Agosto 15th, 2019 Riccardo Fucile
DE FALCO INVITA CONTE A FAR VOTARE IMMEDIATAMENTE IN SENATO LA MOZIONE DI SFIDUCIA A SALVINI
Il Presidente del Consiglio ha inutilmente chiesto al Ministro dell’Interno di mettere in
sicurezza almeno i minori e le persone bisognose di assistenza presenti a bordo della Open Arms, ma Salvini ha sostanzialmente risposto con un ” me ne frego”!
È oramai incontrovertibile che Salvini si è posto in chiaro contrasto con la politica del Governo, che — è bene ricordarlo — nonostante la crisi annunciata resta nella pienezza delle sue responsabilità .
Il Ministro Salvini, inoltre si pone in dispregio della decisione della magistratura amministrativa che ha sospeso il provvedimento di interdizione per la sua (inevitabile) contradditorietà e per eccesso di potere ed ha imposto di sbarcare le persone bisognose di assistenza.
Il Ministro, infatti, non solo ha annunciato un ricorso opinabile al Consiglio di Stato, ma ha affermato l’intenzione di emanare un nuovo decreto interditivo verso Open Arms.
Il preannunciato nuovo decreto interdittivo non potrebbe che essere nullo ed il comportamento di chi lo adotta sarebbe affetto almeno da colpa grave, poichè elusivo di un giudicato. Inoltre, per quanto riguarda il ricorso al Consiglio di Stato, il codice del processo amministrativo esplicitamente afferma che il decreto monocratico del TAR non è una decisione appellabile, in particolare questo che è ampiamente motivato.
Qualora il Ministro Salvini, che con il suo annuncio ha già messo in evidenza la volontà di forzare le regole, ritenesse incostituzionale il codice del processo amministrativo, dovrebbe far ricorso alla Corte Costituzionale, che si pronuncerebbe nei tempi e nei modi previsti dalla normativa.
È, quindi, chiarissimo il fatto che il Ministro Salvini sta tentando ancora una volta di piegare le regole ai suoi fini e sta anche conducendo una politica autonoma che contrasta con quella generale che compete al Presidente del Consiglio, e che porta anche allo scontro con la titolare della Difesa.
Appare evidente che una situazione del genere è del tutto inaccettabile, e non rileva il fatto che il Governo sia in bilico. Quel che è innegabile è che un Salvini si è posto in contrasto assoluto con la linea del Governo. E questa situazione va risolta immediatamente e con un atto irrevocabile.
Siamo in un caso che potremmo considerare analogo rispetto a quanto accaduto nell’estate del 1995, quando l’allora Ministro della Giustizia Mancuso si pose in rotta di collisione con il Presidente del Consiglio Dini e, quindi, con il Governo. Per risolvere l’impasse, non potendo nè il Presidente del Consiglio e nemmeno il Presidente della Repubblica, rimuovere il Ministro “ribelle”, fu chiamato il Senato che votò una mozione di sfiducia individuale nei confronti del Ministro della Giustizia, senza coinvolgere il Governo nel suo complesso.
Ad oggi sono depositate sia alla Camera sia al Senato mozioni di sfiducia nei confronti del Ministro Salvini. Sarebbe opportuno che esse venissero poste immediatamente in votazione. Esse non dovrebbero essere intese come sfiducia al Governo, ma come modo per liberare lo stesso da un elemento ormai fuori controllo e in contrasto con la politica generale del Governo stesso.
È necessario che il Presidente del Consiglio prenda atto della sostanziale incompatibilità politica del Ministro dell’Interno con il Governo ancora pienamente in carica.
Non vi è alcun motivo per ritardare una decisione che è necessaria per evitare ulteriore caos, oltre che ulteriori e ingiustificate sofferenze a naufraghi che hanno il diritto di essere rapidamente sbarcati in un luogo sicuro, e non tenuti in ostaggio da un Ministro del tutto fuori controllo, e che deve abbandonare il Governo anche qualora si concretizzassero le minacce di crisi politica.
Il Presidente Conte, quindi, deve dare conclusione logica e conseguente al ragionamento da lui intrapreso con la lettera aperta al Ministro Salvini pubblicata oggi, esplicitando che il Ministro di fatto non fa già più parte del Governo, e assicurando che comunque adotterà tutte le iniziative che gli competono entro il rientro del Presidente della Repubblica a Roma affinchè sia sancito formalmente l’allontanamento di Salvini dal Governo stesso.
Inoltre, il Presidente Conte deve adottare immediatamente i provvedimenti necessari a dare attuazione al decreto del TAR del Lazio, in modo da ripristinare lo Stato di diritto, assente ormai da oltre un anno nel panoramo politico italiano.
(da “Huffingtonpost”)
argomento: denuncia | Commenta »
Agosto 15th, 2019 Riccardo Fucile
“MENTRE TU FAI LA GUERRA AI PROFUGHI PER UN PUGNO DI VOTI, IO HO OTTENUTO CHE I MIGRANTI DELLA OPEN ARMS SIANO RIDISTRIBUITI IN SEI PAESI EUROPEI”
Gentile Ministro dell’Interno,
ti scrivo questa lettera aperta perchè il caso della nave Open Arms domina ormai le prime pagine dei giornali e perchè sono costretto a constatare che anche la corrispondenza d’ufficio tra la Presidenza del Consiglio e il Viminale viene poi riportata sui giornali e allora tanto vale renderla pubblica all’origine, per migliore trasparenza anche nei confronti dei cittadini.
Ti ho scritto ier l’altro una comunicazione formale, con la quale, dopo avere richiamato vari riferimenti normativi e la giurisprudenza in materia, ti ho invitato, letteralmente, “nel rispetto della normativa in vigore, ad adottare con urgenza i necessari provvedimenti per assicurare assistenza e tutela ai minori presenti nell’imbarcazione”.
Con mia enorme sorpresa, ieri hai riassunto questa mia posizione attribuendomi, genericamente, la volontà di far sbarcare i migranti a bordo.
Comprendo la tua fedele e ossessiva concentrazione nell’affrontare il tema dell’immigrazione riducendolo alla formula “porti chiusi”. Sei un leader politico e sei legittimamente proteso a incrementare costantemente i tuoi consensi. Ma parlare come Ministro dell’Interno e alterare una chiara posizione del tuo Presidente del Consiglio, scritta nero su bianco, è questione diversa.
È un chiaro esempio di sleale collaborazione, l’ennesima a dire il vero, che non posso accettare.
Come ho sempre pubblicamente rappresentato, il tema dell’immigrazione è un tema complesso. Va affrontato con una politica di ampio respiro, come ho provato a fare sin dal primo Consiglio Europeo al quale ho partecipato, a fine giugno 2018, evitando di lasciarci schiacciare dai singoli casi emergenziali.
Da subito ho elaborato una piattaforma politica fondata su sei premesse e dieci obiettivi, in modo da inserire tutte le singole iniziative in questa prospettiva strategica, sempre costantemente ispirata alla tutela dei diritti fondamentali e, in particolare, della dignità della persona e alla protezione dei nostri interessi nazionali, sovente compromessi nella gestione del fenomeno migratorio.
Ho personalmente contribuito a perseguire questo nuovo indirizzo politico, di maggiore rigore rispetto al passato, al fine di contrastare più efficacemente l’immigrazione illegale e la moderna e disumana “tratta dei disperati”, alimentata dalle organizzazioni criminali
Ho viaggiato in lungo e in largo in Africa e nel Medio Oriente per incrementare la cooperazione nei Paesi di origine e nei Paesi di transito, dove si concentrano le rotte dei migranti.
Abbiamo sempre lavorato intensamente, coinvolgendo anche il Ministro Moavero, per rendere più efficace il meccanismo dei rimpatri per i migranti che non hanno diritto ad alcuna protezione.
Mi batterò sino all’ultimo giorno perchè si affermi un meccanismo europeo, da applicare in via pressochè automatica, per operare una redistribuzione che veda tutti i Paesi dell’Unione pienamente coinvolti, in modo da evitare che i Paesi di primo sbarco, come l’Italia, siano abbandonati a se stessi.
Pur in attesa che si attui questo meccanismo europeo, sono sempre personalmente intervenuto, con gli altri Paesi europei, per pretendere e ottenere una redistribuzione dei migranti che sono sbarcati nei nostri porti. E a questo proposito dobbiamo dare atto che sia la Commissione europea sia alcuni leader europei ci hanno sempre teso la mano per sbloccare situazioni emergenziali
Questo è il momento di insistere in direzione di una soluzione sempre più europea, altrimenti l’Italia si ritroverà completamente isolata in una situazione che diventerà , nuovamente, via via sempre più ingestibile. La nuova Presidente della Commissione Ursula von der Leyen, nei colloqui sin qui avuti, mi è sembrata molto determinata a percorrere questa strada e a darci una mano risolutiva.
In definitiva, se davvero vogliamo proteggere i nostri “interessi nazionali”, non possiamo limitarci a esibire posizioni di assoluta intransigenza. Abbiamo chilometri di coste e siamo a una manciata di ore di navigazione dall’Africa e dal Medio Oriente. Da ultimo tu stesso hai constatato come è difficile contrastare i quotidiani, minuti sbarchi clandestini
Non possiamo agire da soli. Dobbiamo continuare a insistere in Europa, come peraltro hai fatto Tu, di recente a Helsinki. E’ questa la direzione giusta.
E poi non oscuriamo quello che abbiamo fatto di buono. Se mai rammarichiamoci per quello che ci riproponevamo di ottenere e ancora non abbiamo ottenuto.
Un ultimo aggiornamento sulla vicenda Open Arms.
Francia, Germania, Romania, Portogallo, Spagna e Lussemburgo mi hanno appena comunicato di essere disponibili a redistribuire i migranti. Ancora una volta, i miei omologhi europei ci tendono la mano.
Siamo ormai agli sgoccioli di questa nostra esperienza di governo. Abbiamo lavorato fianco a fianco per molti mesi e ho sempre cercato di trasmetterti i valori della dignità del ruolo che ricopriamo e la sensibilità per le istituzioni che rappresentiamo.
La tua foga politica e l’ansia di comunicare, tuttavia, ti hanno indotto spesso a operare “slabbrature istituzionali”, che a tratti sono diventati veri e propri “strappi istituzionali”.
Per queste ragioni mi sono ritrovato costretto a intervenire varie volte – l’ho fatto perlopiù riservatamente – non per l’ansia di contrappormi politicamente alle tue iniziative, ma per la necessità di rivendicare l’applicazione del principio di “leale collaborazione”, che è fondamentale per il buon funzionamento delle istituzioni pubbliche.
Il consenso politico a cui ogni leader politico aspira si nutre della fiducia degli elettori. Ma se non alimentiamo la fiducia dei cittadini nelle istituzioni pubbliche si crea un cortocircuito e alla fine prevalgono rabbia e disaffezione. Dobbiamo tutti operare per riconoscere piena dignità alle istituzioni che rappresentiamo, nel segno della leale collaborazione.
Hai alle spalle e davanti una lunga carriera politica. Molti l’associano al potere. Io l’associo a una enorme responsabilità .
Buon ferragosto,
Giuseppe Conte
argomento: governo | Commenta »
Agosto 15th, 2019 Riccardo Fucile
LA PROCURA DI AGRIGENTO INDAGA SALVINI PER ABUSO D’UFFICIO E POTREBBE A BREVE DARE L’ORDINE DI SBARCO… TRENTA E TONINELLI NON FIRMANO LA DIRETTIVA DI SALVINI CHE QUINDI E’ CARTA IGIENICA
A bordo della Open Arms le condizioni igienico-sanitarie sono pessime. E’ il responso dei
medici della Cisom dopo l’ispezione conclusa sulla nave della Ong spagnola che dall’alba di oggi è alla fonda a Cala francese a poche centinaia di metri dal porto.
Gli antibiotici a bordo sono terminati e molti migranti, che presentano ferite da armi da fuoco malcurate, presentano evidenti infezioni
L’esito dell’ispezione pone le basi per una possibile rapida decisione sullo sbarco che al momento non è stato autorizzato dal Viminale.
Salvini ieri sera, dopo la decisione del Tar che ha autorizzato l’ingresso in acque italiane per una situazione di eccezionale gravità a bordo, ha firmato un nuovo provvedimento di interdizione delle acque italiane ma senza la firma degli altri due ministri competenti, Elisabetta Trenta e Danilo Toninelli, che l’hanno rifiutata il provvedimento ai sensi del decreto sicurezza non ha alcuna validità .
Alla luce dell’esito dell’ispezione medica potrebbe essere anche la procura di Agrigento a decidere di intervenire per far scendere i migranti.
E’ braccio di ferro dunque sulla Open Arms con i ministri Trenta e Toninelli che non firmano il nuovo divieto deciso da Salvini e la Procura di Agrigento che, dopo aver già iscritto e inviato a Roma un fascicolo per abuso d’ufficio con la Ong spagnola come persona offesa, potrebbe decidere ad horas di intervenire se la decisione del Tar di ieri di consentire l’ingresso della nave in acque italiane per l’immediato soccorso dei 147 migranti a bordo non dovesse essere eseguita in tempi brevi.
(da agenzie)
argomento: Giustizia | Commenta »
Agosto 15th, 2019 Riccardo Fucile
INIZIATIVE IN TUTTA ITALIA: CATTOLICI E LAICI IN CAMPO PER STARE VICINI A CHI E’ IN DIFFICOLTA’… QUESTA E’ L’ITALIA AMMIRATA NEL MONDO, NON QUELLA DEGLI INFAMI
Un Ferragosto di vicinanza e solidarietà che vede la società civile in uscita e i suoi rappresentanti farsi prossimi, «con una dedizione sempre più piena alla causa degli ultimi», per usare le parole di Papa Francesco in occasione del 40esimo convegno nazionale delle Caritas diocesane.
È una lunga serie di iniziative la festa dell’Assunta che molte realtà , cattoliche e non, organizzano oggi su tutto il territorio nazionale, cercando di dare un senso a un festività donandosi agli altri.
Una voce amica
A volte per stare vicini a chi ne ha bisogno può bastare anche solo il tempo di una telefonata. Un gesto apparentemente banale, che l’associazione Telefono amico ha trasformato in una missione. Solo nell’anno passato sono state 50mila le richieste di aiuto ricevute, per oltre 9mila ore di assistenza.
Le ragioni che spingono le persone a chiedere aiuto sono molteplici, ma è soprattutto la solitudine (13mila chiamate) a spingere le persone più emarginate a comporre il numero, specie in giornate come quella odierna in cui non c’è nessuno con cui condividere una festa. Telefono amico è presente in Italia con 20 centri di ascolto e può contare sul sostegno di 500 volontari pronti ad ascoltare in forma anonima chi ha bisogno.
L’associazionismo cattolico
Nel giorno dell’Assunzione di Maria sarà in campo anche la Comunità di Sant’Egidio che ha promosso quest’anno una grande “Cocomerata dell’integrazione” su tutto il territorio nazionale. A Roma la multietnica Piazza Vittorio ospiterà assieme ai migranti anche anziani e persone emarginate, per «dimostrare che non solo è possibile vivere insieme — come specificano i volontari della Comunità —, ma che questa è una grande chance per una società incapace di reagire ad un generale pessimismo».
Ferragosto di piena attività anche nei 51 centri della Caritas della Capitale che, come consuetudine, nel mese di agosto hanno intensificato le iniziative.
In occasione dell’Assunzione di Maria saranno 250 i volontari che presteranno servizio nelle mense, negli ostelli, nelle comunità alloggio e nelle case famiglia. Impegnati soprattutto i giovani dei gruppi parrocchiali e delle associazioni ecclesiali provenienti dalle comunità romane.
Nella giornata di oggi saranno distribuiti oltre 1.800 pasti e accolte per la notte circa 600 persone. La festività sarà aperta dalla celebrazione eucaristica nella chiesa della “Cittadella della carità – Santa Giacinta”, mentre al pranzo di mezzogiorno alla Mensa “Giovanni Paolo II”, a Colle Oppio, parteciperà anche il vice sindaco di Roma, Luca Bergamo.
A Milano non si ferma l’iniziativa “Volontari d’estate”, con 58 cittadini che hanno scelto di impegnarsi anche nel mese di agosto come personal shopper per gli anziani soli. Per oggi l’appuntamento è al Refettorio Ambrosiano, dove sono previste anche animazioni e altre iniziative.
A Bologna il tradizionale pranzo solidale torna a Palazzo D’Accursio, dopo che l’anno scorso, per motivi logistici, si era spostato alle Cucine Popolari di Roberto Morgantini. Circa 200 gli ospiti previsti, che saranno accolti accolti nel cortile d’onore.
Ferragosto tra le sbarre
Luogo di sofferenza ed emarginazione, anche il carcere vedrà la mobilitazione di molte realtà associative, guidate dall’iniziativa del Partito radicale “Ferragosto in carcere”. Circa 300 militanti, assieme agli avvocati delle Camere penali, saranno presenti in 70 istituti di pena di 17 regioni italiani. Non solo un’iniziativa di solidarietà — che vedrà impegnata tra gli altri anche la giornalista Paola Severini Melograni, a Rebibbia — ma anche un’occasione per raccogliere materiale, dati ed esperienze da trasformare in iniziative legislative tramite i dieci parlamentari aderenti.
(da Avvenire)
argomento: radici e valori | Commenta »
Agosto 15th, 2019 Riccardo Fucile
I BECERODESTRI NEANCHE POSSONO GRIDARE AL COMPLOTTO: PASANISI FECE INFURIARE IL PD SULLA RIFORMA DEI MUSEI… CONSIDERATO DA TUTTI “PREPARATO E NON CONDIZIONABILE”
Chi è il giudice del TAR che ha bocciato il decreto sicurezza bis? 
Racconta oggi La Stampa che questa volta a indispettire Salvini è Leonardo Pasanisi, presidente di sezione del Tar Lazio.
Tra i colleghi è considerato preparato e non condizionabile; il suo decreto ben argomentato.
Nel 2014 — era al Tar Campania — respinse il ricorso di Alfonso Iaccarino, celebre chef del ristorante Don Alfonso, su un edificio abusivo nella sua tenuta.
A Roma si è segnalato per aver bocciato la riforma che aveva aperto agli stranieri la direzione dei musei. Sentenza che fece infuriare il Pd. «Sono stupefatto», commentò il ministro dei Beni culturali Franceschini. Il Guardasigilli Orlando accusò il Tar di aver invaso il campo della politica. E l’ex premier Renzi: «Non abbiamo sbagliato per aver provato a cambiare i musei, ma per non aver provato a cambiare i Tar». Complicato affibbiargli l’etichetta di «toga rossa».
Nel suo decreto, il presidente della sezione Prima Ter del Tar del Lazio, Leonardo Pasanisi, scrive che il ricorso della Ong «non appare del tutto sfornito di fondamento giuridico, in relazione al dedotto vizio di eccesso di potere per travisamento dei fatti e di violazione delle norme di diritto internazionale del mare in materia di soccorso, nella misura in cui la stessa amministrazione intimata riconosce… che il natante soccorso da Open Arms in area Sar libica era in “distress”», cosa che fa apparire «contraddittoria la conseguente valutazione effettuata nel medesimo provvedimento dell’esistenza della peculiare ipotesi di “passaggio non inoffensivo”».
(da “NextQuotidiano”)
argomento: Giustizia | Commenta »
Agosto 15th, 2019 Riccardo Fucile
ANCHE TONINELLI NON FIRMA IL DECRETO CRIMINALE… ORA LA MAGISTRATURA APPLICHI LA LEGGE E SPICCHI IL MANDATO DI ARRESTO PER IL SEQUESTRATORE DI PERSONE CHE STA REITERANDO IL REATO PRIMA CHE IL POPOLO ITALIANO SI FACCIA GIUSTIZIA DA SOLO
La nave Open Arms con 147 migranti a bordo è arrivata all’alba di stamane nelle immediate vicinanze di Lampedusa e ha gettato l’ancora nella zona di Cala Francese .
Diverse motovedette della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto stanno monitorando i movimenti dell’imbarcazione della Ong catalana che si è diretta verso l’isola delle Pelagie, scortata da due navi militari, dopo che il Tar del Lazio ha accolto un suo ricorso, sospendendo il divieto di ingresso nelle acque italiane disposto da Salvini.
Ma per l’approdo nel porto dell’isola distante solo poche centinaia di metri è braccio di ferro. Il ministro dell’interno Salvini ieri sera ha firmato un nuovo provvedimento di divieto di ingresso in acque italianeo nonostante la decisione del Tar, ribadendo il suo ‘no’ alla sbarco dei migranti, ma la ministra Trenta non ha firmato la decisione. ” Non firmo in nome dell’umanità “, spiega. “Non si può infatti ritenere che siano rinvenibili nuove cogenti motivazioni di carattere generale ovvero di ordine e sicurezza pubblica tali da superare gli elementi di diritto e di fatto nonchè le ragioni di necessità e urgenza posti alla base della misura cautelare disposta dall’autorità giudiziaria che anzi si sono verosimilmente aggravati”
“La mancata adesione alla decisione del giudice amministrativo – continua Elisabetta Trenta – potrebbe finanche configurare la violazione di norme penali”.
E ancora: “Ho preso questa decisione motivata da solide ragioni legali ascoltando la mia coscienza. Non dobbiamo mai dimenticare che dietro le polemiche di questi giorni ci sono bambini e ragazzi che hanno sofferto violenze e abusi di ogni tipo. La politica non può mai perdere l’umanità “. E fino ad ora il provvedimento non è stato fimato neanche dal ministro dei Trasporti Toninelli.
Il nuovo decreto di Salvini non è stato ancora notificato alla Open Arms che su twitter sotolinea di aver fatto ingresso in acque italiane legittimamente. “OpenArms già in acque italiane con l’autorizzazione delle autorità . Il decreto Salvini ha cessato di essere in vigore nonostante le nuove minacce. Non abbiamo ancora i permessi per accedere al porto. Una lunga notte, ma la fine è vicina”.
Nelle prossime ore, il ministero della Difesa, come annunciato ieri dalla Trenta, potrebbe dare ordine di trasbordare i 32 minori presenti sulla Open Arms sulle motovedette militari e portarli a terra come sollecitato dal tribunale dei minori di Palermo e come espressamente richiesto anche dal premier Giuseppe Conte che in una lettera a Salvini aveva sollecitato immediati soccorsi per i minori e per le persone vulnerabili. Ottenendo, fino a questo momento, il secco rifiuto di Salvini.
(da agenzie)
argomento: criminalità | Commenta »