IL TARTUFO-GATE DI DONATELLA TESEI: I MILIONI ALL’AZIENDA CHE HA ASSUNTO IL FIGLIO
IL SONDAGGIO SUL TESTA A TESTA IN UMBRIA
Dieci milioni di euro di soldi pubblici. Finiti all’azienda del marito dell’assessora al bilancio. E a quella in cui lavora il figlio della presidente di regione. Il tartufo-gate di Donatella Tesei in Umbria, dove si vota il 17 e il 18 novembre e la governatrice leghista si candida a un secondo mandato, sta tutto nella richiesta di archiviazione dello scorso settembre. Raffaele Cantone l’ha firmata poco dopo l’entrata in vigore dell’abrogazione dell’abuso d’ufficio. E il Gip non ha potuto fare altro che concordare: «Il fatto non è più previsto dalla legge come reato». Anche se per i magistrati Tesei e Paola Urbani Agabiti avrebbero dovuto astenersi. E chissà, visto il precedente di Toti, se la vicenda influirà sulle elezioni. La sfidante del Campo Largo Stefania Proietti nei sondaggi è avanti di un soffio. E la sfida si deciderà all’ultimo voto.
L’abuso d’ufficio
L’inchiesta aperta nel 2023 riguardava la gestione dei fondi del piano di sviluppo rurale umbro. E in particolare i finanziamenti ricevuti da un’azienda di tartufi. Nella quale era stato appena assunto con contratto a tempo indeterminato il figlio della governatrice. E di proprietà del marito dell’assessora, Gianmarco Urbani. Il bando risale al 2021. L’assunzione del figlio di Tesei è arrivata durante l’apertura del bando da 10,7 milioni. La Urbani Tartufi ne ha ottenuti 4,8. Insieme ad altre quattro aziende. L’impresa del marito di Agabiti fattura 100 milioni di euro l’anno, ha sedi a New York e Londra. L’indagine della Guardia di Finanza è partita dopo un esposto anonimo. Un invito a comparire era stato recapitato all’assessora Agabiti ma l’interrogatorio non si è mai svolto. Ha parlato con i magistrati invece l’assessore all’agricoltura Roberto Morroni.
I sondaggi
L’ultimo sondaggio di Swg, ricorda oggi Il Fatto Quotidiano, vede Proietti stimata in una forbice che va dal 47 al 51%. Mentre a Tesei si attribuiscono tra il 45,5 e il 49,5% dei voti. Una classica situazione da too close to call. E un 25% di indecisi che pesano sui pronostici del risultato finale. Il precedente ligure non fa ben sperare riguardo l’esito. Anche se qui corre un’ex sindaca (di Assisi) come candidato civico. E il Movimento 5 Stelle sembra felice della scelta. Nel 2019 un’inchiesta sulla sanità provocò le dimissioni dell’allora governatrice Catiuscia Marini. Proprio sull’onda di quello scandalo il centrodestra di Tesei travolse il primo esperimento di alleanza Pd-M5s con il candidato Vincenzo Bianconi.
(da agenzie)
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