Destra di Popolo.net

ORA “PERCEPITE” CHE VI HANNO PRESO PER IL CULO: NEL 2017 REATI IN CALO DEL 9,2%, AUMENTANO SOLO LE BALLE CHE VI PROPINANO

Gennaio 1st, 2018 Riccardo Fucile

OMICIDI – 11,8%, RAPINE – 11%, FURTI – 9,1%… CHI PARLA DI EMERGENZA SICUREZZA DOVREBBE ESSERE DENUNCIATO IN BASE ALL’ART. 656 DEL CODICE PENALE, POLITICI IN PRIMIS

I dati ufficiali del primo semestre 2017 avevano già  confermata la tendenza in atto negli ultimi anni, ovvero la progressiva diminuzione dei reati nel nostro Paese.
Ora sono arrivati i dati complessivi dell’anno passato, riferiti a tutti i dodici mesi, resi noti dal Ministero degli Interni, in base a elementi reali registrati dalle forze dell’ordine, non alle balle che raccontano i politici per “far percepire” insicurezza agli Italiani.
Il dato complessivo dice che i reati sono calati del 9,2%.
Nello specifico passano da 2.457.764 a 2.232.552.
Diminuiscono dell’11.8% gli omicidi, sia quelli attribuibili alla criminalità  organizzata (46 quest’anno contro i 53 dello scorso) sia quelli avvenuti in ambito familiare-affettivo (128 contro i 148 del 2016).
Calano dell’11% anche le rapine, che passano da 32.147 del 2016 a 28.612 di oggi.
I furti diminuiscono del 9,1%: erano stati 1.319.383, quest’anno sono stati 1.198.892.
Per quanto concerne la sicurezza sulle strade si sono registrati anche meno incidenti stradali, in calo del 2,5% (le forze dell’ordine hanno accwertato 1.999.469 infrazioni al codice della strada e sono state ritirate 44.305 patenti di guida e 45.875 carte di circolazione).
Risulta in tutta evidenza che chi sostiene che in Italia vi sia una “emergenza sicurezza” non solo MENTE, ma DIFFONDE NOTIZIE FALSE.
E poichè non lo fanno per ignoranza (parliamo di certi politici) sarebbe ora che la Magistratura provvedesse a denunciarli in base all’art 656 del Codice penale vigente che parla di ” Pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico”.
Perchè di questo si tratta.
Ricordiamo, su un piano più prettamente politico, visto che chi diffonde balle proviene dall’area sovranista- forzista, che gli ultimi anni in cui i reati hanno avuto statisticamente una impennata, ironia della sorte, sono stati quelli dell’esecutivo Berlusconi, quando governava proprio il centrodestra.
Ora qualcuno avrà  più chiara la percezione di essere stato preso per il culo.

argomento: Sicurezza | Commenta »

IL M5S PIU’ PARTITO DI QUALSIASI PARTITO

Gennaio 1st, 2018 Riccardo Fucile

VERTICISTICO, CENTRALIZZATO, NORMALIZZATO E NORMATO, DOVE SOLDI PUBBLICI VANNO ALL’AZIENDA DI FAMIGLIA DEL FONDATORE

Coerenza pretende che chi ha criticato la pretesa diversità  del Movimento 5 Stelle (“…onestà , onestà !”, “…uno vale uno!”, “…nessuna alleanza con la vecchia politica!”, “…siamo cittadini, non politici di professione!”, “…noi non ci facciano mantenere dallo Stato!” eccetera) puntualmente smentita a Parma, Roma, Torino, Bagheria, Livorno, Pomezia, ora ammetta che il percorso è compiuto, che quello ideato da Gianroberto Casaleggio e interpretato da Beppe Grillo è un partito.
Un partito ufficialmente verticistico, centralizzato, normato e normalizzato.
Più del Pd, dal quale si entra ed esce come dal Grand Hotel e vede sotto perenne contestazione interna un segretario nazionale pur votato da centinaia di migliaia di cittadini.
Più di Forza Italia, assediata da quanti se n’erano andati a suo tempo e adesso vogliono rientrare: è bastato che il pifferaio di Arcore, dato per morto prima politicamente e poi di fatto un anno e mezzo fa, riprendesse a suonare il suo antico motivo.
Più partito persino di quello degli eredi diretti dei comunisti, i Liberi e Uguali tra i quali i generali (Grasso, Bersani, Boldrini, D’Alema) superano di numero i colonnelli (Speranza, Fratoianni, Civati), i capitani sono meno dei maggiori, loro superiori di grado, e via diminuendo.
È un passaggio tutt’altro che marginale la pubblicazione dei 27 obblighi ai quali dovranno sottostare i candidati e, dopo il 4 marzo, i parlamentari M5S.
Anche perchè chiarisce la natura degli schieramenti alla vigilia alla battaglia del voto. Al vaglio non ci saranno vecchi partiti incrostati e incapaci di rinnovamento e, dall’altra parte, un fresco movimento che ridà  alla gente il potere sottratto in decenni di cattiva amministrazione.
Questa favola non seduceva più nessuno, perchè falsa alla radice: primo, non tutto, anzi!, della storia politica repubblicana è da buttare; secondo, dove il Movimento sta governando, la situazione è pessima. Ovunque.
Il 4 marzo ci sarà  da scegliere tra i partiti con vicende tormentate e discutibili ma eredi della democrazia voluta dai costituenti, e un partito dinasticamente passato da Gianroberto a Davide, che ha la sua centrale strategica in via Gerolamo Morone a Milano negli uffici di un’azienda di marketing digitale e s’è ritrovato come capo politico assoluto il figlio di un dirigente di Alleanza Nazionale.
Soprattutto, il M5S è un partito che infila tra le regole appena emanate, senza alcuna preventiva consultazione analogica o digitale (ma a cosa serve, allora, la piattaforma Rousseau?), alcune palesi violazioni del dettato costituzionale, come l’obbligo per i parlamentari di votare la fiducia in caso la chieda un futuro governo a 5 Stelle.
O che mette nero su bianco come la Casaleggio e Associati sopravviverà  e rimpolperà  i propri bilanci: con quanto gli eletti verseranno direttamente e con il crescente prelievo dalle casse del partito.
Ossia, con le tasse pagate dai cittadini.
Finanziamenti pubblici così giustificati da Davide Casaleggio: “Sono il contributo per la piattaforma informatica Rousseau, che sarà  a disposizione degli eletti per strumento di condivisione e collaborazione online”.
Di tanta chiarezza di obiettivi – comanda uno solo, che decide chi è da eleggere e chi da cacciare; i soldi vanno all’azienda della famiglia del fondatore; chi non è d’accordo s’accomodi – bisogna essere grati al Movimento.
Qualche dubbio verrà  forse ai suoi militanti di base, che nei raduni di fine estate a Roma nel 2014, a Imola nel 2015, a Palermo nel 2016 e a Rimini tre mesi fa credevano che l’onestà  restasse un valore sufficiente per ben governare, che uno valesse ancora uno, che non si potessero fare alleanze con leghisti o comunisti, che la politica fosse una missione a tempo e non una professione da esercitare in giacca, cravatta e cappottino blu, che il M5S non si facesse finanziare dallo Stato.

(da “Huffingtonpost”)

argomento: Grillo | Commenta »

LA CONQUISTA DEL 2017: LA SINISTRA E’ DIVENTATA RAZZISTA

Gennaio 1st, 2018 Riccardo Fucile

FARE CONCORRENZA ALLA BECERODESTRA NEL NEGARE DIRITTI UMANI HA PORTATO IL PD, GRAZIE A RENZI-GENTILONI-MINNITI, SOTTO LA PERCENTUALE DELL’ERA BERSANI

In questo annus horribilis per i diritti umani, certifichiamo in Italia la caduta dell’ultimo tabù: fermare a tutti i costi l’immigrazione ora è uno slogan anche a sinistra.
In realtà , osservando da vicino la legge Turco-Napolitano si scopre che il freno muscolare a immigrazione e rifugiati non è mai stato, realmente, un tabù.
Ma fino alla svolta renziana dell’ “aiutiamoli a casa loro” almeno un minimo di facciata era stata preservata.
Poi è arrivata quella dichiarazione, un temporale estivo — di cui l’impatto era stato ben calcolato- e nulla è stato più come prima: le uscite del segretario Matteo Renzi e Marco Minniti che ha deciso dalla mattina alla sera il blocco del Mediterraneo.
“Ho temuto per la tenuta democratica” è stata l’unica (non) spiegazione politica di quest’ultimo, come se gli “studenti Erasmus” di Generazione identitaria, la loro vacanza estiva, le migliaia di like alla pagina Facebook e la lingua lunga (telematica) di tanti perditempo possano aver rappresentato un serio pericolo per la democrazia.
Minniti sulla questione ha trascinato a destra il suo partito per calcolo politico ossia per frenare la cavalcata populista?
Può essere una spiegazione (poco accettabile ma una spiegazione) ma se davvero crede che l’Italia sia scivolata nel pericoloso cul de sac greco, dove migliaia di migranti sono imbottigliati dal 2015 stretti tra fame e Alba Dorata, allora faremmo bene a preoccuparci.
Ma per il ministro dell’interno, non per il Paese.
C’è da ricordare nuovamente — come se non fosse stato già  ripetuto alla nausea — che gli sbarchi erano in calo da prima dell’approvazione del codice e della successiva chiusura militare del Mediterraneo. Il Pd — con la svolta pre elettorale — non ha fatto che avallare la bizzarra tesi che l’emergenza sia rappresentata dai poco più di centomila migranti scampati alla traversata della morte, non dal rifiuto di alcuni partner europei — i soliti noti — di rispettare i patti.
Oggi i democratici si sono scoperti “cattivisti con ragionevolezza” aprendo una breccia nel fronte, compatto fino a poco tempo fa a sostegno di politiche umane su rifugiati e richiedenti asilo; il governo Gentiloni è riuscito in pochi mesi a fare coriandoli della Convenzione di Ginevra e ad esporre l’Italia al rischio dell’ennesima condanna da parte della Corte europea per i diritti umani.
Respingendo i barconi verso la Libia e affidando i migranti a uno Stato dove non si capisce più chi è il bandito e chi l’interlocutore istituzionale, il governo ha scritto una delle pagine più buie dai tempi dei respingimenti del governo Berlusconi (per i quali, naturalmente, l’Italia è stata condannata dalla Cedu).
Minniti prende a modello l’accordo con la Turchia, dimenticando che di quel sistema ha funzionato solo la (costosa) chiusura della rotta balcanica
A questo punto viene da chiedersi: tra la disumanità  troglodita della Lega e della destra e quella educata del Pd, che sbandiera i circa 200 rifugiati “certificati” portati in aereo dalla Libia, a fronte di circa un milione che rimangono a marcire nei lager, è necessario accettare la seconda come male minore?

(da “il Fatto Quotidiano”)

argomento: Razzismo | Commenta »

GRILLO ANNUNCIA: “MIO BLOG CAMBIA, M5S MIGRA SU QUELLO DELLE STELLE”

Gennaio 1st, 2018 Riccardo Fucile

LA GESTIONE DEL SUO SITO D’ORA IN POI SARA’ DIVERSA

L’ultima fase (per ora) della rivoluzione dentro il Movimento 5 stelle l’ha annunciata Beppe Grillo nel suo controdiscorso di fine anno in diretta streaming: “Il blog cambierà  un po’”.
Ovvero su Beppegrillo.it ci saranno tutte le cose che lo riguardano, dalla sua attività  politica a quella artistica, mentre lo spazio per i parlamentari ed eletti M5s sarà  invece sul blog delle Stelle.
La separazione, già  introdotta nei mesi scorsi, sarà  però effettiva dal 2018.
O almeno così ha annunciato il leader: “Andrò un po’ in giro per il mondo con video, conferenze. Parleremo di robotica, di internet. Insomma, un po’ di visione”, ha detto ribadendo anche il cambio della sua posizione di Garante, presente ma non più centrale: “Sarò diverso, un po’ defilato, un po’ lì, ma ci sono”.
Grillo ha anche parlato dei tanti cambiamenti presenti all’interno dei nuovi Codice etico e Statuto pubblicati nelle scorse ore. “Abbiamo fatto una nuova associazione di cui io sono ancora il garante, perchè era un po’ confusa”.
“Sono un po’ sconcertato perchè vedo come sta scomparendo il senso dell’umorismo, del non prendersi troppo sul serio, il senso della comicità ”, ha continuato.
Parlando quindi del M5S Grillo ha detto: “La rete non è una cosa ma è oltre: è una meta cosa. Come il linguaggio a volte è metafisico, la fisica e la meta-fisica. L’esperanto che è una lingua meta-lingua. Il Movimento è un meta-Movimento. Noi siamo nati prosperiamo, viviamo, nasciamo, invecchiamo, forse moriremo, non lo so! Ma stiamo ispezionando. Con questa mano teniamo in mano questo oggetto che è il mondo, il mondo ci guarda, noi guardiamo al mondo ed esploriamo con questa roba qui (il cellulare) un mondo sconosciuto. Sbagliamo! Per l’amor di Dio! Lo sbaglio è nel Dna del nostro movimento e impariamo dagli sbagli. Andiamo avanti come quelli che cercano l’acqua, i rabdomanti: siamo i rabdomanti col cellulare in mano!”.

(da “il Fatto Quotidiano”)

argomento: Grillo | Commenta »

ORDINANZE CONTRO I MENDICANTI: DI CHI E’ LO SPAZIO PUBBLICO?

Gennaio 1st, 2018 Riccardo Fucile

NON SI POSSONO USARE REGOLE SOLO PER COLPIRE SPECIFICI GRUPPI DI “INDESIDERATI”

Nelle ultime settimane, la cosiddetta “ordinanza anti-mendicanti” del sindaco di Como (ossia il provvedimento che ha vietato di chiedere l’elemosina in alcune aree del centro storico) ha suscitato molto dibattito e attirato numerose critiche.
La decisione del sindaco di Como è stata particolarmente infelice, soprattutto per il fatto che è stata presa a ridosso delle festività  natalizie (più precisamente, è stata giustificata esattamente in virtù dell’arrivo delle festività  natalizia e del conseguente aumento del turismo e dello shopping in città ).
Per correttezza, bisogna tuttavia dire che il caso di Como non è certamente il primo: simili ordinanze hanno letteralmente proliferato negli ultimi anni, utilizzate tanto da sindaci di destra e centro-destra, quanto da sindaci di centro-sinistra.
Ciò è avvenuto anche grazie alle possibilità  offerte da provvedimenti di carattere nazionale (per esempio, il cosiddetto “Pacchetto Sicurezza” proposto dall’allora ministro dell’interno Roberto Maroni, o il più recente “Decreto Sicurezza” del ministro Marco Minniti), che hanno ampliato le possibilità  di utilizzo di uno strumento, l’ordinanza del sindaco, precedentemente limitato a un uso molto specifico (ossia per prendere decisioni rapide in situazioni di particolare gravità  e urgenza, come nel caso di calamità  naturali).
Negli ultimi anni centinaia di sindaci in Italia hanno usato lo strumento dell’ordinanza, per regolare questioni di tutti i tipi.
Alcune di queste ordinanze hanno attirato l’attenzione pubblica per il proprio bizzarro contenuto: è questo, per esempio, il caso di Capri, dove nel 2011 il sindaco ha emanato un’ordinanza per istituire il test del DNA sulle deiezioni canine abbandonate per strada, in modo da cercare di individuare i colpevoli.
Altre ordinanze, invece, sono state giustificate alla luce di problemi ben più rilevanti (per esempio, questioni di sicurezza), ma, in molti casi, sono state usate, direttamente o indirettamente, per colpire specifiche “minoranze indesiderate” da parte del sindaco di turno: in particolare, gruppi nomadi, musulmani o senzatetto.
Dell’ordinanza del sindaco di Como si è discusso molto in questi giorni, sottolineando spesso come essa sarebbe ingiusta perchè si accanisce su individui particolarmente vulnerabili.
Vorrei sottolineare qui un altro punto dal quale può essere utile approcciate una simile decisione: quello della natura dello spazio pubblico.
Simili ordinanze, infatti, sollevano una domanda tanto semplice quando cruciale: di chi è lo spazio pubblico (ossia lo spazio di proprietà  pubblica)?
Quali sono i limiti che possiamo considerare accettabili in merito alla regolazione delle attività  che si svolgono nello spazio pubblico e delle persone che lo utilizzano?
Il tema è meno triviale di quanto sembri; gli studiosi che si occupano di questioni urbane vi ci si arrovellano da decenni.
La risposta che viene talvolta data alla domanda “di chi è lo spazio pubblico?” è: “di tutti!”. Ne discenderebbe, di conseguenza, l’inaccettabilità  di qualsiasi regolazione restrittiva rispetto al suo utilizzo.
Tale risposta, tuttavia, è insoddisfacente. In Italia, così come in altri paesi liberal-democratici, sono normalmente accettate restrizioni, anche piuttosto severe, rispetto all’utilizzo dello spazio di proprietà  pubblica.
Per esempio, accettiamo che ci siano limiti rispetto ai comportamenti che si possono tenere in un parco pubblico o in un cimitero pubblico, o rispetto a chi può accedere a una scuola elementare.
Tutti questi limiti riguardano spazi di proprietà  pubblica, ma sono diversi a seconda del tipo di spazio pubblico in questione.
Ciò ci suggerisce un primo punto fondamentale: non si può parlare in maniera generica di spazio pubblico; esistono diversi tipi di spazi pubblici e a ciascuno di essi sono associate specifiche limitazioni di accesso e di comportamento. Lo spazio pubblico, quindi, non sempre è indistintamente “di tutti”. Anzi, in molti casi è strettamente regolamentato e solo alcune categorie di persone possono accedervi.
Alcuni spazi pubblici sono però “più pubblici” di altri, ossia sono caratterizzati da minori limitazioni di accesso e comportamento. È questo il caso, per esempio, di strade, piazze e marciapiedi.
Qui vigono molte meno limitazioni rispetto a quelle che vigono in uno spazio pubblico come una scuola elementare. Tuttavia, anche in questo caso esistono alcune limitazioni.
Queste riguardano per lo più comportamenti che hanno rilevanti esternalità  negative sullo spazio in questione, con la conseguenza di diminuire in maniera diretta e tangibile la possibilità  di fruire di tale spazio.
Si pensi, per esempio, al divieto di organizzare una barbecue in una piazza pubblica.
Da questo punto di vista la presenza di mendicanti e senzatetto potrebbe essere problematica: in alcuni casi, infatti (per esempio quando si è di fronte a un fenomeno che riguarda centinaia di persone – si pensi al caso di San Francisco), ciò potrebbe avere effetti negativi rilevanti, diretti e tangibili sulla fruizione dello spazio pubblico in questione, limitandone significativamente la possibilità  di utilizzo da parte di altri soggetti.
Rispetto al caso di Como, una prima domanda da porsi è dunque se si è di fronte a una situazione di questo tipo. Se invece si tratta di un fenomeno quantitativamente limitato e con un impatto poco rilevante, la giustificazione per limitare tale pratica viene meno.
La valutazione dell’impatto di una certa pratica sullo spazio pubblico non è però sufficiente a giustificare la sua limitazione, soprattutto quando questa pratica riguarda i senzatetto.
Come osserva Jeremy Waldron, un noto giurista della New York University:
“Un modo per descrivere la piaga dell’essere senzatetto è quello di dire che non esistono luoghi governati da regole private nei quali è permesso stare. [Il punto è che] tutte le azioni implicano una componente spaziale […]. Ne consegue necessariamente che una persona che non è libera di stare in alcun posto non è libera di fare alcunchè; tale persona è completamente priva di libertà “.
In sostanza, per un senzatetto la proibizione di certi comportamenti nello spazio pubblico può rappresentare la proibizione di svolgere tout court certe funzioni vitali, nel caso in cui le autorità  pubbliche non forniscano un’alternativa valida per lo svolgimento di tali funzioni.
Si pensi al dormire per strada: se dormire negli spazi pubblici è vietato e non esistono alternative offerte dall’amministrazione comunale, tale divieto rende legalmente impossibile dormire per un senzatetto.
Ciò che ne discende è una sorta di “criminalizzazione di status”: i senzatetto sono criminalizzati in sè, nel senso che la loro stessa esistenza in quando individui (che hanno necessità  fisiologiche quali il dormire) è criminalizzata.
Da questo punto di vista, pur avendo posizioni diverse sul tema (per esempio in termini politici o etici), credo che tutti dovrebbero concordare su un punto: le autorità  pubbliche dovrebbero avere la facoltà  di regolare solo comportamenti che sono portatori di evidenti e tangibili esternalità  negative nello spazio pubblico, che ne limitano in modo rilevante la fruizione (che poi queste regole sia politicamente o moralmente giuste o sbagliate è altra questione).
Al contrario, non dovrebbero poter usare tali regole solo per colpire specifici gruppi “indesiderati”.
Insomma, specifiche concezioni ideologiche e valoriali di cosa sia “bene” e “giusto” non dovrebbero divenire in sè il presupposto dell’esclusione di individui e comportamenti dallo spazio pubblico.
Altrimenti, così facendo, si stravolge la natura stessa dello spazio pubblico.

Francesco Chiodelli
Professore associato in urbanistica presso Gran Sasso Science Institute

(da “Huffingtonpost“)

argomento: povertà | Commenta »

BONINO, SALTA L’ALLEANZA ELETTORALE CON IL PD: “NON RIUSCIAMO A RACCOGLIERE LE FIRME PER ANDARE IN COALIZIONE”

Gennaio 1st, 2018 Riccardo Fucile

I RADICALI DENUNCIANO “UN’INTERPRETAZIONE SURREALE E INCOSTITUZIONALE DI UNA NORMA DELLA LEGGE ELETTORALE” CHE IMPEDISCE DI PRESENTARE IL SIMBOLO IN COLLEGAMENTO

“La presentazione autonoma, senza alcuna forma di collegamento con altre liste, di ‘+Europa con Emma Bonino’ oggi è una condizione che ci è imposta da un’interpretazione logicamente surreale e giuridicamente incostituzionale di una norma della legge elettorale. Interpretazione richiesta a gran voce dalle opposizioni del centro-destra e ‘ufficializzata’ dal Viminale”.
Lo affermano Emma Bonino, Riccardo Magi, Benedetto Della Vedova, promotori della lista +Europa, con Emma Bonino.
Salta dunque l’alleanza elettorale tra Emma Bonino e il Pd: a questo punto la lista degli esponenti radicali correrà  da sola il 4 marzo.
Ovviamente racccogliendo le firme necessarie.

(da agenzie)

argomento: elezioni | Commenta »

LA CAMPAGNA ELETTORALE DELL’APOCALISSE

Gennaio 1st, 2018 Riccardo Fucile

ITALIA CAVIA: AL VOTO ARRIVIAMO FRAGILI E PESSIMISTI, MA IL FUTURO HA BISOGNO DI PIU’ POLITICA, NON DI MENO

Stavolta toccherà  all’Italia fare da battistrada e da cavia.
Le elezioni politiche del 4 marzo 2018 saranno il primo turno di una lunga serie elettorale dell’anno – da quelle russe, a quelle brasiliane, a quelle di mid-term in America, fino a possibili nuove consultazioni tedesche — in un giro che dovrebbe dare il polso della situazione nel mondo, nel primo periodo di uscita dalla crisi globale. A noi italiani tocca il ruolo di cavia per capire se nel sud Europa si sono fermate l’onda del populismo e l’instabilità  politica.
Come ci arriviamo?
Alla vigilia delle elezioni del 2012 si mise all’opera una straordinaria campagna di pressione sul premier “tecnico” Mario Monti perchè facesse un suo partito e si presentasse alle elezioni. Le voci delle sirene – giornalisti, politici e istituzioni – furono così alte da piegare ogni altra considerazione e da indurre il professor Monti a fare il primo, ma definitivo, passo falso della sua vita: mettere insieme un partitino in cui la dignità  dei nomi non equilibrava la fragilità  politica dell’operazione. Sappiamo come è finita: la manovra si rivelò irrealistica perchè inutile rispetto ai dati usciti dalle urne e alle dinamiche che ne seguirono, bruciando così un bel po’ di capitale politico.
Cinque anni dopo desta un certo sgomento vedere come la stessa operazione si stia ripetendo per Paolo Gentiloni. Che certo è politicamente più avveduto di Monti e, certo, ha alle spalle un vero partito, non deve metterne in piedi uno. Ma la somiglianza fra i due casi rimane innegabile: lasciando in carica un Governo senza Parlamento si prepara un Gentiloni per il dopo Gentiloni, come un Monti dopo Monti, per affrontare un risultato elettorale che si anticipa ingovernabile.
Al di là  di quelli che saranno i risultati (e facciamo gli auguri a tutti), questo procedere lascia un profondo pessimismo: evidentemente, cinque anni dopo, le istituzioni italiane continuano a pensare all’Italia nello stesso modo — come a un paese instabile, con populismo e fascismo alle porte; un paese che da solo non sa scegliere il suo destino.
Lasciato a se stesso questo paese andrebbe in rovina e prenderebbe tutte le strade sbagliate. Il compito che si sono ritagliate le istituzioni, di conseguenza, è quello patriarcale, paternalista, e dunque autoritario, di preparare una soluzione politica a una politica che non sa risolvere i problemi.
Nel suo discorso di fine anno il presidente Sergio Mattarella ha dato segnali di essere molto consapevole di questa problematica – che sorge dalla attuale transizione/non transizione nata comunque dal Quirinale stesso e di cui il capo dello Stato è ancora convinto – ed ha fatto una rassicurazione per molti versi inusuale. Ha affermato esplicitamente che “le elezioni aprono una pagina bianca che sarà  scritta dagli elettori”. La necessità  di ripetere un’ovvietà  fa capire quanto di ovvietà  non si tratti più.
Infatti — e non è incredibile? — ci avviamo a una campagna elettorale molto complicata (e che si sospetta sarà  anche poco “pulita”), eppure nessuna riflessione si ascolta dalla classe dirigente su quello che è stato il quinquennio, cioè la legislatura che seguì quella prima errata valutazione sul dopo Monti, e che è continuata con una rocambolesca serie di soluzioni per il Premierato, ognuna geometricamente sempre più lontana dai risultati delle urne.
I critici di questo procedimento — noi fra gli altri — sono stati continuamente rimbrottati dall’attivissimo entourage di costituzionalisti e politologi che ha sempre difeso la legittimità  di tutte le scelte fatte. Le critiche tuttavia non hanno mai riguardato la legittimità  — a parte poche ed isolate voci, nessuno parla oggi in Italia di “golpe” o “sospensione” della democrazia – ma anche la scelta più legittima può essere sbagliata.
E l’errore è il tessuto stesso con cui è stato fatto l’ultimo quinquennio. Le audaci geometrie governative per assicurare la stabilità  hanno nei fatti bruciato ancora di più i ponti fra istituzioni ed elettori.
Mentre contemporaneamente — da Bersani a Letta, a Renzi, e ora chissà  Gentiloni — hanno bruciato anche un capitale politico di cui avremmo oggi ancora molto bisogno. Il risultato è che un’operazione fatta con mano pesante dalle Istituzioni per dare stabilità  al paese, ci ha consegnato l’esatto contrario: un paese in cui i partiti sono liquefatti e il ritorno al proporzionale condanna ogni partito a perdere.
Sarebbe interessante oggi sentire cosa pensano di questo passato prossimo proprio le persone che vi sono rimaste intrappolate. Ma tant’è: la campagna elettorale, che dovrebbe essere il luogo della “comunione” con i cittadini è diventata da tempo un lugubremente finto cerimoniale di sorrisi, eventi e rappresentazioni pubblicitarie.
Sarà  dunque questa una campagna elettorale sull’Apocalisse?
Val la pena di chiederselo, visto il pessimismo in circolazione. Forse l’Apocalisse sarà  evocata spesso, sotto i suoi vari possibili nomi di oggi, come del resto già  successo in altre elezioni: “populismo” , “fake news”, “fascismo”, “manipolazioni”, “interferenze”.
Eppure la società  in cui viviamo si è spappolata meno di quel che sarebbe stato possibile in un ciclo di crisi iniziato più di un decennio fa, nel 2007, che ha trasformato il mondo in cui viviamo. Le reazioni di questi anni, pure drammatiche – il ciclo di guerre, il terrorismo, la violenza razzista – sono ben al di sotto di quel che sarebbe potuto accadere, considerando il travaso di ricchezza e rilevanza fra paesi e continenti dovuto allo sviluppo delle tecnologie.
In Europa il ciclo populista e indipendentista si è in qualche modo arenato — e, come in Italia, l’originaria spinta antisistema di cinque anni fa è diventata spinta sul sistema più che rivolta. La fine della parte peggiore della crisi economica sta esercitando la sua influenza, apportando una sorta di moderazione alla rabbia degli anni più duri.
Ma proprio questo momento di minimo di ripresa occorre avere più attenzione. Su questo punto l’intervento di fine anno di Mattarella è stato una positiva sorpresa: il futuro, e il nuovo mondo in cui già  questo futuro ci ha portato, è l’unica vera sfida a cui non possiamo sottrarci, e su cui vale la pena di dirigere ogni energia.
Al di là  del sollievo economico momentaneo (e per ora limitato) di un inizio di ripresa, l’uscita da questa crisi non sarà  facile perchè la sua soluzione non ci riporterà  semplicemente dove eravamo, ma in un luogo completamente diverso: milioni di posti di lavoro sono stati e saranno ancora bruciati. Altri milioni se ne creeranno, ma non saranno come quelli di prima. È una realtà  che ha documentato con precisione in questi anni con I suoi studi la McKinsey.
Per aiutare questa transizione epocale, che durerà  decenni, i governi, le istituzioni pubbliche, dunque la politica tutta, avranno un ruolo determinante nel compensare i grandi divari cresciuti nel nuovo mondo.
Nel futuro non c’è il regno dell’Anarchia, dell’individualismo spinto, della concorrenza senza limiti, dei divari abissali. Perchè non sia così, avremo bisogno di un nuovo Stato, che accompagni i processi del cambiamento, ne compensi gli squilibri e ne usi in positivo “gli spiriti animali”. Dovrà  essere uno Stato che abbia più cultura, più occhio lungo sui programmi, e una presenza molto protettiva delle società  che guida.
Il futuro ha insomma bisogno di più politica, non di meno politica. Ma per tornare ad avere questo ruolo deve ritracciare il suo senso — che è poi il rapporto di vicinanza e di rappresentanza dei cittadini.

(da “Huffingtonpost”)

argomento: elezioni | Commenta »

MIRACOLO A SAN SILVESTRO: RIAPPARE LA BARCA SCOMPARSA, SALVI IN CINQUE

Gennaio 1st, 2018 Riccardo Fucile

L’SOS RACCOLTO A SANTO STEFANO

L’sos era stato raccolto a Santo Stefano ma della barca con i migranti a bordo non era stata trovata traccia nel Canale di Sicilia.
E’ riapparsa il giorno di San Silvestro, in 5 sono stati salvati. A soccorrerli è stata una nave mercantile. Si tratta di tunisini, tutti in buone condizioni di salute. La richiesta di aiuto era stata intercettata dalla sala operativa della direzione marittima di Palermo.
Alle operazioni di ricerca coordinate dalla guardia costiera hanno partecipato aeromobili, elicotteri e mezzi navali della guardia costiera, nonchè assetti navali e aerei Frontex.
I naufraghi, dopo essere stati trasbordati dal mercantile su una motovedetta della guardia costiera, sono sbarcati ieri nel porto di Trapani.
(da agenzie)

argomento: emergenza | Commenta »

BOTTI DI CAPODANNO, PER IL QUINTO ANNO CONSECUTIVO NESSUNA VITTIMA

Gennaio 1st, 2018 Riccardo Fucile

212 FERITI RISPETTO AI 184 DEL 2017…AUMENTANO QUELLI DA ARMA DA FUOCO

Per il quinto anno consecutivo i botti di Capodanno non hanno fatto vittime. Ma il numero totale dei feriti è di 212, in lieve aumento rispetto all’anno passato, ovvero 184.
Il bilancio è stato reso noto dal Dipartimento della pubblica sicurezza, che conta anche un incremento dei feriti da arma da fuoco: quest’anno 11 rispetto ai sei di un anno fa.
“Ancora una volta gli episodi più gravi devono essere ricondotti all’uso sconsiderato di prodotti pirotecnici illegali nonchè all’uso improprio di armi da fuoco”, sottolinea il Viminale.
Trentasei persone sono state ricoverate in ospedale. I feriti gravi – con prognosi superiore ai 40 giorni – sono nove a fronte dei 12 dell’anno scorso, mentre i feriti più lievi sono 203 contro i 168 del 2017.
A ferirsi durante i festeggiamenti sono anche – e soprattutto – i minori: sono 50 quelli che hanno riportato lesioni contro i 48 del 2017. In particolare i ragazzini under12 rimasti feriti, che nel 2017 erano 22, quest’anno sono 35. Numeri che variano anno dopo anno: in positivo se pensiamo che il numero di minori feriti – di età  compresa tra i 13 e i 17 anni- è sceso dai 26 dell’anno scorso ai 15 di quest’anno.
Dai dati trasmessi dagli uffici periferici e da quelli desumibili dalle “fonti aperte” relative agli incidenti, emerge la conferma del fatto che le patologie tipiche da scoppio di botti sono i traumi alle mani, come fratture, amputazioni di dita o falangi e le ustioni al volto e alle parti basse del collo (che, a differenza dei traumi alle mani, provocati essenzialmente da artifici a effetto ‘scoppiante’, possono essere provocate anche dai cosiddetti ‘illuminanti’, apparentemente piu’ innocui).
Le persone denunciate sono 242 (216 lo scorso anno) e quelle arrestate 30 (38).
Tra i materiali sequestrati quest’anno 1.593 lanciarazzi (209 lo scorso anno); 15 armi comuni da sparo (16); 3.402 munizioni (4.817); 6.115 chili di polvere da sparo (2.754).
E poi 21.971 chili di manufatti appartenenti alla IV e V categoria del testo unico leggi pubblica sicurezza (77.383 lo scorso anno), 5.078 chili di manufatti recanti la marcatura “CE” (29.100), 6.423 chili di prodotti illegali, non correttamente etichettati, non conformi alle norme CE, non rispondenti ai decreti di riconoscimento e classificazione, abusivi.
E 99.293 articoli pirotecnici di varia natura che, per motivi operativi, vengono indicati dagli uffici in pezzi anzichè in chili (6.586.000 lo scorso anno).
Tra i motivi principali alla base dei provvedimenti di sequestro, l’eccedenz
dei carichi detenuti dai titolari delle licenze, l’illecita detenzione da parte di chi non ne aveva titolo e la natura illegale degli stessi prodotti sequestrati dovuta a mancanza di marcatura CE ovvero di preventivo riconoscimento e classificazione da parte del ministero dell’Interno.

(da agenzie)

argomento: Costume | Commenta »

« Previous Entries
  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.592)
    • criminalità (1.404)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.536)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.080)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.796)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.396)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.415)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (544)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (32.829)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.690)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Luglio 2025 (127)
    • Giugno 2025 (573)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (308)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (437)
    • Giugno 2014 (392)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (210)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Gennaio 2018
    L M M G V S D
    1234567
    891011121314
    15161718192021
    22232425262728
    293031  
    « Dic   Feb »
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • SILVIA E ‘ UN RULLO COMPRESSORE, DA OGGI PIU’ POLIZIA LOCALE NEL CENTRO STORICO: 4 PRESIDI FISSI OPERATIVI TUTTA LA NOTTE E AUMENTATO IL PERSONALE
    • FONDI EUROPEI USATI PER SCOPI PRIVATI: SOTTO INCHIESTA “IDENTITA’ E DEMOCRAZIA”, IL VECCHIO GRUPPO DI SALVINI E MARINE LE PEN
    • “A DESTRA QUELLI BRAVI SONO DI MENO E, SPESSO, POCO VALORIZZATI”: GIORDANO BRUNO GUERRI STRACCIA IL VELO DI IPOCRISIA E VITTIMISMO DEL CLAN DI COLLE OPPIO, E STRONCA LA LORO PERENNE LAGNA SULL’EGEMONIA CULTURALE DE’ SINISTRA
    • I DUE PESI E LE DUE MISURE DI TELEMELONI: SE SIGFRIDO RANUCCI VA A “PIAZZAPULITA” A DIFENDERE “REPORT”, GLI FANNO UN PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE, MA MARA VENIER PUÒ ANDARE OSPITE FISSA DA FAZIO, SUL “NOVE”
    • IL VICEMINISTRO ALLA GIUSTIZIA, FRANCESCO PAOLO SISTO, ATTACCA IL PROCURATORE DI NAPOLI, NICOLA GRATTERI, CHE DALLA PRIMAVERA 2026 CONDURRÀ UN PROGRAMMA SU LA7: GRATTERI NON PARLERÀ DI INCHIESTE IN TV, MA DI MAFIA, LE PAROLE DI SISTO SONO LA PROVA DELL’INTOLLERANZA AL GOVERNO
    • DAI TAGLI INDISCRIMINATI NASCONO LE TRAGEDIE: IN TEXAS IL SERVIZIO DI ALLERTA METEO NON HA FUNZIONATO E NEL MIRINO FINISCE L’AGENZIA “DOGE” GUIDATA, FINO AL VAFFA CON TRUMP, DA ELON MUSK
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA