Maggio 3rd, 2022 Riccardo Fucile LO ZAR SOFFRIREBBE DI “NUMEROSI” PROBLEMI DI SALUTE, “FORSE A CAUSA DEGLI INFORTUNI DURANTE LA SUA GIOVINEZZA”
Secondo un ex agente del Kgb, Vladimir Putin potrebbe soffrire del
morbo di Parkinson o di demenza allo stadio iniziale. La salute del tiranno russo è stata a lungo fonte di speculazioni, e i servizi segreti occidentali hanno suggerito cheabbia seri problemi di salute.
Anche se l’addetto stampa di Putin, Dmitry Peskov, ha insistito sul fatto che la sua salute è «eccellente», le sue recenti apparizioni pubbliche hanno suscitato voci sul suo stato fisico.
Ma secondo l’ex spia russa Boris Karpichkov, 62 anni, neanche i membri della cerchia ristretta di Putin sono tati informati del suo stato di salute per proteggere la sua immagine di “uomo forte”.
Il russo, che ora vive nel Regno Unito, ha detto che il paranoico Putin vede tutti come «traditori» – e la sua salute è una «questione particolarmente delicata».
Karpichkov ha detto a The Sun Online: «È – o almeno agisce – pazzo e ossessionato da idee paranoiche. Vede tutti, compresi gli uomini all’interno dei servizi di sicurezza russi e anche all’interno della sua stretta cerchia ristretta, come “traditori”. È così sospettoso e così ossessionato dalle sue idee paranoiche che ora può essere paragonato al tiranno di Stalin».
Karpichkov ha affermato che è probabile che Mad Vlad soffra di “numerose” condizioni di salute, come le prime fasi della demenza e del Parkinson. «Non sono un medico… ma c’è una seria preoccupazione che Putin soffra di numerose condizioni di salute fisica, forse a causa degli infortuni sportivi durante la sua giovinezza. Questo si somma ad alcuni problemi che colpiscono le persone anziane, come la demenza nelle prime fasi».
«Ma nella sua cerchia ristretta è famoso per essere una persona che “non dimentica nulla” e che ricorda i dettagli di molte persone che ha incontrato».
«A giudicare da come si muove potrebbe essere a uno stadio iniziale di Parkinson o di un altro grave disturbo causato da qualche forma di cancro, un tumore al cervello, per esempio». I funzionari del Cremlino hanno sempre negato che ci sia qualcosa di sbagliato nel loro leader, che compirà 70 anni ad ottobre.
Ma nel suo ultimo discorso Putin è apparso confuso e ansimante. Il presidente sembrava faticare a riprendere fiato e si è fermato più volte durante il discorso ai politici, inciampando nelle sue parole e apparendo esausto.
E la scorsa settimana, durante i colloqui con il suo ministro della Difesa Sergey Shoigu, l’anziano tiranno è stato filmato mentre si aggrappava al tavolo e si incurvava, suscitando ulteriori voci che potrebbe essere affetto dal Parkinson.
Il professor Erik Bucy, esperto di linguaggio del corpo della Texas Tech University, ha dichiarato a The Sun Online dopo aver visto il video: «È un Putin sorprendentemente indebolito rispetto all’uomo che abbiamo osservato anche pochi anni fa. Un presidente abile non avrebbe bisogno di tenersi in piedi con una mano tesa per fare leva e non si preoccuperebbe di tenere entrambi i piedi piantati per terra».
E le mani del leader russo hanno tremato violentemente in un video che lo mostra mentre saluta al Cremlino il presidente bielorusso Alexander Lukashenko. Il filmato mostra un Putin dall’aspetto fragile che tende la mano per salutare Lukashenko prima di ritrarsi e camminare per la stanza. Le sue ginocchia poi si piegano mentre cammina per abbracciare la sua controparte bielorussa.
(da Sun)
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Maggio 3rd, 2022 Riccardo Fucile ALCUNE UNITÀ DI ÉLITE, COME LE UNITA’ AEROTRASPORTATE “VDV”, HANNO SUBITO IL PIÙ ALTO LIVELLO DI LOGORAMENTO… SI PARLA DI PIU’ DI 23 MILA SOLDATI RUSSI UCCISI
Che la guerra in Ucraina non stia andando bene per Vladimir Putin
lo si capisce anche dagli ultimi avvenimenti. §
Innanzitutto, ieri mattina l’intelligence militare britannica ha comunicato come «il 25% delle forze militari russe sia fuori uso. Ovvero un quarto dei 120 battaglioni tattici, che a loro volta costituiscono il 65% del potenziale totale di terra russo».
Inoltre, «alcune unità di élite dell’esercito russo, vedi le aerotrasportate “Vdv”, hanno subito il più alto livello di logoramento. A Mosca serviranno anni per ricostituirle ».
Poi c’è quanto accade nel sud della Russia, al confine con l’Ucraina. A circa 40 chilometri della frontiera, ieri ci sono state altre esplosioni nella regione di Belgorod, dove nelle settimane scorse elicotteri ucraini avrebbero bombardato depositi di proiettili e petrolio del colosso Gazprom. In questa regione siamo oramai a venti simili episodi: segno che la resistenza ucraina si sta espandendo anche oltre confine per sabotare le linee di rifornimento dell’esercito russo.
Non a caso, nelle ultime ore, un altro ponte è stato fatto esplodere nella regione russa del Kursk, proprio al confine, presso Konopelka. Mosca parla di “terrorismo” e di “sabotaggio”. Come il lunghissimo ponte di Crimea, anche questa è un’infrastruttura importante per rifornire, in questo caso, le truppe russe nel Donbass, dove si sta combattendo una battaglia campale. Il presidente Putin esige dai suoi risultati militari concreti per la festa nazionale del 9 maggio, quando si teme che lo zar possa scatenare “una guerra totale”.
Ma fonti di intelligence occidentale raccontano di «progressi molto limitati in Donbass, con almeno 15mila soldati morti russi in totale ». E le parole di domenica del ministro degli Esteri Sergej Lavrov, nell’intervista shock a Mediaset, sembrano confermarlo: «Non cerchiamo di ottenere risultati militari necessariamente entro il 9 maggio ».
Un’ammissione di debolezza, cui si aggiungono le voci di ferimento del generale Valery Gerasimov, capo di Stato maggiore delle forze russe. L’Ucraina sostiene che quest’ ultimo sia stato colpito a Izyum, nella regione di Kharkiv, prima di essere evacuato con un Tupolev verso Mosca. In ogni caso, sempre secondo Kiev, tra le vittime ci sarebbe anche anche il decimo generale russo ucciso nella guerra in Ucraina, Andrei Simonov.
(da agenzie)
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Maggio 3rd, 2022 Riccardo Fucile SALVINI: “IO DA IMBUCATO NON VADO DA NESSUNA PARTE. QUANDO AVRANNO VOGLIA CI VEDREMO”
Forse ha portato chiarezza, sicuramente non armonia. La Conferenza programmatica di Fratelli d’Italia di Milano lascia strascichi fra gli alleati. Che non hanno gradito i toni, i modi, l’atteggiamento della padrona di casa.
«È stata arrogante, aggressiva, per niente conciliante… Sembra si sia montata la testa», sussurrano dai piani alti di Forza Italia, da dove non arrivano però commenti ufficiali. E «sono venuti fuori accenti molto diversi dai nostri: come l’attacco all’America, così duro, che non è detto le venga perdonato oltre Atlantico…».
Malumore anche dalla Lega, espresso stavolta ad alta voce direttamente da Matteo Salvini. Il capo della Lega aveva manifestato l’intenzione di passare a fare «un saluto» all’alleata, ma ha capito presto di non essere gradito.
E dopo le parole rilasciate al Corriere della Sera da Ignazio La Russa («Giorgia non si imbucherebbe mai a Pontida»), Salvini ieri ha replicato: «Io avrei offerto il caffè, ma hanno detto che sarei stato un imbucato, e io non vado da imbucato da nessuna parte, il caffè me lo sono preso da solo, quando avranno voglia ci vedremo…».
Di vertici in vista, ad oggi, però non ce ne sono, anche se tutti si dicono disponibili. Ma resta il gelo. Sempre il leader della Lega ragiona: «Se il centrodestra andrà compatto alle Politiche del 2023? Io dico di sì ma c’è qualcuno che nel centrodestra che dice invece “potremmo anche andare da soli”: secondo me è un errore». Lui giura che «la Lega lavora per un centrodestra unito mentre c’è qualcun altro che un giorno sì e uno no dice “potremmo anche far da soli”. Da soli non si vince, uniti sì».
Il tema caldo che comunque va risolto in fretta è quello della Sicilia, dove si continua a trattare per andare con un candidato unico almeno a Palermo: FI e Lega sembrano più disposti di prima a convergere su Roberto Lagalla, candidato di Udc e FdI, ma non a dare il via libera alla ricandidatura di Musumeci in Regione, come invece la Meloni pretende. «Noi siamo impegnati a ricomporre», dice Salvini, ma se sul governatore Musumeci «tre quarti della coalizione dicono no, evidentemente c’è un problema».
Non è l’unico, e non solo sulle Amministrative, perché mai come in questo momento il centrodestra è apparso così profondamente diviso, anche come messaggio e atteggiamento. Tanto che l’idea di una legge elettorale proporzionale che permetta a ciascuno di correre per conto proprio comincia a farsi strada tra molti azzurri.
Per ora sono pourparler, ma sicuramente quello che sembrava un tabù fino a qualche settimana fa, oggi non lo è più. Si vedrà anche il risultato della tornata amministrativa, ma dopo un anno e mezzo di governo di governo separati, i partiti del centrodestra sono divisi da un solco.
Acuito dai sondaggi che rendono più forte e quasi pronta a tutto la Meloni. Anche a correre da sola, se non ci sarà accordo. E la storia può avere molti, diversi finali.
(da agenzie)
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Maggio 3rd, 2022 Riccardo Fucile VICINO KHARKIV, NELLA CITTADINA DI SARYI SALTIV, RICONQUISTATA DAGLI UCRAINI, I GIORNALISTI HANNO TROVATO I CORPI DEI SOLDATI RUSSI DISPOSTI A FORMARE UNA “Z”, DIVENTATA IL SIMBOLO DI MOSCA
Gli ucraini sono riusciti a riconquistare la città di Saryi Saltiv, a circa
50 km da Kharkiv, alleviando un po’ la pressione sulla seconda città più grande dell’Ucraina, che i russi hanno pesantemente bombardato ma che non sono riusciti a conquistare.
I giornalisti che si sono avventurati fuori da Kharkiv seguendo l’avanzata delle truppe hanno descritto la campagna come un «cimitero a cielo aperto»: strade e campi erano disseminati di corpi abbandonati, e i morti erano anche dentro agli appartamenti o nei veicoli.
Uno degli spettacoli più raccapriccianti è stata la scoperta di quelli che sembravano essere cadaveri russi disposti a formare una “Z”.
Intanto più a Sud, a ovest di Izyum, l’artiglieria ucraina ha distrutto una colonna di veicoli corazzati russi. Nel Donbass proseguono pesanti combattimenti per il controllo del territorio.
(da agenzie)
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Maggio 3rd, 2022 Riccardo Fucile LA TENSIONE E’ ESPLOSA DURANTE UN DIBATTITO SULLA RUSSIA, CON SUCCESSIVO SCONTRO FISICO E CADUTA PER TERRA DEL VECCHIO SGARBONE. I DUE ERANO GIÀ ARRIVATI ALLO SCONTRO NEL 2019 DURANTE UNA PUNTATA DI ‘’STASERA ITALIA”
È finita a mazzate tra Vittorio Sgarbi e Giampiero Mughini.
Una rissa, accennata da Tvblog, avvenuta oggi pomeriggio durante la registrazione del “Maurizio Costanzo Show”, in onda domani sera in seconda serata su Canale 5.
Tensione esplosa durante un dibattito sulla Russia, con successivo scontro fisico e caduta per terra di Sgarbi.
I due erano già arrivati allo scontro fisico nel 2019 durante una puntata di Stasera Italia.
(da Dagospia)
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Maggio 3rd, 2022 Riccardo Fucile IN 24 ORE HA CAMBIATO IDEA, DOPO CHE GIORGETTI GLI HA FATTO CAPIRE CHE ESISTE UN GOVERNO PER QUESTE COSE
È durato poco più di 24 ore il progetto di Salvini di volare a Mosca
per incontrare Vladimir Putin: dopo aver annunciato nel corso di Non è L’Arena dello scorso 1 maggio “ci andrei domattina se servisse ad avvicinare la pace. Ci stiamo lavorando e riservatamente qualcosa stiamo facendo”, oggi il leader della Lega nega in una nota di aver inoltrato domanda per ottenere un visto per la Russia: “Nessun visto richiesto o missione organizzata”. –
Non è chiaro quindi a cosa si riferisse l’ex ministro dell’Interno quando annunciava tronfio di essersi attivato in questo senso. Fonti qualificate da Via Bellerio citate da Repubblica confermano comunque il desiderio di Salvini di volare a Mosca “per collaborare al processo di pace”.
Una volontà che è stata vista dal governo come un tentativo di fare un passo che potrebbe essere troppo più lungo della gamba. Il capodelegazione della Lega e ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha fatto sapere che a lui non risulta che sia già in programma una missione di Salvini a Mosca, e ha aggiunto: “Andrebbe coordinato con il governo che la Lega sostiene”. Nell’esecutivo, lato non leghista, trapela scetticismo verso l’iniziativa.
E fanno discutere all’interno della maggioranza le dichiarazioni arrivate in serata a Isoradio da parte del leader del Carroccio sulle armi all’Ucraina: il terzo decreto interministeriale, che prevede nuove forniture di armamenti ancora più pesanti a Kyiv, è il terreno dello scontro. “Armare, armare, armare l’Ucraina sino all’ultimo uomo significa scherzare con il fuoco. Ricordo che la Russia ha 5mila testate nucleari”, ha detto Salvini, che ha precisato: “Non penso che l’invio di altre armi significa avvicinare la pace”. Posizioni che lo avvicinano in questo momento al Movimento 5 Stelle, partito che più di tutti ha mostrato scetticismo verso l’orientamento di Palazzo Chigi di seguire gli accordi internazionali presi in precedenza.
(da agenzie)
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Maggio 3rd, 2022 Riccardo Fucile DA GENNAIO ALMENO CINQUE DIRIGENTI DEL COLOSSO RUSSO DEL GAS SONO DECEDUTI IN CIRCOSTANZE STRANE
Un altro manager di Gazprom è morto in circostanze poco chiare: Andrei Krukowski, direttore del resort sciistico del gigante russo del gas, è deceduto “cadendo da una scogliera” a Sochi.
L’episodio è stato considerato un incidente ma diverse figure apicali legate all’azienda statale dei carburanti o al Cremlino stesso sono tragicamente scomparsi negli ultimi mesi.
Una nota dell’agenzia di stampa governativa Tass recita: “Il direttore generale del resort di Krasnaya Polyana, Andrei Alekseevich Krukovsky, è tragicamente scomparso. Amava le montagne e vi trovava la pace. La tragedia è avvenuta sulla strada per la fortezza di Akzepsinskaya”.
Krukowski aveva 37 anni, è stato portato in ospedale ed è morto domenica per le ferite riportate. Il suo decesso è stato confermato anche dal servizio stampa delle terme, che gestiva dal 2019.
Krasnaya Polyana è una delle località sciistiche più famose della Russia: nel 2014 faceva parte del complesso olimpico dei Giochi Invernali di Sochi. Le circostanze dell’incidente che ha coinvolto il manager saranno ora oggetto di indagini degli investigatori.
Tass ha riferito che sulla base dei rapporti del Comitato investigativo del Krasnodar Krai è già stata disposta un’autopsia. Laureato con lode presso l’Istituto di economia, politica e diritto di Mosca nel 2006, Andrei Krukowski è stato dottore in scienze economiche. Nel 2019 ha completato l’Executive Education Program presso la London Business School. Negli anni 2001-2014 ha ricoperto incarichi dirigenziali in diverse aziende private. Nel 2015 ha iniziato a lavorare nella località di Krasnaya Polyana e dopo quattro anni ne è diventato il direttore.
Le morti sospette dei dirigenti Gazprom
La morte di Krukowski segue quelle altrettanto sospette di Vadislav Avayev, ex vicepresidente della Gazprombank, trovato morto nel suo appartamento a Mosca insieme a sua moglie e sua figlia, tutti per ferite di arma da fuoco, e di Sergei Protuchinya, trovato dalla polizia spagnola impiccato nella sua villa di Lloret de Mar: anche in quel caso moglie e figlia erano state rinvenute senza vita nell’abitazione, con ferite di arma da taglio. Secondo un resoconto della Cnn erano “almeno cinque”, prima della notizia di Krukowski, gli oligarchi russi vicini a Gazprom morti da gennaio ad oggi.
(da agenzie)
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Maggio 3rd, 2022 Riccardo Fucile LA MISURA A SOSTEGNO DEI LAVORATORI E DEI PENSIONATI ANNUNCIATO DA DRAGHI: ECCO COME VERRA’ INCASSATO
All’interno del decreto Aiuti approvato lunedì sera dal Consiglio dei
Ministri è stata inserita una misura economica in sostegno dei lavoratori e dei pensionati. Si tratta di un bonus “una tantum” da 200 euro che sarà versato (in modalità differenti) a pensionati e lavoratori.
Un fondo da oltre 5 miliardi e mezzo per una platea totale di circa 28 milioni di italiani, cioè di tutti coloro i quali hanno un reddito annuo inferiore ai 35mila euro.
L’iniziativa rientra nel vasto sistema di sostegno e supporto economico del governo per aiutare i cittadini e le famiglie che sono alle prese con l’aumento dei costi dell’energia, cresciuti ancor di più dopo l’invasione russa dell’Ucraina.
Il Consiglio dei Ministri, infatti, nel dl Aiuti non si è limitato a prorogare il taglio delle accise dei carburanti (anche per il metano) fino all’8 luglio, ma ha anche messo in piedi (in questa nuova mini-manovra da 14 miliardi) questo sistema per il bonus 200 euro. Il tutto senza sforare il bilancio: “Tutti questi provvedimenti saranno finanziati con il proseguimento del prelievo straordinario su imprese produttrici, importatrici e rivenditrici di energia elettrica, gas e prodotti petroliferi”.
Chi potrà ottenerlo?
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi e il Ministro dell’Economia Daniele Franco hanno spiegato in conferenza stampa che questo sostegno è destinato a pensionati, lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi. Detto ciò, il capo del governo ha anche spiegato come e quando sarà erogato. Se sulle tempistiche, come spesso accade in questi casi, si parla di alcune settimane (per i pensionati, probabilmente, entro inizio luglio con l’importo maggiorato rispetto alla pensione mensile). Insomma, superati i tempi tecnici, ecco che chi ne ha diritto – lavoratori e pensionati con reddito inferiore a 35mila euro – lo riceverà. Ma come? Draghi lo ha spiegato così:
“Sui pensionati non c’è molta difficoltà a capire come lo avranno, mentre per i lavoratori dipendenti saranno i datori di lavoro ad erogarlo, che lo recupereranno al primo pagamento di imposta utile. Non è che anticipano e non lo vedono più o lo rivedono dopo un anno, ma vengono ristorati al primo pagamento utile”.
Per i pensionati con reddito inferiore ai 35mila euro, dunque, quel bonus 200 euro sarà accreditato direttamente.
Per i lavoratori, invece, sarà compito del datore di lavoro che anticiperanno il pagamento di questo “sussidio” una tantum e lo recupereranno in seguito. Probabilmente, il tutto dovrebbe concretizzarsi a cavallo dell’inizio della stagione estiva perché prima deve essere creato un fondo ad hoc dal quale attingere.
(da agenzie)
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Maggio 3rd, 2022 Riccardo Fucile CINQUE ANNI FA AIUTO’ ALCUNI CITTADINI DEL SUDAN E DEL CIAD AD ACQUISTARE BIGLIETTI DEL TRENO PER VENTIMIGLIA
“Il fatto non sussiste”: Andrea Costa, presidente di Baobab Experience, è stato assolto oggi con formula piena dalle accuse di favoreggiamento della emigrazione clandestina. Il numero uno della onlus che si occupa di fornire assistenza ai migranti in transito a Roma rischiava da sei anni e mezzo a 18 anni di reclusione per aver aiutato persone di origine sudanese e ciadiana – opportunamente identificate e con il pieno diritto di muoversi sul territorio italiano – a raggiungere il Campo della Croce Rossa di Ventimiglia.
Al termine di un processo svolto con rito abbreviato, il gup della Capitale lo ha assolto insieme alle altre due imputate, due attiviste dell’associazione.
Lo stesso pm aveva chiesto di fare cadere le accuse per tutti. I fatti risalivano all’ottobre 2016, dopo lo sgombero del centro d’accoglienza allestito in via Cupa, a San Lorenzo.
In quell’occasione i volontari del Baobab offrirono supporto e aiuto a 8 sudanesi e un cittadino del Ciad per acquistare biglietti dei treni e autobus per passare la frontiera di Ventimiglia e andare in Francia. Fuori dal tribunale di piazzale Clodio in contemporanea si è svolto un sit in di sostegno con qualche centinaio di persone.
Costa: “Rifarei tutto, continueremo ad aiutare i bisognosi”
“Sono soddisfatto – ha dichiarato Costa all’uscita dal tribunale – perché un giudice ha sancito quello che già sapevo: che il fatto non sussiste, ora c’è qualcuno che lo ha messo nero su bianco”.
“In questi anni – ha aggiunto – è stata dura sapere di essere sotto indagine pur avendo la consapevolezza di avere agito in modo corretto. Rifarei tutto, continueremo ad aiutare le persone che hanno bisogno così come sta avvenendo per i profughi che arrivano dalla Ucraina”.
Nel comunicato con il quale lo scorso 18 aprile Baobab Experience portava il pubblico all’attenzione della sentenza che sarebbe stata pronunciata oggi, la ong scriveva: “Se la vocazione e l’agire umanitari del Presidente di Baobab Experience, Andrea Costa, rappresentano un reato, ognuno di noi è un criminale. Se Andrea è colpevole, lo siamo tutte e tutti. Se Andrea è colpevole significa che l’assistenza alle persone migranti che per sette anni, donne e uomini, avvocati e studenti, medici e insegnanti, pensionati e ricercatori di Baobab Experience hanno offerto senza alcun tornaconto economico è visto alla stregua dell’agire di chi sulla pelle dei migranti si arricchisce indebitamente”.
(da agenzie)
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