Marzo 4th, 2018 Riccardo Fucile
LA MOGLIE: “PER ANNI HAI OBBLIGATO LE TUE FIGLIE E FARE COSE CHE NON VOLEVANO”… L’ULTIMO SFREGIO: HA LASCIATO UN ASSEGNO ALL’AMANTE
Il legale di Antonietta Gargiulo, la donna ferita da Luigi Capasso, il carabiniere di Cisterna di Latina che ha ucciso le due figlie prima di suicidarsi, ha definito “agghiacciante” la telefonata mandata in onda a “Pomeriggio Cinque”, registrata poco tempo prima della strage proprio dal killer.
L’uomo aveva chiamato la moglie pregandola di farlo parlare con la figlia più grande, Alessia, di 13 anni, ma la donna lo aveva affrontato: “Se io vedo mia figlia in ansia, impaurita, io non la obbligherò a fare niente. Tu l’hai obbligate per anni a fare le cose che non volevano”.
Dalla chiamata emergerebbero alcune dinamiche presenti nella famiglia, come il timore da parte delle bambine. Parlando infine con la figlia, Capasso le dice: “Non ti preoccupare a papà , non ti faccio niente”. E lei: “Lo so che tu non mi faresti mai del male”. “No, mai, mai”, sottolinea il padre. “Se mai proviamo a stare insieme, mai sappiamo se stiamo bene o no”. La 13enne sembra in difficoltà . “Però da soli no”, dice. Il padre allora estende l’invito anche alla moglie e all’altra figlia più piccola, Martina, 8 anni. “Ci tengo a voi”, assicura. Ma Alessia preferisce chiudere la conversazione e, rispondendo alla richiesta del papà , dice: “Ti faccio sapere dopo”. Poi ripassa il telefono alla madre.
Anche alla moglie Capasso ripete: “Anto’, io non ti farei mai del male, già te ne ho fatto”. Ma lei non crede al marito: “Non è che non mi fido più di te, non mi fido più di nessun uomo al mondo. Voglio stare tranquilla con le mie figlie a riprenderci perchè io sto male”. “Io – continua la donna – c’ho un cuore mio da ricostruire. Venti anni di sogni e desideri distrutti. Io voglio la separazione. Stai male? Me lo immagino nessuno è contento – dice rivolgendosi al marito – ma tu sai tutta la verità , sai tutto quello che io ho fatto per te”.
Antonietta continua il suo sfogo come un fiume in piena: “Ti manca fare l’albero di Natale? Dovevi perdere tutto per capirlo. Allora io spero – spiega all’uomo – che tu veramente faccia un percorso e diventi l’uomo migliore che tu puoi essere, perchè tu di base ce le hai le qualità però – aggiunge – c’hai tante problematiche”. Capasso assicura: “Ho capito tutti gli errori miei verso di te, verso le bambine, verso tutto quello che vuoi”. E poi le dice di essere d’accordo sulla separazione se lei pensa che questo la farebbe stare meglio.
La moglie però torna a esprimere tutto il suo dolore: “Dimmi, io sono stata felice 16 anni di matrimonio? Sono stata svergognata, tradita, maltrattata, picchiata. Sul posto di lavoro svergognata da tutta Cisterna come una che non se lo merita perchè lo sai che non me lo merito”. Non è solo un episodio, continua, “io e te sappiamo la verità “. “Se l’hai capito – dice ancora Antonietta – mi fa solo piacere perchè se tu diventi la persona che puoi essere, io sono felice di vederti un padre migliore”.
Capasso però replica: “Ma io senza di voi non riesco”. E la supplica: “Dammi la possibilità di avvicinarmi alle bambine”.
La moglie allora cerca di fargli capire che non può costringere le figlie ad incontrarlo se loro non vogliono: “Non te la devo dare io la possibilità – spiega-, ma se io vedo mia figlia in ansia, impaurita, io non la obbligherò a fare niente. Tu l’hai obbligate per anni a fare le cose che non volevano”. “Sappi che io e loro – aggiunge – preghiamo per te, in questo le obbligo”.
Poi, prima di chiudere la conversazione, le ultime amare parole: “Avevi tutto, due figlie intelligenti, una moglie che ti stra-amava”. E continua: “Io sono la deficiente che ti ha stra-amato, ho sbagliato. Ora penso a me e alle mie figlie perchè ho dato la mia vita per te e davanti a Gesù cammino a testa alta. Mi dispiace – conclude – hai superato tutti i limiti”.
L’ASSEGNO ALL’AMANTE
Luigi Capasso, il carabiniere che ha ucciso le figlie e ha ridotto in fin di vita la moglie prima di togliersi la vita, ha lasciato nella casa di Cisterna di Latina, dove tutto si è compiuto, dei soldi a una donna con cui aveva una relazione.
L’ultimo oltraggio è un assegno da 5mila euro. L’uomo sottolineava sempre la sua rispettabilità attaccando la moglie, ancora mercoledì scorso.
L’assegno per l’amante era accanto a quello lasciato dal carabiniere per i parenti. Tre buste chiuse e siglate – come riporta il Corriere della sera – con l’indicazione che soltanto coloro a cui erano destinate dovessero aprirle: il fratello, la madre e il padre. Cinque assegni per i genitori, il fratello, la sorella, il cognato e l’altra donna, con tanto di motivazioni per tutti.
(da “La Repubblica”)
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Marzo 4th, 2018 Riccardo Fucile
IL CAPITANO DELLA FIORENTINA E’ MANCATO PER ARRESTO CARDIACO MENTRE ERA IN RITIRO IN ALBERGO A UDINE … LASCIA LA COMPAGNA E LA BAMBINA DI DUE ANNI
Tragedia nel mondo del calcio. Davide Astori, 31enne capitano della Fiorentina e difensore della Nazionale, è stato trovato morto questa mattina in un albergo di Udine (‘Là di Moret’) dove si trovava con la squadra per la partita di oggi contro la formazione friulana.
A causare il decesso sarebbe stato un arresto cardiaco. Astori lascia la compagna, Francesca Fioretti, e una figlia, Vittoria, di due anni.
In segno di lutto è stata rinviata a data da destinarsi tutta la giornata di campionato di serie A e le tre partite di B previste tra oggi e domani.
Un minuto di silenzio è stato disposto dalla Figc su tutti i campi di calcio dove si gioca oggi e domani.
Il giocatore questa mattina era atteso per la colazione, non vedendolo arrivare compagni e tecnici si sono preoccupati. Un massaggiatore è salito in camera – Astori dormiva da solo – ma lo ha trovato morto.
L’ultimo compagno ad averlo visto è stato Sportiello con cui ieri aveva giocato alla playstation. Il portiere è stato ascoltato dai Carabinieri. Il pubblico ministero titolare dell’inchiesta ha invece ascoltato, all’interno dell’albergo, alcuni dirigenti viola e il medico sociale della società gigliata.
“Sono sconvolto. E’ una notizia che mi ha choccato. Quando questa mattina mi ha chiamato la Fiorentina per raccontarmi l’assurda tragedia che ha colpito Davide Astori, sono rimasto allibito e senza parole” ha detto Giovanni Malagò, Commissario Straordinario della Lega Serie A e presidente del Coni.
“Sono stato assalito da mille pensieri, riflettuto a lungo sul dramma di un ragazzo che nel pieno della sua maturità sportiva ed agonistica scompare in una stanza d’albergo a poche ore da una partita di campionato. L’improvvisa scomparsa di Astori deve ancora una volta porre l’accento sulle necessità di controlli fisici assidui e costanti non solo per il calcio professionistico ma nello sport in generale. Oggi è un giorno triste per il nostro mondo. Alla famiglia di Astori, ai suoi cari e alla Fiorentina rivolgo i sentimenti più vivi di condoglianze da parte di tutto lo sport italiano”.
Nato a San Giovanni Bianco in provincia di Bergamo il 7 gennaio 1987, difensore centrale mancino di buona tecnica. Inizia a giocare nel Ponte San Pietro, squadra satellite del Milan: viene integrato nella primavera milanista fino alla stagione 2005-2006. Nel 2006-2007 viene ceduto in prestito al Pizzighettone, in Serie C1. Tornato al Milan, nella stagione 2007-08 passa, sempre in prestito, alla Cremonese in Serie C1. Nell’estate 2008 viene acquistato dal Cagliari, squadra con cui esordisce in Serie A e con cui colleziona 174 presenze e 3 gol. Gioca la stagione 2014-2015 con la Roma (29 presenze e una rete), il 4 agosto 2015 viene ufficializzato il suo passaggio alla Fiorentina, in maglia viola collezione 88 presenze segnando 3 gol diventandone anche il capitano. Astori ha disputato anche 14 partite con la maglia della Nazionale, il suo esordio il 29 marzo 2011, a 24 anni, nell’amichevole Ucraina-Italia (0-2).
(da “La Repubblica”)
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Marzo 4th, 2018 Riccardo Fucile
IL 66% DEI 463.000 ISCRITTI DELLA SPD SCEGLIE IL SENSO DI RESPONSABILITA’ VERSO IL PAESE
L’Europa può tirare un sospiro di sollievo: via libera alla Grande coalizione, dunque al quarto governo Merkel.
Gli iscritti alla Spd si sono espressi a favore di una terza riedizione dell’alleanza con la Cdu/Csu con il 66%. Era atteso un risultato sul filo, ma la risposta è stata netta. Come anticipato ieri dal presidente provvisorio del partito, Olaf Scholz, la partecipazione è stata “alta”.
La conta dei voti è avvenuta per tutta la notte alla sede berlinese della Spd, nel Willy-Brandt-Haus, grazie a 120 volontari e una commissione speciale che ha controllato le centinaia di migliaia di lettere arrivate entro venerdì a mezzanotte; il voto è stato certificato da un notaio.
“Mi congratulo con l’Spd per questo risultato chiaro, e sono lieta di una nuova collaborazione per il benessere del nostro paese” ha twittato la Cdu, in nome della cancelliera.
Adesso Angela Merkel può formare il suo quarto esecutivo – il terzo di Grosse Koalition – e sia il giuramento sia il voto al Bundestag sono attesi per la settimana di metà marzo.
A quasi sei mesi dal voto del 24 settembre, la Germania avrà di nuovo un governo. In un momento di enorme incertezza internazionale, non un dettaglio, tanto più alla luce delle ambiziose riforme europee annunciate a più riprese insieme ad Emmanuel Macron.
Quanto al governo, finora è stata solo la Cdu ad annunciare chi saranno i suoi prossimi ministri, e tra i nomi più pesanti figurano Peter Altmaier, fedelissimo di Merkel, ex capo della cancelleria: per i prossimi quattro anni sarà ministro dell’Economia e avrà il compito di portare avanti la complessa svolta energetica imposta alla Germania dall’uscita dal nucleare.
Resta al suo posto un’altra figura importante del lungo regno di Merkel: la ministra della Difesa Ursula von der Leyen. Sicuramente non è un caso, in un periodo di rapida ridefinizione della Difesa europea dopo l’accordo sul Pesco.
Ma con la recente nomina di Annegret Kramp-Karrenbauer ai vertici della Cdu, Merkel ha anche indicato la volontà di rinnovare il partito, ma senza gli strattonamenti a destra che una parte del partito chiedeva, piuttosto nel segno della continuità con la sua linea.
Domani è previsto che sia invece la Csu a rendere noto chi sarà ministro nel governo Merkel-quater. I conservatori bavaresi si sono assicurati il cruciale dicastero dell’Interno, per i prossimi quattro anni, e lo hanno ribattezzato “della Heimat”, dell’identità nazionale. Il candidato più probabile è l’attuale capo del partito, Horst Seehofer. La Spd si lascerà più tempo per decidere, anche se per il ministro delle Finanze si è già fatto il nome dell’ex sindaco di Amburgo ed attuale leader commissariale del partito, Olaf Scholz.
(da agenzie)
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