Febbraio 28th, 2020 Riccardo Fucile VENIAMO TRATTATI COME LUI VOLEVA FARE CON I “MIGRANTI CHE ARRIVANO CON I BARCONI”… E MINACCIARE ALTRI PAESI PERCHE’ ADOTTANO MISURE DI SICUREZZA SANITARIA NON E’ CERTO UNA MOSSA INTELLIGENTE
La cosa straordinaria è che lui dimentica quello che ha fatto e ha detto negli ultimi anni: chiudendo i
porti, trattando i migranti come potenziali stupratori, terroristi e delinquenti facendo nelle dichiarazioni di tutta l’erba un fascio e avendo parole sprezzanti per tanti paesi, con l’eccezione dell’Ungheria di Orban, Putin e perfino Trump nonostante la sciagurata politica dei dazi del miliardario sta causando danno all’economia, italiana compresa.
E adesso che dice? “Altri Paesi non ci vogliono, non vogliono lavoratori italiani e i nostri prodotti? Ce ne ricorderemo quando torneremo al governo”.
Così Matteo Salvini, in una diretta Facebook, commentando l’atteggiamento di alcuni Paesi nei confronti dell’Italia per il coronavirus.
Ma non era Salvini quello che pochi giorni fa aveva detto che bisognava ‘sigillare’ le frontiere? O era il sosia? No era lui. Ma in quei giorni sperava di poter lanciare una campagna xenofoba sostenendo che il virus sarebbe arrivato in Italia con i barconi e gli africani.
Poi è accaduto che il virus sia stato diffuso in Italia e in altri paesi da due focolai, uno in Veneto e uno in Lombardia, e gli ‘africani’ sono diventati gli italiani e i padani.
(da Globalist)
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Febbraio 28th, 2020 Riccardo Fucile SALVINI E’ DI NUOVO IN VACANZA E LO SVENTOLATORE DI ROSARI DIMENTICA CHE OGGI E’ IL PRIMO VENERDI DI QUARESIMA E NON SI MANGIA CARNE
Salvini è in vacanza. E fin qui, niente di nuovo: si sa che il leader della Lega al lavoro è allergico quanto Di Maio al congiuntivo.
Essendosi ritrovato improvvisamente libero da altri impegni nel Nord Italia a causa dell’emergenza Coronavirus (impegni elettorali durante i quali, comunque, si sarebbe dato alla bella vita, come dimostrano le centinaia di foto mentre bacia forme di parmigiano in Emilia-Romagna), Salvini ha deciso di prendersi una pausa dalla sua intensa attività lavorativa di leader dell’opposizione per portare la figlia (‘La sua principessa’ come scrive su twitter) a sciare in Trentino Alto-Adige.
Il tutto, come è intuibile dalla frase che accompagna la foto che lo ritrae con un tagliere di salumi in una mano e un calice di champagne nell’altra, per rafforzare il turismo italiano in un momento in cui, per contrappasso, sono gli altri paesi che non ci vogliono, nè vogliono venire a causa della paura del Coronavirus. “Prodotti trentini, neve trentina. Amiamo l’Italia, stiamo in Italia” scrive Salvini.
Se non fosse che Salvini detiene il record di parlamentare più assenteista in seno all’Ue, se non fosse che, da quel che vediamo dai social, dal Papeete fino ad oggi la vacanza del Capitano non si è mai fermata, sarebbe quasi tutto accettabile.
Ma non possiamo non considerare che Salvini va a sciare nello stesso periodo dell’emergenza Coronavirus, nello stesso periodo in cui accusa Conte di non essere all’altezza dell’emergenza.
Salvini ormai è abituato così: lui deve fare i comizi e mangiare, al resto pensa la Bestia. Fosse per lui, saremmo in campagna elettorale permanente, in quello non lo batte nessuno.
Ma quando si tratta di lavorare, chi glielo spiega che non può mollare tutto e andare a sciare, o al mare? Chi glielo dice ai figlioli che non possono più farsi giretti sulle moto d’acqua della polizia? Chi lo avverte che in momenti di emergenza si mangia un panino al volo e le forme di parmigiano non si possono baciare più
Noi a Salvini gli auguriamo di rimanere in vacanza il più a lungo possibile. Si goda la vita, mangi salumi, beva champagne. Non si curi più della politica, passi tempo di qualità con i suoi figli. Sia solo papà , e non anche ministro.
Post Scriptum: oggi è il primo venerdì di Quaresima. Qualcuno avverta lo sventolatore di rosari che non si mangia carne. Almeno, non se sei cristiano.
(da Globalist)
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Febbraio 28th, 2020 Riccardo Fucile “LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DELLE PERSONE NON SE NE ACCORGERA’, ALCUNI NE RISENTIRANNO E PER POCHI AVREMO FORME GRAVI”
“Il numero di casi di sindrome simil-influenzale causata dal nuovo coronavirus sta aumentando.
Covid-19 è presente in nuovi Paesi, e c’era da aspettarselo che l’Organizzazione mondiale della sanità alzasse il livello di allarme”.
A dichiararlo la virologa Ilaria Capua, direttrice dell’One Health Center of Excellence dell’Università della Florida, raggiunta telefonicamente dall’Adnkronos Salute. “E’ di oggi — aggiunge — la notizia del primo caso di contagio in Nigeria, Paese africano molto popolato e con moltissimi contatti internazionali. Mentre in Usa ci sono casi di trasmissione all’interno di alcune comunità . Dunque il virus sta circolando. Dunque la decisione dell’Oms era attesa”.
Capua ha quindi aggiunto: “A questo punto possiamo formulare varie ipotesi: la mia è che questo virus continuerà a circolare nella popolazione camuffandosi da influenza o virus respitarorio. La stragrande maggioranza delle persone non se ne accorgerà , alcuni ne risentiranno, e per pochi altri avremo forme gravi. Sono però cautamente ottimista — aggiunge — che questo sia lo scenario più probabile. Non credo però che ci saranno cluster importanti di mortalità . Questo è un momento di responsabilità collettiva, quello del coronavirus non è un problema su cui scherzare: ci sono aziende e famiglie in difficoltà , occorre fare squadra e fare sistema, il ‘sistema Italia’”.
Proprio oggi il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus ha dichiarato: “La minaccia per l’epidemia di coronavirus al livello mondiale è stata elevata a livello ‘molto alto. Il continuo aumento nel numero dei casi di Covid19 e del numero dei paesi affetti negli ultimi giorni sono motivi di preoccupazione. I nostri epidemiologi stanno monitorando questi sviluppi di continuo e noi ora abbiamo elevato il livello di rischio di diffusione globale a livello molto alto”
(da Fanpage)
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Febbraio 28th, 2020 Riccardo Fucile PIAZZA AFFARI CHIUDE A -3,6%, LA PERDITA NELLA SETTIMANA SUPERA L’11%… PETROLIO A PICCO
Per i mercati azionari globali è la peggiore settimana dal 2008. Lo rivela il Financial Times, secondo il quale le azioni in media hanno perso un decimo del loro valore in questi sette giorni. Anche oggi le Borse colano a picco per la paura della pandemia da coronavirus.
Pesante scivolone per Piazza Affari: l’indice Ftse Mib ha chiuso in calo del 3,58% dopo aver sfiorato un ribasso di cinque punti percentuali, l’Ftse All share in discesa dello 3,47% (bruciati altri 22,5 miliardi di capitalizzazione), con le Borse europee che, in un clima molto nervoso, si sono mosse sugli stessi livelli. Per Milano la perdita nella settimana è pari all′11,2%.
Londra ha concluso l’ultima seduta della settimana in calo del 3,1%, Parigi del 3,3% e Francoforte in ribasso del 3,8%. Male anche Wall Street. “E’ una situazione seria, ma non credo che la caduta dei mercati finanziari avrà degli effetti di lungo termine” ha provato a rassicurare Larry Kudlow, consigliere economico della Casa Bianca.
Il coronavirus ormai non è più un’emergenza cinese: per il terzo giorno consecutivo i dati di contagio fuori dalla Cina hanno superato quelli all’interno. L’indice Vix, una delle misure più attentamente osservate sulla volatilità dei listini è salito fino a 47, aumentando di quasi tre volte, a dimostrazione dell’incertezza e dello spavento che regna sui mercati.
Le quotazioni del petrolio a New York accentuano la loro caduta col greggio che è arrivato a perdere oltre il 7%, sotto ai 44 dollari al barile. Il Brent perde il 4% e scende sotto la soglia dei 50 dollari al barile, a 49,7 dollari, toccando i minimi da luglio 2017. Il greggio Wti è in ribasso del 4,3% a 45 dollari al barile.
(da agenzie)
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Febbraio 28th, 2020 Riccardo Fucile IL LAVORO FIRMATO DA SCIENZIATI DELLA STATALE DI MILANO
La circolazione del nuovo coronavirus in Cina è cominciata diverso tempo prima rispetto ai primi
casi di “polmonite misteriosa” individuati nel Paese asiatico. A ricostruire i primi mesi di vita della Covid-19 è uno studio italiano firmato da scienziati dell’università Statale di Milano. Un’indagine epidemiologico-molecolare effettuata su 52 genomi virali completi del patogeno, dalla quale emerge una stima chiave: “L’origine dell’epidemia da Sars-CoV-2 può essere collocata tra la seconda metà di ottobre e la prima metà di novembre 2019, quindi alcune settimane prima rispetto ai primi casi di polmonite identificati”.
L’origine dell’epidemia
Comparsa “tra la seconda metà di ottobre e la prima metà di novembre 2019”, l’epidemia di nuovo coronavirus ha avuto a partire da dicembre una super accelerazione: da allora, ogni contagiato ha prodotto altri 2,6 casi e il tempo di raddoppio dell’epidemia è stato di quattro giorni.
“La stima del numero riproduttivo (il numero di casi generati da ogni singolo caso), ovvero il parametro che misura la rapidità con cui il virus viene trasmesso, attuata utilizzando modelli matematici ed evolutivi – spiegano gli scienziati milanesi – ha consentito di evidenziare una vera accelerazione nella capacità di propagazione del virus, una spinta espansiva databile a dicembre 2019. Da un numero riproduttivo molto contenuto, inferiore a 1, a dicembre il virus è infatti passato a 2,6, osservazione che permette di ipotizzare la rapida acquisizione di una maggior efficienza di trasmissione del virus”. Questa trasformazione, ipotizzano gli studiosi, “potrebbe essere dovuta a variazioni o nelle capacità del virus di trasmettersi da uomo a uomo, o nelle caratteristiche della popolazione prevalentemente infettata”
L’accelerazione a dicembr
Un altro aspetto chiave rilevato dai ricercatori, “collegato al precedente, è il tempo di raddoppiamento dell’epidemia”, cioè il periodo nell’arco del quale si raddoppia il numero degli infetti. E’ stato “stimato a partire da dicembre in circa quattro giorni, quindi inferiore a quello calcolato sulla base del numero dei casi notificati nello stesso periodo, che risultava pari a circa una settimana”. La teoria degli scienziati è “che la trasmissione animale serbatoio-uomo e le prime trasmissioni interumane siano state limitatamente efficienti, per poi aumentare in rapidità ed efficienza durante il mese di dicembre”
Le misure adottate in Cina
“E’ verosimile – commentano comunque gli autori – che tale rapidità di crescita dei casi si sia successivamente ridotta in seguito alle misure restrittive adottate in Cina. Ulteriori studi su genomi isolati in un periodo più recente potranno confermare l’utilità di queste tecniche anche nel valutare gli effetti delle misure di prevenzione adottate”. “L’epidemiologia molecolare e lo studio della filogenesi virale – concludono i ricercatori – non sono influenzati da possibili fonti di incertezza, come i ritardi di notifica o le sottonotifiche di nuovi casi e rappresentano quindi un importante strumento complementare all’epidemiologia classica”.
La ricerc
Il lavoro dei ricercatori italiani è stato appena accettato per la pubblicazione sul Journal of Medical Virology e i risultati sono già stati inviati dalla rivista all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). L’èquipe è di Gianguglielmo Zehender, Alessia Lai e Massimo Galli del Dipartimento di Scienze biomediche e cliniche (Dibic) Luigi Sacco dell’Università degli Studi di Milano e Crc Episomi (Epidemiologia e sorveglianza molecolare delle infezioni). La ricerca, condotta nel laboratorio della Clinica delle Malattie infettive del Dibic all’ospedale Sacco di Milano, è stata svolta “sulle variazioni del genoma virale e quindi sulla filogenesi del virus stesso – precisano gli autori – e non sul numero dei casi osservati”.
Oggetto dell’indagine 52 genomi virali completi di Sars-Cov-2 depositati in banche dati al 30 gennaio 2020. “La ricerca ha consentito la datazione dell’origine e la ricostruzione della diffusione dell’infezione nei primi mesi dell’epidemia in Cina – evidenziano gli studiosi – attraverso la stima di parametri epidemiologici fondamentali come il numero riproduttivo di base (R0) e il tempo di raddoppiamento delle infezioni”
La scoperta cinese delle lacrim
Alcuni ricercatori cinesi hanno recentemente rilevato il nuovo coronavirus nelle lacrime e nelle secrezioni congiuntivali di un paziente affetto da COVID-19. Un gruppo di ricercatori del First Affiliated Hospital della Scuola di Medicina della Zhejiang University ha condotto uno studio sui campioni raccolti in ospedale da 30 diversi pazienti risultati contagiati tra il 26 gennaio e il 9 febbraio. Tra questi, due campioni di secrezioni lacrimali e congiuntivali ottenuti da un paziente affetto da congiuntivite sono risultati positivi al nuovo virus, mentre 58 campioni prelevati da altri pazienti avevano prodotto risultati negativi.
(da “La Repubblica”)
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Febbraio 28th, 2020 Riccardo Fucile TUTTI I CASI DI CONTAGI DETERMINATI DA ITALIANI ALL’ESTERO
La minaccia per l’epidemia di coronavirus al livello mondiale è stata elevata a livello “molto alto”. Lo ha detto il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus nel briefing a Ginevra sull’epidemia, sottolineando che “abbiamo ancora la possibilità di contenere questo coronavirus, se azioni forti vengono prese per individuare i casi precocemente, isolare e curare i pazienti e tracciare i contatti”.
“Il continuo aumento nel numero dei casi di Covid19 e del numero dei paesi affetti negli ultimi giorni sono motivi di preoccupazione. I nostri epidemiologi stanno monitorando questi sviluppi di continuo e noi ora abbiamo elevato il livello di rischio di diffusione globale a livello molto alto”, ha spiegato il capo dell’Oms.
“Da ieri abbiamo registrato i primi casi di contagi in Danimarca, Estonia, Lituania, Paesi Bassi, Nigeria. Tutti questi casi hanno legami con l’Italia” ha spiegato l’Oms, specificando che “24 casi sono stati esportati dall’Italia in 14 paesi, 97 casi sono stati esportati dall’Iran in 11 paesi”, ha aggiunto.
Tuttavia “non bisogna fare retorica, nessun Paese è responsabile di un’epidemia, nemmeno gli animali hanno colpa se diffondono un virus. Bisogna fare attenzione al linguaggio che usiamo in questo momento di difficoltà , perchè lo stigma non sarebbe di alcun aiuto” ha evidenziato Mike Ryan, a capo del Programma di emergenze sanitarie dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
Si sta anche lavorando per fare progressi sul fronte di terapie e vaccini. “Oltre venti vaccini sono in fase di sviluppo a livello globale e varie terapie farmacologiche sono in fase di test clinici” ha detto il direttore generale, sottolineando che l’Oms “attende i primi risultati in poche settimane”.
Dalla Nigeria all’Islanda, i casi legati all’Italia
*NIGERIA: un italiano rientrato da Milano il 25 febbraio è ricoverato in ospedale. È il primo registrato nel Paese.
*DANIMARCA: il primo danese risultato positivo è un turista che ha trascorso una settimana di vacanza vicino a Sondrio.
*OLANDA: il primo caso è una persona tornata dal nord Italia.
*MESSICO: un uomo di 34 anni proveniente dal nord Italia è il primo con l’infezione. E’ ricoverato.
*LITUANIA: una donna tornata da Verona il 24 febbraio è in isolamento ma non ha febbre o altri sintomi.
*ALGERIA: il primo caso accertato è un dipendente italiano dell’Eni, arrivato nel Paese il 17 febbraio.
*SPAGNA: due italiani originari di Piacenza sono risultati contagiati a Tenerife. Il primo caso in Catalogna è un’italiana di 36 anni appena rientrata da un viaggio nel nord Italia.
*ROMANIA: il primo caso di Covid-19 è un dipendente di un ristorante gestito da un italiano.
*CROAZIA: il primo contagio è un giovane croato che era stato a Milano la settimana prima.
*AUSTRIA: i due casi accertati sono una coppia di 24enni provenienti dalla Lombardia.
*SVIZZERA: il primo caso, nel Canton Ticino, è un 70enne contagiato nella zona di Milano durante una manifestazione.
*BRASILE: un uomo di San Paolo, appena rientrato dall’Italia, è risultato positivo ai test. E’ il primo del Paese.
*GRECIA: il primo contagio è una donna greca di 38 anni, ritornata da un recente viaggio in una zona del nord Italia.
*REGNO UNITO: segnalate la prima infezione in Irlanda del Nord e la prima in Galles. Entrambe riguardano persone provenienti dall’Italia settentrionale.
*EMIRATI ARABI UNITI: cancellate le ultime due tappe dell’UAE Tour di ciclismo dopo che due italiani membri dello staff sono stati trovati positivi.
*FRANCIA: il primo caso diagnosticato a Nizza è una donna rientrata da Milano. In precedenza era stato ricoverato un cittadino francese rientrato dalla Lombardia.
*ISRAELE: un uomo è tornato dall’Italia con il coronavirus. In seguito il governo ha firmato un decreto che impedisce l’ingresso a chi arriva dall’Italia.
*GERMANIA: il primo caso nel Land meridionale del Baden-Wuerttemberg è un tedesco di 25 anni che avrebbe contratto il virus durante un viaggio a Milano.
*ISLANDA: un 80enne islandese di rientro dall’Italia è il primo contagiato del Paese.
(da “Huffingtonpost”)
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Febbraio 28th, 2020 Riccardo Fucile IL SECONDO PACCHETTO LA PROSSIMA SETTIMANA: “STANZIEREMO RISORSE ADEGUATE”
Scende in sala stampa a Palazzo Chigi il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e annuncia che il
Governo ha predisposto un decreto con “un primo pacchetto di misure, in tempi record, una prima risposta concreta di sostegno” alle aree più colpite dall’emergenza coronavirus.
La prossima settimana un secondo decreto, assicura il ministro, prevederà “misure di sostegno sia ai territori più colpiti sia ai settori più colpiti”.
Gualtieri garantisce che “stanzieremo risorse adeguate per gli interventi di rilancio e sostegno all’economia”.
Secondo il ministro la crisi va affrontata con “determinazione, unità , serietà e fiducia”, consapevoli che “il paese può andare avanti, l’economia può ripartire ed essere sostenuta”.
Una delle misure previste è la sospensione di cartelle e tributi per i cittadini nei Comuni della “zona rossa”. A chi gli domanda di commentare la richiesta di Matteo Salvini di estendere questa sospensione a tutta Italia, Gualtieri replica che ci sarà la sospensione dei pagamenti negli 11 comuni della ‘zona rossa’ fino al 30 aprile. La sospensione dei pagamenti su tutto il territorio nazionale varrà solo per il settore alberghiero.
Tuttavia “la sospensione integrale di tutti i pagamenti fiscali in tutta Italia non è un’idea saggia e utile, ci concentriamo sulle cose serie che hanno un impatto proporzionato agli effetti economici del virus”.
Sul turismo “c’è la sospensione per tutto il settore alberghiero italiano dei pagamenti dei contributi previdenziali e delle ritenute fiscali perchè quel settore ha subito e sta subendo delle cancellazioni quindi dovevamo dare una risposta immediata, anche dal punto di vista della liquidità . Ma questo non esaurisce le misure che vareremo sul settore del turismo”.
Per quanto riguarda la sanità , Gualtieri ha assicurato che le risorse sono garantite. “Abbiamo fatto bene a non fare tagli e aumentare risorse per la sanità nella legge di bilancio. Monitoriamo i bisogni in relazione all’evoluzione della vicenda, tutte le risorse necessarie sono garantite e assicurate”.
Cosa prevede il decreto. Sospensione di tutti i pagamenti, non solo delle tasse ma anche di contributi e premi dell’Rc auto.
Tutele per i lavoratori, dalla cassa integrazione a un’indennità specifica per gli autonomi fino alle norme ‘salva-stipendio’ per i dipendenti pubblici.
E poi mano tesa alle imprese, a partire da quelle del turismo. “Con questo decreto – ha detto Gualtieri – completiamo la sospensione di tutti i tributi, adempimenti, bollette degli 11 Comuni colpiti dal virus, la cosiddetta zona rossa, potenziamo gli strumenti di cassa integrazione e sostegno al reddito per lavoratori sia dipendenti che autonomi dei comuni e delle tre regioni” coinvolte.
Il Governo darà un “sostegno al turismo attraverso una sospensione del pagamento dei contributi previdenziali e delle ritenute fiscali per tutte le imprese del settore”. Inoltre, agevolerà “l’accesso al fondo di garanzia per le piccole imprese per garantire più liquidità a imprese in difficoltà ”. Ed ancora, con il decreto “saranno stanziate risorse per il sostegno all’export e introdotta una serie di altre misure più dettagliate.
(da “Huffingtonpost”)
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Febbraio 28th, 2020 Riccardo Fucile LE NUOVE VITTIME SONO TRE ULTRAOTTANTENNI E UN 77ENNE … META’ DEI CONTAGIATI SONO ASINTOMATICI
″Sulla base dei dati comunicati dalle regioni, sono 821 le persone ammalate, 46 i guariti e 21 deceduti” Lo ha detto il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, durante la conferenza stampa quotidiana sui casi di coronavirus in Italia. Le vittime di oggi sono 4, “tre delle quali ultra 80enni e un 77enne. Non sappiamo ancora se sono decedute in conseguenza del coronavirus. Ce lo dirà l’istituto superiore di sanità ”, ha dichiarato.
“La metà sono persone asintomatiche, o con sintomi talmente lievi che non hanno bisogno di ospedalizzazione”, ha spiegato Borrelli. 412 sono asintomatici o con sintomi lievi, e si trovano in isolamento domiciliare, mentre 345 sono ricoverati in ospedale, 64 in terapia intensiva.
“L’assistenza alla popolazione prosegue. Lunedì riapriranno le poste in alcuni Comuni per pagare le pensioni. Nelle zone rosse la vita proseguirà regolarmente”. Per quanto riguarda la situazione dell’ospedale di Lodi: “ieri sera dopo le 19 al Comitato operativo era arrivata segnalazione che più di 100 persone erano in coda per essere visitate. La sanità regionale ha disposto il potenziamento del presidio di pronto soccorso e la criticità è rientrata”.
Altre misure dipenderanno dalle scelte dell’esecutivo: “Il governo sta lavorando ad un Decreto del presidente del Consiglio dei ministri che andrà a ridisegnare le misure nei territori, in vista della scadenza delle ordinanze firmate dal ministro della Sanità e dai presidenti delle Regioni”. Le misure dovrebbero essere pronte entro domani, secondo il capo della Protezione Civile. Il Consiglio dei Ministri è previsto per le 19:30.
Borrelli ha firmato due ordinanze, una per il “potenziamento dei dispositivi di areazione” degli ospedali, mentre l’altra per l’affidamento all’Istituto Superiore della Sanità , “con la preziosa collaborazione delle Regioni, con le quali stiamo condividendo un database per avere informazioni standardizzate”, ha spiegato il professor Silvio Brusaferro dell’Iss, presente in conferenza stampa. Grazie a queste scelte, “a breve i dati saranno resi omogenei per tutte le Regioni”.
(da “Huffingtonpost“)
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Febbraio 28th, 2020 Riccardo Fucile “UN GOVERNO C’E’, DATEGLI UNA MANO”
Alla fine l’incontro al Quirinale tra Sergio Mattarella e Matteo Salvini non è andato come sperava il
Capitano.
Ieri i giornali erano pieni di retroscena sul governissimo per far fuori Conte che i due Mattei erano pronti a mettere insieme, e che quindi avrebbe potuto avere una maggioranza ampia dalla Lega a Italia Viva.
Ma nel colloquio al Quirinale durato una ventina di minuti il segretario del Carroccio ha chiesto di «riaprire il Nord» e illustrato le sue proposte economiche. Senza andare oltre. Anzi, racconta Wanda Marra sul Fatto, c’è stato un bell’esempio di scena muta all’interno di una tragedia in due atti:
Scena numero uno.
Si svolge alla Camera, quando, davanti ai cronisti convocati per l’occasione, Matteo Salvini dichiara: “La Lega c’è per accompagnare il paese al voto e fuori dal pantano”. Un’apertura al governo di unità nazionale che Renzi evocava mercoledì pomeriggio in Senato.
Scena numero due.
Sergio Mattarella e il leader della Lega si incontrano al Quirinale. Nei racconti che arrivano da entrambi i protagonisti il colloquio è interlocutorio.Il leader della Lega dice al presidente che serve un rilancio dell’economia. Senza parlare nè di elezioni, nè di un altro esecutivo. Di fondo, dunque, un tentativo di riaccreditarsi in maniera più istituzionale. Tanto che il presidente gli può suggerire: “Un governo c’è, dategli una mano”.
L’unità nazionale, secondo il presidente della Repubblica, si può fare quindi tranquillamente con il governo in carica se le intenzioni sono sincere.
Ma siccome, appunto, le intenzioni della Lega non sono sincere perchè al Carroccio interessa solo andare al voto il prima possibile, ecco che si spiega il due di picche del Quirinale al Capitano.
Anche il retroscena della Stampa oggi conferma che tra Salvini e Mattarella non si è parlato di governissimo ma l’incontro è servito perlomeno a ricucire gli strappi tra la Lega e il Quirinale: per questo il “regista” Giancarlo Giorgetti può dirsi soddisfatto.
E registra comunque un’apertura sul futuro prossimo con l’esecutivo Conte in difficoltà e l’ombra della recessione che si staglia sempre più minacciosa sull’Italia:
Il dubbio che un governo fragile in Parlamento, e minoritario nel Paese, possa resistere a lungo non è soltanto di Salvini o del centrodestra. Chiunque abbia la testa sulle spalle si pone delle domande. Il futuro, piaccia o meno, è sul tavolo del presidente.
Ma, si spiega ancora, l’ex ministro dell’Interno cerca invece un «traghettatore» che porti alle elezioni politiche, non fa nomi ma è chiaro quale sia la scialuppa che gli servirebbe: quella di Italia Viva.
Dovrebbe essere Matteo Renzi il protagonista di una crisi di governo con l’obiettivo comune di far fuori il premier e mettere in piedi una “Cosa” che traghetti, appunto, fuori dall’emergenza economica provocata dal coronavirus e metta in campo quel «piano choc» di cui ha parlato ieri Salvini.
Riprendendo (non a caso) l’espressione usata nelle scorse settimane dallo stesso Renzi per lanciare il suo progetto economico basato soprattutto sul finanziamento di opere pubbliche e nuove infrastrutture.
Ma «la premessa necessaria per un piano di rilancio del Paese — sostiene Salvini — è che non ci sia più Conte a fare il presidente del Consiglio». Di fatto il «traghettatore» dovrebbe essere Renzi, poi chi sarebbe il nuovo inquilino di Palazzo Chigi è tutto da vedere. Il punto è che non ci sono nomi alternativi a Conte e la mossa di Salvini appare velleitaria non solo ai suoi avversari ma agli stessi alleati di centrodestra.
Per ora quindi Conte ha i secoli contati.
(da “NextQuotidiano”)
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