Settembre 2nd, 2021 Riccardo Fucile
“PER COME SI STANNO METTENDO LE COSE E’ NECESSARIO”
“Il premier Draghi ha tutto il mio appoggio per quanto riguarda l’obbligo
vaccinale ma per quanto riguarda la terza dose di vaccino ho ancora molti dubbi”. Così Massimo Galli, responsabile di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, ha commentato a Fanpage.it le dichiarazioni del presidente del Consiglio, Mario Draghi, rilasciate nel corso della conferenza stampa di questo pomeriggio, in cui ha fatto sapere, rispondendo alle domande dei giornalisti in platea, che il Governo apre alla possibilità di inserire l’obbligo per i vaccini contro il Covid e alla terza dose di vaccino.
“Non ho una posizione contraria all’applicazione dell’obbligo vaccinale ove necessario – ha precisato Galli -. E per come si stanno mettendo le cose temo che sia necessario farlo. Se la decisione di Draghi è in questa direzione ha il mio appoggio, è un atteggiamento razionale. Certamente credo che chiunque preferisca persuasione, informazione e non un atteggiamento impositivo. Ma se non si riesce ad ottenere un risultato, l’interesse collettivo supera le posizioni di tipo individuale e l’imposizione dell’obbligo toglierebbe dubbi e impedirebbe di tergiversare su questa questione. Ovviamente dovranno essere prese in considerazione tutte le situazioni in cui per necessità non va attuata la vaccinazione o in cui non è necessaria, come accade in molti che hanno già una protezione indotta e duratura da parte dell’infezione naturale”.
Sull’obiettivo del raggiungimento dell’80% di immunizzati tra gli over 12 in Italia entro la fine di settembre, ribadito da Draghi, Galli ha dichiarato che si augura “che ciò avvenga al ritorno tra l’altro di molte persone alle attività correnti. Tuttavia, molti di coloro che non si sono vaccinati non vogliono vaccinarsi per cui nemmeno con l’imposizione dell’obbligo temo si possano avere risultati immediati. Il segnale è forte, come forte è stato il segnale dato dalla scarsa adesione alle manifestazioni dei no pass. Se qualcuno pensava di trarre vantaggi elettorali in quel modo sarà rimasto deluso”
Meno d’accordo Galli è con il presidente del Consiglio rispetto alla possibilità di somministrare la terza dose di vaccino Covid, il cosiddetto booster, a partire da fragili e immunodepressi: “Sulla terza dose io ancora ho molti dubbi, sulla sua efficacia e sull’effettiva necessità. Sono disponibile a valutarle, anzi sono assolutamente interessato e ci sto studiando rispetto alla possibilità di vedere che fare rispetto alle persone immunodepressse. Ma prima si deve vedere se queste ultime hanno risposto o meno alla vaccinazione e poi capire come agire. Somministrare indiscriminatamente la terza dose non mi fa stare tranquillo, anche perché sono convinto che chi non ha risposto a due dosi difficilmente risponderà ad una terza”.
(da agenzie)
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Settembre 2nd, 2021 Riccardo Fucile
IN 9 REGIONI CONTAGI IN AUMENTO
Mentre sui vaccini si rilevano ancora 3,4 milioni di over 50 senza neanche una dose. E ad aprile, nei vaccinati più giovani, viene registrato persino un calo dell’efficacia contro il contagio (colpa forse delle poche precauzioni)
Dal 25 al 31 agosto 2021 Gimbe rileva una sostanziale stabilità dei nuovi casi settimanali di Covid anche se, rispetto alla settimana precedente, in ben nove regioni si registra un incremento percentuale dei nuovi casi. In 12 regioni, poi, crescono gli attualmente positivi. Sul fronte ospedaliero, invece, frena l’aumento dei ricoveri in area medica e in terapia intensiva, pari al 5,4 e al 7,9 per cento rispetto alla settimana precedente. Nel dettaglio, i ricoveri in terapia intensiva sono stati 544 rispetto ai 504 della settimana prima, pari al 7,9 per cento. I ricoverati con sintomi sono stati 4.252 rispetto a 4.036, pari a +5,4; i nuovi casi 45.134 rispetto ai 45.251, pari a -0,3; i decessi 366 rispetto 345. «Rimangono stabili – ha spiegato Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – i nuovi casi settimanali, sia come numeri assoluti che come media mobile dei casi giornalieri che si attesta a 6.448. I casi sono tuttavia sottostimati dall’insufficiente attività di testing e dalla limitata attività di tracciamento dei contatti».
Oltre all’aumento percentuale dei nuovi casi in nove regioni, si segnala anche che in 67 province l’incidenza è pari o superiore a 50 casi per 100.000 abitanti: in Basilicata, Emilia-Romagna, Marche, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto tutte le province raggiungono o superano questa soglia. Sono 11 le province con oltre 150 casi per 100.000 abitanti: Enna (310), Siracusa (270), Caltanissetta (261), Ragusa (252), Cagliari (210), Catania (191), Palermo (172), Reggio Calabria (167), Messina (164), Trapani (162) e Sud Sardegna (156). In termini assoluti, secondo Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari del Gimbe, «il numero di pazienti Covid in area medica è passato da 1.088 del 16 luglio a 4.252 del 31 agosto (+291 per cento) e quello nelle terapie intensive da 151 del 14 luglio a 544 del 31 agosto (+260 per cento)».
Vaccini, 3,4 milioni di over 50 ancora senza nemmeno una dose
A far preoccupare sono soprattutto i dati sui vaccini. Troppi scettici, soprattutto tra gli over 50. Secondo il monitoraggio Gimbe, infatti, risalgono le prime dosi di vaccino anti Covid, che si attestano intorno al 40 per cento. A fronte di quasi 8 milioni di dosi disponibili in frigo, restano ancora 3,4 milioni di over 50 senza alcun vaccino. I dati si riferiscono sempre al periodo 25-31 agosto 2021.
Sul fronte delle forniture nelle ultime 4 settimane è stata sfiorata quota 15 milioni di dosi a fronte di 10,1 milioni delle 4 settimane precedenti. Il 71,9 per cento della popolazione (42.609.377) ha ricevuto almeno una dose (+841.834 rispetto alla settimana precedente) e il 63,9 per cento (37.882.252) ha completato il ciclo vaccinale (+1.195.342).
In aumento, solo nell’ultima settimana, il numero di somministrazioni: 270mila il 31 agosto contro i 199mila del 20 agosto (anche se erano oltre 592mila il 28 luglio). L‘87,8 per cento degli over 50 ha ricevuto almeno la prima dose di vaccino ma con evidenti differenze tra regioni e regioni: si passa dal 92,4 per cento della Puglia all’81,4 della Sicilia (già in zona gialla). Gli over 50 senza copertura vaccinale sono 4,4 milioni di cui 3,34 milioni (12,2 per cento) non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose. Si passa dal 18,6 per cento della Sicilia al 7,6 della Puglia. Bene, invece, gli under 50: forte risalita per la fascia 12-19 mentre quella 20-29 supera le percentuali di copertura delle fasce 30-39 e 40-49
Nei vaccinati (giovani) ad aprile cala l’efficacia contro il contagio
Gimbe, inoltre, rileva che l’efficacia del vaccino, da aprile ad oggi, per chi ha ricevuto due dosi, rimane stabile e comunque superiore al 94 per cento nel ridurre i decessi e le forme gravi della malattia. Si registra, invece, «una riduzione nei confronti di infezioni asintomatiche e forme lievi di malattia che non necessitano di ricovero» per quanto riguarda le diagnosi di SARS-CoV-2. Infatti l’efficacia si riduce dall’88,5 al 79,7 per cento. E questa riduzione riguarda soprattutto i giovani che probabilmente hanno usato meno precauzioni. Al 22 agosto l’efficacia è del 67,4 per cento nella fascia 12-39 anni e del 77,1 in quella 40-59 anni (al 4 luglio erano rispettivamente 79,8 per cento e 80,8). Quindi, visto che negli over 60 l’efficacia sulla diagnosi si mantiene superiore all’85 per cento «è verosimile che tra i più giovani abbiano influito durante il periodo estivo la maggiore occasione di contatti sociali e una minore attenzione ai comportamenti individuali, che restano fondamentali per prevenire il contagio anche nelle persone vaccinate».
(da Open)
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Settembre 2nd, 2021 Riccardo Fucile
PROROGA PER I TAMPONI A PREZZO FISSO FINO AL 30 NOVEMBRE
La Commissione affari costituzionali ha approvato nuovi emendamenti sulla
certificazione verde, che si otterrà anche con i test salivari
Arrivano nuovi emendamenti per modificare le prossime regole che il decreto Green pass del governo Draghi stabilirà in merito all’obbligo di Certificazione verde Covid-19. L’intenzione è quella di un’ulteriore estensione della misura che, a partire dal 6 agosto scorso, ha riguardato i luoghi di socialità e di svago come ristoranti, cinema e palestre e che dal 1° settembre ha coinvolto anche scuole e trasporti. In vista delle nuove norme, nelle ultime ore è stata approvata dalla Commissione affari costituzionali della Camera una proposta di modifica presentato da Fdi, Lega e Fratelli d’Italia sul tempo entro cui i tamponi continueranno ad avere prezzo calmierato: non più fino al 30 settembre, come previsto dal precedente protocollo, ma fino al 30 novembre. I test saranno acquistabili al costo fisso di 15 euro per i cittadini e di 8 euro per i ragazzi dai 12 ai 18 anni ancora per due mesi, prolungando così l’intesa tra la struttura commissariale del generale Figliuolo e le farmacie. Riguardo agli strumenti di tracciamento, la Commissione ha poi approvato l’emendamento che riconosce la validità dei test salivari molecolari per il rilascio del Certificato verde. «Una decisione affinché la salute degli italiani sia tutelata senza costringerli a ulteriori sacrifici» ha detto la deputata della Lega Elena Lucchini, prima firmataria della proposta di modifica.
Via libera ai 12 mesi di validità del pass sanitario
Secondo quanto riferito dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa, la Commissione ha dato via libera anche all’estensione della validità del pass sanitario da 9 a 12 mesi per i vaccinati con due dosi e per i guariti vaccinati con una dose. «Un’ulteriore buona notizia verso il percorso di recupero della normalità» ha detto Costa, sottolineando come dopo il parere favorevole del Cts, il governo abbia deciso di assumersi «la responsabilità di decidere». L’auspicio ora è quello di un’approvazione definitiva del nuovo decreto da parte di entrambe le Camere «per offrire maggiori rassicurazioni ai primi vaccinati».
I possibili settori coinvolti dall’estensione
Nel frattempo le prospettive dell’estensione dell’obbligo di pass sanitario riguardano sempre di più l’ambito del lavoro con l’ipotesi di coinvolgere per primi i dipendenti della pubblica amministrazione. Sul fronte delle aziende private la discussione è più che mai aperta con la Lega sul piede di guerra per la tutela dei diritti di datori e lavoratori. L’accordo dovrà essere trovato in primis con Confindustria e sindacati che nelle ultime ore hanno ribadito non pochi scetticismi. L’intenzione di Draghi è quella di riunire a breve una Cabina di regia per discutere su quali settori coinvolgere nell’operazione di estensione dell’obbligo e in quali modalità. Sempre nell’ambito lavorativo la discussione verterà anche su ristorazione e trasporti: attualmente entrambe gli ambienti sono gestiti da obbligo di Green pass per clienti e viaggiatori che però non vale per i lavoratori che offrono i servizi. Una contraddizione che ha suscitato non poche polemiche e che ora il governo dovrà provare a risolvere. Sempre sul tema lavoro, l’esecutivo starebbe valutando anche di estendere l’obbligo ai dipendenti dei centri sportivi.
(da agenzie)
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Settembre 2nd, 2021 Riccardo Fucile
“LEGGE FATTIBILE IN TEMPI BREVI”
Dal presidente dello European Centre for Law Santosuosso al professore di Diritto costituzionale Veronesi, fino al costituzionalista Marini: «Un provvedimento del genere non lederebbe alcun diritto»
«Sì all’obbligo vaccinale»: a poche ore dalla dichiarazione del premier Mario Draghi su uno dei punti più delicati della lotta a Covid-19, il dibattito sull’eventualità di una legge che costringa tutti a immunizzarsi prende nuova forza. Il presidente del Consiglio si è detto favorevole all’obbligo «non appena il vaccino sarà approvato in via definitiva da Ema e Aifa», come successo in Usa circa dieci giorni fa. Ma mentre i No vax gridano ancora più forte alla dittatura sanitaria, da più parti i giuristi rassicurano sulla legittimità dell’eventuale scelta del governo. Si può davvero imporre un trattamento sanitario? Il professore di diritto, scienza e nuove tecnologie all’Università di Pavia Amedeo Santosuosso e presidente del Centro di Ricerca Interdipartimentale European Centre for Law, Science and New Technologies (ECLT) dello stesso polo universitario non ha dubbi: «Una legge di obbligo vaccinale rispetterebbe tutti i crismi di costituzionalità, e con una fattibilità anche in tempi brevi».
Santosuosso: «Senza una legge si possono prevedere obblighi specifici»
La posizione espressa in conferenza stampa dal premier risulta quindi in campo giuridico del tutto legittima.
«Attualmente», ricorda il giurista, «l’obbligo vaccinale anti-Covid è previsto per medici e sanitari, ma è estendibile attraverso una legge. L’articolo 32 della Costituzione infatti prevede la possibilità di imporre un trattamento sanitario obbligatorio attraverso una legge determinando così un obbligo generale per i cittadini».
Secondo quanto spiegato dal professore una legge di questo tipo sarebbe giustificata dai benefici documentati che il trattamento, in questo caso il vaccino, determinerebbe per la comunità oltre che per i singoli cittadini.
Alla base della legittimità ci sarebbero dunque gli studi e i dati scientifici che dimostrano gli effetti positivi dei vaccini, ponendo i presupposti necessari alla formulazione della legge. «In mancanza di una legge nazionale», spiega ancora il presidente dell’ECLT, «è comunque possibile procedere a obblighi vaccinali specifici per singole categorie lavorative».
Marini: «La Carta pone un limite al principio di libertà di salute»
Il costituzionalista Francesco Saverio Marini, professore ordinario di Diritto Pubblico presso l’Università Tor Vergata di Roma ed ex consulente per le questioni di diritto amministrativo dell’Istituto Superiore di Sanità, già a luglio spiegava a Open: «L’obbligo vaccinale è costituzionalmente legittimo», aveva spiegato, «per il semplice fatto che al principio della libertà di salute, viene posto un preciso limite che è quello dell’interesse della collettività. Se la propria libertà di salute oltrepassa l’interesse della comunità si può intervenire con un provvedimento restrittivo».
Da qui anche la legittimità dell’eventuale estensione dell’obbligo a categorie specifiche come quella degli insegnanti: «Va da sé che se una specifica categoria di popolazione è quotidianamente più a contatto di altre con un numero elevato di persone, ha più possibilità di essere un pericolo per la comunità in cui vive. Questo legittima il legislatore ad agire nei confronti dello specifico gruppo». Un passaggio fondamentale soprattutto in queste ore in cui il governo discute anche sulla possibile estensione del pass sanitario per dipendenti della pubblica amministrazione a stretto contatto quotidiano con un numero considerevole di persone.
Veronesi: «Il pericolo di diffusione del virus è un criterio legittimo»
Anche Paolo Veronesi, professore ordinario di diritto costituzionale del dipartimento di Giurisprudenza all’Università di Ferrara e componente del comitato scientifico della rivista di BioDiritto, dice a proposito della pandemia di Covid: «Si tratta di un evento estremamente pericoloso e assolutamente raro nella recente storia del mondo occidentale. Il presupposto richiesto dalla Costituzione è che l’obbligo vaccinale tuteli contemporaneamente sia la salute del singolo, sia quella della comunità, ed è innegabile che sarebbe così». Stessa cosa per l’estensione dell’obbligo di Green pass: «Non esiste nessuna illegittimità costituzionale nell’eventuale estensione, per legge, dell’uso del Green pass nelle più varie situazioni in cui sia scientificamente accertato il pericolo di diffusione della pandemia. Si tratta di soluzioni che, in altre circostanze, la Corte costituzionale ha già giudicato legittime, in quanto necessarie per evitare il diffondersi di malattie», spiega Veronesi.
Gli aspetti costituzionali più delicati da tenere in considerazione sarebbero quelli legati all’effettivo pericolo di diffusione del virus: «L’imposizione di un vaccino o di un pass sanitario deve essere sempre calibrata sulle situazioni in cui sussista davvero il pericolo di diffusione del Covid. Andare oltre questi confini non sarebbe legittimo, perché eccessivamente costrittivo della libertà, senza che la scelta in discorso risulti proporzionata e ragionevole. Rimanerne all’interno consente invece di rispettare quanto già prima si affermava: tutelare la salute del singolo e, contemporaneamente, quella della collettività esposta al pericolo».
(da Open)
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Settembre 2nd, 2021 Riccardo Fucile
VERSO IL GREEN PASS OBBLIGATORIO E TERZA DOSE… DIFESA DEL MINISTRO LAMORGESE
“La campagna vaccinale procede spedita, entro la fine di settembre saranno
vaccinati l’80% dei cittadini. Già oggi siamo al 70% completamente vaccinato, sono fiducioso sull’obiettivo entro fine settembre. E’ un conforto per la ripresa dell’attività produttiva, e colgo l’occasione per ribadire il mio invito a vaccinarsi – ha detto il Premier -. E’ un atto di protezione verso se stessi, verso i prossimi e verso tutti quelli con cui si viene a contatto. Tra i 16 e 19 anni circa il 70% ha ricevuto una dose, la campagna tra loro ha riscosso grande successo”.
Ha poi colto l’occasione per stigmatizzare tutte le forme di violenza verso i cronisti “Non commenterò la violenza odiosa e vigliacca verso le persone che fanno informazione da parte dei così detti no-vax”.
Nelle prossime ore il Presidente sarà ospite di Emmanuel Macron, presidente francese. “Sarà una conversazione a tutto tondo” spiega Draghi mentre ringrazia tutti i militari italiani che sono stati in Afghanistan in questi 20 anni.
“L’economia continua a crescere, cresce anche molto di più di quanto ci si fosse aspettati, basta andare a vedere le cifre che il Mef aveva previsto nei documenti ufficiali a marzo di quest’anno – ha poi spiegato il Presidente -. Anche questo ci dà un forte incoraggiamento. Il mercato del lavoro va bene, se non sbaglio c’è circa mezzo milione di occupati in più, l’occupazione in generale non mostra cenni di cedimento”.
Scuola e trasporti: aggiornamenti e novità
Il passaggio sulla scuola è affidato ai Ministri Bianchi e Speranza. Il titolare del dicastero sull’istruzione si è detto assolutamente soddisfatto del lavoro fatto, partendo dalla programmazione sul turnover con scadenza 2030 e cominciato quest’anno fino alle vaccinazioni tra il personale ad oggi arrivate al 91,5%. La novità in aula la lanciano quasi insieme i due ministri, “In classi con tutti vaccinati sarà possibile abbassare mascherine”. In merito alla questione trasporti è intervenuto il Ministro Giovannini, ”Fortissima collaborazione con le Regioni sul trasporto pubblico locale. Abbiamo definito le linee guida concordate con loro. E’ una sfida difficile e oggi è la scadenza entro la quale le Regioni devono inviare i loro piani per il potenziamento dei servizi – commenta il Ministro – Per il secondo trimestre il governo ha messo a disposizione 618 milioni di euro. I fondi aggiuntivi possono essere usati anche per il potenziamento die controlli”. Lo spiega il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo che il Consiglio dei ministri ha approvato il Dl Infrastrutture.
Il Green pass e la difesa della Ministra Lamorgese
“Il ministro Speranza ed io ne parliamo da un po’ di tempo. L’orientamento è “sì” verrà esteso il green pass, per decidere i settori che dovranno averlo prima ci vorrà del tempo e faremo cabina di regia come ha chiesto Salvini”, così Draghi risponde sull’applicazione del certificato verde.
“Il chiarimento politico lo fanno le forze politiche, noi auspichiamo una maggiore convergenza ma noi andiamo avanti – insiste l’ex numero della BCE, prima di passare alla difesa della Ministra degli Interni – Lamorgese lavora molto bene, i numeri non sono negativi. Io credo che lei faccia il suo lavoro e lo faccia bene”.
Nel corso dell’incontro anche novità sull’obbligo vaccinale che comincia a diventare una possibilità sempre più concreta. Il Premier prima e il Ministro della salute dopo, hanno spiegato che quando il vaccino contro il Covid non sarà più considerato medicina d’emergenza potrebbe diventare effettivamente obbligatorio. “Anche la terza dose è una delle eventualità possibili – spiega Speranza – da fine mese, si parte da immunodepressi”.
(da agenzie)
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Settembre 2nd, 2021 Riccardo Fucile
I VERTICI DELLA LEGA SANNO CHE RITORNARE ALLA PERCENTUALE DI 4 ANNI FA VORREBBE DIRE PERDERE UN TERZO DEI PARLAMENTARI PER VIA DELLA RIDUZIONE DEI SEGGI… LE PROSSIME AMMINISTRATIVE DECISIVE PER UN CAMBIO DI SEGRETERIA PRIMA DELLA DISFATTA
L’estate è quasi finita e per la Lega di Matteo Salvini è giunta l’ora di sfondare un altro record. In negativo. Il Carroccio infatti è sceso nei sondaggi politici di SWG sotto la soglia psicologica del 20%.
Le rilevazioni sono chiarissime: Fratelli d’Italia primo partito, Lega davanti al Pd. Ma se il sondaggio politico Swg per il Tg La7 attribuisce il 20,6% al partito di Giorgia Meloni che si conferma al vertice, la Lega di Matteo Salvini che cede lo 0,5% e scende al 19,8% sempre più in caduta libera nonostante il suo leader provi a riappropriarsi di uno dei suoi vecchi cavalli di battaglia, quello dei migranti con i continui attacchi alla ministra Lamorgese, e occhieggi ai no-vax.
Essere di lotta e di governo però non paga quanto essere all’opposizione come dimostrato dall’ascesa di Fratelli d’Italia. Passo avanti del Pd, che guadagna lo 0,1% e sale al 19,1%. Cresce il Movimento 5 Stelle (+0,8%), che si attesta al 16,3%. Forza Italia guadagna lo 0,2% e sale al 7%.
Per quanto riguarda gli altri partiti secondo i sondaggi politici di SWG questa settimana passo indietro per Azione di Carlo Calenda, che scivola al 3,7%, mentre Sinistra Italiana rimane al 2,7%. Italia Viva di Matteo Renzi sale dal 2,2% al 2,4%, scavalcando Articolo 1 che si ferma al 2,3%.
(da agenzie)
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