“CI AVETE ROTTO I POLMONI”: IN ITALIA UN MILIONE DI GIOVANI IN PIAZZA PER LO SCIOPERO SUL CLIMA
Settembre 27th, 2019 Riccardo FucileIL FUTURO DEL NOSTRO PIANETA MOBILITA DIVERSE GENERAZIONI (IGNORANTI E INQUINATORI A PARTE)
Da Palermo a Firenze, da Trieste a Napoli. Sono tantissimi i giovani che stanno manifestando per il clima, in tutto il Paese.
“Considerando che a Roma ora sono circa 200 mila, a Milano anche, la stima del numero totale in Italia è di oltre un milione di persone”, ha detto all’Agi Gianfranco Mascia di Friday for Future.
A Milano il corteo è partito da Largo Cairoli: un risciò al posto del classico camion, cartelli con carta riciclata, tanti striscione. E un ‘albero’ da piantare, simbolo della lotta alla cementificazione. Il sindaco Sala si unirà al corteo: “Sì faccio un salto, adesso c’è la riunione di giunta quindi ancora non so. Non so a che ora e dove raggiungerò il corteo”.
Ma quella del capoluogo lombardo, dove sono scesi in 150mila, è solo una delle 160 piazze che oggi, 27 settembre, si mobilitano per il futuro del pianeta.
A Torino spicca, tra gli altri, lo striscione: “Ci avete rotto i polmoni”. C’è un clima di festa, ma i giovani hanno le idee chiare. E vogliono salvare il loro avvenire.
Momenti di tensione si sono registrati solo a Palermo. Un gruppo di una trentina di giovani, vestiti tutti di nero, ha cercato di spezzare in due il lungo serpentone. Tanta gente, anche genitori con i figli delle scuole medie, ha rischiato di essere schiacciata sul cantiere della metropolitana. C’è stato un fuggi fuggi. In azione gli agenti antisommossa. Il blitz del gruppo in “nero” è avvenuto nella zona di via Ruggero Settimo, strapiena di ragazzi e genitori che manifestano per il rispetto dell’ambiente
Ci sono stati contatti fisici con alcuni degli studenti che stanno marciando in una clima di festa.
Serena l’atmosfera a Roma, dove ad accompagnare i giovani ci sono anche gli adulti. Nessun simbolo di partiti politici, ma tanti cartelli che chiedono un cambiamento urgente delle politiche ambientali: da ‘diritto al futuro’ a ‘stop emission’, passando per ‘vi siete goditi le stelle e ci avete lasciato un cielo a pecorelle’ o ‘ci avete rotto il clima’
A Venezia, invece, gli studenti hanno organizzato un flash mob: “Indosseremo maschera e boccaglio per dire che ‘abbiamo l’acqua alla gola”, spiegano. Hanno appeso uno striscione per ricordare che la città , in caso di catastrofi climatiche, sarà la prima ad affondare: “Venice will sink first”.
“Abbiamo l’acqua alla gola per colpa del surriscaldamento globale e dell’innalzamento del livello del mare, ma anche perchè annaspiamo ogni giorno in un sistema scolastico sottofinanziato, vecchio e inadatto a rispondere alle nostre esigenze”, dichiara Tommaso Biancuzzi, Coordinatore Regionale della Rete degli Studenti Medi Veneto .
Viola Valabrega, Coordinatrice della Rete degli Studenti Medi di Venezia, spiega “Venezia sarà la prima ad affondare. Noi studenti non possiamo più rimanere fermi a guardare. Vogliamo investimenti per una scuola e un pianeta che non ci lascino con l’acqua alla gola. Per questo oggi saremo in piazza, nella nostra città come in tutta Italia!”
Fiumi colorati a Napoli, dove si vedono bandiere e striscioni. E si sente la musica. “Non rompeteci il futuro”, “La Terra è una sola”, si legge sugli striscioni. “Basta roghi e veleni”, si legge su uno striscione portato in corteo dagli studenti di Giugliano.
E la fondatrice del movimento, Greta Thungberg saluta l’Italia e le altre piazze di tutto il globo su Twitter: “Buona fortuna a tutti quelli che stanno scioperando in tutto il mondo. Il cambiamento sta arrivando!”.
(da agenzie)