Giugno 12th, 2018 Riccardo Fucile LE ACCUSE ALL’ITALIA HANNO INDOTTO IL RE TRAVICELLO A OBBEDIRE AI RAZZISTI: LA VERITA’ FA MALE
Giuseppe Conte ha deciso di annullare il viaggio per Parigi. Le accuse del governo francese
all’Italia sulla gestione dell’imbarcazione Aquarius, che trasporta 629 migranti, hanno convinto il presidente del Consiglio, d’accordo con i ministro Matteo Salvini, a cancellare l’appuntamento a Parigi.
L’escalation dello scontro era cominciata con la durissima presa di posizione di Gabriel Attal, portavoce del partito del presidente Emmanuel Macron che aveva definito «vomitevole» la decisione del governo italiano di chiudere i porti alla nave della Ong piena di donne e bambini.
Ma è stato quando lo stesso Macron ha etichettato come «irresponsabile» e «cinica» la posizione dell’Italia, che da Palazzo Chigi è partita la controffensiva.
Prima il comunicato contro Parigi, «Non accettiamo lezioni ipocrite», poi la scelta, solo da ufficializzare, ma che è clamorosa, di non incontrare il presidente francese. Critiche all’Italia sono arrivate anche da Madrid.
Il ministro della Giustizia, Dolores Delgado, ha detto che Roma «rischia responsabilità penali».
Dalla parte di Salvini si sono schierate ovviamente l’Ungheria di Viktor Orban e la Slovacchia di Pellegrini, governi xenofobi.
(da agenzie)
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Giugno 12th, 2018 Riccardo Fucile L’INCHIESTA E ‘ RELATIVA AGLI EPISODI CORRUTTIVI NEL CARCERE DI BERGAMO
Anche l’assessore allo Sport della Regione Lombardia, Lara Magoni, risulta iscritta nel registro degli indagati della procura di Bergamo nell’inchiesta che ha portato all’arresto dell’ex direttore del carcere della città orobica Antonino Porcino e di altri 5 dipendenti dell’istituto di via Gleno.
Del coinvolgimento dell’assessore lombardo ha scritto oggi il nostro quotidiano ‘La Repubblica’ nelle pagine milanesi, mentre si è saputo che l’ipotesi di reato è voto di scambio.
Da parte degli inquirenti vi è l’intenzione di “chiarire la vicenda in tempi brevi”, considerato “il ruolo istituzionale” ricoperto dalla Magoni.
Durante le perquisizioni in casa di due indagati, sarebbe stato trovato materiale elettorale della Magoni la quale, bergamasca, conosce da anni l’ex direttore del carcere orobico ed è stata componente della Commissione carceri della Regione Lombardia. Intanto intende essere “collaborativo” e chiarire la sua posizione il dirigente sanitario del carcere di Bergamo, Francesco Bertè, finito ai domiciliari nell’inchiesta che ha visto l’arresto in carcere dell’ex direttore dell’istituto di via Gleno, Antonino Porcino.
(da agenzie)
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Giugno 12th, 2018 Riccardo Fucile ESPOSTO DEI VERDI PER VIOLAZIONE DELLA CONVENZIONE DI AMBURGO… ANCHE LA SPAGNA SI STA MUOVENDO A LIVELLO EUROPEO
Il caso Aquarius, scatenatosi per effetto della chiusura dei porti italiani su disposizione di Matteo
Salvini e Danilo Toninelli — rispettivamente ministro dell’Interno e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture — potrebbe causare conseguenze penali e portare il governo italiano sul banco degli imputati.
Dopo le accuse rivolte a Salvini e Toninelli da parte del ministro della giustizia spagnolo, Dolores Delgado, la quale ha evidenziato possibili responsabilità penali in relazione alla violazione dei trattati internazionali sui diritti umani, negli uffici della procura di Roma è stato depositato un esposto contro la chiusura dei porti voluta dal ministro dell’Interno.
Nel documento presentato da Gianfranco Mascia dei Verdi si chiede ai magistrati romani di verificare se “il rifiuto di autorizzare l’attracco dei porti italiani della nave con a bordo oltre 600 immigrati, sia in violazione della Convenzione internazionale sulla ricerca e il salvataggio marittimo siglata ad Amburgo nel 1979 e ratificata dall’Italia con la legge 147 del 1989. Una convenzione che fissa l’obbligo di soccorso in mare a chi sia in pericolo di vitae quello del suo trasferimento in luogo più sicuro”.
L’esposto però non riguarda solamente la decisione relativa alla chiusura dei porti italiani, ma mira a far luce anche sulla conferenza stampa tenuta da Matteo Salvini l’altro giorno, durante la quale era evidente il logo della Lega dietro le sue spalle. Secondo Mascia questo comportamento, essendo Matteo Salvini un ministro della Repubblica, sarebbe in contrasto con le norme dell’articolo 290 del codice penale “Vilipendio della Repubblica, delle Istituzioni costituzionali e delle Forze Armate”.
(da agenzie)
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Giugno 12th, 2018 Riccardo Fucile “L’ITALIA HA VIOLATO I TRATTATI SUI DIRITTI UMANI”
Poche ore per mettere a punto gli ultimi dettagli, ma Valencia è già quasi pronta.
In attesa di sapere quando, e in che modo la nave Aquarius potrà raggiungere la costa spagnola, nel porto del Mediterraneo si succedono le riunioni operative tra amministratori locali e operatori umanitari.
Per questo pomeriggio il Consell — la giunta regionale — ha convocato la commissione mista “per l’assistenza e l’accoglienza alle persone rifugiate e sfollate forzosamente”, un vertice in cui le Ong metteranno a disposizione tutti gli strumenti per favorire uno sbarco in condizioni di sicurezza.
Sarà la Croce Rossa a gestire il dispositivo di prima accoglienza, in coordinamento con Caritas, Unhcr e altre organizzazioni tra cui spicca la Commissione spagnola per l’aiuto ai rifugiati.
L’operazione viene preparata in stretto coordinamento con i principali Comuni della Regione, con le amministrazioni provinciali e gli assessorati alla Sanità , Educazione e Uguaglianza.
I volontari della Croce Rossa stanno già “preparando letti, alimenti e tutto ciò di cui ci possa essere bisogno al momento dello sbarco”, spiega la vice-presidente regionale Mà³nica Oltra, leader del partito locale Compromàs, vicino a Podemos, da sempre in prima linea nella difesa di una politica solidale.
E’ stata proprio Oltra, insieme al sindaco di Valencia, Joan Ribà³ (militante della stessa formazione) a lanciare per prima, ieri, la proposta di aprire il porto della città all’accoglienza. “Non possiamo permettere — dice a Repubblica — che il Mediterraneo, da sempre un ponte tra persone e culture, si trasformi in una fossa comune della vergogna”.
Il meccanismo per offrire ospitalità ai migranti è pronto da tempo, ma finora non era stato possibile metterlo in pratica. Oltra ricorda che già nel 2015, in un’altra situazione di emergenza, Valencia ottenne la disponibilità di una compagnia di navigazione, Balearia, a raccogliere e trasportare i migranti dalla Grecia fino alla Spagna. Ma gli amministratori si scontrarono con il veto del governo conservatore di Mariano Rajoy.
Una situazione che è cambiata con il recente arrivo al governo centrale del socialista Pedro Sà¡nchez. Il gesto del nuovo premier è stato accolto positivamente dalla maggior parte delle forze politiche. “Non è una questione di buonismo o generosità ma di responsabilità internazionale”, dice in un’intervista alla Cadena Ser la neo-ministra della Giustizia, Dolores Delgado. Che avverte: “Ci possono essere responsabilità penali internazionali per la violazione dei trattati sui diritti umani”.
Per la gestione delle emergenze future, la portavoce spagnola dell’Unhcr ricorda che “negli ultimi due anni abbiamo osservato un incremento nel numero di arrivi che non è stato accompagnato da un incremento proporzionale di risorse”.
In queste ore, però, si pensa soprattutto a risolvere le necessità dei migranti dell’Aquarius. Valencia dispone di 204 posti riservati all’accoglienza (anche se alcuni, al momento, non sarebbero disponibili). In caso di necessità , comunque, c’è una gara della solidarietà che vede pronte anche altre città spagnole. “Siamo disponibili ad accogliere 20 famiglie, fino a un massimo di 100 persone”, ha twittato questa mattina la sindaca di Madrid, Manuela Carmena.
(da agenzie)
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Giugno 12th, 2018 Riccardo Fucile GOVERNO SPAGNOLO: “ITALIA RISCHIA RESPONSABILITA’ PENALI”
La posizione del governo italiano sui migranti “è da vomitare”. Lo ha detto il portavoce del partito
di maggioranza francese La Rèpublique En Marche del presidente Emmanuel Macron, Gabriel Attal, intervistato questa mattina dalla tv Public Sènat.
“Io – ha spiegato Attal – ho innanzitutto un pensiero per le 629 persone che sono su questa nave”. Poi l’affondo: “Considero che la linea del governo italiano sia vomitevole. È inammissibile fare della piccola politica su delle vite umane (…) Lo trovo immondo”.
A stretto giro parla anche il portavoce dell’Eliseo: il presidente francese Emmanuel Macron denuncia “una forma di cinismo e di irresponsabilità ” da parte dell’Italia nel caso della nave Aquarius, ha detto Benjamin Griveaux.
Anche da Madrid arrivano accuse per l’Italia.
Il ministro della Giustizia, Dolores Delgado, è intervenuta sulla questione e ha affermato che “assistere la nave Aquarius significa rispettare il diritto umanitario, le convenzioni e gli accordi internazionali”.
Delgado non ha escluso rischi di “responsabilità penali internazionali” per l’Italia.
“È una questione di umanità – ha affermato -, è una questione di generosità , ma anche e fondamentalmente, si tratta di rispettare le convenzioni e i trattati internazionali di cui tutti gli Stati fanno parte”.
Il ministro ha continuato: “La violazione di queste convenzioni e trattati internazionali potrebbe determinare responsabilità internazionali”.
Il diritto umanitario, ha aggiunto, è “essenziale” e che esistono “meccanismi” per perseguirne il mancato rispetto.
(da “Huffingtonpost”)
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Giugno 12th, 2018 Riccardo Fucile LO SCRITTORE RACCONTA LE BALLE DEL GOVERNO
Botta e risposta su Twitter fra lo scrittore Roberto Saviano e il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli sui migranti e sulla vicenda della nave Aquarius
Tutto cominicia da un tweet di Saviano rivolto anche a Salvini, in cui lo scrittore li accusa di comportarsi “da banditi” e rimanda a un video pubblicato su Fanpage in cui afferma di raccontare “le balle del governo sui migranti”.
Di lì a poco arriva la risposta di Toninelli: “Caro Roberto Saviano, i banditi sono coloro che hanno lucrato per anni sulla disperazione dei profughi, con la complicità di certa politica. Chiedere agli altri Paesi Ue di fare la propria parte, come sta facendo l’Italia, significa prima di tutto voler aiutare questa povera gente”.
Seguita da un contro-tweet di Saviano: “Aiutare significa fare un braccio di ferro prendendo in ostaggio donne e bambini? Rischiare sulla loro pelle senza sapere, ancora oggi, che fine faranno? No Toninelli, questa non è politica, ma banditismo e lei ne è orgoglioso assertore. Non so come faccia a non provare vergogna”.
(da agenzie)
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Giugno 12th, 2018 Riccardo Fucile I GRILLINI SCENDONO DAL 57,3% ALL’8% AD AFRAGOLA, DAL 44,2% AL 20,2% AD AVELLINO, DAL 54% AL 14,6% A CASTELLAMARE, DAL 54,8% AL 7,8% A QUALIANO…ANCHE LA LEGA PERDE OVUNQUE
Il Mattino oggi racconta come uno degli effetti più spettacolari del voto alle elezioni
amministrative 2018 è il risultato ottenuto dal MoVimento 5 Stelle in Campania dopo l’accordo di governo con la Lega. Mentre è appurato che al Nord gran parte dei voti M5S sono finiti alla Lega, al Sud la ritirata dei grillini ha assunto i contorni di un esodo.
L’epicentro di quanto accaduto in Campania è ad Afragola.
Il 4 marzo, M5s aveva stracciato qualsiasi record raccogliendo il 57,3% dei consensi. La Lega era molto dietro, ma con un risultato visibile: 5,1%.
Le due forze del governo Conte cento giorni fa avevano il 62,4%. La Lega dell’iperattivo Matteo Salvini, nel frattempo, ha guadagnato visibilità e forza.
Ma i Cinquestelle campani non sono stati da meno, con Roberto Fico presidente della Camera, Luigi Di Maio vicepremier e Sergio Costa ministro dell’Ambiente.
E però ad Afragola, in piena Terra dei Fuochi, i Cinquestelle alle comunali hanno raggiunto appena l’8% mentre la Lega — la cui coalizione ha eletto al primo turno il sindaco Claudio Grillo con il 54% — si è fermata al 5,4%.
E non si tratta di un caso particolare: il quadro si ripete non troppo dissimile negli altri tre grandi Comuni campani dove erano simultaneamente presenti M5S e Lega.
Ad Avellino i Cinquestelle hanno la consolazione di aver portato caso unico nella Regione — il proprio candidato al ballottaggio, ma con il 20,2% dei consensi: meno della metà del 44,2% del 4 marzo.
E la Lega nel capoluogo irpino è scivolata da 5,1 a 4,1%.
A Castellammare di Stabia M5s è sceso dal 54% al 14,6% e la Lega nel suo piccolo è arretrata da 2,8% a 1,9%.
Infine a Qualiano M5S crolla da 54,8 a 7,8 mentre la Lega scende da 3,2% a 2,1%.
Il Carroccio soltanto a Pontecagnano ottiene un risultato discreto (con i Cinquestelle assenti) avanzando dal 7,3% all’8,2%.
Il capitombolo più spettacolare del movimento fondato da Beppe Grillo si verifica a Ottaviano.
Qui il 4 marzo i pentastellati avevano il 51% mentre il 10 giugno il 3%.
In termini di voti passano da 6.525 a 432 e non possono neppure prendersela con la flessione dell’affluenza, visto che i votanti nella cittadina vesuviana sono stati più alle comunali (14.970) che alle politiche(13.186).
(da “NextQuotidiano“)
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Giugno 12th, 2018 Riccardo Fucile PROMEMORIA PER ANALFABETI FUNZIONALI
Un discreto numero di analfabeti funzionali con difficoltà cognitive e di memoria a breve soprattutto per quello che gli conviene (una patologia che la medicina moderna ha sintetizzato in una diagnosi: “paraculismo grillino“) in occasione dei fatti che riguardano la Aquarius e la Diciotti ha deciso di raggiungere nuove vette di ridicolo sostenendo che allora Luigi Di Maio aveva ragione quando parlava di taxi del mare (Ah! Scacco matto pidioti!1!).
Giova ricordare a questo nutrito gruppo che Luigi Di Maio aveva talmente ragione sui taxi del mare che di recente ha negato di aver usato quell’espressione.
Lo ha fatto durante la campagna elettorale in un passaggio dell’intervista scritta rilasciata dal candidato premier del M5S, all’agenzia tedesca Dpa: “Non ho mai detto che le Ong siano taxi del mare, ho detto, sulla base di argomentazioni e indagini di alcuni pm italiani, che alcune Ong difettano di trasparenza. Dovremmo verificare se stiano salvando o trasportando migranti, il che è molto diverso”.
A questo proposito c’è da ricordare che in questo status pubblicato sulla sua pagina Facebook il 21 aprile Luigi Di Maio affermava: “Chi paga questi taxi del Mediterraneo?”. Il Mediterraneo è un mare: magari questo va ricordato a Di Maio. Due giorni dopo, il 23 aprile, Di Maio ribadiva rispondendo alla polemica di Roberto Saviano che le ONG “fanno da taxi del Mediterraneo”.
Esattamente quello che successivamente ha negato di aver detto.
(da “NextQuotidiano”)
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Giugno 12th, 2018 Riccardo Fucile AVEVA DEFINITO SCIACALLO UN GIORNALISTA
Una condanna a mille euro di multa per diffamazione aggravata per Giulia Sarti, onorevole
grillina che ha fatto parlare di sè durante la campagna elettorale per i bonifici non effettuati al microcredito dei quali aveva incolpato l’ex fidanzato Bogdan Tibusche in una denuncia della quale poi non si è saputo più nulla.
A denunciarla e a farla condannare è stato Filippo Graziosi, giornalista del Resto del Carlino di Rimini, insultato sulla pagina Facebook della Sarti in un post che è ancora online ma è stato nel frattempo modificato a causa di un articolo in cui faceva notare che la Sarti aveva trovato “un tesoro” alla Camera visto che l’anno prima aveva dichiarato zero euro nella dichiarazione dei redditi e l’anno dopo era arrivata a 78229 euro grazie all’elezione alla Camera.
La Sarti, racconta Rimini Today, si era sfogata in un post sulla propria pagina Facebook definendo il giornalista ‘sciacallo’ e assoggettato al potente di turno.
In alcuni commenti a quel post (furono una cinquantina), si era arrivati anche a minacce di morte rivolte al giornalista.
La modifica del post però non ha fatto registrare alcuna clemenza nel giudice, che alla fine del processo ha deciso di condannare l’onorevole al pagamento di mille euro di multa, mentre il risarcimento danni dovrà essere calcolato in altra sede.
(da “NextQuotidiano”)
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