Novembre 3rd, 2024 Riccardo Fucile
QUELLA MASSA DI IGNORANTI CHE NEGA IL CAMBIAMENTO CLIMATICO
Se qualcuno, davanti al cataclisma di Valencia, spera che serva almeno a ribadire, nel più doloroso dei modi, che un cambiamento climatico è effettivamente in corso, e che la sua rapidità (si misura in decenni, non più in millenni) dipende dall’influenza spropositata e soverchiante delle attività umane, rischia di illudersi.
Ancora ieri, chiacchierando con un conoscente (bravissima persona), mi spiegava che «queste cose sono sempre successe, Valencia negli anni Ottanta è stata alluvionata proprio come adesso». Non è vero, ma lui crede che lo sia. Lo avrà letto su qualche sito che spiega per benino “quello che non ci vogliono dire”, e non c’è telegiornale o giornale che possa smuoverlo. È contento così. Si sente meglio così.
Come lui, quanti? Quanti esseri umani hanno cognizione del mondo su base, se non scientifica, almeno razionale? E quanti invece, anche di fronte all’evidenza, considerano scomodo prendere atto di ciò che in qualche modo disturba le loro abitudini, o confonde le loro certezze?
Il negazionismo climatico non è solamente un comfort del pensiero popolare. Influenza le scelte di molti governi (soprattutto i governi conservatori), è arma di uso corrente per Trump e i suoi elettori.
Solo una frangia minima e trascurabile del mondo scientifico lo sostiene, eppure porta consensi e voti perché rassicura e scaccia i fantasmi: non date retta ai menagramo, il mondo è sempre uguale a se stesso.
Ferisce pensare che a pagare il prezzo di questa incoscienza saranno, ovunque, i più esposti e i più deboli. Ai piani alti si annega di meno.
(da Repubblica)
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Novembre 3rd, 2024 Riccardo Fucile
AZIONE MILITARE, FURGONI DATI ALLE FIAMME E CHIODI A TERRA
Una banda di almeno 15 rapinatori, divisi in tre squadre, che ha agito in fretta e si è coperta la fuga con chiodi in strada e auto in fiamme.
È una rapina con gli effetti speciali quella messa in atto da un gruppo di malviventi alla periferia di Piacenza. La banda ha assaltato la sede della logistica Dhl, un magazzino pieno di oggetti e materiali. I rapinatori sono andati a colpo sicuro e hanno puntato tablet e smartphone per massimizzare il valore del bottino. Che non è ancora stato quantificato ma secondo una prima stima può ammontare a diversi milioni di euro. L’assalto non è stato un colpo banale.
I criminali hanno affrontato le guardie giurate che si occupano della sorveglianza dell’edificio e hanno anche rubato alcune macchine per darle alle fiamme e bloccare il passaggio alle loro spalle, mentre fuggivano in direzione Cremona.
Secondo una prima ricostruzione di quanto avvenuto la scorsa notte, tra il 2 e il 3 novembre, una banda numerosa – almeno 15 persone coinvolte – ha preso d’assalto il polo logistico di Monticelli d’Ongina, in provincia di Piacenza, località La Secca. Il gruppo era suddiviso in tre squadre, ognuna con compiti specifici, per ridurre il più possibile la durate della rapina.
I malviventi hanno fatto irruzione nell’area, puntando verso l’hub Dhl che era l’obiettivo del colpo. Hanno quindi disseminato le strade d’ingresso di chiodi per impedire di essere raggiunti, bruciando anche diverse vetture precedentemente rubate. È stato quindi abbattuta la sbarra d’ingresso e hanno affrontato con i fucili le due guardie giurate che sorvegliavano il polo. A quel punto hanno agito indisturbati, prelevando un gran numero di tablet e smartphone. Si sono poi dati alla fuga e sono tuttora ricercati. Sul posto sono arrivati i vigili dle fuoco per spegnere le fiamme e i carabinieri che hanno avviato le indagini.
(da agenzie)
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