IL GOVERNO VUOLE UN BAVAGLIO ANCORA PIÙ STRETTO PER I GIORNALISTI E VUOLE ESTENDERE ULTERIORMENTE IL DIVIETO DI PUBBLICAZIONE DI DOCUMENTI DI INDAGINE
IL TESTO GIA’ APPROVATO LO SCORSO SETTEMBRE VIETA AI CRONISTI DI RIPORTARE, PER ESTRATTO O INTEGRALMENTE, GLI ATTI DI CUSTODIA CAUTELARE. ORA LO STOP POTREBBE RIGUARDARE ANCHE I DOCUMENTI SUI SEQUESTRI, INTERDITTVE, MISURE CAUTELARI PERSONALI
Il governo è al lavoro ad un decreto legislativo che punterebbe ad estendere ulteriormente il divieto di pubblicazione degli atti di indagine. Le ipotesi in campo sul provvedimento, che potrebbe approdare in Cdm il 9 dicembre, vanno oltre quanto già contenuto nel decreto legislativo approvato lo scorso settembre che già vieta la pubblicazione, per estratto o integralmente, gli atti di custodia cautelare così come sono esattamente riportati nei documenti.
Al momento si sta valutando il perimetro entro il quale estendere lo stesso divieto, per capire se includere in generale tutti gli atti – come le misure cautelari personali, il carcere, le interdittive e i sequestri – o solo determinati documenti. La notizia è anticipata oggi dal Messaggero e dal Fatto Quotidiano.
(da agenzie)
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