Maggio 19th, 2021 Riccardo Fucile
FATICA A DECOLLARE IL PIANO DI ASSUNZIONI, UNO DEI MOTIVI IL COSTO DELLA VITA A MILANO
Atm fatica a trovare nuovi dipendenti: nel piano per le nuove assunzioni, l’Azienda
ne ha previste seicento e punta soprattutto a una maggiore presenza di donne.
Nonostante questo però sembrerebbe che – a causa del costo di vita elevato per la città di Milano – stiano arrivano ancora poche candidature.
Per questo motivo, Atm sta lavorando a nuovi accordi e misure – come prestiti per ottenere l’abilitazione da autista e intese con le residenze universitarie – nella speranza di incentivare le domande
Per quanto riguarda la presenza di donne, il direttore generale di Atm Arrigo Giana durante la commissione mobilità in Comune, ha spiegato che l’azienda punta a far crescere la presenza femminile dall’8 per cento attuale al 14 per cento.
Nel piano di assunzione c’è quello di “contribuire a migliorare il gender balance – si legge in una nota stampa – incrementando la presenza di genere femminile in un settore che per molto tempo ha avuto una connotazione prettamente maschile”
Accordi con residenze universitarie e prestiti per ottenere abilitazione
Durante la Commissione però il direttore Giana ha fatto presente come sia ancora eseguo il numero di curriculum arrivati da quando è stato lanciato il piano di recruiting: per il direttore, il problema – che riguarda tutti i livelli, dagli autisti alle posizioni più alte – è dovuto probabilmente al rapporto tra il livello retributivo (che non è basso, ma diverso dai privati) rispetto al costo della vita. Questo potrebbe disincentivare chi vive in un’altra città a trasferirsi nel capoluogo meneghino per lavorare in azienda. E proprio per questo motivo Giana ha spiegato che Atm è già a lavoro per ovviare al problema: si sta cercando di puntare sui prestiti per ottenere l’abilitazione a guidare gli autobus e a stipulare accordi con le residenze universitarie per offrire un alloggio temporaneo ai nuovi assunti.
Come candidarsi
Nel piano di assunzioni, l’azienda ricerca 260 conducenti, settanta manutentori, 44 agenti di stazione, 35 ingegneri e 25 professionisti del settore IT. Tutte le posizioni aperte sono disponibili sul sito dell’azienda nella sezione “Lavorare in Atm”. Qui è possibile candidarsi inserendo semplicemente il proprio curriculum.
(da agenzie)
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Maggio 19th, 2021 Riccardo Fucile
IL CONFRONTO CON GLI ALTRI PAESI
Al 19 maggio 2021, il numero degli immunizzati in Italia – ossia che hanno completato il ciclo vaccinale – è pari a 9.049.348, ossia il 15,27 % della popolazione. Mentre il numero di italiani che hanno ricevuto la prima dose di vaccino è pari a 28.382.984.
Confrontando l’andamento delle campagne vaccinali di alcuni Paesi europei, da dicembre 2020 a oggi, si vede come Germania e Spagna abbiano una più alta percentuale di cittadini vaccinati con almeno una dose rispetto all’Italia. Numeri più bassi, invece, per Francia e Portogallo.
Sempre confrontando il nostro Paese con altri (Francia, Germania, Spagna e Uk) si nota come in tutti ci sia stato gradualmente un abbassamento dei nuovi casi di Covid-19 per milione di abitanti. A registrare i livelli più bassi, a maggio, è il Regno Unito. Seguono Spagna, Italia e Germania, mentre ha livelli più alti la Francia.
Nel mondo, al 17 maggio 2021, il 9,13% della popolazione risulta aver avuto almeno una dose di vaccino.
Alla stessa data, solo il 27,02 % della popolazione che abita in Europa ha ricevuto almeno una dose di vaccino. “Si sta arrivando ad una svolta nella lotta alla pandemia, ma nessuno è sicuro finché tutti non saranno sicuri. In questo momento cruciale, l’accesso universale ed equo ai vaccini e ai trattamenti deve essere la priorità numero uno della comunità globale”. Così il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Valdis Dombrovskis intervenendo al Parlamento europeo.
“Il modo più efficace per raggiungere questo obiettivo è chiaro: dobbiamo continuare a incrementare la produzione. Dobbiamo condividere i vaccini in modo più ampio e più veloce. E dobbiamo rendere i vaccini accessibili a prezzi abbordabili”, ha aggiunto.
(da agenzie)
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Maggio 19th, 2021 Riccardo Fucile
“IL RISCHIO DI INFEZIONE DEVE DIVENTARE MOLTO BASSO E ANCORA NON CI SIAMO”
Per Anthony Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious
Diseases americano e consigliere della Casa Bianca nella lotta alla pandemia di Covid, la decisione del Governo Draghi di riaprire con soltanto il 15% dei vaccinati non è stata una scelta assai prudente.
“La gravità della pandemia varia da paese a paese, e quindi è difficile dare giudizi uniformi, però il tasso del 15% di persone vaccinate è un po’ poco per riaprire”, ha detto nel corso della cerimonia all’ambasciata di Washington in cui ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere di gran Croce, scrive La Stampa.
“Significa che l’85% non è vaccinato, e quindi sarebbe prudente continuare ad usare le mascherine”, ha aggiunto l’esperto di origini italiane. Fauci precisa comunque che quel 15 per cento di vaccinati “è un buon inizio. L’Italia è un po’ indietro ma recupererà. L’Italia deve assicurarsi vaccini a sufficienza per vaccinare la maggioranza della popolazione. Ci sono molte opzioni, Moderna, Pfizer, J&J, AstraZeneca£”
Quando si tornerà a viaggiare tra USA e Italia?
Fauci ha parlato anche delle restrizioni sui viaggi tra Italia e Stati Uniti che potranno venire meno “quando il rischio di infezione sarà molto basso, spero entro la fine dell’estate o l’inizio di autunno”.
“Saranno comunque il governo di Roma e quello di Washington – rimarca lo scienziato a decidere quando sarà il momento giusto per eliminare il bando sui viaggi”. Dalle indiscrezioni non è da escludere un accordo sui viaggi in occasione del vertice Usa-Ue di giugno al quale parteciperà anche il presidente americano Joe Biden, dopo il summit Nato di Bruxelles in calendario il 4 e dopo il G7 in Cornovaglia, nel Regno Unito, dall’11 al 13 giugno.
Il Covid “non si può eliminare” per Fauci
“Non credo si possa eliminare il Covid. Possiamo controllarlo. Dovremo continuare a vaccinare con richiamo ogni anno o ogni anno e mezzo. Ma possiamo interrompere questa pandemia, possiamo ridurre le infezioni in modo che non sia più una minaccia pubblica”.
L’immunologo americano ha ricordato che solo in un caso è stato eradicato un agente patogeno fino questo momento, vale a dire quello del vaiolo. Ha poi spiegato che in ogni modo “bisogna evitare di dichiarare una vittoria prematura” sulla pandemia. “Non abbiamo ancora vinto questa battaglia. Ma a differenza dell’anno scorso – ha proseguito Fauci – ora abbiamo i vaccini. Se la maggior parte della popolazione sarà vaccinata riusciremo a ridurre le misure di sicurezza”.
(da Fanpage)
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Maggio 19th, 2021 Riccardo Fucile
I LEGAMI OSCURI TRA I TESTIMONI E I GEMELLI
Mancano venti giorni al processo per la morte di Willy Monteiro Duarte, pestato a sangue dopo aver cercato di difendere un amico.
Un amico dei fratelli Bianchi, principali imputati dell’omicidio, denuncia e accusa tre amici dei fratelli Bianchi di aver mentito ai carabinieri, sostenendo che lo abbiano indicato falsamente di aver infierito sulla vittima dopo che era già a terra.
Lui, insieme a Mario Pincarelli e Gabriele e Marco Bianchi, è accusato di omicidio volontario. Tre giovani legati ai Bianchi, Michele Cerquozzi, Omar Sahbani e Vittorio Tondinelli hanno però riferito agli inquirenti che anche Bellaggia avrebbe sferrato calci al 21enne.
Ma Belleggia non ci sta e, tramite il suo legale, l’avvocato Vito Perugini, ha denunciato Cerquozzi, Sahbani e Tondinelli, accusandoli di aver fatto delle dichiarazioni false ai carabinieri e al magistrato.
Una denuncia che ha portato la Procura di Velletri ad aprire un fascicolo e in cui è stato anche specificato che i legami oscuri tra i testimoni e i “gemelli” emergono anche da altre indagini, una in cui i Bianchi, Sahbani e Tondinelli sono accusati di violenze ai danni di un cittadino di nazionalità indiana e la seconda quella per spaccio ed estorsione
(da agenzie)
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Maggio 19th, 2021 Riccardo Fucile
L’IMMAGINE SIMBOLO DELLA CRISI MIGRATORIA IN SPAGNA
Si chiama Juan Francisco è un agente del Gruppo Speciale di Attività Subacquee
della Guardia Civil (GEAS) di stanza a Ceuta, e ha salvato dall’annegamento un bambino caduto in acqua nella giornata di ieri 18 maggio. I
l bambino, di appena due mesi, è in buone condizioni. L’immagine simbolo dell’arrivo in massa di almeno 8 mila migranti – tra cui adolescenti, donne e bambini – in meno di due giorni a Ceuta, enclave spagnola in Marocco, è stata diffusa dallo stesso organismo di sicurezza sul proprio account Twitter.
Nelle immagini condivise sui socia si possono anche vedere altri due agenti che salvano due bambine dalle rocce , una delle quali aiutata da un volontario della Croce Rossa , che sta partecipando ai soccorsi di molte di queste persone che stanno arrivando sulla spiaggia di El Tarajal, vicino al confine col Marocco.
Nelle ultime 24 ore, la Spagna ha battuto il record di arrivi di migranti in un solo giorno dal Marocco. Sono almeno 8mila, tra cui un migliaio di minori, i migranti che nella sola giornata di lunedì hanno superato il confine e sono arrivati – a nuoto o a piedi – a Ceuta, sulla costa del Nordafrica. Il governo spagnolo ha poi precisato che, da ieri, circa la metà è stata rimpatriata.
Secondo alcuni media iberici, ci sarebbe anche una vittima, un giovane che stava tentando di passare a nuoto la barriera tra i due Paesi.
(da agenzie)
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Maggio 19th, 2021 Riccardo Fucile
250 FIRME DI CONDANNA PER IL GOVERNO DI TEL AVIV
All’interno di Google un gruppo di dipendenti ebrei sta prendendo a cuore la questione del conflitto tra Israele e Palestina e sono arrivati a inviare una lettera interna – che attualmente porta 250 firme – al CEO Sundar Pichai.
La richiesta è quella di condannare formalmente gli attacchi e di riconoscere il «danno arrecato ai palestinesi dalle forze armate israeliane e dalla violenza delle bande». Google dovrebbe fornire, secondo i dipendenti in questione, maggiore sostegno ai palestinesi visto quanto sta succedendo.
«Siamo una coalizione di diversi googler ebrei e alleati preoccupati per il dialogo interno sulla violenza politica e razziale in Israele e Palestina – recita la lettera – noi ebrei non sosteniamo le opinioni di coloro che ti hanno scritto cercando di raccogliere sostegno per azioni esclusivamente filo-israeliane e filo-sioniste». Il riferimento è a “Jewglers”, l’ERG ebraico ufficiale di Google.
«Google è il più grande motore di ricerca del mondo e qualsiasi repressione della libertà di espressione che si verifica all’interno dell’azienda è un pericolo non solo per i googler interni ma per tutte le persone in tutto il mondo», affermano.
La richiesta, oltre al supporto diretto, è anche quella di arrivare a una risoluzione di tutti quei contratti commerciali che possano supportare «violazioni israeliane dei diritti umani palestinesi, come le forze di difesa israeliane».
Oltre a questo viene esplicitamente chiesto di distinguere Israele e il popolo ebraico e di ricordare che antisionismo e antisemitismo non coincidono in alcun modo.
La redazione di The Verge ha contattato l’azienda per commentare la richiesta ma, allo stato attuale delle cose, ancora non c’è stata alcuna dichiarazione in merito.
Le richieste esplicite, tra le altre, sarebbero quella di dare ascolto ai dipendenti Google palestinesi; ci sarebbe poi anche il «finanziamento di aiuti per i palestinesi colpiti dalla violenza militare», ovvero un aiuto alle organizzazioni che sostengono i diritti dei palestinesi e gli sforzi umanitari e di soccorso. Acconsentendo alle richieste così come formulate dai suoi dipendenti, l’azienda dovrebbe schierarsi apertamente e fare la differenza.
(da agenzie)
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Maggio 19th, 2021 Riccardo Fucile
“NESSUNA RESISTENZA O VIOLENZA CONTRO UNA NAVE DA GUERRA”… FINALMENTE GIUSTIZIA PER CHI HA AVUTO IL CORAGGIO DI FAR CROLLARE DECRETI LIBERTICIDI… E ORA SALVINI DOVRA’ RISPONDERE DI DIFFAMAZIONE
Quasi due anni dopo quella notte ad alta tensione del 29 giugno 2019 a
Lampedusa, la Procura di Agrigento chiede l’archiviazione per la comandante della Sea Watch 3 ,che entrò di forza nel porto dell’isola “toccando” la motovedetta della guardia di finanza che vigilava per impedire l’ingresso alla nave della Ong tedesca.
La Procura di Agrigento dopo aver chiesto una proroga delle indagini, ha deciso di adeguarsi alla pronuncia della Cassazione che nel 2020 aveva dato ragione alla Rackete.
Dunque la comandante agì per stato di necessità, aveva il “dovere di portare i migranti in un porto sicuro” non potendo più garantire la sicurezza a bordo delle 42 persone soccorse 17 giorni prima che l’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini non voleva far sbarcare.
Dopo aver già disobbedito al decreto di Salvini che vietava alla nave l’ingresso in acque italiane, Carola arrivò davanti al porto di Lampedusa invocando lo stato di necessità e ribadendo la richiesta di sbarco immediato.
Poi, non ottenendo alcuna risposta sul ventilato impegno di alcuni Paesi europei alla ricollocazione dei migranti e con le motovedette schierate davanti al porto, all’1.50 di notte accese i motori e decise giustamente di entrare.
Nella manovra stretta tocco’ l’imbarcazione della Finanza che non doveva essere lì, ma semmai a scortare la nave all’attracco.
Fu il più grosso braccio di ferro tra Matteo Salvini e le Ong nell’estate dei decreti sicurezza-bis finito con i migranti portati a terra, in un porto sicuro, e con la 31enne capitana scortata a terra nella notte dai finanzieri e poi finita agli arresti domiciliari con l’accusa di aver disobbedito agli ordini di una nave da guerra oltre che favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Un arresto in flagranza, quello della Rackete, annullato qualche giorno dopo dal giudice delle indagini preliminari Alessandra Vella che ritenne prioritario il dovere della comandante di portare a terra le persone che aveva soccorso, un’interpretazione nei mesi successiva confermata dalla Corte di Cassazione con una sentenza che ha fatto giuriprudenza affermando che un soccorso non può ritenersi concluso fino a quando le persone salvate non sono condotte a terra, che una nave non può definirsi un porto sicuro e che il dovere prioritario di un comandante e dunque anche quello della Rackete era quello di portare in salvo i migranti.
“Carola Rackete – scrisse la Cassazione – agì correttamente seguendo le disposizioni sul salvataggio in mare perché l’obbligo di prestare soccorso non si esaurisce nell’atto di sottrarre i naufraghi al pericolo di perdersi in mare ma comporta l’obbligo accessorio e conseguente di sbarcarli in un luogo sicuro”.
La sentenza della Cassazione fu il primo colpo di piccone ai decreti sicurezza dei quali fu sancita l’illegittimità nella parte che conferiva al ministero dell’Interno la possibilità di vietare l’ingresso in acque territoriali italiane di navi di soccorso, in violazione delle convenzioni internazionali sul soccorso in mare.
Concetti poi più volte rivalutati nelle successive inchieste che hanno visto negli anni successivi finire sul banco degli imputati per sequestro di persona Matteo Salvini.
Tre anni dopo il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio, l’aggiunto Salvatore Vella e il sostituto Gloria Andreoli chiedono al gip di archiviare il caso.
Quella dell’estate 2019 fu l’ultima da comandante di una nave umanitaria per la Rackete.
L’attivista tedesca, in attesa della conclusione delle indagini preliminari, ha preferito impegnarsi in altri campi, a cominciare dall’ambiente. Ma non ha rinunciato alla sua personale battaglia contro Matteo Salvini, trascinandolo in tribunale e Salvini è stato rinviato a giudizio a Milano per diffamazione
(da La Repubblica)
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Maggio 19th, 2021 Riccardo Fucile
L’INCHIESTA DA NATURA CIVILE PASSA A QUELLA PENALE
L’indagine è stata aperta a causa delle accuse dell’ex avvocato del presidente, Michael Cohen, che ha testimoniato al Congresso nel 2019, affermando che Trump ha deliberatamente fornito valutazioni errate del suo patrimonio in vari documenti ufficiali, al fine di ottenere agevolazioni fiscali e condizioni di credito vantaggiose. –
E così ora le indagini della Procura di New York sulla Trump Organization non sono più esclusivamente di natura civile, ma anche penale, ha annunciato il procuratore dello Stato Letitia James, attraverso il portavoce Fabien Levy. Levy ha aggiunto che l’indagine penale è condotta “insieme al procuratore di Manhattan” Cyrus Vance.
Vance, un democratico, nel 2018 aveva già avviato un’indagine inizialmente incentrata sui pagamenti effettuati, prima delle elezioni presidenziali del 2016, a due presunte amanti di Trump. L’indagine si è ora estesa alle ipotesi di evasione fiscale e frode bancaria. Trump, che ha lasciato la Casa Bianca a gennaio, nega ogni illecito
(da agenzie)
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Maggio 19th, 2021 Riccardo Fucile
LE PAROLE DAVANTI AGLI ALUNNI DI UNA SCUOLA DI ROMA
Quando mi hanno eletto ”mi sono preoccupato perché sapevo quanto era
impegnativo il compito. Ma due cose mi hanno aiutato: ho ottimi collaboratori ma soprattutto il fatto che in Italia in base alla Costituzione non c’è un solo organo che decide, ma le decisioni sono distribuite tra tanti organi. Il presidente della Repubblica deve conoscere tutti, seguire tutti per poter intervenire con suggerimenti. Ma tra otto mesi il mio mandato di presidente termina. Io sono vecchio tra qualche mese potrò riposarmi” ha detto il presidente della Repubblica parlando con degli alunni di una scuola primaria di Roma.
Mattarella ha risposto ad alcune domande degli alunni. “La legge più importante è la Costituzione che contiene molte indicazioni: l’art 2 parla dei diritti inviolabili; subito dopo l’art 3 indica il valore dell’uguaglianza e questo è il diritto principale. Siamo tutti uguali di fronte alla legge, qualunque sia il colore della pelle, l’etnia, siamo tutti uguali. C’è una cosa che ci l’ha ricordato la pandemia, con tutti costretti a indossare le mascherine – ha spiegato il capo dello Stato – siamo tutti uguali, questo è il fondamento dei diritti, l’uguaglianza dei cittadini”.
(da agenzie)
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