Luglio 14th, 2021 Riccardo Fucile
IL LEGHISTA SONO TRE MESI CHE DICE CHE “ASPETTA IL SUO TURNO”, MA ORMAI SI SONO VACCINATI ANCHE I RAGAZZINI… LA MELONI INVECE TACE… E SE SI FOSSERO GIA’ VACCINATI DA TEMPO E NON VOGLIONO DIRLO?
Sia Meloni che Salvini, solitamente solerti ad esprimersi su qualsiasi argomento e a
condividere attraverso libri e social network fatti della propria vita privata, si fanno improvvisamente reticenti sulla propria adesione o meno al piano vaccinale contro il Covid (probabilmente il fenomeno social più condiviso del 2021 dagli utenti in tutto il mondo).
“Ho prenotato il vaccino”, disse lo scorso 10 giugno su La7 Meloni. Nel Lazio per le persone della sua età la possibilità era aperta dal 21 maggio.
Comunque poi non se n’è saputo più nulla. Passato oltre un mese, a domanda diretta non sono pervenute risposte.
L’evasività sulla questione non è nuova: già a fine 2020 di fronte alla questione (ma lei si vaccinerà?) rispondeva “bisogna seguire le indicazioni della comunità scientifica, perchè non si può avere la pretesa di sapere qualcosa che gli altri sanno meglio di te”. Giusta considerazione, non fosse che i politici normalmente disquisiscono con grande agio della qualunque.
Quanto a Salvini, le ultime news sono che (forse…) si vaccinerà ad agosto “e quando lo farà la comunicheremo”, promettono dal suo staff.
Lui stesso aveva indicato come data della prima dose il 28 giugno, poi sono sopraggiunti altri impegni (“ero ad un processo”).
In Lombardia per la sua fascia d’età ci si può prenotare dal 20 maggio: “Aspetto il mio turno, non scavalco la fila”, aveva detto in tv esattamente il giorno prima.
Intenzioni di scavalcare la fila da parte sua in effetti non se ne sono viste, anzi, la fila non c’è proprio più.
Non è detto che comunque Salvini, una volta fatto il vaccino, abbia voglia di pubblicizzarlo sui social: va bene condividere pizza, nutella, esultanze per la nazionale italiana, foto della figlia, foto delle proprie donazioni di sangue e via discorrendo, ma la punturina proprio no.Dopodiché in casa Lega i governatori, per mesi alle prese con drammatici problemi di salute pubblica, con i ‘propri’ ospedali a un passo dal collasso, non hanno divagato. Attilio Fontana, Luca Zaia, Massimiliano Fedriga e Donatella Tesei si sono vaccinati da tempo e lo hanno comunicato pubblicamente attraverso i canali ufficiali, un modo per invitare i cittadini a seguire l’esempio.
Anche il ministro Giancarlo Giorgetti non è stato da meno (due dosi di Moderna).
Anche in Fdi in diversi hanno optato per la vaccinazione: tra gli altri, il capogruppo alla Camera Francesco Lollobrigida (ha avuto anche il covid), il capo della delegazione europea Carlo Fidanza, l’ex leghista ora a Bruxelles Vincenzo Sofo.
A destra non ci sono remore né atteggiamenti capziosi in Forza Italia. Silvio Berlusconi, che poco meno di un anno fa rischiò la vita per il covid, si è vaccinato; idem Antonio Tajani e i ministri Mara Carfagna e Renato Brunetta.
(da La Repubblica)
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Luglio 14th, 2021 Riccardo Fucile
DOPO CHE E’ STATA SPUTTANATA PER LA SUA INCOERENZA, IL TAPPULLO E’ PEGGIORE DEL BUCO
Per porre fine alla Pandemia Covid19 abbiamo bisogno dei vaccini che, visti i risultati, si stanno dimostrando efficaci per contrastare le ospedalizzazioni e i decessi.
Le varianti Delta (quella indiana) e la Alpha (quella inglese), non ci aiutano, bisogna fermare la sua replicazione per impedire la formazione di nuove varianti, più o meno pericolose, e per farlo bisogna proseguire con le ormai consolidate pratiche igieniche accompagnata da una solida vaccinazione di massa.
Purtroppo, a causa di una pessima informazione e uno scontro politico che non segue il parere scientifico, in molti hanno dato seguito a narrative tipicamente NoVax.
Giorgia Meloni, in un post Facebook del 2018 riportato nel suo sito, denunciava questo problema per poi cambiare idea proprio nel periodo più delicato, quello riguardante la campagna vaccinale 2021, e recentemente contestata per questo anche da Roberto Burioni.
«I vaccini sono una delle conquiste più importanti nella storia della medicina e le vaccinazioni obbligatorie sono lo strumento che la comunità scientifica ci consiglia per debellare patologie solo apparentemente sconfitte per sempre», scrive Giorgia Meloni nel suo sito ufficiale nel 2018 per poi criticare gli errori della politica che minano l’importanza di tale scoperta: «Lanciare messaggi confusi e contraddittori, con il rischio di alimentare paure e notizie false, è un errore che la politica non deve commettere. La salute degli italiani, e in particolare dei nostri figli, non è argomento sul quale dividersi o dare giudizi sommari».
Nel 2018 la leader di Fratelli d’Italia non aveva alcun dubbio. L’undici agosto scriveva: «Sui vaccini occorre avere l’umiltà di affidarsi alla comunità scientifica. Per questo penso che tornare indietro sarebbe un errore. È un tema che non va affrontato a livello ideologico: lasciamo stabilire a chi ha competenze quali siano i vaccini necessari e obbligatori».
Proprio sull’obbligatorietà vaccinale cambierà idea arrivando a sostenere nel 2021, contestando le dichiarazioni del Governo, che non sarebbe contemplata nella Costituzione italiana: «Speranza scandaloso! Dichiara che “in questo momento non c’è una previsione di altro tipo sull’obbligatorietà” dei vaccini. In questo momento? Non giochiamo! Il Governo si dia una calmata, non siamo un regime totalitario. La nostra Costituzione non contempla l’obbligo vaccinale».
Di fatto, tale affermazione non risulta vera e lo dimostrano le sentenze della Corte Costituzionale. Ricordiamo che in merito si era espressa anche la Corte europea per i diritti dell’uomo
Ciò che risulta strano è che a seguito di un tweet, dove venivano riportati diversi interventi social da parte di Giorgia Meloni sull’obbligo vaccinale, quello della leader di Fratelli d’Italia risulta non più raggiungibile.
Quale? Proprio quello dell’undici agosto 2018 dove scriveva «lasciamo stabilire a chi ha competenze quali siano i vaccini necessari e obbligatori».
In gornata, dopo essere stata sputtanata sui media per al sua incoerenza, ha pensato bene di cancellarlo.
(da Open)
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Luglio 14th, 2021 Riccardo Fucile
IL PD OTTIENE SOLO DI PROVARE L’ANNO PROSSIMO A SCARICARE I COSTI SULLA UE, COME SE IL PROBLEMA FOSSE CHI STACCA L’ASSEGNO AI CRIMINALI
L’emendamento, approvato dopo una lunga trattativa dice: “Impegna il governo a
verificare dalla prossima programmazione le condizioni per il superamento della suddetta missione”. di assistenza alla Guardia Costiera libica, trasferendone le funzioni ad altre missioni “per consolidare il ruolo dell’Italia in Libia, razionalizzare la struttura di comando e potenziare il ruolo europeo”.
È questa la versione finale dell’emendamento Pd a firma Enrico Borghi-Lia Quartapelle, votato stasera alla Camera dalle commissioni riunite Esteri e difesa.
Due righe che non dicono nulla, è solo una ipotesi futura, intanto si continua a pagare la Guardia costiera libica
I Dem erano disposti a votare a favore sulla collaborazione con la Guardia costiera libica in funzione anti migranti, solo se già dal prossimo anno se ne occupasse la Ue.
Lia Quartapelle, responsabile Esteri dem, aveva detto “Non stiamo parlando di un disimpegno in Libia, ma di una strategia diversa e di un impegno europeo maggiore e di un rafforzamento delle istituzioni libiche”.
Il Pd è peraltro diviso. Laura Boldrini con Erasmo Palazzotto presentano undici emendamenti per dire semplicemente “no” al rifinanziamento.
Barbara Pollastrini annuncia che voterà contro. Matteo Orfini, ex presidente del partito, attacca: “Sulla Libia voto contro. Letta non può dire “facciamoli torturare ancora per un anno””.
(da agenzie)
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Luglio 14th, 2021 Riccardo Fucile
LA PROCURA DI FIRENZE INDAGA PER EMISSIONE DI FATTURE SU OPERAZIONI INESISTENTI
Il leader di Italia Viva Matteo Renzi è indagato dalla Procura di Firenze per emissione di fatture per operazioni inesistenti in relazione al compenso ricevuto per una conferenza ad Abu Dhabi
E’ lo stesso Renzi a darne notizia nel suo libro Controcorrente. Secondo quanto appreso poi da fonti investigative, Renzi sarebbe indagato in concorso con Carlo Torino, titolare di una società di Portici, la Carlo Torino e associati, che avrebbe fatto da tramite per l’incasso del compenso.
Renzi, come è noto, nel pieno della crisi del governo Conte, era volato in Arabia Saudita per partecipare ad una conferenza a pagamento, ben 80mila euro, organizzata dal principe ereditario Mohammed bin Salman (nella foto), sospetto mandante dell’assassinio del giornalista del Washington Post, Jamal Khashoggi.
L’inchiesta sarebbe nata a seguito di una segnalazione della Uif, l’Unità di prevenzione antiriciclaggio della Banca d’Italia, che avrebbe indicato movimenti di denaro poco chiari sul conto corrente della società della società napoletana.
Sempre dalla procura di Firenze, e in particolare dall’inchiesta sulla Fondazione Open, sarebbero partiti gli accertamenti da cui è nata anche l’inchiesta della Procura di Roma per finanziamento illecito che vede indagati Renzi e Lucio Presta
Ieri si è appreso, invece, che il leader di Italia Viva, e l’agente dei vip Presta sono indagati dalla Procura di Roma per finanziamento illecito. L’inchiesta riguarda i rapporti economici e i bonifici da quasi 750mila euro versati dalla società di Presta all’ex premier per il documentario Firenze secondo me, andato in onda su Discovery e alcuni contratti per la cessione di diritti d’immagine.
I pm romani, Alessandro Di Taranto e Gennaro Varone, contestano a Presta, e al figlio di Niccolò, anche il reato di false fatturazioni “relative a operazioni inesistenti” e “usando costi occulti del risparmio fiscale alla politica”.
(da agenzie)
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Luglio 14th, 2021 Riccardo Fucile
IL GOVERNO PRENDE TEMPO INVECE CHE DECIDERE E PENSA A UN MODELLO MENO RIGIDO RISPETTO A QUELLO FRANCESE
Lo scontro politico rallenta la decisione sul Green pass. Un modello italiano è allo
studio, meno rigido rispetto a quello francese che, per intendersi, chiede il certificato vaccinale o un tampone per entrare in un bar.
In Italia invece si immagina qualcosa di diverso ma non nel brevissimo termine. Una decisione concreta sarà presa non prima della prossima settimana, sulla base dell’andamento dei contagi e della campagna vaccinale anti-Covid.
“Che servirà un intervento lo dicono anche i dati di oggi”, spiegano fonti del ministero di fronte ai 2.153 nuovi casi contro i 1.534 di ieri e un tasso di positività salito all’1%. Il punto, ragionano le stesse fonti, è che oggi sarebbe inspiegabile una stretta forte sul modello francese, cioè dei paletti che permettono solo a chi è vaccinato di svolgere determinate attività. Ma se la curva dei contagi dovesse salire bisogna essere pronti a intervenire inserendo l’obbligo di mostrare il Green pass per esempio per cenare in un ristorante al chiuso.
Il dicastero ricorda comunque che il pass vaccinale è già utilizzato in alcuni ambiti, come per i matrimoni, per entrare nelle Rsa, negli stadi o partecipare ad alcuni eventi. Nei prossimi giorni si capirà come agire cercando un accordo nella maggioranza.
L’attuazione dell’estensione del Green pass in Italia è comunque complicata per problemi sia politici sia pratici.
I ristoratori sono pronti a scendere in piazza poiché ritengono che verrebbero penalizzati dopo il lungo periodo di lockdown. Matteo Salvini, che oggi è stato ricevuto dal premier, dice che “il modello francese non è un modello”.
Il ministro per i Rapporti con le Regioni Maria Stella Gelmini conferma che bisogna valutare “l’utilizzo del Green pass ma senza copiare modelli stranieri. Certamente il governo Draghi e l’Italia saranno in grado di trovare una via italiana”.
Anche il Pd si mostra sempre più orientato a considerare il pass vaccinale l’opzione migliore. Bisognerà però valutare la formulazione e la differenziazione per categorie sulla base delle evidenze scientifiche dei dati per quanto riguarda l’incidenza della variante.
Prima di tutto però la politica si deve mettere d’accordo perché le parti in campo sono molte.
Il tema del certificato verde, che divide i partiti di maggioranza, si intreccia con quello dei parametri per assegnare i colori alle Regioni, ora che i contagi in rapida risalita da variante Delta fanno di nuovo parlare di giallo per alcuni territori.
(da agenzie)
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Luglio 14th, 2021 Riccardo Fucile
LA RISPOSTA ALLA CORBELLERIA GIURIDICA DELLA MELONI
“L’idea di utilizzare il green pass per poter partecipare alla vita sociale è raggelante, è l’ultimo passo verso la realizzazione di una società orwelliana. Una follia anticostituzionale che Fratelli d’Italia respinge con forza. Per noi la libertà individuale è sacra e inviolabile”, lo scrive su Twitter la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni sulla possibilità di replicare il modello francese sui vaccini anche in Italia.
Sulla costituzionalità o meno delle misure si è espresso il presidente emerito della Consulta Cesare Mirabelli che in un’intervista al Messaggero ha provveduto a fare chiarezza: “Non stiamo parlando di un obbligo ma di un onere o un requisito per svolgere una determinata attività. Deve essere una richiesta ragionevole, cioè ci deve essere il pericolo che svolgendo quella attività si possa determinare la diffusione dell’epidemia. Del resto, un tempo, chi lavorava nei pubblici esercizi, bar o ristoranti, doveva avere un certificato sanitario per dimostrare di essere esente dalla tubercolosi quando questa malattia era fortemente diffusa e infettiva”, afferma Mirabelli.
“Non è un divieto assoluto che colpisce la libertà della persona, se si vogliono svolgere determinate attività che mettono a rischio le persone con cui si viene a contatto in rapporto a quell’attività, allora è ragionevole”, prosegue il costituzionalista che spiega quale sia il criterio di riferimento nel caso in cui, per praticare una certa attività, ci venga richiesto un certificato: “I criteri di riferimento sono sempre gli stessi, la domanda è: è una limitazione adeguata, necessaria e proporzionata? Faccio un esempio: abbiamo visto nella ottima finale di calcio Italia-Inghilterra persone non distanziate, senza mascherine e urlanti, una gran festa per il virus. In quelle situazioni si può chiedere che chi entra nello stadio abbia il green pass o il tampone negativo? Nessuno mi impedisce di uscire di casa se non ce l’ho, nessuno me lo può richiedere se sto nella mia autovettura, ma se vado in un luogo affollato, o entro in un ospedale, porre un divieto o un onere per assicurare la salute è un limite adeguato, ragionevole e temporaneo”.
(da TPI)
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Luglio 14th, 2021 Riccardo Fucile
“IN ISRAELE LA VARIANTE DELTA HA CONTAGIATO IL 30% DEI VACCINATI”
“La gente fa quello che è permesso e che è tollerato, il problema non sono le
persone, pensare che le persone siano più ragionevoli di coloro che fanno le regole è un’aspirazione assolutamente infondata. Il problema sono le regole e l’implementazione delle regole stesse”.
Risponde subito così il virologo dell’Università di Padova Andrea Crisanti quando gli chiediamo di commentare i possibili effetti della festa sul pullman scoperto per la vittoria agli Europei della Nazionale.
Quali sono le ricadute dei festeggiamenti?
Noi ancora siamo abituati a vedere l’epidemia come fosse una fotografia, invece dobbiamo vederla come fosse un filmato, il cui svolgimento ce lo abbiamo davanti: l’Inghilterra. Verso settembre-ottobre ci ritroveremo in una situazione molto simile, e non credo che questa variante sia molto sensibile al caldo, quindi ci dobbiamo aspettare un aumento importante dei contagi.
Questo a breve o nel lungo periodo?
A medio termine perché se la settimana che viene i casi raddoppiano ancora e passiamo sui 2.500 – 3.000 al giorno, la dinamica è segnata, il virus non si ferma.
Cosa pensa del modello francese sull’obbligo del pass?
Potrebbe essere sicuramente una buona idea per indurre le persone a vaccinarsi, però non deve rappresentare un elemento di discriminazione tra chi è avvantaggiato e chi no. Prima di tutto perché non tutti hanno lo smartphone, specie le persone anziane, servono anche dei certificati cartacei. E bisogna fare in modo che venga rilasciato tempestivamente. Il problema comunque non è il vaccino, perché anche se siamo tutti vaccinati come in Inghilterra il virus infetta. I dati di Israele indicano chiaramente questa cosa: la variante Delta infetta il 30% delle persone vaccinate. Tendiamo a dimenticare che esistono paesi – e non sono pochi – che sono Covid free non per la vaccinazione ma perché hanno implementato in tempo delle politiche di contrasto al virus. La situazione in cui stiamo è conseguenza di scelte sbagliate prese nel tempo.
Le strategie che hanno avuto una buona riuscita quali sono quindi?
Quelle che hanno tempestivamente bloccato la trasmissione del virus e creato barriere alla sua reintroduzione. Sono sicuramente la Corea del Sud, Giappone, Australia, la stessa Cina. In Italia sarebbe stato possibile farlo all’inizio, tra la prima e la seconda ondata, adesso è difficile.
La strada qual è?
Implementando nuovi paradigmi di tracciamento che sono completamente diversi da quelli presenti in Italia e sono totalmente inefficienti. Finché non si cambia strategia e non ci dotiamo di strumenti informatici validi rimaniamo legati all’efficacia dei vaccini.
Ai cittadini è stato fatto credere però che i vaccini ci avrebbe reso liberi.
Chi conosce la materia avrebbe detto “il vaccino è un’arma fondamentale ma intorno al vaccino va costruito un sistema per aumentarne l’efficacia”.
Al di là di singoli episodi come i festeggiamenti per la Nazionale, cosa conta?
Conta il messaggio che è stato dato che è sbagliato: “Abbiamo il vaccino non c’è nessun problema”. Un messaggio demagogico da parte del Governo. Che la politica sia vittima di suggestioni demagogiche lo sappiamo da sempre. La variante Delta è una novità assoluta: è in grado di infettare le persone vaccinate con una singola dose e causare una malattia molto grave e anche su due dosi ma anziane e che hanno fatto la vaccinazione 7-8 mesi fa. L’Inghilterra è passata da due morti al giorno a 50. Quando si passa da 50 a 100 morti al giorni bisogna accettare quasi 40mila morti all’anno. Non è come l’influenza.
L’ipotesi di una terza dose come la vede?
Bisogna capirlo con quale vaccino farla. Non c’è ancora una linea chiara, non c’è un dibattito scientifico, non vedo discussione basata su numeri o dati che suggerisca quale sia la strategia migliore. Bisogna capire qual è il vaccino più adatto. Gli esperimenti condotti su animali hanno dimostrato che la somministrazione di questi composti a Mrna, in modo particolare per quanto riguarda la terza o la quarta somministrazione, sono particolare reattogeni e inducono effetti collaterali importanti.
(da TPI)
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Luglio 14th, 2021 Riccardo Fucile
“LA STRADA DA SEGUIRE E’ QUELLA DI MACRON, IL PASS SANITARIO PER ACCEDERE AI LOCALI SPINGE LE PERSONE A VACCINARSI”
Senza freni come sempre su Twitter Roberto Burioni, allertato dall’aumento di contagi causati dalla variante Delta e dalle resistenze alla vaccinazioni da parte di molti italiani, scrive: “Se per difendere in nome di non so cosa la libertà di non vaccinarsi degli egoisti ignoranti a ottobre saremo costretti a richiudere tutto con relativa catastrofe sociale culturale ed economica io vi saluterò e con il mio green pass mi trasferirò in Francia”.
Il virologo, sempre a mezzo Twitter, ha applaudito al modello francese, che ha scelto di rendere obbligatorio il green pass per accedere a ristoranti, caffè e trasporti di lunga percorrenza come treni e aerei. Una mossa che ha sortito gli effetti sperati: in poche ore sulla piattaforma di prenotazione online Doctolib milioni di francesi, soprattutto giovani, hanno risposto positivamente all’appello presidenziale prendendo appuntamento per il vaccino nei prossimi giorni.
“Possiamo discutere se i provvedimenti di Macron sono giusti (per me lo sono), ma non se sono efficaci”, scrive Burioni,“In un giorno in Francia ci sono state quasi 2 milioni di prenotazioni per vaccinarsi. Come vedete, con gli argomenti giusti si convincono anche i più scettici”.
(da Globalist)
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Luglio 14th, 2021 Riccardo Fucile
AUMENTO DEL 10% DEI CONTAGI E DEL 3% DEI DECESSI
Il numero globale di nuovi casi di Covid-19 segnalati la scorsa settimana è stato di
quasi 3 milioni, con un aumento del 10% rispetto alla settimana precedente.
Lo riporta il bollettino settimanale dell’Oms.
Dopo un calo costante per nove settimane consecutive, il numero di decessi settimanali è aumentato del 3% rispetto alla settimana precedente, con oltre 55 mila vittime confermate. A livello globale, l’incidenza del Covid-19 è aumentata con una media di oltre 400 mila casi ogni giorno rispetto ai 370 mila dalla settimana precedente. Tutte le regioni ad eccezione delle Americhe hanno registrato un aumento di incidenza nella settimana considerata.
Incubo contagi a Tokyo: focolaio nell’albergo del team brasiliano
Focolaio in un hotel giapponese dove alloggiano decine di membri della squadra olimpica brasiliana. A poco più di una settimana dall’apertura dei Giochi, sette membri del personale dell’hotel nella città di Hamamatsu, a sud-ovest di Tokyo, sono risultati positivi. La delegazione olimpica brasiliana di 31 persone, è blindata in hotel e non è stata infettata.
Gli esperti sono preoccupati che le “bolle” olimpiche, imposte dai funzionari olimpici di Tokyo2020 nel tentativo di tenere fuori il Covid, potrebbero non essere sufficienti. Tokyomercoledì ha registrato 1.149 casi, il più alto conteggio giornaliero in quasi sei mesi.
Due milioni di richieste vaccino in Francia
Corsa alla prenotazione del vaccino contro il Covid-19 in Francia dopo il discorso di lunedì sera del presidente, Emmanuel Macron, nel quale ha annunciato che da agosto per partecipare a eventi di cultura e intrattenimento, oltre che per accedere a bar, ristoranti, treni e case di riposo sarà necessario il pass sanitario (che certifichi la vaccinazione o un test con esito negativo), oltre all’obbligo di vaccinazione per il personale sanitario. Secondo quanto riporta l’emittente Lci, dall’altro ieri si è arrivati a circa 2 milioni di prenotazioni sulle piattaforme
Emergenza in India
Nelle ultime 24 ore ci sono stati 38.792 casi con 624 morti. Sono più di 411mila le persone che hanno perso la vita in India per complicanze riconducibili al coronavirus e sono quasi 31 milioni i contagiati nel Paese asiatico dallo scoppio della pandemia. Lo rende noto la Johns Hopkins University. Il governo di Nuova Delhi afferma di aver somministrato finora 387.697.935 dosi del vaccino, 3,7 milioni solo nell’ultima giornata.
(da agenzie)
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