CON VANNACCI, LA LEGA FINISCE A STRACCI: C’È PREOCCUPAZIONE TRA I GOVERNATORI DEL CARROCCIO PER IL FATTO CHE LA LEGA SI STA “VANNACCIZZANDO”
SALVINI ORA SI RITROVA COL DUPLEX DEL “RASSEMBLEMENT NATIONAL” MARINE LE PEN-BARDELLA A TUONARE CONTRO LA SCELTA DELL’UFFICIALE INDICATO COME UNO DEI VICEPRESIDENTI DEL GRUPPO DEI PATRIOTI.. I FRANCESI NON VOGLIONO IL GENERALE CONSIDERATO TROPPO POLITICAMENTE SCORRETTO
C’è preoccupazione tra i governatori della Lega per il fatto che il Carroccio si sta “vannaccizzando” e che a Bruxelles il generale farà il bello e il cattivo tempo.
Salvini, che ha ignorato gli appelli di chi gli chiedeva di non candidare Vannacci, ora si ritrova col duplex del Rassemblement National Marine Le Pen-Bardella a tuonare contro la scelta dell’ufficiale indicato come uno dei vicepresidenti del Gruppo dei Patrioti.
I francesi non vogliono il generale considerato troppo politicamente scorretto. Nel mirino le dichiarazioni “omofobe” rese “dal signor Vannacci e che rappresentano un problema”…
Quando c’era Lui, i treni arrivavano in orario. Ora che c’è lui, anche gli aerei fanno ritardo. E non consentono di presentarsi in tempo alle riunioni politiche per l’avvio della Decima (sic!) legislatura. Il “lui” con la elle minuscola è Roberto Vannacci, l’ex generale dell’Esercito con una passione sfrenata per le citazioni del Ventennio che ora è diventato non solo eurodeputato, ma anche vicepresidente del gruppo dei Patrioti.
Il problema è che anche nel gruppo più politicamente scorretto dell’Europarlamento, il generale è considerato troppo politicamente scorretto. E così la delegazione del Rassemblement National ha chiesto di togliergli le mostrine da vicepresidente e degradarlo a semplice eurodeputato, aprendo uno scontro senza precedenti tra il partito di Marine Le Pen e quello di Matteo Salvini.
Ma siccome non tutti i mali vengono per nuocere, il ritardo di ieri ha consentito alla Lega di buttare la palla in tribuna e di congelare la pratica. I francesi – ha rivelato Jean-Paul Garraud, capodelegazione del Rassemblement – volevano un chiarimento su alcune «dichiarazioni che sono state rese dal signor Vannacci» e che «rappresentano un problema».
Le dichiarazioni in questione sono quelle a tinte omofobe che non sono affatto piaciute al partito oggi guidato da Jordan Bardella, che ieri ha schivato i cronisti. Non ci sarebbero problemi da parte delle altre delegazioni, come quella di Fidesz oppure quella degli spagnoli di Vox. È un problema principalmente francese, ma siccome la delegazione del Rassemblement conta 30 eurodeputati su 84, la loro opinione conta.
Anziché paracadutarsi in mimetica sull’Eurocamera come promesso, ieri Vannacci è arrivato molto più modestamente a Strasburgo nel tardo pomeriggio indossando una polo scura e trascinando un trolley come tutti gli altri. Quando si è presentato, la riunione tra i membri del bureau dei Patrioti era praticamente finita.
«Ne abbiamo parlato, ma non molto perché lui è arrivato in ritardo e dunque non abbiamo potuto discutere con lui» ha spiegato Garraud, confermando che la pratica non è ancora chiusa: «Ne riparleremo». La scorsa settimana, l’ex generale era stato eletto vicepresidente in contumacia, su indicazione della Lega. Dunque un confronto vero e proprio con i francesi non c’è mai stato.
(da agenzie)
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