AL VIA IL PROCESSO PER APPROPRIAZIONE INDEBITA DEI FONDI UE NEI CONFRONTI DI MARINE LE PEN PER AVER IMPIEGATO ASSISTENTI PARLAMENTARI DEL RASSEMBLEMENT NATIONAL IN MANIERA FITTIZIA
LA DUCIONA DI FRANCIA È TERRORIZZATA DAL PROCESSO: LA CONDANNA CANCELLEREBBE IL SOGNO DI CONQUISTA DELL’ELISEO… PER SALVARSI DALL’IRA DEI GIUDICI ORA PENSA DI MOLLARE I “PATRIOTI” DEL POPULISMO SOVRANISTA E NON SI E’ FATTA VEDERE A PONTIDA
È cominciato questo pomeriggio a Parigi l’interrogatorio in tribunale di Marine Le Pen per la vicenda dei falsi assistenti di parlamentari europei del partito di estrema destra da lei presieduto, il Rassemblement National (Rn), ex Front National (Fn).
Dopo un primo scambio cordiale di domande e risposte, l’atmosfera è diventata più formale quando i magistrati hanno posto a Le Pen domande più stringenti. “Non ho assolutamente la sensazione di aver commesso la benché minima irregolarità – ha risposto – la minima azione illegale”.
Le Pen ha negato in modo deciso le accuse di aver impiegato assistenti parlamentari di RN in modo fittizio, parlando di un sistema esistente di “pool” nella sua organizzazione: “Non ha senso avere qualcuno che fa la stessa cosa di quello che gli lavora accanto – ha affermato – c’è dunque una circolazione degli assistenti parlamentari ai quali si possono domandare delle cose, dei pareri, degli appunti”.
Sono 25 i sospettati di aver organizzato o di aver partecipato ad un “sistema centralizzato” di gestione delle “buste” – alle quali i deputati europei hanno diritto per remunerare i loro assistenti parlamentari – con lo scopo di pagare dei dipendenti che lavoravano, in realtà, per il partito.
(da agenzie)
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