consorzio umano a cui tutti apparteniamo.
Se nel nostro paese l’anti-scienza e l’anti-sapere dilagano, se chiunque abbia qualcosa da spiegare o raccontare viene dileggiato, odiato per la conoscenza e l’intelletto, trasformato nell’albatro dalle ali di gigante atterrato dai marinai della poesia di Baudelaire, rimane poco da fare; occorrerebbe, ripeto, fermare tutto e ricominciare dall’educazione all’esistenza propria e degli altri.

(da “La Stampa”)

argomento: Costume | Commenta »

INTERVISTA A SAVIANO: “IL CAPO DEI TRAFFICANTI LIBICI E’ UN RAGAZZOTTO DI 30 ANNI, LO HANNO FATTO DIVENTARE CAPO DELLA GUARDIA COSTIERA DI ZAWIYA”

Agosto 16th, 2017 Riccardo Fucile

“COSA HA OFFERTO AI TRAFFICANTI IL GOVERNO ITALIANO? SOLDI? PROTEZIONE?”

Roberto Saviano, togliamo l’odiosa propaganda politica, ma facciamo chiarezza su un punto chiave: esistono Ong colluse con gli scafisti?  
«La risposta è categorica: no, contro di loro c’è una plateale caccia alle streghe. Non c’è nessuna sentenza definitiva e neanche di primo grado. Se parliamo poi del caso della Iuventa, bene, vediamo che cosa la magistratura dimostrerà , lasciamo fare il suo corso. Se dovesse riscontrare delle irregolarità  sarà  giusto andare a fondo, accertarne i motivi, ma va detto che la parola collusione significa interessi comuni, significa profittarne e nelle inchieste e nelle accuse di Trapani non c’è questo, non c’è l’accusa di aver preso soldi o di aver fatto attività  a favore dei trafficanti, cioè per arrecarne un vantaggio. Le accuse sono tutte legate a sconfinamenti, disinvolture nell’opera comunque umanitaria. Se si guarda al mare emerge in modo sempre più inequivocabile, anche da rapporti indipendenti e dalla Corte penale internazionale, che ad essere collusa con i trafficanti, quindi un rapporto diretto, sarebbe piuttosto la guardia costiera libica, la stessa che l’Italia sta aiutando e supportando. Molte imbarcazioni partono dalla città  libica di Zawiya a poco più di 40 km da Tripoli, lì è notizia pubblica e comune, il capo dei trafficanti è un ragazzotto, Abdurahman Al Milad Aka Bija, che tutti conoscono come Al Bija, nemmeno trentenne, spietato, ricchissimo, ebbene sapete cosa è diventato oggi? E’ il nuovo comandante della Guardia costiera della città . I giornali italiani raccontano poco la Libia, ma basta leggere i reportage della giornalista freelance, Nancy Porsia, per capire chi sia davvero alleato ai trafficanti, le Ong o la Guardia Costiera libica, che coincide con i trafficanti in molti casi. Ci siamo affidati ai trafficanti stessi, cosa l’Italia ha offerto ai trafficanti per non buttare più uomini in mare? Soldi, protezione, cosa? Questa caccia alle streghe è servita a questo, distrarre l’opinione pubblica, dando la colpa alle Ong che salvavano vite mentre la diplomazia italiana si accordava con trafficanti con la divisa della marina. A monte di tutto questo i veri alleati dei trafficanti sono le politiche europee. L’Europa ha chiuso tutte le frontiere e non ha lasciato un solo modo legale per trovare protezione».
Ci sono buoni e cattivi tra i volontari?  
«Se sarà  il caso sarà  appunto la magistratura a fare questa mappa. In mare ci sono grandi Ong internazionali, con progetti in tutto il mondo, come piccole organizzazioni nate apposta appunto per salvare vite nel Mediterraneo. Tutte hanno operato sotto il coordinamento della Guardia costiera italiana, con l’obiettivo di salvare legalmente vite in mare. E tutte sono finite in qualche modo, a diverso titolo, sotto una grandinata di accuse, individuali o collettive, dai dibattiti politici ai bar, dai titoli dei giornali ovviamente ai social network, una girandola di fango chiaramente strumentale. Non c’è a oggi nessuna condanna su questo. Invece a oggi ci sono, come nel caso Msf, centinaia di prove giornaliere della loro attività  in tutti i Paesi in difficoltà , in guerra. Spesso sono uniche presenze di assistenza. Su quello abbiamo la prova invece, sul resto ci sono solo ipotesi, spesso fumosissime».
Qual è il criterio per giudicare il loro lavoro?  
«Le vite salvate. Molte hanno decine di anni di storia di presenze in territori in guerra, di rintracciabilità  dei loro finanziamenti privati, non pubblici, quindi nessuna speculazione. Dei loro guadagni su cui si è favoleggiato: tutte balle. Ad esempio gli stipendi sono bassi: quelli di Medici senza frontiere guadagnerebbero molto di più lavorando in cliniche o anche in ospedali statali. Noi stiamo parlando di Ong che in questi anni hanno lavorato con la Guardia costiera italiana. Fondamentale ancor di più perchè c’era completamente un’assenza degli assetti europei. Quindi noi abbiamo infangato Ong che lavoravano fino a ieri con lo Stato, in appoggio. In realtà  queste carte girano da mesi, con stralci pubblicati, allusioni non confermate che hanno avuto l’unico obiettivo di scatenare un accanimento mediatico e popolare».
Perchè alcune Ong aderiscono alle nuove regole del Viminale e altre no?  

«Il codice Minniti non è una legge per migliorare i soccorsi. C’erano già  norme nazionali e internazionali che governavano il soccorso in mare sotto il coordinamento della Guardia costiera. E ribadisco: hanno consentito di salvare nella piena legalità  migliaia di persone. Quindi non facciamo passare come stanno cercando di far passare tutti dalla Lega ai 5 Stelle al Pd, tutti, tranne rare eccezioni, che sino ad ora si è agito illegalmente. Sinora si è agito nel rispetto della legalità  con la Guardia costiera italiana che si è avvalsa dell’aiuto delle navi delle Ong. Per cui le Ong hanno scelto nel nome della propria indipendenza di non voler diventare parte integrante di un sistema governativo. Anche perchè, insomma, il codice non ha finalità  puramente umanitarie. Rientra in un sistema più ampio che mira al controllo delle frontiere, contenimento delle persone in Libia. Quindi è un obiettivo politico-militare che, secondo le Ong, avrà  drammatici costi umani».
Da attento studioso di organizzazioni mafiose: ci sono loro dietro questa nuova tratta degli schiavi?  
«Non abbiamo prove di un investimento delle mafie italiane in questo traffico. E’ ovvio che le organizzazioni criminali libiche sono ai vertici del traffico di esseri umani. Ricordo che la stessa veemenza che abbiamo sui migranti, non l’abbiamo sulla cocaina che arriva tutta dall’Africa a tonnellate a settimana. Quindi in realtà  l’Europa non si blinda, non si chiude sul narcotraffico, si chiude su esseri umani. Le mafie non sfruttano le Ong, non hanno alcun interesse. Il trafficante libico mette sui gommoni questi disperati, fregandosene sia che questi vengano salvati o annegati, non gli importa nulla. E’ vero che invece le mafie guadagnano dai centri di accoglienza».
Cosa dovrebbe fare l’Italia?  
«Innanzitutto smetterla di attaccare le Ong che sono gli unici attori ad aver supportato il nostro Paese in un obbligo: l’obbligo di salvare vite. L’Europa ha lasciato tutto sulle nostre spalle, non istituendo un sistema di ricerca e soccorsi in mare, chiudendo tutte le frontiere, non condividendo le responsabilità  dell’accoglienza. L’Unione è grande, i flussi sono stati ad ora gestibili: 362 mila arrivi nel continente nel 2016, 181 mila in Italia. Il problema vero è che non stiamo affrontando la questione in modo unitario. Per esempio, il regolamento di Dublino costringe l’Italia a doversi sobbarcare tutto da sola, portandoci a voler respingere i migranti a tutti i costi. In tutto questo il risultato? Che abbiamo trovato come unico interlocutore possibile la Libia».
L’immigrazione è diventata un problema quasi esclusivamente di sicurezza, non servirebbe una politica culturale?  
«Per riparare a questi sei mesi di polemiche, haters e menzogne anti migranti ci vorranno purtroppo 10 anni di rieducazione. Dieci anni che dovranno essere accompagnati da azioni culturali importanti, per esempio raccontare nelle scuole fin dalle elementari che cosa è stato fatto all’Africa, cosa è oggi l’Africa, il Medio Oriente. Le classi italiane sono sempre più piene di figli di migranti: bambini italiani nati da genitori stranieri. Da lì partirà  tutto questo: il cantante che quest’estate è stato più ascoltato in Italia è Gali figlio di madre e padre tunisini, nato a Baggio. Quasi tutti sentono che la pancia del Paese è contro i profughi e quindi si cavalca la paura, se prendi una posizione più complessa hai una risposta fredda e di diffidenza».
C’è il rischio di infiltrazioni Isis sui barconi?  
«Questo è l’ennesimo spauracchio di questa manipolazione che stanno facendo, parlando di armi e droghe sulle navi dell’Ong: bugie. Non si può pensare che i miliziani dell’Isis vadano in battaglia rischiando la vita su un barcone. Anche solo a guardare le statistiche, che vedono migliaia di persone arrivate dal mare negli ultimi anni, si dovrebbe porre fine all’equazione che siano proprio loro a compiere operazioni terroriste anche semplicemente ideologiche, non solo militari».
Altro tema come già  accennato è l’integrazione sul territorio. I Cie e simili sono un fallimento, perchè?  
«Sono un limbo, lontani dai centri abitati, da qualunque contatto normale con la società : in questo modo è chiaro che crei la divisione e impedisci alle persone di integrarsi, lavorare iniziare, fare una vita normale. La costringi ad un isolamento alienante. Tra l’altro i posti dell’accoglienza ordinaria non bastano e quindi ci si aiuta o meglio ci si affida alla accoglienza straordinaria, bisognerebbe prendere professori che possano insegnare l’italiano, psicologi che possano sostenere i migranti: sono operazioni molto semplici da poter fare, che aiuterebbero moltissimo».
Cosa accadrà  adesso con il ritiro di alcune Ong dal Mediterraneo?
«Senza navi di soccorso ci saranno più morti e soprattutto non ci saranno più testimoni indipendenti. L’obiettivo primo dell’attacco all’Ong è non avere testimoni lì. I testimoni sono scomodi. Certo se nel frattempo la disumana strategia di contenimento funzionerà , ci saranno anche meno persone da soccorrere in mare, perchè saranno intrappolate nell’inferno dei centri di detenzione in Libia».
Per chiudere, una frase di speranza, è possibile arrivare ad essere una società  multietnica?  
«Basta con le bugie. È necessario che tutte le persone imparino a rifiutare l’aggressività , che siano pronte a cambiare idea, che decidano di approfondire e che se non condividano non diffamino, non insultino o non usino toni di condanna di ciò che non sanno, ecco la speranza risiede in queste persone. Se esistono persone ancora disposte a non scegliere la soluzione più semplice o più brutale, se riusciremo a far rivivere questo spirito allora significa che non tutto è perduto».

(da “La Stampa”)

argomento: denuncia | Commenta »

BRIGITTE E’ L’ASSO NELLA MANICA DI MACRON PER CONTRASTARE IL CALO DI POPOLARITA’

Agosto 16th, 2017 Riccardo Fucile

CALATA AL 36% LA FIDUCIA DEI FRANCESI NEL PRESIDENTE CHE SI ATTEGGIA TROPPO A MONARCA… IMMUTATA INVECE LA POPOLARITA’ DI BRIGITTE

Non ha più pronunciato neanche una parola in pubblico da quando il marito è stato eletto Presidente di Francia, un centinaio di giorni fa.
Brigitte è apparsa (a tratti, con il contagocce), sempre diligente al fianco di Emmanuel, e si è prestata a qualche foto nel cortile dell’Eliseo, tra le altre con Rihanna (così da sostituire il marito, che i suoi consiglieri hanno voluto priettare nell’immagine di un «presidente monarca » : «jupitèrien», dicono loro, come Giove, padre degli dei).
Ma ora che la popolarità  di Macron precipita, al di là  di qualsiasi previsione, anche la più pessimistica, nel suo entourage c’è chi pensa di tirare fuori il solito asso dalla manica. Brigitte, appunto.
Sì, i sondaggi sono negativi sul presidente. L’ultimo, dell’istituto Ifop, 100 giorni dopo la sua elezione, indica che appena il 36% dei francesi resta fiducioso sul suo operato (Franà§ois Hollande, allo stesso momento, nel 2012, era al 46%).
Sembra che nel suo ristretto circolo di consiglieri regni il panico in vista del rientro post-vacanze, costellato da una serie di ostici appuntamenti politici, come la riforma del mercato del lavoro, estremamente sensibile.
Ecco, tra le altre cose, come ha scritto il quotidiano Le Parisien, si vuol «far beneficiare Macron dell’incredibile popolarità  della consorte».
Brigitte dovrebbe recuperare la sua voce, con una grande intervista per un settimanale da qui a fine mese.
Non solo, l’obiettivo è moltiplicare la sue apparizioni pubbliche, dato che, quando questo avviene, appare evidente che l’entusiasmo nei suoi confronti è rimasto intatto, a differenza che con Emmanuel.
La strategia dovrà  accompagnarsi a una definizione del suo ruolo, dopo le polemiche scoppiate al riguardo qualche giorno fa.
Macron voleva chiarire anche a livello legislativo la figura della «première dame», che non esiste istituzionalmente. Ma una petizione online ha raccolto oltre 300mila firme contro tale evenienza, perchè si teme che la novità  si porti dietro nuove spese e favoritismi in un periodo di austerity.
Alla fine, Christophe Castaner, portavoce del governo, ha scritto su twitter: «Nessuna modifica della Costituzione, nessun nuovo finanziamento, nessun salario per Brigitte», promettendo prossimamente una «carta della trasparenza», per definire comunque il suo ruolo, anche senza uno status ufficiale.
Intanto, a sorpresa, la coppia presidenziale sta trascorrendo le sue vacanze a Marsiglia, stupenda ma con tanti problemi sociali e non proprio una città  glamour.
Sono alloggiati nella residenza privata del prefetto (con piscina). Un segnale propagandistico ? Sono ridiventati semplici e cool?
Vengono avvistati a sorpresa qui e là  : lui, in jeans e scarpe da tennis, sembra ritornato il politico giovane e accessibile della campagna elettorale. Anche lei è di nuovo la Brigitte di una volta, sorridente ed empatica.
Forse i consiglieri per l’immmagine di Macron hanno finalmente capito che la figura del «presidente-monarca» non funziona proprio ? 39 anni lui, 64 lei, Brigitte, ex professoressa di liceo di Emmanuel, è stata molto utile alla sua vittoria, anche grazie all’anticonformismo che emana dalla loro storia di coppia.
Rassicurante (nonna sette volte) ma trasgressiva con i suoi tacchi acrobatici, piace alle giovani generazioni.
Ed è un mito per le donne di mezz’età  (e oltre) perchè, come dice Nathalie Rozborski, trendsetter della moda a Parigi, «con un uomo giovane, bello e di successo accanto, incarna la rivincita di tutte le donne del baby boom del Dopoguerra francese».

(da “La Stampa“)

argomento: Esteri | Commenta »

Next Entries »
  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.600)
    • criminalità (1.406)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.538)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.333)
    • elezioni (3.305)
    • emergenza (3.081)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (825)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (292)
    • Futuro e Libertà (518)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (546)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.816)
    • governo (5.806)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.942)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.397)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.417)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (544)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (358)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (16.865)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.695)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.522)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.126)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Febbraio 2023 (108)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (578)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (632)
    • Settembre 2019 (618)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (564)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (548)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (572)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (455)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (308)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (337)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (403)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (437)
    • Giugno 2014 (395)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (448)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (219)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (261)
    • Dicembre 2011 (228)
    • Novembre 2011 (270)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (157)
    • Luglio 2011 (214)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Agosto 2017
    LMMGVSD
     123456
    78910111213
    14151617181920
    21222324252627
    28293031 
    « Lug   Set »
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • DIETRO ALL’ATTACCO AD ANARCHICI E RAVE SI NASCONDE IL VERO PROGETTO DEI SOVRANISTI AL GOVERNO
    • L’ENNESIMA GAFFE DELLA MELONI CI PUO’ COSTARE CARO, LA VISITA IN ALGERIA DIVENTA UN CASO IN TUNISIA
    • ZELENSKY A SANREMO: NESSUN VIDEO MA UN TESTO LETTO DA AMADEUS
    • LA DESTRA USCIRÀ MAI DAL SUO GHETTO MENTALE? FLAVIA PERINA, CHE GLI EX AN LI CONOSCE BENE, METTE ALLA BERLINA IL “COMPLESSO DELL’UNDERDOG” CHE SI PORTA DIETRO GIORGIA MELONI
    • AVVERTITE I NO-EURO DE’ NOANTRI: CON I SOLDI DEL PNRR L’ITALIA PASSA IN EUROPA DA CONTRIBUTORE A PERCETTORE NETTO
    • SANITA’, LISTE D’ATTESA PER VISITE ED ESAMI: ECCO PERCHE’ SONO SEMPRE PIU’ LUNGHE
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA