Destra di Popolo.net

THE GOOD LOBBY: “NON E’ AMMISSIBILE CHE UN SENATORE DELLA REPUBBLICA PERCEPISCA UN COMPENSO PER PROMUOVERE GLI INTERESSI DI UN PAESE STRANIERO”

Gennaio 29th, 2021 Riccardo Fucile

L’ASSOCIAZIONE: “OCCORRE UNA NORMA CHE LIMITI LE ATTIVITA’ EXTRAPARLAMENTARI”… IN MOLTI STATI E’ CONSIDERATO UN ILLECITO IL LOBBISMO A FAVORE DI PAESI STRANIERI

Secondo Federico Anghelè, direttore dell’associazione, non è ammissibile che un senatore della Repubblica, e anche ex presidente del Consiglio, possa “viaggiare su un jet privato offerto dal fondo sovrano di un altro Paese”, così come non è opportuno, a suo avviso, che “egli percepisca un compenso regolare come membro del comitato dei garanti da una piattaforma di eventi che si propone di promuovere gli interessi internazionali di quello stesso Stato”.
“Come facciamo a essere certi che Renzi e gli esponenti di Italia Viva, il partito ex di maggioranza da lui guidato agiscano in piena autonomia quando sono chiamati a occuparsi dei rapporti dell’Italia con l’Arabia Saudita? Ed è opportuno che un senatore nel pieno delle sue funzioni offra consulenze retribuite a un altro Paese?” rimarca Anghelè.
Secondo il direttore di The Good Lobby la vicenda Renzi-Arabia Saudita evidenzia un vuoto normativo che le istituzioni internazionali chiedono di colmare già  da tempo: “È dal 1997 che il Consiglio d’Europa chiede all’Italia di introdurre un codice di condotta per i parlamentari. Mentre la Camera ha approvato il suo nel 2016 modellandolo su quello del Parlamento europeo, il Senato è rimasto indietro e non ha mai colmato la lacuna”.
“Il Senato non ha ancora introdotto un codice di condotta che regolamenti (e limiti) le attività  extraparlamentari dei senatori, prevenendone eventuali conflitti di interessi — dichiara ancora Anghelè — La legge anticorruzione ‘Spazzacorrotti’ sancisce il ‘divieto di ricevere contributi, prestazioni o altre forme di sostegno provenienti da governi o enti pubblici di Stati esteri e da persone giuridiche aventi sede in uno Stato estero non assoggettate a obblighi fiscali in Italia’. Ma si applica ai partiti politici e non anche ai membri eletti di quelle stesse forze politiche. Cosa si aspetta per colmare questo gap definendo una volta per tutte regole chiare e precise?”.
“Occorre senso di responsabilità  maggiori che dovrebbe indurre a valutare con attenzione ciò che è opportuno fare per non compromettere la credibilità  del Paese. E per non doversi giustificare dall’accusa di essere un (parlamentare) lobbista al soldo di una potenza straniera. Attività  considerata illecita in molti Paesi” conclude Federico Anghelè.

(da agenzie)

argomento: denuncia | Commenta »

DECAPITAZIONI IN PIAZZA, CIVILI BOMBARDATI, OPPOSITORI INCARCERATI

Gennaio 29th, 2021 Riccardo Fucile

ECCO L’ARABIA SAUDITA DI RENZI “CULLA DEL RINASCIMENTO”

Qualche giorno fa, il leader di Italia Viva Matteo Renzi è volato in Arabia Saudita, dove ha partecipato al panel “Il Futuro di Riad”, della Future Investement Initiative, l’iniziativa rinominata la ‘Davos del deserto’.
Un vertice internazionale organizzato a partire dal 2017 dal principe erede saudita Mohammed bin Salman per attrarre investimenti stranieri nel Golfo. Il dialogo tra lui e Renzi è stato trasmesso in video nella seconda e ultima giornata della conferenza, a cui hanno partecipato 150 relatori, tra cui David Solomon, ceo di Goldman Sachs, Stephen Schwarzman, direttore del fondo di investimento Blackstone e Larry Fink, ceo della società  americana Blackrock.
Renzi nel suo intervento ha sostenuto che “l’Arabia Saudita è il luogo del nuovo Rinascimento”. Un Rinascimento che somiglia molto a un Medioevo.
Tornando indietro nel tempo, ma neanche troppo, si può capire come stiano davvero le cose nel Paese.
Sei anni fa, il 9 gennaio 2015, Raif Badawi, blogger, attivista e fondatore del sito “Liberali sauditi”, riceveva le prime 50 frustate di una pena che ne prevedeva ben mille. Tutto accadeva nella pubblica piazza di fronte alla moschea al Jafali, Gedda era piena di gente. Il blogger era stato condannato per dei semplici post pubblicati sui social, accusati di “offendere l’Islam”. Raif Badawi è tuttora in carcere
L’ipocrisia sull’emancipazione femminile
Il 28 dicembre scorso, l’attivista saudita per i diritti delle donne Loujain al-Hathloul è stata condannata a cinque anni e otto mesi di carcere, al termine di un processo iniquo celebrato dal Tribunale penale speciale, che si occupa di casi di terrorismo.
Loujain è stata giudicata colpevole di “spionaggio per potenze straniere” e “cospirazione contro il regno” saudita, solo per aver promosso i diritti delle donne e aver chiesto e ottenuto la fine del sistema del guardiano maschile, deputato a presiedere su ogni aspetto della vita delle donne della sua famiglia.
Loujain è in carcere in Arabia Saudita solo perchè è stata tra le prime donne a mettersi alla guida di un’automobile. Insieme ad altre difensore dei diritti umani, Loujain stava conducendo una campagna pacifica per il diritto alla guida, per porre fine al sistema di tutela maschile e per la giustizia e l’uguaglianza delle donne in Arabia Saudita. Tre mesi dopo il suo arresto, altre donne difensore dei diritti umani sono state arrestate.
L’inganno del G20
A novembre 2020, l’Arabia Saudita ha ospitato il vertice del gruppo G20. Assumendone la presidenza, le autorità  saudite hanno pubblicizzato tutta una serie di iniziative sulle opportunità  di lavoro per le donne e hanno dichiarato che l’agenda del vertice è “fortemente orientata” verso l’emancipazione delle donne e delle ragazze. Tutto ciò, nonostante il fatto che le attiviste che hanno promosso le campagne per i diritti delle donne soffrano in carcere o siano sotto processo.
Oltre Loujain al-Hathloul, ci sono Nassima al-Sada, Samar Badawi, Maya’a al-Zahrani e Nouf Abdulaziz che hanno condotto campagne per i diritti delle donne, tra cui quelle per il diritto alla guida e per la fine del repressivo sistema di tutela maschile. E mentre l’Arabia Saudita si serve delle recenti riforme come l’allentamento delle restrizioni sociali e l’aver svincolato il sistema di tutela maschile dall’approvazione del tribunale per farsi pubblicità , le attiviste per i diritti delle donne restano in carcere
Pena di morte
Nel 2019 in Arabia Saudita si è registrato un numero record di esecuzioni, nonostante le cifre in calo a livello mondiale. In quell’anno sono state effettuate ben 184 condanne a morte — sei donne e 178 uomini — la cifra più alta mai registrato dall’ong Amnesty International nel paese durante un solo anno. Tra queste poco più della metà  erano cittadini stranieri. Nel 2018 si sono registrate 149 esecuzioni.
Solo nel 2020 c’è stata un’inversione di tendenza: le condanne a morte eseguite sono state 27, l’85% in meno del 2019. Secondo l’organizzazione non governativa Reprieve ci sono ancora 80 persone a rischio di essere condannate a morte in Arabia Saudita e molti sono attivisti per i diritti umani a cui non sono stati garantiti processi equi.
La maggior parte delle esecuzioni sono per crimini legati agli stupefacenti e omicidio. Amnesty International ha però documentato un maggiore ricorso alla pena di morte come arma politica contro i dissidenti appartenenti alla minoranza musulmana sciita.
Il 23 aprile 2019, si è tenuta un’esecuzione di massa di 37 persone, di cui 32 uomini sciiti condannati per “terrorismo” dopo processi basati su “confessioni” ottenute sotto tortura. Una delle persone messe a morte il 23 aprile era Hussein al-Mossalem, che mentre era detenuto in isolamento aveva subito ferite multiple incluso il naso rotto, una frattura alla clavicola e a una gamba, ed è stato anche picchiato con manganelli elettrici oltre ad aver subito altre forme di tortura.
“La pena di morte viene eseguita normalmente con decapitazione in pubblica piazza ed è prevista per molti reati”, spiega Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia. “Alcuni dei quali sono mascherati da terrorismo, ma riguardano attività  del tutto lecite. Nonostante una recente decisione di non mettere a morte minorenni al momento del reato, ce ne sono almeno tre condannati per terrorismo per aver preso parte a delle manifestazioni”
Jamal Kashoggi
Mohammed bin Salman è l’erede al trono dell’Arabia Saudita, su cui siede attualmente il re Salman bin Abdulaziz Al Saud. MBS, com’è conosciuto colloquialmente, è ministro della Difesa dal 2015 e dal 2017 è principe ereditario nonchè vice primo ministro. È lui la mente di Saudi Vision 2030, una serie di riforme che hanno come obiettivo quello di ristrutturare e rendere sostenibile il sistema economico del Paese. L’obiettivo è quello di renderlo meno dipendente dalle esportazioni petrolifere.
Per fare ciò, il principe erede saudita ha anche stretto accordi con gli organizzatori di grandi eventi internazionali (come la Dakar, la gara off-road più importante al mondo) e con la stessa Lega Serie A di calcio, che ha organizzato due edizioni della Supercoppa Italiana in terra saudita. La prima si è giocata a Jeddah nel gennaio 2019, la seconda a Riad nel dicembre dello stesso anno.
Il principe ereditario al trono Mohammed Bin Salman vuole modificare l’immagine del suo Paese come bastione dell’ultraconservatorismo, dove c’è poco se non nessuno spazio per la libertà  di espressione e la difesa dei diritti umani.
Sul rispetto delle libertà  civili e del dissenso, l’era Trump è stata un salvacondotto per bin Salman. L’omicidio nel 2018 di uno dei principali dissidenti sauditi all’estero, il giornalista Jamal Khashoggi — secondo la Cia e l’Onu l’assassinio è stato ordinato dal principe ereditario — ha suscitato una ondata di indignazione internazionale e ha affossato l’immagine di Bin Salman come giovane principe riformatore. Trump non aveva reagito al clamore internazionale. In un’intervista con il giornalista Bob Woodward aveva anche ammesso di aver in qualche modo protetto Bin Salman sul caso Khashoggi.
Il principe saudita è accusato invece di avere un ruolo determinante nell’assassinio di Jamal Kashoggi, giornalista noto per le sue posizioni contrarie a quello del principe ereditario. Kashoggi è morto ad Istanbul, in circostanze poco chiare, nell’ottobre 2018. Bin Salman è anche accusato inoltre di essere il mandante delle minacce nei confronti di Saad Al-Jabri, ex consigliere del Regno che dal 2017 è in esilio in Canada.
Proprio con il Canada, il Paese Saudita ha interrotto ogni tipo di relazione diplomatica nel 2018. Una decisione presa a seguito delle critiche espresse dalla ministra degli Esteri Chrystia Freeland sugli arresti degli attivisti Samar e Raif Badawi
La guerra in Yemen
L’Arabia Saudita da anni è coinvolta in veste di una delle maggiori potenze nella guerra civile in corso da cinque anni in Yemen. Con lei, anche l’Iran a giocare un ruolo determinante nel conflitto. Il blocco del rifornimento di medicinali che periodicamente si verifica ha portato 7 milioni di yemeniti alla morte con un’epidemia di colera che nel 2017 ha provocato 2.000 morti. La guerra civile nello Yemen ha causato oltre 230 mila vittime e una catastrofe umanitaria che coinvolge 22 milioni di persone.

(da agenzie)

argomento: denuncia | Commenta »

M5S SI SPACCA SUL DIALOGO CON RENZI, UNA PARTE (GIUSTAMENTE) NON LO VUOLE

Gennaio 29th, 2021 Riccardo Fucile

IL TIMORE CHE CONTE VOGLIA TORNARE AL VOTO

Hanno acceso una miccia che può far esplodere tutto.
A poche ore dalle consultazioni tra il Capo dello Stato Sergio Mattarella e il Movimento 5 Stelle, una parte dei grillini apre il fuoco contro Italia Viva. Il pentastallato Pino Cabras, vicepresidente della commissione Esteri alla Camera, deposita un’interrogazione in cui chiede al governo di “sapere come sia possibile che il leader di un partito che fino a pochi giorni fa esprimeva ministri e sottosegretari possa al contempo ricevere compensi da uno Stato straniero”. Sotto accusa c’è il viaggio di Matteo Renzi in Arabia Saudita.
Dai pentastellati che invece spingono per un ritorno al dialogo con Matteo Renzi, questa mossa viene letta come una dichiarazioni di guerra che può far saltare il tavolo che si sarebbe potuto riaprire tra gli ex alleati. Una mossa manovrata da chi, come Alessandro Di Battista, chiede di chiudere con Matteo Renzi. Sullo sfondo c’è anche il timore che Giuseppe Conte voglia tornare al voto non fidandosi di Matteo Renzi. Ora la strada appare davvero in salita.
Tutto ciò avviene in un giorno chiave per le sorti di questa legislatura. Oggi infatti i riflettori sono puntati sulla delegazione pentastellata che alle 17 salirà  al Colle per parlare con il presidente della Repubblica nell’ambito delle consultazioni.
È qui che i pentastellati dovranno dire chiaramente se vogliono ancora governare con Italia Viva o se invece vogliono separare la loro strada da quella del senatore di Rignano come chiede Alessandro Di Battista e come lascia pensare l’interrogazione presentata dal deputato Cabras.
M5s prova con difficoltà  a mettere insieme i pezzi durante una war room tra i vertici iniziata questa mattina.
Il Movimento, come è evidente, è spaccato a metà . Da un lato c’è chi vorrebbe riallacciare i fili del dialogo con i renziani sottolineando però il fatto che è stato il senatore di Rignano a rompere con il resto della maggioranza e non viceversa, come ieri invece ha provato a far credere durante le dichiarazioni alla stampa.
In questo caso punto imprescindibile resterebbe comunque la permanenza di Giuseppe Conte a Palazzo Chigi. La paura? Che sia Renzi a dettare le condizioni. Dall’altro, come dimostra l’interrogazione, c’è chi vuol far saltare tutto e tornare al voto.
Alle 16, prima dei 5Stelle, al Colle sarà  il turno del centrodestra.
Un’unità  solo formale dal momento che in realtà  ci sono diverse posizioni. Giorgia Meloni punta al voto, Forza Italia chiede, come sostiene Renato Schifani, “un’assunzione collettiva di responsabilità ” e non esclude un governo di unità  nazionale. Matteo Salvini che immagina solo un governo di centrodestra o le elezioni.

(da “Huffingtonpost”)

argomento: governo | Commenta »

UNA FOTO DI HITLER NEL GIORNO DELLA MEMORIA: L’ULTIMO DELIRIO DEL CONSIGLIERE COMUNALE TRIESTINO ELETTO CON LA LEGA

Gennaio 29th, 2021 Riccardo Fucile

POSTA UN RITRATTO DI HITLER SUI SOCIAL: O IN GALERA O AL REPARTO PSICHIATRICO, LE LEGGI CI SONO, E’ ORA DI APPLICARLE

Una foto di Hitler per “celebrare” il Giorno della Memoria. È l’ultima, agghiacciante, trovata di Fabio Tuiach, il pugile professionista prestato — purtroppo per noi — alla politica,   consigliere comunale di 41 anni a Trieste eletto con la Lega, passato a Forza Nuova e infine nel misto, con parentesi tra il mistico e il delirante tra la Legione straniera e Lourdes.
Erano le ore 22.02 del 27 gennaio quando Tuiach ha pensato bene di modificare la propria foto profilo sul suo account Vk, il social network russo diventato il punto di ritrovo di sovranisti ed estremisti di tutto il mondo, sostituendola con uno scatto che ritrae Adolf Hitler attorniato da un gruppo di giovani donne sorridenti.
Questa follia, salutata da 5 like, è solo l’ultima di una lunga serie di atti e dichiarazioni deliranti da parte di Tuiach, già  in passato balzato agli onori — si fa per dire — della cronaca il 18 novembre 2019 per una sua frase pronunciata in Consiglio comunale durante il voto sul conferimento della cittadinanza onoraria a Liliana Segre:
“Da profondamente cattolico” aveva detto, si era sentito “offeso” dal fatto che Segre avesse ricordato che “Gesù era ebreo”.
Già  in passato si era avventurato in dissertazioni religiose di un certo livello, come quando affermò: “Maometto? Era un pedofilo e noi non accetteremo mai questa cultura”. Ma basta scorrere la sua ricca pagina Wikipedia alla voce controversie per avere un quadro più preciso di chi stiamo parlando.
Ha giustificato l’omicidio di Stefano Cucchi da parte delle forze dell’ordine con la motivazione che essendo lui spacciatore se lo sarebbe meritato.
Nel gennaio 2019 propone una mozione per impedire il Gay pride a Trieste asserendo, senza prove, che «i Gay Pride in passato si sono macchiati di sconcerie ed atti osceni anche davanti ai bambini» richiedendo alla «diocesi di Trieste di organizzare, con tutti i cattolici, un rosario pubblico riparatore all’abominio del gay pride».
Ad aprile 2020, durante la Pandemia di COVID-19 del 2019-2021, ha proposto tramite un post su Facebook di multare le donne che si fossero rifiutate di fare sesso con i propri mariti, asserendo che una sana vita sessuale, unita al benessere spirituale, avrebbe aiutato a combattere lo stress da isolamento.
Nel gennaio 2020, al programma La Zanzara, ha associato l’atto omosessuale a un rito di iniziazione satanica, che seguirebbe a un “lavaggio del cervello” mediatico fin dai tempi dell’adolescenza.
Secondo Tuiach, l’omosessualità  non sarebbe nè una malattia nè una tendenza innata, ma deriverebbe da un condizionamento ambientale rispetto al quale «molte persone sono guarite, sono diventate normali e si sono sposate».
La vita in castità  sarebbe l’alternativa alle pene dell’Inferno, in ossequio al Medioevo, «apice della Cristianità » e modello di ispirazione per ogni cristiano.
Nel 2017, aveva affermato che sovente i femminicidi, di regola all’interno di coppie eterosessuali sposate da anni, sarebbero un’«invenzione della sinistra», non suffragata dai numeri e alimentata dalla propaganda massonica
Questo è il ritratto politico-clinico dell’uomo che due giorni fa, mentre il mondo ricordava l’Olocausto e i crimini nazifascisti, caricava una foto di Hitler.
Questo non è più da un pezzo diritto d’opinione. Questo è un reato. Ed è ora che la politica, i social netwok e l’opinione pubblica intervengano in modo durissimo. Le leggi ci sono, ma non basta citarle. È ora di cominciare ad applicarle.

(da agenzie)

argomento: Razzismo | Commenta »

DOSSIER DEI SERVIZI: “CONTAGI SOTTOSTIMATI DEL 50%, SI DOVREBBERO CONSIDERARE SOLO I TEST DI PRIMA DIAGNOSI”

Gennaio 29th, 2021 Riccardo Fucile

L’ISTITUTO SUPERIORE DELLA SANITA’ AMMETTE: “E’ POSSIBILE”… COME SOSTENIAMO DA TEMPO, I TEST DI CONFERMA ALTERANO I DATI, SOLO UNO SU TRE SONO DI PRIMA DIAGNOSI, QUELLI CHE FANNO TESTO

I nuovi positivi giornalieri in Italia sarebbero in realtà  il 40-50 per cento in più di quelli rilevati ufficialmente.
“Il totale dei contagiati è sottostimato a causa del calo del numero dei tamponi avvenuto a metà  novembre 2020”, si legge in un dossier dei Servizi di intelligence finito sulla scrivania di Palazzo Chigi, di cui dà  notizia oggi Repubblica.
Gli analisti lanciano due allarmi: la curva epidemiologica non sta piegando verso il basso tanto quanto attestano i bollettini diramati dal ministero della Salute; i dati al momento sono inattendibili e quindi difficili da analizzare e da usare per prendere misure adeguate di contenimento del virus.
“Questo è possibile. Nei sistemi di sorveglianza spesso c’è una quota che può essere sottostimata dei casi che vengono normalmente diagnosticati e notificati” commenta a Radio Anch’io su Rai radio 1 è Paola Stefanelli, direttrice del Reparto Malattie Prevenibili da vaccino – ISS – Istituto Superiore di Sanità .
Nel dossier si legge che “osservando le terapie intensive nella parte finale dell’anno, si può dedurre che vi è stata una fase di ripresa dell’epidemia verso la metà  dicembre. Una ripresa che non è stata rilevata nè tracciata dai numeri nazionali a causa dei pochi test effettuati in quel periodo”. Secondo l’intelligence, quindi, poco prima di Natale la curva è tornata a salire e la riprova sta nel fatto che i pazienti a rischio vita negli ospedali non sono diminuiti come ci si aspettava: la cifra è rimasta stabile, oscillando intorno alle 2.580 unità .
Il pasticcio statistico ruoterebbe attorno ai tamponi, secondo quanto scrive Repubblica: nella settimana tra l′11 e il 17 novembre ne sono stati processati un milione e mezzo, il numero più elevato registrato fino ad allora.
Da quel momento, però, i test hanno preso a diminuire arrivando agli 868 mila della settimana tra il 23 e il 29 dicembre, salvo poi schizzare a 1,4 milioni dal 13 gennaio in poi per effetto dell’inclusione, nel conteggio, dei tamponi antigenici rapidi.
Prima ai fini del computo valevano solo quelli molecolari, poi il ministero della Salute ha ammesso anche gli altri.
Proprio questo passaggio, secondo il dossier dell’intelligence, ha favorito il caos. “L’introduzione dei test rapidi ha reso impossibile un confronto con le serie storiche passate. Alcune Regioni, inoltre, non fanno distinzione tra il molecolare e il rapido, è ciò ha evidenti ripercussioni sul calcolo di tutti i valori, tra cui il rapporto positivi/tamponi”.
Il rapporto, sostengono, va rivisto, scorporando i rapidi e, soprattutto, togliendo quelli fatti per confermare l’avvenuta guarigione. “Sono solo i tamponi di prima diagnosi a fotografare la reale situazione epidemiologica, e a partire da metà  novembre abbiamo visto un brusco calo di questa tipologia”. Ad oggi i test di conferma sarebbero il 65 per cento del totale: troppi per non alterare sensibilmente la rappresentazione della curva del contagio.

(da agenzie)

argomento: denuncia | Commenta »

L’OMAGGIO DI RENZI AL PRINCIPE SAUDITA E’ UN PROBLEMA GRAVE CHE IN UNO STATO DEMOCRATICO ANDREBBE AFFRONTATO

Gennaio 29th, 2021 Riccardo Fucile

E’ RINNEGARE I VALORI DELLA NOSTRA DEMOCRAZIA… L’ARABIA SAUDITA E’ AL QUARTULTIMO POSTO AL MONDO PER LA PARITA’ DI GENERE E DOVE LE DONNE DEVONO AVERE IL PERMESSO DELL’UOMO PERSINO PER SOTTOPORSI A UN INTERVENTO   CHIRURGICO: CHE NE PENSA LA BELLANOVA?

Non è una polemica social, non è neanche un passo del balletto.
Matteo Renzi e il principe ereditario Moḥammed bin Salman, sorridenti uno di fronte all’altro a parlare di politica e Rinascimento, non rappresentano semplicemente una “polemica social” come è stato scritto su alcuni quotidiani di caratura internazionale. Il loro incontro è un problema politico e istituzionale.
Renzi in Arabia Saudita è una sfida ai valori che l’ex presidente del Consiglio ha sempre affermato di far prevalere, così come rappresenta una questione aperta visto il ruolo istituzionale di senatore che ricopre dal 2018.
Problema numero uno. L’ex presidente del Consiglio accetta come suo interlocutore una figura quantomeno controversa nello scacchiere internazionale. Sono pesantissime, infatti, le accuse nei suoi confronti relativamente all’assassinio e allo smembramento del corpo del giornalista dissidente Jamal Kashoggi.
L’Onu — che ha avviato una indagine internazionale — ha apertamente parlato di una «esecuzione extragiudiziale premeditata e deliberata» che ha visto coinvolto il principe ereditario dell’Arabia Saudita e alti funzionari dello stato.
Una vera e propria spada di Damocle che dovrebbe essere destinata a macchiare per sempre qualsiasi tipologia di relazione diplomatica e internazionale, anche di carattere non ufficiale. Se l’Onu ha espresso questa posizione nei confronti di Moḥammed bin Salman, non è pensabile che un ex presidente del Consiglio italiano possa dialogare così amabilmente con lui.
Problema numero due. Sono note le posizioni di Matteo Renzi sul costo del lavoro in Italia, che ha portato al varo del Jobs Act quando era presidente del Consiglio.
Ma paragonare il costo del lavoro in Italia al costo del lavoro in Arabia Saudita dicendo addirittura di essere “invidioso” di quest’ultimo aspetto rappresenta davvero una clamorosa distorsione.
Matteo Renzi si riferisce probabilmente al rapporto tra ricavi dei datori di lavoro e salari medi dei cittadini sauditi che lavorano all’interno delle grandi compagnie che investono nel Paese arabo, ma dimentica la stragrande maggioranza della popolazione saudita, quella che non lavora di certo per le multinazionali. Insomma, prendere come esempio un regime autoritario come quello saudita per le politiche del lavoro italiane non deve essere propriamente una grande idea.
E già  che parliamo di regime autoritario, arriviamo al punto terzo, quello dei diritti. Il Matteo Renzi che ha aperto la strada alle unioni civili, che ha proposto nell’ultimo gabinetto di governo due donne del suo partito (Teresa Bellanova ed Elena Bonetti) cosa può avere in comune con il principe ereditario di un Paese che obbliga le donne a mettere il velo e che si trova al quartultimo posto al mondo per la parità  di genere, dove le donne non possono sottoporsi a un intervento chirurgico senza il consenso di un uomo, che non possono sposare cittadini di fede non musulmana?
È un piccolo campionario delle devastanti privazioni che le donne devono subire in Arabia Saudita. Ma per quel paese, Matteo Renzi non ha esitato a parlare di “Nuovo Rinascimento”.

(da agenzie)

argomento: denuncia | Commenta »

BELLI I TEMPI IN CUI RENZI TWITTAVA CONTRO I PAESI SENZA LIBERTA’ E DEMOCRAZIA

Gennaio 29th, 2021 Riccardo Fucile

I POST DI ALLORA MAL SI CONCILIANO CON L’ATTUALE INTERESSATA AMMIRAZIONE PER L’ARABIA SAUDITA

C’è un Matteo Renzi politico e uno conferenziere.
Il primo è lo stesso che aveva annunciato il ritiro dalla politica dopo la sconfitta al Referendum Costituzionale del 2016.
Il secondo è l’uomo di successo richiamato dalle sirene internazionali per i suo convegni e le conferenze in giro per il Mondo, con particolare attenzione e dedizione in Medio Oriente.
Il primo è lo stesso che nel 2019 twittava ferocemente contro il governo italiano (all’epoca era il Conte-1, sostenuto da Movimento 5 Stelle e Lega) per la solidarietà  espressa nei confronti di Maduro in Venezuela.
Il secondo, invece, è quello che esprime profonda ammirazione nei confronti del principe Mohammad bin Salman, ‘dimenticando’ come in Arabia Saudita le libertà  (in particolare quelle che riguardano la stampa e l’espressione del pensiero) siano ridotte al lumicino (per essere di manica larga)
Il secondo, il conferenziere, è questo. “È un grande piacere e un grande onore essere qui con il grande principe Mohammad bin Salman. Per me è un privilegio poter parlare con te di Rinascimento. Credo che l’Arabia Saudita possa essere il luogo per un nuovo Rinascimento. Vostra Altezza, grazie”
Data: 28 gennaio 2020 (giorno della messa in onda, in streaming, del suo incontro con il principe saudita MSB). La conferenza Renzi in Arabia Saudita è tutto un florilegio di elogi nei confronti del principe e parla addirittura di Arabia Saudita come culla per un nuovo Rinascimento.
Non entriamo nel merito del giudizio rilasciato dall’allora senatore del Partito Democratico (Itala Viva nacque ufficialmente otto mesi dopo) sulla situazione in Venezuela. Ma sottolineiamo la differenza di approccio.
L’Arabia Saudita, infatti, è esattamente tutto quello che racchiudevano le parole di Matteo Renzi in quel tweet: niente libertà  e niente democrazia. Lo dicono i fatti di cronaca quotidiana, le varie uccisioni di giornalisti solo perchè contestavano il regime saudita. Ma ora, due anni dopo, il senatore ha cambiato partito e spartito. E i concetti di libertà  scadono, in base alle conferenze.

(da agenzie)

argomento: denuncia | Commenta »

IL GOVERNO BLOCCA L’EXPORT DI ARMI A EMIRATI E ARABIA SAUDITA: VENIVANO UTILIZZATE NEL SANGUINOSO CONFLITTO NELLO YEMEN

Gennaio 29th, 2021 Riccardo Fucile

E’ IL PAESE OMAGGIATO DA RENZI COME “CULLA DEL NUOVO RINASCIMENTO”

Poche ore dopo il ritorno di Matteo Renzi dall’Arabia Saudita dov’era stato per tenere una conferenza a pagamento, e nella quale aveva definito il Paese “culla” di un possibile “nuovo Rinascimento”, il governo italiano e nella fattispecie il ministero degli Esteri decideva di bloccare la fornitura di armamenti italiani proprio all’Arabia Saudita. Questo perchè le armi acquistate venivano utilizzate nel sanguinoso conflitto nello Yemen. Si tratta di un atto di “portata storica”, secondo i pacifisti di Rete Italiana Pace e Disarmo. Ma che ha giocoforza delle nuove ripercussioni politiche in una fase così delicata della politica italiana e dei rapporti tra Renzi e i partiti della sua ex maggioranza di centrosinistra.
L’atto amministrativo del ministero guidato da Luigi Di Maio, appunto la revoca delle autorizzazioni in corso per l’esportazione di missili e bombe d’aereo verso Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, è stato firmato ieri.
E nasce da un lavoro parlamentare coordinato nei mesi scorsi da Pd e 5 Stelle, che portò ad una risoluzione presentata lo scorso dicembre con prima firma delle deputate Yana Chiara Ehm (M5S) e Lia Quartapelle (Pd).
“Siamo molto soddisfatti – spiega Quartapelle – la rete contro gli armamenti e le associazioni cattoliche da tempo facevano luce sulla violazione dei diritti umani nello Yemen. Ed è bello perchè la presa di posizione del governo avviene in concomitanza con la stessa decisione della nuova amministrazione americana di Joe Biden. Questa comune visione ci aiuta a migliorare una nuova interlocuzione con gli Usa per gestire in maniera più equilibrata e di pace i rapporti nel Mediterraneo”.
Soddisfazione anche da parte dei 5 Stelle: “Si tratta di una notizia bellissima, è un passo importante verso la pace in un paese martoriato dalla guerra e con 24 milioni di persone sotto la soglia di povertà . Non entro in merito alla casualità  del viaggio di Renzi, però c’era già  in atto un provvedimento di sospensione che stava scadendo, la revoca è ulteriore passo in avanti e vuole essere un segnale verso altri Paesi”, sottolinea Ehm. Tra le licenze cancellate, ce n’è una che era stata concessa nel 2016 proprio dal governo Renzi.
Secondo le elaborazioni di Rete Pace e Disarmo e Opal, questa revoca va a cancellare la fornitura di oltre 12.700 ordigni.
Nel 2015 una coalizione militare guidata da Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti è intervenuta nella guerra civile yemenita per fermare la ribellione degli Houthi contro il governo di Sana’a.
Un rapporto del Gruppo di esperti delle Nazioni Unite consegnato al Consiglio di Sicurezza nel gennaio del 2017 ha dichiarato che i bombardamenti della coalizione a guida saudita “possono costituire crimini di guerra”. Tra gli ordigni ritrovati dai ricercatori dell’Onu figurano anche le bombe prodotte dalla Rwm Italia.
Decisione storica, secondo le associazioni pro-disarmo, che segue quella analoga presa da Joe Biden due giorni f
Il provvedimento è stato preso per la prima volta dopo trent’anni dall’entrata in vigore della legge 185/1990, inerente al divieto delll’export di armi verso paesi che non rispettano i diritti umani

(da agenzie)

argomento: denuncia | Commenta »

ORGOGLIO ITALIANO: LUNA ROSSA VINCE LE PRIME DUE REGATE CONTRO AMERICAN MAGIC

Gennaio 29th, 2021 Riccardo Fucile

LA BARCA ITALIANA VICINA ALL’INGRESSO IN FINALE CONTRO IL TEAM INGLESE DI INEOS TEAM UK

Luna Rossa ha vinto le prime due regate di semifinale della Prada Cup, che la vede contrapposta ad American Magic nelle acque della baia di Auckland, in Nuova Zelanda. Due vittorie decisamente agevoli e mai in discussione per l’imbarcazione italiana.
Nella prima regata, scattata subito avanti con una buona paretenza, alla prima boa Luna Rossa ha fermato il cronometro su un vantaggio di 18 secondi, saliti poi a 22 secondi e successivamente a 33 secondi alla quarta boa della metà  gara, disputata sulla distanza degli otto lati. Gli italiani hanno ancora ampliato il divario a 58 secondi alla quinta boa; subito dopo American Magic ha accusato un problema tecnico costato altre centinaia di metri di distacco. La regata non ha più avuto storia, con il distacco che si è ingigantito a 2 minuti e 25 secondi alla sesta boa   e a 2’43” al traguardo.
Il 2-0 su American Magic è arrivato all’alba italiana e anche in questo caso Luna Rossa non ha avuto difficoltà  a superare gli avversari.
“E’ stata una giornata molto positiva per noi – ha detto lo skipper Max Sirena – Abbiamo regatato bene, al livello che pretendiamo e siamo molto soddisfatti. Abbiamo fatto delle partenze ‘spaziali’, speriamo che continuino così anche nei prossimi giorni”.
Per centrare la finale con gli inglesi di Ineos servono quattro vittorie. Domani, a partire dallo stesso orario, le 3.15 italiane, sono in programma altre due prove in cui Luna Rossa potrebbe già  chiudere il conto.
FORMAZIONE LUNA ROSSA AMERICA’S CUP 2021
LATO DESTRO
James Spithill (timoniere e controllore di volo)
Matteo Celon (grinder)
Umberto Molineris (grinder)
Enrico Voltolini (grinder)
Emanuele Liuzzi (grinder)
LATO SINISTRO
Pietro Sibello (trimmer randa), può cambiare lato durante la regata
Francesco Bruni (timoniere e controllore di volo)
Romano Battisti (grinder)
Gilberto Nobili (grinder)
Nicholas Brezzi (grinder)
Pierluigi De Felice (grinder)

(da agenzie)

argomento: Politica | Commenta »

Next Entries »
  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.592)
    • criminalità (1.404)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.536)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.080)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.796)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.396)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.415)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (544)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (32.942)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.690)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Luglio 2025 (240)
    • Giugno 2025 (573)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (308)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (437)
    • Giugno 2014 (392)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (210)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Gennaio 2021
    L M M G V S D
     123
    45678910
    11121314151617
    18192021222324
    25262728293031
    « Dic   Feb »
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • BIBBIANO LE VERE VITTIME, ANDREA CARLETTI, L’EX SINDACO DI BIBBIANO FINITO AI DOMICILIARI E POI ASSOLTO: “PROVO SODDISFAZIONE DOPO UNA GRANDE SOFFERENZA”.
    • VOLETE CAPIRE QUALCOSA IN PIU’ DEL CAOS IN LIBIA? IL GOVERNO DI TRIPOLI, GUIDATO DA DBEIBEH, E’ DEBOLE E TENUTO IN PIEDI DAI TURCHI; IL GENERALE KHALIFA HAFTAR È UNA MARIONETTA NELLE MANI DI PUTIN E DI AL SISI. E NOI STIAMO A GUARDARE
    • INCREDIBILE: L’ITALIA HA LIBERATO IL TORTURATORE ALMARSI E LA LIBIA POTREBBE ARRESTARLO
    • “NORDIO È INDIFENDIBILE, DOVREBBE DIMETTERSI MA LA MELONI CONTINUERÀ A COPRIRE TUTTI” : MATTEO RENZI USA IL LANCIAFIAMME CONTRO IL GOVERNO SUL CASO ALMASRI
    • ANCHE SUL CASO ALMASRI, L’UNICA STRATEGIA DEL GOVERNO È DISTOGLIERE L’ATTENZIONE: INVECE CHE RISPONDERE NEL MERITO, IL MINISTRO CARLO NORDIO E IL GOVERNO S’ATTACCANO ALLA RIVELAZIONE DI ATTI COPERTI DA SEGRETO
    • LA MONTAGNA MELONIANA HA PARTORITO UN TOPOLINO, NELLA CONFERENZA DI ROMA PER LA RICOSTRUZIONE UCRAINA LA DUCETTA HA RACIMOLATO APPENA 10 MILIARDI, MENO DEI 16 MILIARDI RACCOLTI DALLA STESSA CONFERENZA L’ANNO SCORSO A BERLINO
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA