Settembre 24th, 2019 Riccardo Fucile
“UN ATTEGGIAMENTO LITIGIOSO NON HA PORTATO ALCUN VANTAGGIO ALL’ITALIA”
Conte da New York parla diffusamente con Corriere della sera, Repubblica, Fatto quotidiano e Stampa dell’accordo di Malta sui migranti. Non fa un frontale con l’ex ministro Salvini, ma il messaggio è chiaro:
“Intanto un atteggiamento inutilmente litigioso, e di Salvini state parlando voi – dice il premier – non ha portato a noi alcun vantaggio. Siamo a un primo contributo che verrà portato dinanzi la Commissione, e siccome non siamo 4, 0 5 o 10 Paesi, ma 27, chi non aderirà dovrà essere penalizzato”.
Per il premier italiano la grande novità è mettere nero su bianco che possono essere individuati porti alternativi a quelli italiani:
“E’ un meccanismo che abbraccia tutti i richiedenti asilo, non solo quelli che ne hanno diritto, e siccome sono tutti quelli che lo chiedono siamo di fronte a una svolta significativa, si compie un passo storico in avanti”.
Parlando udi una svolta completa anche con la Francia i giornalisti gli chiedono dell’apertura del porto di Marsiglia. Conte non si sbilancia: “Chi arriva in Italia, arriva in Europa”, risponde sibillino.
«Salvini non deve avere gelosia o invidia. Quello compiuto è un passo avanti storico, mai successo prima di ieri. Occorre guardare al risultato, non a chi lo ha ottenuto. Questo è un primo passo che segna una svolta significativa. Abbiamo, però, ancora tanto da fare per la regolazione dei flussi migratori e soprattutto di contrasto all’immigrazione clandestina».
(da agenzie)
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Settembre 24th, 2019 Riccardo Fucile
PSICOPATICI, A LIBRO PAGA DEGLI INQUINATORI, BECERODESTRI: LA FAUNA DI COGLIONI E PREZZOLATI CHE NON CAPISCONO CHE “PRIMA VIENE IL PIANETA”
Ormai è evidente, per comprendere la carica di odio, antipatia e violenza che suscita in alcuni personaggi (e intere testate giornalistiche) Greta Thunberg col suo caparbio attivismo pro pianeta occorre rivolgersi alla psicanalisi.
Perchè nessun altro tipo di analisi risulta convincente, di fronte ai titoloni di giornali e ai commenti schiumanti un odio che non viene riservato nemmeno a chi avrebbe qualche grosso (planetario) motivo per meritarselo, tipo chi incendia l’Amazzonia.
Ecco, quella per l’ambiente sì che dovrebbe essere una lotta nè di destra nè di sinistra: semplicemente di chiunque viva su questo pianeta. Basta essere terrestre: #primaiterrestri (e non ce ne vogliano i fratelli alieni).
E invece no, la crociata di Greta, che ieri è giunta fino al Palazzo di vetro dell’Onu, suscita in taluni soggetti un tale risentimento che travalica la politica, o qualsiasi categoria razionale, per sconfinare in un altro territorio.
Basta scorrere i commenti in centinaia di thread, dove l’accusa più frequente è “manipolazione”: Greta è “manipolata” (dalla famiglia, dai poteri forti, dalla lobby ecologista — ce ne fosse una! — , dai comunisti, dai pauperisti, dai loschi plutogiudeomassoni che vogliono incatenare e impoverire vieppiù le masse, spaventandole col feticcio dell’estinzione e incutendo loro pure sensi di colpa), e a sua volta “manipola milioni di ragazzini” che — e questo è uno dei punti sensibili — si convincono che i più vecchi siano “pazzi, egoisti, irresponsabili e ignoranti” che rubano loro il futuro. Un invito all’insubordinazione generazionale, ohibò.
Esiste un costrutto psicanalitico molto interessante: si chiama complesso di Laio.
Proprio lui, il padre di Edipo (intestatario del ben più noto complesso), il re potente che teme di essere spodestato dal figlio, e lo elimina (Laio, dopo la profezia secondo cui sarebbe stato ucciso da suo figlio, che avrebbe pure sposato la madre, fece abbandonare il bambino sul monte Citerone). Un mito presente in molte culture: in Grecia è Crono che divora i figli, a Roma è Saturno. E alla base c’è la stessa paura: che i figli siano una minaccia. Una delle ambivalenze umane.
Appare assai evidente, nel caso di Greta, come questo complesso dilaghi: torme di ragazzini incazzati forse fanno davvero paura, ed è fastidioso che possano avere anche qualche ragione.
La cosa triste è che non si colga il valore di spinta e sprone di tutta questa planetaria sollevazione: proteggiamoci, chiedono questi ragazzi, non veneriamo solo il profitto (sono tante anche le dichiarazioni preoccupate per lo sprezzo con cui Greta parla di “crescita economica eterna” e di soldi, ed è curioso che contemporaneamente si accusino le giovani generazioni di essere materialiste, del tutto centrate sul proprio benessere ed egoiste…).
Cosa colgono gli schiumanti di tutto questo appassionato e generoso appello? “Fatevi da parte, siete vecchi e cattivi, vogliamo prendere il vostro posto e screditarvi”. Laio contro Edipo.
Poveracci, mi sa che i gretini sono loro.
(da “Huffingtonpost”)
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Settembre 24th, 2019 Riccardo Fucile
IL CONTO SALATO TRA PERDITE ALLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE E DANNI ALLE STRUTTURE
Negli ultimi 10 anni sono stati conteggiati danni per 14 miliardi di euro tra perdite della produzione nazionale e danni a strutture e infrastrutture nelle campagne a causa del clima impazzito.
Poi ci sono quelli arrecati alle altre attività produttive sempre a causa di alluvioni e disastri vari e i tanti morti.
Secondo le stime di Legambiente dal 2005 al 2016 nel nostro Paese si sono infatti contate quasi 24 mila vittime a cause di ondate di calore e di ben 157 delle alluvioni.
Non sorprende quindi vedere l’Italia nella top 10 dei paesi del mondo che hanno subito più danni dal 1998 ad oggi a causa di catastrofi naturali.
Spiega La Stampa:
I costi più alti li hanno pagati Usa (944,8 miliardi), Cina (492) e Giappone (376,3). L’Italia, con 56,6 miliardi, si piazza invece al settimo posto di questa drammatica graduatoria dietro alla Germania (57,9) e davanti alla Francia (43,3). Dallo studio di Coldiretti emerge che se le emissioni inquinanti non verranno ridotte entro la fine secolo la produzione di grano diminuirà del 20%, la soia del 40% ed il mais del 50% con conseguenze evidenti anche in Italia.
E gli ultimi dati dell’Ispra ci dicono che nemmeno la recessione ci viene più in aiuto, visto che tra aprile e giugno di quest’anno col Pil sceso dello 0,1% la produzione nazionale di CO2 è cresciuta dello 0,8%.
Per Legambiente «non esistono più alibi o scuse per rimanere fermi», ed «è urgente che il Paese approvi un piano nazionale, come hanno fatto gli altri paesi europei, in modo da coordinare le politiche di riduzione del rischio sul territorio ed avviare interventi rapidi a partire dai grandi centri urbani attraverso nuove strategie e adeguate risorse economiche».
(da agenzie)
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Settembre 24th, 2019 Riccardo Fucile
COME CAMERIERA “AVREBBE POTUTO URTARE LA SENSIBILITA’ DEGLI INVITATI”
Scartata da un’agenzia di reclutamento per un lavoro come cameriera a causa del colore della pelle.
L’episodio, raccontato dalla “Nuova Sardegna”, è accaduto a Nuoro ad una cameriera senegalese, residente da tempo in città e sposata ad un impiegato comunale.
“Mi hanno detto che non avrebbero accettato una donna di colore perchè avrebbe potuto disturbare la serenità degli ospiti”, ha raccontato la giovane.
A denunciare l’accaduto è stato il marito su Facebook: “Sono coniugato con una meravigliosa ragazza di colore appena stata oggetto di una gravissima discriminazione razziale – si legge infatti nel post -. Contattata da una amica per un lavoro da cameriera per un matrimonio si è presentata insieme ad altre 49 ragazze dal colore neutro. La professionalità della donna selezionatrice, molto attenta ai particolari, ha fatto in modo che percepisse la pericolosità del diverso ritenendo che la cosa avrebbe potuto turbare la sensibilità degli invitati”.
(da agenzie)
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