IMPERIA: IL FIGLIO DI UN ISLAMICO IN LISTA CON IL PDL FA ANDARE IN PARANOIA LA LEGA E VIENE FATTO RITIRARE
L’ALLEANZA TRA PDL E LEGA PER LE ELEZIONI COMUNALI DI IMPERIA RISCHIA DI SALTARE PER LA PRESENZA DI GABRIELE PICCARDO NELLE LISTE DEL PDL…ORA LA LEGA VUOLE DECIDERE ANCHE LE LISTE ALTRUI… DOPO TRATTATIVE FEBBRILI, IERI SERA IL CANDIDATO COSTRETTO A RITIRARSI… LA SOLUZIONE MIGLIORE? CHIAMARE IL 118 E DISPORRE IL RICOVERO COATTIVO DEI DIRIGENTI LEGHISTI
In crisi a Imperia l’alleanza tra il Pdl e la Lega: a un giorno dalla presentazione ufficiale delle liste una candidatura sta suscitando un vero terremoto nel centrodestra imperiese, con ripercussioni addirittura a livello regionale e nazionale che potrebbero indurre la Lega a rompere l’alleanza con il Pdl, negando l’appoggio a Paolo Strescino, candidato sindaco, e presentando un proprio candidato. Nella lista civica ” Imperia va avanti”, il casus belli è la candidatura di un giovane universitario imperiese di 24 anni, Gabriele Jibril Piccardo, figlio dell’ex segretario dell’Unione delle Comunità Islamiche, non gradito ai dirigenti della Lega che evidentemente ora scelgono pure i candidati delle liste altrui.
Pare che gli uomini di Bossi siano andati su tutte le furie quando hanno appreso la presenza del giovane nella lista del Pdl.
Gabriele in realtà è di origine imperiese e proviene da una famiglia locale da generazioni: semplicemente il padre anni fa si era convertito all’islamismo ed era stato portavoce della comunità islamica locale.
Il segretario prov. della Lega ha detto di “rimettersi alle decisioni del vertice nazionale”, neanche fossimo dinanzi a un’invasione libica a Lampedusa.
Si vede che da solo il cervello non lo sa fare funzionare, per dirimere una vicenda ridicola come questa.
Il candidato sindaco del Pdl (area An) dichiara che “stiamo valutando le cose in maniera molto attenta anche con l’amico Piccardo per fare quello che è meglio per tutti”…
Frase da cacasotto ci par di capire…
Piccardo ha ribadito che ” sono state riportate frasi che non ho mai detto e rimarco la mia assoluta estraneità a qualsiasi organizzazione riconducibile a frange estremiste islamiche. La mia candidatura non nasce affatto da un’indicazione da parte della comunità islamica locale, come falsamente riportato, ma da una mia profonda convinzione liberale e da un sentimento di stima e amicizia nei confronti del candidato sindaco del Pdl”.
Il giovane universitario ha anche annunciato che adirà le vie legali contro chiunque abbia sostenuto il falso e comunque è disposto a ritirare la propria candidatura, anche se giustamente dichiara che “mi dispiacerebbe essere costretto a fare un passo indietro per una grave forzatura di qualcuno”.
In serata ci arriva la conferma che Piccardo ha ritirato la sua candidatura d’intesa con il Pdl che ha evidentemente ceduto alle pressioni della Lega.
Picccardo ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che vi è stata una palese discriminazione nei suoi confronti.
Il Pdl avrebbe dovuto risolvere la questione in modo semplice.
Era, infatti, sufficiente una telefonata al 118 chiedendo un provvedimento di ricovero coattivo in una struttura psichiatrica dei dirigenti della Lega e il problema sarebbe stato risolto.
E’ inammissibile che a un cittadino italiano sia negata la possibilità di candidarsi, di qualsiasi credo religioso sia.
Trattandosi di ragazzo “pulito”, senza condanne penali e processi subiti ( a differenza di qualche parlamentare leghista, per capirci).
Non solo: si sta pure a disquisire su candidati di altri partiti, quando meglio sarebbe limitarsi a guardare in casa propria.
E il Pdl che fa? Invece di comporre il numero suindicato, sta a chiamare le segreterie regionali e nazionali e poi se la fa sotto.
Ma imparate ad avere le palle ogni tanto…
Una risposta politica alla Lega era semplice : presentatevi pure da soli, quella è la porta, anche noi “siamo padroni a casa nostra”…
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