40.000 SARDINE IN PIAZZA A BOLOGNA: “SARA’ LA SVOLTA, ABBIAMO GIA’ VINTO RISVEGLIANDO IL SENSO CIVICO, ORA C’E’ UN’ALTERNATIVA”
OLTRE OGNI ASPETTATIVA, LE SARDINE SFONDANO: 220 GIORNALISIT ACCREDITATI, LA RIVOLTA ANTISOVRANISTA E’ DIVENTATO ANCHE UN FENOMENO MEDIATICO
La piazza è già piena alle due e mezza, sardine che arrivano da tutta l’Emilia Romagna, ma anche da Milano e dalla Puglia, pure sardine sarde. È il giorno del concertone del movimento anti populismo che sfida Salvini per batterlo domenica alle urne.
“Sarà il giorno della svolta per la politica italiana” ha anticipato a Repubblìca Mattia Santori il leader bolognese. “Noi abbiamo già vinto riportando la gente nelle piazze, risvegliando il senso civico”.
“Le piazze continuano ad essere piene, quello che vediamo sul web non corrisponde a verità – aggiunge il promotore sotto il palco – Se Salvini perdesse sarebbe dirompente perchè la sconfitta sarebbe stata aiutata da una forza di piazza che ha speso zero euro. Oggi è un cambiamento per noi ma tra una settimana potrebbe cambiare l’inerzia politica sovranista”.
La musica parte con il cantautore ravennate MaLaVoglia alle 15.50 con l’inno delle sardine 6000 (siamo una voce). “Siamo l’Italia che si sta rialzando, spargete voce stiamo arrivando”.
Sul palco sale alle 16.30 lo studente Moussa Molla, arrivato dal Benin nel 2015 e ospitato da una famiglia bolognese dell’associazione Famiglie Accoglienti: “Sono qui per dirvi che gli uomini camminano ma le parole sono veloci, ci raggiungono ovunque. Queste parole in Benin mi sono venute a cercare: diritto d’asilo, c’è scritto sulla Costituione. Parole che rendono uomini uguali. Così ho preso mie scarpe da ginnastica e poi il gommone ma nemmeno in mezzo al mare avevo paura, le parole mi aiutavano, ho visto i compagni morire. Se non volete sentire le nostre grida e non vedere le nostre ferite date ascolto ai vostri padri che hanno scritto la Costituzione”.
“Siamo pessimisti siamo i cattivi pensieri, come è profondo il mare… è inutile, non c’è più lavoro non c’è più decoro…come è profondo il mare” recita, citando Lucio Dalla, l’attrice Matilda De Angelis e grida: “Sardine riprendiamoci il nostro mare, andiamo a votare il 26”
Mattia Santori sale sul palco alle 17:: “Abbiamo deciso di rimanere nel reale realizzando un grande evento culturale per portare idee valori tematiche. La piazza è già stracolma, già 40mila persone: il buon senso, la parola, il non urlare possono ancora pagare. Se riusciamo a fare tutto questo senza un soldo vuol dire che c’è tanta speranza. Siamo qui a Bologna per dire che un’alternativa c’è“.
Tocca poi agli Skiantos adattare la loro celebre “Le sbarbine” che nel ritornello diventa “ci piaccion le sardine”.
Santori aggiunge a margine, parlando con la stampa: “Io andrei a votare per vedere cosa è successo nel caso Gregoretti” e quindi per il processo a Salvini.
“Perchè chiedete a noi dei programmi e non li chiedetealla Borgonzoni che non dice mai quello che vuole fare? Se la Lega vince le elezioni in Emilia non cambia tantissimo, non si andrà a votare fino alla legge elettorale; se invece perde è uno smacco importante, la cosa si fa complicata, vuol dire che si può battere la bestia del sovranismo. Quello che sta avvenendo in piazza è fisico, inoppugnabile, non manipolabile”
Il maestro Ezio Bosso partecipa con un video: suona con la sua orchestra Europa filarmonica orchestra e augura ”buona sardinitudine, il nostro augurio è divertiamoci nel senso che impariamo a esssre diversi e a suonare insieme”.
Anche Francesco Guccini interviene con un video, introdotto dalla sua “Locomotiva”: “L’apparizione delle sardine è stata come un raggio di sole dopo un mese di pioggia o dopo la pioggia su un terreno arido. I politici di sinistra hanno detto: sì vediamo cosa faranno le sardine, ma hanno già fatto! Hanno dato voce a un mucchio di gente con la quale la sinistra aveva perso il contatto, la gente voleva scendere in piazza”.
(da agenzie)
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