Maggio 20th, 2022 Riccardo Fucile ”NESSUNO HA VOLUTO GUARDARE DOVE SI DOVEVA GUARDARE: A QUEL PALAZZO DI GIUSTIZIA COVO DI VIPERE, COME LO CHIAMAVA MIO PADRE”
La figlia del giudice assassinato dalla mafia 30 anni fa era una ragazzina
quando ha realizzato che nulla sarebbe più stato come prima, la sua famiglia distrutta dall’assenza di un padre tanto amato, la decisione comunque di restare a Palermo e poi anni di processi, testimonianze, ricerca di colpevoli funestata da continui depistaggi perfino da parte di chi doveva indagare.
Ora, mentre si organizzano cerimonie e i vertici della magistratura fanno discorsi pieni di retorica per omaggiare Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, Fiammetta si sfoga. «Ormai ci siamo rassegnati all’idea che noi familiari di tutte le vittime delle stragi non avremo mai una verita giudiziaria», dice.
«Perché nessuno ha voluto guardare dove si doveva guardare: a quel palazzo di giustizia covo di vipere, come lo chiamava mio padre. Non abbiamo piu bisogno di sentenze di condanna che lo affermino e che tanto non arriveranno mai”.
“Per noi – continua la figlia del giudice – sono chiare le connivenze, le omissioni, le menzogne, le condotte sbagliate di uomini e donne delle istituzioni che non hanno avuto rossore a presentarsi in un’aula di tribunale a balbettare sfilze di “non ricordo”.
“Ad essere offesi non siamo solo noi familiari ma l’intelligenza del popolo italiano”.
Perché non vi e dubbio che ci sia stata la mano armata di Cosa nostra a Palermo e a Capaci, ma «anche chi a questa mano armata ha spianato la strada, consegnando le teste di Falcone e Borsellino su un piatto d’argento».
(da Libero)
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Maggio 20th, 2022 Riccardo Fucile L’ASSESSORE ALLA SANITA’ BATTE SIA IL COGNATO DELLA MELONI CHE GASPARRI
Per le elezioni regionali 2023 il possibile candidato del centrosinistra è Alessio D’Amato, assessore alla Sanità della Regione Lazio. E’ quanto emerge dal primo di una serie di sondaggi realizzati da ‘Euromedia Research’ di Alessandra Ghisleri per Adnkronos. In assenza di candidati già designati, l’indagine ipotizza una sfida tra personalità i cui nomi sono circolati per una possibile discesa in campo.
Sia nell’ipotesi di un sfida contro il senatore Fi Maurizio Gasparri che in quella di una competizione contro il deputato Fdi Francesco Lollobrigida, la coalizione di centrosinistra avrebbe la meglio con D’Amato.
Secondo il sondaggio, D’Amato otterrebbe il 52,5% contro il 47,5% di Gasparri.
Secondo il sondaggio ‘Euromedia Research’ per ‘Adnkronos’, con una sfida D’Amato-Gasparri, l’area di centrosinistra a sostegno dell’assessore in carica alla Sanità del Lazio otterrebbe una percentuale di voti tra il 50,3% e il 54,7% con una media del 52,5% che è più di quanto l’area del centrosinistra ha ottenuto alle europee 2019 (48,82), §
L’area di centrodestra in sostegno di Gasparri invece, con una forchetta tra il 45,3 e il 49,7%, in media il 47,5% otterrebbe un risultato più basso rispetto alle europee 2019 (48,44%)
Anche in un’ipotetica sfida con il deputato Fdi Francesco Lollobrigida, D’Amato sarebbe l’unico a primeggiare.
D’Amato otterrebbe il 53,4% contro il 46,6% di Lollobrigida.
L’area di centrosinistra a sostegno dell’assessore in carica alla Sanità del Lazio otterrebbe una percentuale di voti tra il 51,2% e il 55,6% con una media del 53,4% che è più di quanto l’area del centrosinistra ha ottenuto alle europee 2019 (48,82)
L’area di centrodestra in sostegno di Lollobrigida invece, con una forchetta tra il 44,4 e il 48,8%, in media il 46,6% otterrebbe un risultato più basso rispetto alle europee 2019 (48,44%)
Il sondaggio, rispetto alle intenzioni di voto con un’affluenza stimata tra il 63 e il 67%, vede Fratelli d’Italia-Meloni al 27,4%, seguito da Pd-Pse al 23,8%, dal M5s al 12%. A seguire Lega-Salvini all’8,8%, Forza Italia-Berlusconi all’8,2%, Azione+Europa al 6%, Sinistra italiana al 2,9%, Italia Viva all’1,2%, Federazione dei Verdi-Europa Verde all’1,1%, Mdp-Articolo 1 all’1%, altri di centrodestra al 2,4% e altri di centrosinistra allo 0,5%, altri al 4,7%.
Alta la soglia di indecisi-astensione pari al 42,4%.
(da Globalist)
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Maggio 20th, 2022 Riccardo Fucile “È INIZIATA, INSIEME ALLA GUERRA D’INVASIONE DELL’UCRAINA, UN’OPERAZIONE BEN PIÙ COMPLESSA: È IL PROGETTO DELLA NUOVA RUSSIA PER SPACCARE IL MONDO”
Si intitola “Putin il lupo e i porcellini” l’editoriale con cui Furio Colombo
riprende la collaborazione con Repubblica.
Decano dei giornalisti italiani, fino a pochi giorni fa Colombo era editorialista del Fatto Quotidiano, quotidiano diretto da Marco Travaglio.
Ha però lasciato la testata in dissenso con le scelte della direzione. In una conversazione con Huffpost Furio Colombo ha spiegato cosa è accaduto e le ragioni della sua scelta.
Questo l’incipit del suo editoriale su Repubblica: “È iniziata, insieme alla guerra d’invasione dell’Ucraina, un’operazione ben più complessa, e per cui non esistono negoziati: la spaccatura del mondo. Questo è il progetto della nuova Russia. Per spaccare il mondo ci vuole un’altra parte combattente. Non c’era. Ma si può sempre inventare. Potrebbe essere la Nato, un’alleanza ingombrante non per avere annunciato piani di invasione ma per avere come socio fondante gli Stati Uniti, grande potenza, adatta a creare l’immagine del mondo spaccato non appena protesta e annuncia che non resterà inerte. In questo modo la Russia, che si irritava alla ripetizione di una evidente verità (se esiste un aggressore esiste anche un aggredito) può annunciare al mondo che sta per essere aggredita. La storia si può anche raccontare così. Il lupo all’improvviso abbatte la casetta dei tre porcellini.
(da agenzie)
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Maggio 20th, 2022 Riccardo Fucile DIETRO GLI ATTACCHI DELLA GELMINI A LICIA RONZULLI (“STA SFASCIANDO IL PARTITO”) E ALLO STESSO BERLUSCONI, LO SCONTRO PROFONDO TRA I MODERATI FILO-DRAGHI GUIDATI DAI MINISTRI (BRUNETTA,CARFAGNA E GELMINI) E I FILO-SALVINIANI RONZULLI-TAJANI, CHE GESTISCONO QUEL CHE RESTA DI BERLUSCONI
A meno di sorprese, ci saranno tutti alla Fiera d’Oltremare. Anche Mariastella Gelmini, che da programma dovrà parlare stasera, nonostante lo scontro durissimo e ancora non ricomposto con i vertici del partito e con lo stesso Berlusconi.
Perché la Convention «L’Italia del Futuro-La forza che unisce» che si apre oggi a Napoli e si chiude domani con l’intervento del Cavaliere, è un appuntamento troppo importante per Forza Italia per dare forfait senza conseguenze.
È la seconda tappa, dopo quella romana, del tour tematico che serve al partito per mettere a punto e arricchire il programma, tenere attiva tutta la classe dirigente e naturalmente prepararsi alla campagna elettorale non solo per le Amministrative ma anche per le Politiche con un motto: siamo indispensabili, senza di noi con un ruolo centrale non si vince. Sarà una vetrina per tutti i dirigenti – protagonisti dal palco – e un’occasione di incontro e confronto con i rappresentanti delle categorie e dell’impresa che, come a Roma, saranno numerosissimi, in vari tavoli tematici.
Sulla guerra in Ucraina sono attesi gli interventi di Roberta Metsola, Donald Tusk e Manfred Weber, come messaggio di appartenenza al Ppe che si vuole ribadire; sul Turismo ci saranno i presidenti di Confindustria Alberghi, di Confesercenti, e sul tema dell’Energia Antonio D’Amato, Claudio Descalzi (Eni), Stefano Donnarumma (Terna), Francesco Starace (Enel).
A seguire, focus sulle Infrastrutture (ospiti Luigi Ferraris, Ferrovie, Roberto Tomasi per Autostrade). Poi, sarà la volta dei tre tavoli di dibattito per i tre ministri.
Ma ci sarà spazio anche per i «testimonial» di un’Italia che, appunto, unisce Nord e Sud: parleranno Ron Moss, il Ridge di «Beautiful», imprenditore straniero che si è trasferito in Italia, l’ex calciatore Giuseppe Incocciati nato a Fiuggi, arrivato al Milan e poi sceso a Napoli a vincere uno scudetto (per lui è pronto un video con la sua storia e immagini con Maradona, al quale verrà reso omaggio davanti al Murales dei Quartieri Spagnoli), e a testimoniare la lotta contro ogni criminalità la giovane vedova dell’appuntato Della Ratta ucciso a Maddaloni, Vittoria Iannotti.
Il tutto aspettando Berlusconi al quale sarà dedicato un video sul suo amore per Napoli
Insomma, si attende un clima festoso, con qualche uscita a sorpresa del Cavaliere in città, e non una resa dei conti di un partito comunque in ebollizione. Ci sarà anche la presidente del Senato Casellati, nonostante le voci smentite da Antonio Tajani di un suo possibile passaggio a FdI, e ci saranno forse tanti sorrisi di circostanza. Il tempo dei chiarimenti non è ancora arrivato.
(da Il Corriere della Sera)
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Maggio 20th, 2022 Riccardo Fucile “PER L’USO DI ARMI AD ALTA PRECISIONE SONO NECESSARI SPECIALISTI ALTAMENTE PROFESSIONALI”… TRA POCO PRECETTERA’ ANCHE GLI OVER 80
La Russia ha urgenza di rafforzare il suo sforzo bellico in Ucraina, e per questo
il parlamento ha dichiarato oggi che prenderà in considerazione un disegno di legge per consentire ai russi over 40 e agli stranieri con più di 30 anni di arruolarsi nell’esercito.
Il sito web della Duma di Stato, la camera bassa del parlamento, ha spiegato che la mossa consentirebbe ai militari di utilizzare le competenze dei professionisti più anziani.
«Per l’uso di armi ad alta precisione, il funzionamento di armi ed equipaggiamento militare, sono necessari specialisti altamente professionali. L’esperienza mostra che diventano tali all’età di 40-45 anni», scrive.
Attualmente solo i russi tra i 18 ei 40 anni e gli stranieri tra i 18 ei 30 anni possono stipulare un primo contratto con i militari.
La Russia ha subito enormi battute d’arresto e pesanti perdite di uomini e attrezzature in questi 86 giorni di guerra, durante i quali l’Ucraina ha mobilitato praticamente l’intera popolazione maschile adulta. Nonostante abbia preso il pieno controllo delle rovine di Mariupol, Mosca rimane lontana dal suo obiettivo di impadronirsi di tutta la regione del Donbas nell’Ucraina orientale.
«Chiaramente, i russi sono nei guai. Questo è l’ultimo tentativo di affrontare la carenza di manodopera senza allarmare la propria popolazione. Ma sta diventando sempre più difficile per il Cremlino nascondere i propri fallimenti in Ucraina», ha affermato il generale statunitense in pensione Ben Hodges, un ex comandante delle forze armate americane in Europa.
Jack Watling, uno specialista della guerra terrestre presso il think tank britannico per la sicurezza e la difesa RUSI, ha affermato che l’esercito russo era a corto di fanteria.
«La Russia deve stabilizzare l’equipaggio nelle sue unità militari in Ucraina e generare nuove unità se vuole migliorare la sua posizione sul campo», ha affermato
Questo sarà un processo lento e complicato, ma può essere accelerato mobilitando persone con competenze ed esperienza militare esistenti».
La Duma ha affermato che la proposta di legge faciliterebbe anche il reclutamento di medici civili, ingegneri e specialisti delle operazioni e delle comunicazioni.
Venerdì il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha dichiarato che la Russia sta formando 12 unità militari nel suo distretto militare occidentale in risposta alle crescenti minacce della zona, citando le offerte di adesione alla NATO da parte di Finlandia e Svezia.
(da agenzie)
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Maggio 20th, 2022 Riccardo Fucile GLI ULTIMI SCATTI DEL SOLDATO DOPO TRE MESI DI RESISTENZA, NELL’ATTESA VANA CHE L’OCCIDENTE MUOVESSE IL CULO
Uno dei combattenti del battaglione Azov, Dmytro Kozatsky detto “Orest”, ha diffuso ai media ucraini quelle che probabilmente saranno le ultime sue foto dall’interno dell’acciaieria Azovstal a Mariupol, dopo che Kiev ha ordinato il cessate il fuoco ai suoi soldati per concludere le evacuazioni.
Alle immagini, il soldato ha accompagnato uno straziante messaggio di addio dopo tre mesi di resistenza nell’impianto.
«Beh, questo è tutto – ha scritto Kozatsky – Grazie per il rifugio, Azovstal è stato il luogo della mia morte e della mia vita».
Kozatsky ha poi spiegato che mettendo a disposizione dei media internazionali le sue foto, spera di partecipare anche a concorsi fotografici e premi giornalistici, restando in attesa mentre si troverà in prigione «Se vinco qualcosa, sarà molto bello dopo l’uscita… Grazie a tutti per il vostro sostegno, ci vediamo».
(da agenzie)
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Maggio 20th, 2022 Riccardo Fucile LA FILOSOFIA SOVRANISTA: SE TI CAPITA DI ASSISTERE ALLA VIOLENZA SESSUALE SU TUA FIGLIA NON INTERVENIRE, MEGLIO DIRE A LEI DI COLLABORARE
Da Napoli il leader di Forza Italia e storico amico del presidente russo
ribadisce la necessità di «abbassare i toni» perché si raggiunga il cessate il fuoco tra Ucraina e Russia: «e portare Putin al tavolo delle trattative. Non come fanno Nato e Gran Bretagna»
L’ex premier Silvio Berlusconi è tornato a criticare la decisione dell’Italia di inviare armi all’Ucraina contro la Russia, con un invito all’Europa perché faccia pressione su Kiev affinché accetti anche le condizioni di Vladimir Putin.
Da Napoli Berlusconi ha ribadito le dichiarazioni di pochi giorni fa secondo cui «inviare armi significa essere cobelligeranti, siamo anche noi in guerra». Secondo Berlusconi, se proprio è inevitabile inviare armi a Kiev: «sarebbe meglio non farne tanta pubblicità». L’obiettivo per il leader di Forza Italia dovrebbe essere quello di «arrivare al più presto possibile a una pace, altrimenti vanno avanti le devastazioni e le stragi». E l’unica via perché si arrivi al cessate il fuoco è, secondo l’ex premier: «che l’Europa si debba mettere tutta unita a fare una proposta di pace a Putin e agli ucraini, cercando di far accogliere agli ucraini le domande di Putin».
(da agenzie)
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Maggio 20th, 2022 Riccardo Fucile L’EDITORE E’ STATO ARRESTATO: QUESTA E’ LA LIBERTA’ DI STAMPA DEL CRIMINALE LUKASHENKO
Il romanzo scritto da George Orwell nel 1948 viene spesso utilizzato per descrivere lo stato attuale del Mondo. Spesso con alcune forzature e con interpretazioni che vanno addirittura oltre il messaggio intrinseco all’interno delle righe scritte dallo scrittore britannico pochi anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.
Un testo utilizzato, in epoca moderna, da chi – per esempio – cita (senza alcun rilievo) la “dittatura sanitaria” figlia della pandemia. Interpretazioni libere che fanno parte della storia della letteratura. Ma questa storia non potrà più essere letta in un Paese, perché “1984” di Orwell è stato vietato in Bielorussia.
La notizia della messa al bando del noto romanzo è stata diffusa dal quotidiano SB-Bielorussia Segodnya che spiega come questo provvedimento di censura, messa al bando e rimozione dagli scaffali di tutte le librerie del Paese non si sia limitata solamente a “1984” di George Orwell. Nel mirino del governo bielorusso, infatti, c’è anche un altro romanzo etichettato come “materiale estremista”: “Dogs of Europe” scritto da Olgerd Bakharevich.
Ma il caso più emblematico è quello rappresentato da “1984” vietato in Bielorussia. Perché tra il 2020 e il 2021, il romanzo di Orwell è tornato a circolare nel Paese grazie all’editore Andrei Yanushkevich che aveva messo in commercio l’edizione in lingua bielorussa di quelle pagine scritte dallo scrittore inglese subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.
E la notizia non è solamente la messa al bando del romanzo, ma anche quella dell’arresto dello stesso editore arrivato – per mano del GuboPiK (Main Directorate for Combating Organized Crime and Corruption) – nel corso della giornata di lunedì 16 maggio. Un arresto che ha fatto rumore, così come la chiusura forzata – da parte della polizia – della sede di un’altra casa editrice bielorussa: la Knigavka.
(da agenzie)
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Maggio 20th, 2022 Riccardo Fucile COSI’ I RUSSI HANNO ASSASSINATO OTTO CIVILI UCRAINI
Un primo filmato mostra gli uomini ucraini in fila, costretti a marciare in una
strada di Bucha. Camminano ricurvi, con una mano si aggrappano alla cintura dell’uomo avanti a loro, l’altra la tengono sulla testa.
Dietro di loro un soldato russo punta il fucile. Le telecamere di sicurezza riprendono la scena il 4 marzo 2022. In tutto, la fila è composta da nove persone. Un secondo filmato, girato da una testimone di una casa vicina sempre il 4 marzo, mostra gli stessi ostaggi mentre sono costretti a mettersi a terra.
“Gli ostaggi si trovano lì, contro il recinto”, dice la persona che sta filmando. Il giorno successivo, 5 marzo, le riprese di un drone mostrano i corpi senza vita dei civili. Sono stati giustiziati. Quasi un mese dopo, il 4 aprile, una foto scattata da Vadim Ghirda per la Associated Press mostra i loro cadaveri.
Un’inchiesta del New York Times con questi video, altri documenti e testimonianze, fa emergere nuove prove sulle atrocità commesse dai soldati russi a Bucha, cittadina a nord-ovest di Kiev. Il lavoro di Yousur Al-Hlou, Masha Froliak, Evan Hill, Malachia Browne e David Botti è riuscito a dimostrare come i russi abbiano giustiziato almeno 8 civili ucraini. Le vittime si erano unite alle forze di difesa territoriale pochi giorni prima la loro esecuzione. Quasi tutti vivevano a poca distanza dal punto in cui sono stati uccisi.
In tutto i video ottenuti dal New York Times è ben visibile un civile con una maglietta azzurra, la prova che si tratta dello stesso gruppo di persone. È il secondo corpo da sinistra nella foto scattata un mese dopo da Ghirda. Nel primo filmato, girato da una telecamera di sicurezza, si vedono le forze paracadutiste russe. “Cammina a destra, puttana”, ordina ai prigionieri uno dei soldati.
Poi c’è la seconda prova, il video girato da una testimone che abita a pochi metri dall’edificio di via Yablunska 144, occupato dai russi, dove è avvenuta l’esecuzione. Numerosi testimoni hanno confermato al New York Times di aver sentito gli spari.
La prova visiva arriva da un drone che ha sorvolato la zona il giorno successivo. Conferma il racconto dei testimoni: “Mostra i corpi morti a terra sul lato dello stesso edificio – spiega il quotidiano – mentre due soldati russi sono lì vicino di guardia“. Tra i cadaveri si scorge appunto una maglietta azzurra. Oltre a raccogliere i video, il New York Times per una settimana ha trascorso settimane a Bucha intervistando un sopravvissuto, testimoni, coroner, polizia e funzionari militari. Così, oltre a ricostruire quanto accaduto, il quotidiano americano ha anche identificato gli otto uomini che sono stati giustiziati: Anatoliy Prykhidko, Andriy Matviychuk, Andriy Verbovyi, Denys Rudenko, Andriy Dvornikov, Svyatoslav Turovskyi, Valera Kotenko e Vitaliy Karpenko.
(da agenzie)
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