Luglio 31st, 2021 Riccardo Fucile
AL BALLOTTAGGIO CON GUALTIERI PERDEREBBE CON SETTE PUNTI DI SCARTO
Più che con i sondaggi, il candidato di centrodestra Enrico Michetti deve fare i conti con i suoi compagni di viaggio. L’ultima rilevazione di Izi per Repubblica conferma che l’ex tribuno di Radio Radio è quello con più chance di tagliare il traguardo del primo turno avanti a tutti ( con il 29,1% delle preferenze), ma nel centrodestra serpeggiano malumore e perplessità.
Dopo la “performance” di Michetti, che ha abbandonato prima della fine il confronto con gli altri candidati al Campidoglio nell’ambito del festival dell’Architettura, la preoccupazione della coalizione è che ” non regga fino a settembre”.
Anche perché intanto Roberto Gualtieri avanza: nei precedenti sondaggi di Izi il candidato del centrosinistra finora era in terza posizione. In base a quest’ ultimo, realizzato tra il 28 e il 30 luglio, l’ex ministro dem è al 25,8% e supera la sindaca 5 Stelle Virginia Raggi ( data al 24,7%). Quarto posto per il leader di Azione Carlo Calenda che ottiene il 16,8%.
La fotografia, scattata da Izi intervistando un campione di 1.039 elettori romani, mostra poi un calo dell’area del non voto pari al 7%.
Tornando agli sfidanti, al ballottaggio Gualtieri batterebbe tutti i competitor: conquistando una buona fetta di elettorato sia di Raggi ( 22 persone su 100), che di Calenda (19 persone su 100), vincerebbe col 41,9% contro il 35% di Michetti. In un ipotetico testa a testa con la sindaca uscente, il candidato dem avrebbe il 39,4% delle preferenze e l’avversaria otterrebbe il 29,9.
La sfida tra i due ex ministri invece finirebbe con il 34,3% dei voti per Gualtieri (che ora ha 7 liste che lo sostengono visto che il Psi si presenta da solo) e il 28% per Calenda che invece ha imbarcato Luigia Luciani, anche lei voce di Radio Radio.
Se il leader di Azione arrivasse al ballottaggio, vincerebbe sia il confronto con Raggi ( 36,7% a 34%), sia con Michetti.
Anche se di pochissimo: facendo il pieno di voti del centrosinistra ( quasi 40 persone su 100) batterebbe il candidato di centrodestra col 33,5% contro il 33,4%.
L’ex tribuno, per vincere, dovrebbe ritrovarsi a un testa a testa con la sindaca ( che quindi è data per sconfitta contro tutti i competitor).
In base al sondaggio, infatti, Michetti prenderebbe il 37%, Raggi il 34,3.
Così però le chance per il centrodestra sono troppo poche: la coalizione, infatti, per vincere punta tutto sulla leader di FdI Giorgia Meloni e la base si aspetta una maggiore partecipazione di Matteo Salvini e della prosindaco Simonetta Matone.
Ieri il senatore di Forza Italia Francesco Giro ha detto che per farcela bisogna essere “molto determinati, seri, accurati nella comunicazione ed entrare nel dettaglio di poche ma credibili proposte ” .
Forse un modo elegante per consigliare Michetti su come procedere di qui in avanti. “O studia o studia”, taglia corto un dirigente della Lega che invece chiede l’anonimato. ” Non si può continuare con la litania sulla Roma antica, sulla Roma dei Cesari ” , prosegue un altro deputato di FI.
Quel mantra, Michetti se lo porta dietro dalla presentazione coi leader di partito al Tempio di Adriano. “Ecco, sembra non essere passato un giorno da allora”, continuano dal partito di Silvio Berlusconi.
Le critiche si estendono non solo ai contenuti ( ” Sembrava un pesce fuor d’acqua ” , ” da lui un vuoto pneumatico ” ), ma anche alla mossa di alzarsi e abbandonare il dibattito.
” In platea – racconta uno dei presenti – non sono mancate le battute: ‘Ma che fa? Starà andando alla toilette…'”. Tutti sono concordi nel sottolineare la necessità per l’ex tribuno di Radio Radio di ” cambiare registro, mandare messaggi politici alla città e alle categorie ” .
Anche perché, alla luce dei sondaggi, il futuro non appare così roseo.
(da agenzie)
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Luglio 31st, 2021 Riccardo Fucile
IMPENNATA DEI CONTAGI DEL 150%, SIAMO A 20.000 AL GIORNO
Ancora una volta le strade di Parigi si riempiono di manifestanti no Green pass, che protestano contro il governo francese per la decisione del 12 luglio scorso di consentire l’ingresso a bar e ristoranti solo ai cittadini muniti di certificazione verde Covid-19.
Al grido di «Liberté», una folla di 200 mila persone ha marciato fino a piazza della Bastiglia senza mascherina e distanziamento sociale, così come era successo nei giorni scorsi in occasione delle altre manifestazioni no Green pass organizzate.
Intanto in Francia i contagi continuano ad aumentare a causa della diffusione della variante Delta e dell’alto numero di persone ancora non vaccinate. Il ministro della Salute Olivier Véran ha parlato nelle ultime ore di «un’impennata mai vista prima», comunicando l’aumento del 150% dei contagi, arrivati a quota 20mila al giorno.
(da agenzie)
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Luglio 31st, 2021 Riccardo Fucile
A FIRENZE LA DIGOS DENUNCIA 30 DIMOSTRANTI, A ROMA TENSIONE ALL’ARRIVO DI FORZA NUOVA
«No al nazi-pass», «Giù le mani dai bambini», «Green pass = ricatto morale», «No alla dittatura sanitaria», «No al tso sperimentale» sono i cartelli visti nelle piazze
«Liberi di scegliere». Lo slogan è sempre lo stesso e oggi risuona di nuovo nelle piazze delle principali città italiane dove protestano coloro che sono contro l’imposizione del Green pass che identificano come «dittatura sanitaria».
Da nord a sud Italia centinaia di dimostranti hanno sfilato in cortei non autorizzati, protestato contro le forze dell’ordine, insultato il governo Draghi, i virologi, la scienza e i giornalisti, e hanno raccolto firme contro le normative per il contenimento del Coronavirus.
TORINO: IN PIAZZA FORZA NUOVA, GLI ANARCHICI DI PRIN EUGEN E ITALEXIT
A Torino circa un migliaio di dimostranti no Green pass si sono radunati a piazza Castello, nonostante il maltempo, per poi partire in corteo lungo via Po. Come la scorsa settimana, hanno protestato senza mascherine contro le nuove regole dell’esecutivo.
Tra i partecipanti, anche gli anarchici della casa occupata Prinz Eugen, con lo striscione «Immunizziamoci dal tecno-capitale», e Forza Nuova. In piazza anche Italexit, che contro il Green pass ha raccolto un centinaio di firme.
ROMA: STRANI NO VAX CHE URLANO CONTRO “I PORTI APERTI”
«No al nazi-pass». Anche nella Capitale, chi ha manifestato contro il Green pass non ha indossato la mascherina. A piazza del Popolo decine di persone hanno intonato slogan e cori contro le restrizioni anti-Covid e la «dittatura sanitaria» e hanno sventolato le bandiere italiane. Diversi interventi si sono susseguiti nella piazza. I temi sono quelli degli ultimi mesi: «l’opposizione al lockdown e alle mascherine e ora al green pass», l’opposizione a quella che i manifestanti definiscono «la dittatura sanitaria che ha creato una emergenza mediatica virale». Proteste anche contro «i porti aperti dove non serve il Green pass» e contro i vaccini con lo slogan «giù le mani dai bambini». Inoltre, all’arrivo di Forza Nuova in piazza del Popolo si sono registrate alcune tensioni.
FIRENZE: TRENTA DENUNCIATI
In piazza della Signoria a Firenze si sono invece radunate circa 400 persone, secondo la questura. La protesta però non era autorizzata e la Digos ha identificato una trentina di partecipanti per denunciarli per manifestazione non preavvisata. Previste inoltre sanzioni di 400 euro per chi non portava la mascherina. Sul posto sono intervenuti diversi agenti che hanno acquisito video utili a identificare i partecipanti per poi far partire le multe.
GENOVA: “VOGLIONO TENERCI CHIUSI IN CASA”
«Non vogliono più farci vivere. Vogliono farci diventare degli zombie, chiusi in casa. Dobbiamo opporci finché siamo in tempo». A Genova la protesta ha avuto inizio con un comizio tenuto dalle scale del Palazzo Ducale, in piazza De Ferrari dove si sono riunite alcune centinaia di no Green pass, no vax e free vax. In piazza si è vista qualche bandiera italiana e alcuni cartelli per omaggiare Giuseppe De Donno, il pioniere della cura al plasma iperimmune che si è tolto la vita. Tra gli slogan: «Libertà, libertà», «no Green pass» e «Giù le mani dai bambini». Sul finire della manifestazione, i dimostranti si sono assembrati sotto il palazzo della Regione e hanno cominciato a rivolgere insulti al governatore della Liguria Giovanni Toti e nei confronti degli operatori dell’informazione.
NAPOLI
Qualche centinaio di persone si è radunato anche in piazza Dante a Napoli per protestare contro la certificazione verde resa obbligatoria dall’esecutivo a partire dal 6 agosto. Anche in questo caso, tutti i partecipanti erano senza mascherina e hanno affisso alla ringhiera intorno alla statua di Dante uno striscione con le scritte «No green pass» e «No dittatura».
A vigilare sulla protesta, la Polizia di Stato il cui intervento non è stato necessario.
(da agenzie)
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Luglio 31st, 2021 Riccardo Fucile
BERSAGLIO LE FORZE DELL’ORDINE E INSULTI A UN GIOVANE CHE GRIDAVA “VACCINATEVI”
A una settimana dalla prima grande protesta, nuova manifestazione non autorizzata contro il Green Pass che entrerà in vigore venerdì prossimo. Al grido di slogan come “libertà, libertà” e “giù le mani dai bambini”, nel tardo pomeriggio di ieri alcune centinaia di persone si sono radunate in piazza Fontana per poi dirigersi nella vicina piazza Duomo. Ma il numero è cresciuto di minuto in minuto fino a raggiungere un picco stimato di 10mila manifestanti nel momento di affluenza massima verso le 19 davanti palazzo di Giustizia. Una punta di partecipazione superiore a quella della settimana scorsa quando a sfilare erano state circa ottomila persone.
Un giovane che ha urlato con insistenza “vaccinatevi” contro il popolo milanese dei “No Green pass” è stato insultato con il grido “Scemo, scemo” . Il giovane, che ha intercettato il corteo non autorizzato in piazza San Fedele, è stato spintonato via da uno dei capi improvvisati della protesta. Prima che la situazione potesse degenerare sono intervenuti gli agenti della Digos.
Dopo aver trovato l’accesso alla galleria Vittorio Emanuele bloccato dalle forze dell’ordine in tenuta antisommossa, il corteo prima ha sfilato per le vie del centro arrivando in piazza della Scala di fronte a Palazzo Marino, sede del Comune, gridando slogan contro il governo e mostrando cartelli con la scritta “No Green Pass”. A manifestare, senza mascherine e distanziamento, c’erano anche famiglie con bambini e gli striscioni che hanno aperto il breve corteo che portano le scritte: “Green Pass = ricatto morale”, “Difendiamo il futuro”, “No Green Pass, no Tso sperimentali”, “No Nazi pass”. C’è anche chi portava un cartello con la scritta “Si vax, No Green Pass”.
I manifestanti hanno continuato a scandire slogan contro il governo, insulti al premier Mario Draghi, ai virologi, ai giornalisti. Verso le 20 l’affluenza si è notevolmente ridotta e in piazza si contavano circa 2mila persone.
(da La Repubblica)
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Luglio 31st, 2021 Riccardo Fucile
CORTEI NON AUTORIZZATI CHE SFILANO LIBERAMENTE INVECE CHE DISPERDERLI… UNIONE TRA NEONAZISTI, ANARCHICI, EVASORI FISCALI E TESTE DI CAZZO
C’è chi ha bruciato la mascherina sul palco, chi ha marciato intonando l’inno d’italia, chi urlando slogan al grido “Libertà”.
I No Green Pass tornano in piazza in questo sabato di caldo ed afa ribadendo la loro convinzione che il lasciapassare per entrare in locali, teatri e palestre e che entrerà in vigore il 6 agosto, è un sopruso che lede la libertà individuale.
Gruppi più o meno grandi, che hanno comunque sfilato in moltissime città italiane: da Milano passando per Aosta, Bologna, Genova, Torino, Verona, Firenze, Napoli fino a Roma, con slogan e parole d’ordine che già si erano sentite una settimana fa, quando, come per oggi, era stato il tam tam della Rete a mobilitare il popolo “anti dittatura sanitaria”per lo più giovani e famiglie con bambini al seguito.
In diecimila a Milano al corteo non autorizzato
A Milano, nella centrale piazza Duomo, assembrati e con poche mascherine sul volto, quasi 10 mila persone hanno alzato cartelli al grido di “Libertà Libertà”. E ancora, “No Green Pass” e “Giù le mani dai bambini”.
Il raduno dei no Green Pass è iniziato nel tardo pomeriggio in piazza Fontana, formando un corteo non autorizzato che ha sfilato fino al Duomo. Lì i manifestanti si sono fermati urlando “Giù le mani dai bambini” e “No Green Pass”. A manifestare, senza adeguate protezioni e distanziamento, anche famiglie con bambino.
“Green Pass = ricatto morale”. E ancora, “Difendiamo il futuro”, “No Green Pass, no Tso sperimentali”, “Scegliere non è un reato, discriminare si”, “No Nazi Pass” sono solo alcuni degli striscioni esposti. Proteste pure contro “i porti aperti dove non serve il Green Pass” e naturalmente contro i vaccini. Al raduno sono arrivati anche gli esponenti di CasaPound che poco prima avevano inscenato un blitz davanti alla sede dell’Aifa esponendo lo striscione “Verità per De Donno”, l’ex primario di pneumologia dell’ospedale di Mantova che si è tolto la vita.
Alla stessa ora, a Roma, in piazza del Popolo i rappresentanti del dissenso si sono ripresentati nella piazza del Valadier, dopo il mezzo flop di sabato scorso, per rilanciare i loro no al lasciapassare. E tornano nella Città eterna anche le offese esplicite al premier Mario Draghi, raffigurato in piazza del Popolo in un cartello come Hitler sotto alla scritta “Traditore della Costituzione” . A Firenze la Digos ha denunciato 30 manifestanti senza mascherina, dei circa 400 che hanno preso parte alla manifestazione non preavvisata.
A Napoli bruciate le mascherine
A Napoli, circa trecento persone si sono radunate in Piazza Dante, tutti senza protezioni individuali. Una mascherina è stata data alle fiamme.
Sit-in e proteste anche a Torino dove un migliaio di persone si sono radunate in piazza Castello per poi sfilare in corteo lungo via Po. Tra i partecipanti gli anarchici della casa occupata Prinz Eugen, con lo striscione “Immunizziamoci dal tecno-capitale”, e Forza Nuova. In piazza anche Italexit, che contro il Green Pass ha raccolto un centinaio di firme.
Intimidazioni agli amministratori anti-Covid
“L’emergenza sanitaria è un pretesto per imporre un regime autoritario, una dittatura plutocratica” è uno dei cartelli esposti dai circa 300 manifestanti scesi in piazza a Brescia. In 200 hanno manifestato anche ad Aosta, circa 500 in piazza Ferrari a Genova, anche qui con diversi riferimenti al caso De Donno.
Come per la settimana scorsa, raduni e cortei si sono inseriti nel solco di una mobilitazione internazionale, che oggi ha visto la sua punta principale, con disordini e tensioni, nelle manifestazioni di Parigi. Il tutto mentre continuano le intimidazioni contro gli amministratori impegnati nella lotta al Covid.
L’assessore alla Salute della Regione Puglia, Pier Luigi Lopalco, ha ricevuto attestati di solidarietà bipartisan dopo l’apparizione di una scritta No Vax , in un cavalcavia del Barese, che lo indicava come “nazista”.
(da agenzie)
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Luglio 31st, 2021 Riccardo Fucile
IL 58% DI CHI VOTA LEGA E IL 55% DI CHI SCEGLIE FDI VUOLE L’OBBLIGO VACCINALE… E SONO CONTRARI ANCHE ALLE MANIFESTAZIONI DI PIAZZA
Secondo il sondaggio di Pagnoncelli il 58% dei leghisti e il 55% dei meloniani sono «molto» o «abbastanza favorevoli» al provvedimento. Bocciate anche le manifestazioni in piazza
Se negli ultimi giorni si è assistito a manifestazioni in piazza con alcuni esponenti del Carroccio e occupazioni di protesta a Montecitorio contro l’uso del Green Pass, secondo quanto rilevato dal sondaggio di Nando Pagnoncelli sul Corriere della Sera, l’opinione degli elettori dei due partiti sarebbe ben diversa.
Il 58% degli elettori della Lega e il 55% degli elettori di Fratelli d’Italia si dicono «molto» o «abbastanza favorevoli» all’obbligo del Green Pass, la certificazione verde digitale introdotta nell’ultimo decreto Covid e necessaria per accedere a svariati servizi o attività, tra cui l’accesso alle sale chiuse di ristoranti e bar, teatri, cinema, palestre, e per assistere e partecipare a manifestazioni sportive, culturali e concorsuali.
«Il Green pass – osserva Pagnoncelli – ottiene il consenso di due italiani su tre: infatti il 39% si dichiara molto favorevole e il 27% lo è abbastanza; uno su quattro è piuttosto (12%) o molto (12%) contrario e il 10% sospende il giudizio.
I favorevoli prevalgono tra tutti i segmenti sociali e tra gli elettorati di tutti i partiti, sia pure con una quota di oppositori e di persone che non si esprimono che varia in relazione all’età (aumenta al crescere dell’età), del livello di istruzione (è più elevata tra le persone meno istruite), situazione economica (aumenta tra i ceti meno abbienti) e condizione professionale (soprattutto tra commercianti e artigiani, disoccupati e lavoratori precari)».
Bocciate le manifestazioni in piazza di protesta, anche dai sostenitori di Lega e FdI
Tra i contrari, invece, il 10% sostiene che «il provvedimento rappresenti una grave violazione della libertà individuale», mentre il 10% sostiene che il Green pass rappresenti «un danno per le attività economiche».
Un 8% ritiene invece che la misura sia «inutile per contenere i contagi e potenzialmente dannoso per chi si sentirà costretto a vaccinarsi, pur considerandolo un rischio per la propria salute».
E cosa ne pensano gli elettori delle manifestazioni di protesta contro la misura? Complessivamente – osserva Pagnoncelli – «queste manifestazioni sono condivise dal 24% degli italiani (40% tra gli elettori di Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, 31% tra i leghisti di Matteo Salvini e 33% tra gli altri elettori di centrodestra), mentre la maggioranza assoluta (58%) le ha considerate sbagliate».
(da agenzie)
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Luglio 31st, 2021 Riccardo Fucile
“L’ABOLIZIONE DELLA SEVERINO E LE LIMITAZIONI ALLA CUSTODIA CAUTELARE SONO UN ERRORE”
Se verrà approvato il quesito sui limiti alla custodia cautelare nel referendum sulla giustizia proposto da Lega e Partito Radicale, nei casi di delitti commessi con minaccia e non con violenza fisica, “non si potrà tenere nessuno in carcere”, anche per i reati sessuali.
Questo quanto rivelato, secondo fonti della minoranza all’agenzia Italpress, dal magistrato Piercamillo Davigo in audizione durante la commissione che ha dato l’ok proposta di deliberazione presentata dal centrodestra per la richiesta di indire il referendum da parte del Consiglio regionale della Liguria.
Il leader di Autonomia & Indipendenza ribadisce lo stupore “che il referendum sia sostenuto da forze politiche che hanno fatto della sicurezza il proprio programma”. Questo perché, norma alla mano e sempre secondo il magistrato, i giudici non potranno incarcerare in maniera preventiva i delinquenti seriali e ciò “sarebbe un caso unico al mondo”.
(da agenzie)
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Luglio 31st, 2021 Riccardo Fucile
GRATTERI, CASELLI E ALTRI: “LE MODIFICHE NON BASTANO”
Seppure modificata, evitando che vengano cancellati persino i processi per mafia, terrorismo e violenza sessuale, la riforma penale della guardasigilli Marta Cartabia continua a non convincere i magistrati da sempre in prima linea contro la grande criminalità. Dall’ex procuratore di Palermo, Gian Carlo Caselli, al procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, è un solo coro di critiche.
“Continuo ad essere favorevole alla riforma Bonafede per quanto attiene la disciplina della prescrizione, mentre la riforma Cartabia sulla improcedibilità non mi convince. L’accordo mi sembra un colpo al cerchio e uno alla botte”, ha dichiarato Caselli.
L’ex procuratore di Palermo ha poi specificato che l’Europa ci chiede un processo celere e non la riforma della prescrizione, come invece il Governo vuole far credere, e che è molto pericoloso nella riforma Cartabia il punto in cui si attribuisce al Parlamento il potere di stabilire le priorità di trattamento degli affari giudiziari da parte delle procure, facendo venir meno la necessaria indipendenza della magistratura.
Ancor più diretto Gratteri, definendo la riforma Cartabia “la peggiore di sempre”. Dubbi anche dall’ex ministro ed ex presidente della Corte Costituzionale, Giovanni Maria Flick. “In termini generali – ha detto – l’impostazione della riforma mette insieme due prospettive molto diverse, mira a un compromesso alto, un punto di equilibrio politico che tuttavia rischia di creare problemi di interpretazione e di costituzionalità sul piano tecnico.’’
‘’Da un lato – ha spiegato il costituzionalista – c’è un elemento sostanziale, la prescrizione che estingue il reato. Dall’altro c’è l’elemento processuale, l’improcedibilità che impedisce di iniziare o proseguire nel procedimento di impugnazione. Non è questione formale ma di grande sostanza, che implica tutta una serie di problemi, sul cui merito in questo momento non ritengo di entrare”.
Senza contare che il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, ha sostenuto che la riforma non fa i conti con la complessità del sistema giustizia italiano e con la peculiarità della situazione criminale in Italia, caratterizzata dalla presenza di diverse organizzazioni mafiose e dalla esistenza di un vasto fenomeno di corruzione sistemico.
(da agenzie)
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Luglio 31st, 2021 Riccardo Fucile
PD 20,3%, LEGA 20,2%, FDI 19,4%, M5S 15%, FORZA ITALIA 6,8%, AZIONE 3%
Il Pd è il primo partito italiano e precede, seppur con una distanza minima, Lega e Fratelli d’Italia: è quanto emerge a sorpresa dagli ultimi sondaggi politici elettorali elaborati da BiDiMedia.
Secondo la rilevazione, infatti, il partito guidato da Enrico Letta è stabile al 20,3% e precede di appena uno 0,1 per cento la Lega di Matteo Salvini
Cresce dello 0,4 per cento Fratelli d’Italia, che si assesta al 19,4 per cento. Il Movimento 5 Stelle, invece, è accreditato al 15%, in calo dello 0,3 per cento.
Forza Italia scende al 6,8 per cento, perdendo lo 0,2%, mentre Azione guadagna lo 0,2 per cento: ora il partito di Carlo Calenda è al 3 per cento.
Tra gli altri partiti minori, male Italia Viva che scende al 2 per cento, seguito da Sinistra Italia che, dopo aver guadagnato uno 0,1 per cento, sale all’1,9%.
(da TPI)
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