Novembre 30th, 2021 Riccardo Fucile
“AL GIORNO D’OGGI SE NON SEI OMOSESSUALE E VACCINATO NON SEI NESSUNO”
In Italia la Lega continua a fare sponda quotidiana a no-vax e complottisti: questa è un’altra storia che mostra proprio questa evidenza.
Lorenzo Gasperini, attualmente consigliere provinciale della Lega a Livorno e consulente legislativo alla Camera per il partito di Matteo Salvini ha scritto su Facebook questo post.
“Un giovane sano che si vaccina dimostra debolezza, paura della morte, creduloneria, infermità intellettuale, facile obbedienza al primo politico che passa e lo minaccia e una psicologia da servo. Tutte caratteristiche che dovrebbero comportare come minimo l’esclusione dalla vita sessuale, come contrappasso naturale”.
Gasperini, che sui social si definisce ‘identitario e toscano’ sui suoi profili è noto per posizioni estreme. Il 27 novembre è comparso un post dove ha scritto: “Al giorno d’oggi se non sei omosex e vaccinato non sei nessuno. Vieni discriminato”.
(da agenzie)
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Novembre 30th, 2021 Riccardo Fucile
“CONTE DOVREBBE USCIRE DA QUESTO GOVERNO IL PRIMA POSSIBILE”
Si chiamerà “Su la testa” il nuovo progetto che Alessio Villarosa, ex M5s, porterà avanti insieme ad Alessandro Di Battista.
É lui stesso a dirlo intervistato a L’Italia s’è desta su Radio Cusano Campus. Villarosa anticipa quello che potrebbe essere il futuro suo e di uno dei volti più importanti del vecchio Movimento: «Abbiamo intenzione di strutturare le idee originarie del M5s in un partito. Di Battista leader? Lui è un leader di natura. Sarà sicuramente lui il frontman», spiega ancora Villarosa.
Per ora il loro non è altro che «un tour in giro per l’Italia». Con Di Battista, infatti, hanno deciso di girare per l’Italia: «Io, in realtà, sono ancora legato al M5s, tanto che proprio ieri ho votato, visto che mi hanno escluso dal gruppo parlamentare, ma non riescono a espellermi dal Movimento nazionale. Ho votato contro il 2 per mille: ricordo che Di Maio nel 2015 diceva che il M5s non avrebbe mai preso un finanziamento pubblico. Oggi stanno raccontando a tutti che il 2 per mille non è un finanziamento pubblico, ma al contrario lo è», aggiunge.
Al leader del M5s, Giuseppe Conte, Villarosa poi riserva parole di stima. Parla di una «grande persona»: «Con lui ho lavorato bene, spero che faccia ritornare il M5s al Movimento iniziale. Se con Conte il M5s tornasse quello dei vecchi tempi, lo voterei, ma dovrebbe uscire da questo governo il prima possibile. Un po’ dello spirito iniziale dei 5 stelle ce l’ha anche Conte, io lo conosco bene. Il problema è che nel tempo il M5s è cambiato e Giuseppe si è adattato».
E infine: «Cambiare è corretto ma passare dal nero al bianco senza riflettere sul grigio non è coerente. Questo è accaduto perché si è accettata la sconfitta. Noi siamo entrati in Parlamento dicendo determinate cose ma, alla prima difficoltà, molti hanno mollato e cambiato idea. Questo è successo sin dal 2013 e io, da presidente del gruppo parlamentare, l’ho vissuto proprio in prima persona».
(da agenzie)
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Novembre 30th, 2021 Riccardo Fucile
CONTROLLI DI POLIZIA A TERRA ALLE FERMATE E ANCHE SUI MEZZI IN APPOGGIO AI CONTROLLORI
Salire su un autobus senza Green Pass potrà costare una multa salatissima: da 600 a 1.000 euro. E i furbetti del biglietto, rapidi a scendere alla vista dei controllori alla fermata, potranno trovarsi di fronte poliziotti, carabinieri, finanzieri, agenti di polizia locale. Che, dal 6 dicembre, chiederanno biglietto e Green Pass.
Pattuglie miste formate da personale delle aziende di trasporto pubblico locale e forze dell’ordine per i controlli del Super Green Pass a bordo di autobus e metropolitane.
E’ la soluzione prospettata oggi dalla ministra dell’interno Luciana Lamorgese ai venti prefetti del Paese riuniti in videoconferenza al Viminale insieme al capo della Polizia Lamberto Giannini, al comandante generale dell’Arma dei carabinieri Teo Luzi e al vicecomandante della Guardia di finanza Giuseppe Vicanolo.
“Agiremo con responsabilità ma anche con la necessaria fermezza, effettuando controlli più serrati sulla certificazione verde con una particolare attenzione alle aree e alle fasce orarie di maggiore afflusso di persone”, dice Lamorgese.
Il nodo del trasporto pubblico locale è quello più intricato: assolutamente escluso l’utilizzo dell’esercito, impossibile affidare il rispetto dell’obbligo di certificazione verde alle sole forze dell’ordine i cui organici non consentono di svolgere questo compito anche se tutte le pattuglie impegnate nel controllo del territorio dal 6 dicembre avranno anche il compito di verificare il Green Pass.
Non ci saranno poliziotti a bordo dei mezzi, ma i controlli saranno effettuati – a campione – alle fermate dei bus e sulle banchine della metropolitana, alla salita ma anche alla discesa.
Entro la settimana un nuovo vertice dovrà chiarire se i controllori delle aziende di trasporto pubblico locale hanno la qualifica per chiedere ai passeggeri il Green Pass. Probabilmente sì se lo fa il personale delle aziende ferroviarie e delle linee aeree. Un parere è stato chiesto al ministro dei Trasporti Enrico Giovannini
Gli organici di polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizie municipali sono già ridotti all’osso e non possono certo essere dedicati interamente ai controlli. Da qui la necessità per la ministra Lamorgese di ricorrere alla collaborazione degli enti locali e delle associazioni di categoria. A queste ultime è stato chiesto di sensibilizzare i titolari e i gestori di tutte le attività in cui serve il Super Green Pass a farsi carico di controlli puntuali e soprattutto rigidi ad ogni ingresso
Sui mezzi di trasporto, invece, i controlli non potranno avvenire né alle fermate né prima della salita dei passeggeri. Dunque saranno controlli a campione effettuati da personale delle aziende locali che insieme al biglietto chiederanno anche il Super Green Pass.
Con loro ci sarà anche un rappresentante delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza ed evitare che il personale addetto possa essere sovraesposto ad aggressioni o eventuali reazioni violente.
La pianificazione dei controlli sarà oggetto fin da subito di incontri tra i comitati provinciali di ordine e sicurezza, gli amministratori locali e i dirigenti delle aziende di trasporto.
“In questa fase ancora molto delicata per la salute pubblica, le forze di polizia e le polizie locali continueranno a dare il massimo e ad agire con responsabilità ma anche con la necessaria fermezza, effettuando controlli più serrati sulla certificazione verde con una particolare attenzione alle aree e alle fasce orarie di maggiore afflusso di persone – ha detto la responsabile del Viminale – ho chiesto ai prefetti di coinvolgere tutti i soggetti interessati, raccomandando loro di intensificare il confronto con i rappresentanti delle associazioni di categoria degli esercenti anche al fine di sviluppare una capillare opera di sensibilizzazione dei propri aderenti”.
(da agenzie)
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Novembre 30th, 2021 Riccardo Fucile
FEBBRAIO DATA POSSIBILE
Con una campagna vaccinale in ritardo e solo il 68,5% di popolazione totalmente immunizzata da Covid-19, la Germania sarebbe pronta a introdurre l’obbligo di vaccino per tutti.
A farlo sapere è un funzionario vicino al futuro cancelliere tedesco Olaf Scholz, che sulle orme dell’Austria, sarebbe favorevole ad applicare la misura dal prossimo febbraio 2022. Durante un incontro di crisi tra il governo uscente della cancelliera Angela Merkel e i premier degli stati federali tedeschi, Scholz sembra aver espresso «la sua simpatia per il regolamento», come ha spiegato il funzionario. «Tale misura dovrebbe essere poi approvata dal Bundestag tedesco e potrebbe arrivare all’inizio di febbraio».
L’elezione di Scholz a cancelliere tedesco dovrebbe avvenire la prossima settimana con delicati temi da affrontare già dai primissimi giorni. Semmai il prossimo primo ministro dovesse proseguire la battaglia dell’obbligo, potrà avere dalla sua parte diversi premier degli stati federali tedeschi, già schierati a favore della vaccinazione obbligatoria.
Il bavarese Markus Söder pochi giorni fa ha affermato che è «l’unica strada possibile per porre fine alla pandemia». Sulla stessa linea anche Stephan Weil, premier della Bassa Sassonia: «La vaccinazione obbligatoria ci salverà dall’avere migliaia di persone che lottano per la propria vita nelle unità di terapia intensiva il prossimo inverno».
«Ospedali pieni. Invieremo pazienti all’estero»
Intanto la situazione contagi e ricoveri in Germania sembra essere sfuggita dal controllo degli ospedali. «La condizione delle terapie intensive è altamente drammatica», ha detto il ministro della Salute del Baden-Wuerttemberg, Manfred Lucha, annunciando che il Land si prepara a inviare pazienti anche all’estero e che ha già ricevuto disponibilità anche dall’Italia. «Saranno accolti in Lombardia, Francia e Svizzera. Il carico degli ospedali è immenso – ha continuato Lucha – le persone non ce la fanno più». Da giorni diversi Land del Paese stanno trasferendo i pazienti positivi per il forte carico delle rianimazioni: la Baviera nei giorni addietro ha inviato due pazienti anche in Italia, a Bolzano e a Merano.
(da agenzie)
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Novembre 30th, 2021 Riccardo Fucile
QUALCUNO LO SPIEGHI AL TIFOSO MOLESTATORE… INCARNA IL MODELLO CULTURALE DA COMBATTERE
«Ho un figlia, capitemi»: puntuali come una sventura arriva il pentimento lacrimevole di Andrea Serrani, il quarantacinquenne anconetano tifoso della Fiorentina che all’uscita dallo stadio non ha trovato niente di meglio da fare che sputarsi su una mano per tirare una sculacciata alla giornalista Greta Baccaglia, in collegamento per una trasmissione televisiva regionale.
Solo che Andrea Serrani è finito su tutte le televisioni e social mentre infoiato ha esibito tutta la sua tossica mascolinità e quindi ora gli tocca fare il pentito perché la figura di merda, si sa, pesa più del reato.
Probabilmente qualcuno gli avrà anche spiegato che quella che lui ritene una leggerezza in realtà è un reato che, ci auguriamo, come reato andrà punito. Non serve, come si chiede in giro, “una punizione esemplare”: serve quello che è giusto e stabilito dalla legge, anche solo quello basterà per lanciare un segnale chiaro.
E, c’era da scommetterci, le scuse di Serrani sono della stessa pasta del suo gesto: ci dice che non voleva essere “un gesto sessista” e “nemmeno un’allusione sessuale” perché il macho Serrani evidentemente tocca indifferentemente culi alle donne e scroti agli uomini ritenendo di essere simpatico; ci fa sapere che non è “una persona cattiva” (e infatti non verrà mica processato per cattiveria ma più banalmente per molestie); dice che sta “passando tutti i dispiaceri del mondo” (perché invece Greta Battaglia si sarà sentita benissimo dopo essere stata investita da un’orda di uomini come lupi affamati); si lamenta di avere “lavorato per una vita” e poi “guardate dove è finita questa cosa per uno sbaglio”, perché ovviamente come tutti pretende comprensione.
Insuperabile la spiegazione sullo sputo: “stavo tossendo, non ho sputato”, ci spiega. Forse oltre a un avvocato gli conviene cercare un buon pneumologo in giro, anche perché non sono tempi buoni per la tosse questi. L’avvocato, da buon avvocato, confida in una composizione bonaria e invita Greta Baccaglia (che su quasi tutti i giornali viene continuamente chiamata “Greta” perché come tutte le donne non ha un cognome e non ha una professione, è semplicemente una femminuccia da trattare con paternalista tenerezza) a conoscere Serrani per accettare le sue scuse.
Notevole anche Il Resto del Carlino che intervista tutti gli amici di Serrani che trova in giro per dirci che “lo sanno tutti che è un buono”, “un ragazzo di grande forza ma mai violento e affettuoso con le persone” (insomma, gli è uscita una pacca sul culo troppo intensa perché è troppo muscoloso).
Per non farci mancare niente Andrea Serrani ci dice che ha anche un figlia, come se fosse un’attenuante senza riconoscere che invece è un’aggravante. Il che ci dice almeno due cose: quindi Andrea Serrani sarà sorridente e aperto a tutti quelli che molesteranno per gioco sua figlia ma soprattutto Andrea Serrani non riesce proprio a non usare le donne e infatti alla fine usa la figlia come scudo.
Non male come difesa, davvero. Ha ragione Greta Baccaglia a dire che «le scuse sono il minimo» e che «la giustizia deve fare il suo corso».
Molti si lamentano che di questo storia si sia parlato troppo («non siamo tutti così!», urlano nel vento di certe code di paglia), facciamo che ne parli un tribunale. Lì, vedrete, si discuterà di Serrani come l’ennesimo uomo che ha usato il corpo di una donna senza consenso approfittando di un momento di temporanea fragilità, nel pieno di una diretta televisiva. E prima o poi si capirà che Andrea Serrani incarna esattamente il modello culturale da combattere.
(da TPI)
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Novembre 30th, 2021 Riccardo Fucile
MULTE DA 100 EURO AL MESE PER CHI NON SI ADEGUA
La Grecia si prepara a varare l’obbligo vaccinale per i cittadini con più di sessanta anni. Il primo ministro Kyriakos Mitsotakis ha annunciato che dal 16 gennaio vaccinarsi contro Covid-19 sarà obbligatorio per gli over 60, pena una multa di 100 euro. ù
La sanzione, spiega il quotidiano Ekathimerini, sarà addebitata automaticamente dall’Autorità Indipendente delle Entrate Pubbliche (AADE), l’ente che svolge la funzione dell’italiana Agenzia delle Entrate.
E sarà mensile, si dovrà pagare finché non ci si adegua. Le sanzioni fanno parte degli sforzi del governo greco per incrementare i livelli di vaccinazione, che per ora ammontano al 64% della popolazione.
Anche se nelle ultime settimane sono aumentate le prime dosi di vaccino. Parlando con il suo governo Mitsotakis ha riconosciuto che la misura sarà impopolare ma servirà a salvare vite.
Gli over 60 ancora non vaccinati nell’intera Grecia sono 560 mila. Ieri il portavoce del governo Ioannis Oikonomou aveva detto che l’esecutivo non aveva intenzione di introdurre un nuovo lockdown nel paese. Ieri sono stati registrati 6.000 nuovi casi di contagiati dal Coronavirus.
Il numero delle prime dosi in Grecia è raddoppiato dopo l’introduzione del Green pass: a partire dal 6 novembre per entrare nei negozi – a parte supermercati e farmacie – è necessario dimostrare di essere vaccinati o negativi a un test del tampone. La prova è necessaria per bar, ristoranti, uffici pubblici e banche. I lavoratori non vaccinati devono effettuare due test a settimana.
(da agenzie)
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Novembre 30th, 2021 Riccardo Fucile
PRESA A CALCI E SCHIAFFI A BORDO DI UN TRENO
L’assessore all’ambiente e pubblica istruzione di Arenzano (Genova), Giovanna Damonte, è stata aggredita a calci e schiaffi da una 18enne alla quale aveva chiesto, a bordo del treno per Genova, di mettersi la mascherina.
Quando l’assessore ha rimproverato la giovane e un altro ragazzo, la 18enne ha prima colpito la Damonte a schiaffi, e poi è salita su un sedile per prenderla a calci. Dopo l’aggressione i due ragazzi sono scappati.
Il treno si trovava tra Sampierdarena e Genova Principe quando l’assessore si è rivolta a due ragazzi chiedendo loro di indossare le mascherine e ne ha offerta una a un ragazzo che ne era sprovvisto. Ma alla richiesta di tenerla sul naso la ragazza che era assieme al giovane ha picchiato la Damonte.
La Damonte è stata soccorsa dal personale di Trenitalia. Una volta arrivata a Genova è stata trasportata al pronto soccorso per le cure mediche del caso.
“Calci e schiaffi, su un treno, solo per aver chiesto a una ragazzina di indossare la mascherina, come prevede la legge. Un episodio di violenza inaccettabile e da condannare fermamente. Solidarietà a Giovanna Damonte, vittima di questa brutta aggressione. Quando capiremo che il nemico da combattere è il Covid sarà sempre troppo tardi”.
E’ il commento del presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti.
(da agenzie)
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Novembre 30th, 2021 Riccardo Fucile
COSTAVA TANTO ESPORNE UNO DALLA PARTE DELLA GIORNALISTA MOLESTATA? … GRETA BECCAGLIA: “NON MI INTERESSA INCONTRARE IL MOLESTATORE, CI VEDREMO IN TRIBUNALE”
La tifoseria organizzata deve sempre distinguersi per la propria intelligenza, deve continuamente dimostrare di essere innovativa. Sono uno spaccato visionario della nostra società, lungimirante, avanti anni luce rispetto al resto del mondo.
Un esempio lo hanno fornito i tifosi della Fiorentina che questa sera, in occasione di Fiorentina-Sampdoria, e dopo il caso del tifoso viola che ha palpeggiato la giornalista di Toscana Tv Greta Beccaglia impegnata nel post-partita di Empoli-Fiorentina, non hanno trovato di meglio che esporre uno striscione che qualifica – ove mai ce ne fosse bisogno – il loro quoziente intellettivo: “Prima razzisti, poi sessisti. Ma mai giornalisti”
Avrebbero potuto stupire con uno striscione in difesa delle donne ma ancora una volta i tifosi organizzati hanno voluto ribadire il loro livello culturale. Nello striscione c’è anche il riferimento agli insulti razzisti nei confronti di Koulibaly.
Per fortuna ci ha pensato il presidente viola Rocco Commisso a scusarsi con la giornalista.
Come ha ricordato la stessa Beccaglia: “Commisso mi ha chiesto scusa a nome del tifoso, poi abbiamo parlato e fatto una foto. È stato molto carino e mi ha espresso tutta la sua solidarietà riguardo la situazione. Che effetto mi fa tornare allo stadio? Vorrei ricominciare subito a lavorare, per me l’obiettivo è quello di tornare alla normalità e spero che quello che è successo possa cambiare qualcosa”, le sue parole riportate da ‘Firenzeviola.it’.
“Sono stata fortunata nella sfortuna, c’è stato un video, così c’è stata una testimonianza e ho potuto denunciare, spero che tante ragazze lo potranno fare. Penso che il Daspo sia la cosa sia più giusta, poi deciderà la giustizia.
La giornalista, ovviamente e giustamente, non ha voluto ritirare la denuncia. Come chiesto dall’autore del gesto che oggi ha parlato di goliardata e che si è beccato tre anni di Daspo (in attesa del processo). “Non mi interessa incontrare il mio molestatore, ci incontreremo in tribunale”
(da agenzie)
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Novembre 30th, 2021 Riccardo Fucile
SI TRATTA DI UN 48ENNE DI REGGELLO, IN PROVINCIA DI FIRENZE
Individuato dalla polizia un altro tifoso della Fiorentina ritenuto responsabile di aver molestato la giornalista Greta Beccaglia durante la diretta tv dall’esterno dello stadio di Empoli il 27 novembre, al termine di Empoli-Fiorentina.
L’uomo, Tommaso Consoli, 48enne residente in provincia di Firenze, è accusato di violenza sessuale.
Il questore Filippo Santarelli ha emesso per lui già un Daspo di 2 anni.
In base a quanto ricostruito, il 48enne fiorentino si sarebbe avvicinato alla giornalista a fine diretta dopo che la cronista aveva subito le molestie del 45enne della provincia di Ancona, e l’avrebbe urtata e toccata nelle parti intime come ha riferito lei stessa in querela.
In mattinata era stato emesso un Daspo di 3 anni nei confronti di Andrea Serrani, ristoratore di 45enne della provincia di Ancona, il tifoso della Fiorentina, accusato di aver molestato la giornalista Greta Beccaglia durante una diretta tv dall’esterno dello stadio di Empoli il 27 novembre toccandole il sedere.
(da la Nazione)
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