TRAGEDIA AL PORTO DI GENOVA: MUORE OPERAIO DI 52 ANNI, FERITO UN COLLEGA
SCIOPERO IMMEDIATO DI 24 ORE, CITTA’ IN TILT… L’UOMO E’ MORTO SCHIACCIATO CONTRO UN CONTANIER
Una morte bianca nella notte buia del porto di Prà. Una tragedia che si consuma sui moli genovesi poco lontani dal bacino storico di Genova, nel terminal dove il colosso globale Psa carica e scaricata i container su navi grandi come muraglie galleggianti.Un incidente mortale in una normale notte di lavoro. Sono da poco passate le tre, sulle banchine soffia un vento freddo, cade qualche goccia, gli uomini della Compagnia Unica Merci Varie, i «camalli» della Culmv, sono al lavoro come sempre.Una ralla, un «trattore» usato nei porti per trasportare i container, fa inversione di marcia, prosegue in direzione opposta. Tutto sembra filare liscio, come al solito. Poi all’improvviso il trattore scivola sempre di più a sinistra e va a colpire un altro mezzo sulla banchina.Come un proiettile impazzito.Entrami stanno caricando i container. In quel momento la seconda ralla è ferma, immobile. Al volante un altro lavoratore della Culmv. Dietro il mezzo, un terzo «camallo» sta controllando che i sigilli sul container siano a posto.
È lui la vittima, ha 52 anni, si chiamava Giovanni Battista Macciò. Quando i soccorritori arrivano sulla banchina purtroppo non c’è più nulla da fare. Il conducente del mezzo colpito viene trasportato in ospedale, in «codice giallo», l’urto è stato violentissimo, ma la sua vita non è in pericolo. Sul luogo dell’incidente arrivano il magistrato di turno e la polizia. Il conducente della «ralla» impazzita è sotto choc, forse è anche per questo che rifiuta di sottoporsi ai test per capire se alcool o altre sostanze hanno alterato il suo stato. Al rifiuto viene portato dagli agenti nell’ospedale più vicino ed è qui che dovrà necessariamente sottoporsi ai test.I primi testimoni raccontano che il suo stato non sembrava alterato. Intanto gli inquirenti hanno già acquisito il filmato di sorveglianza, racconterebbe con estrema chiarezza la dinamica di un incidente al momento inspiegabile.
Una morte sul lavoro che colpisce uno dei simboli di Genova e del suo porto e lo sciopero dei «camalli» è immediato. Intanto anche Psa alle prime luci dell’alba scrive un comunicato, si stringe alla famiglia della vittima.Il porto chiude per sciopero. Si blocca il lavoro sulle banchine. E per alcune ore è pressoché paralizzato anche il traffico in città e al casello di Genova Ovest e Genova Prà, le uscite che portano i camion e i loro container in porto. È probabile che lo sciopero continui per l’intera giornata: Antonio Benvenuti, storico console della Compagnia, è in assemblea con i suoi camalli. Nessuno vuole dimenticare un’altra morte bianca nella notte nera del porto di Genova. La procura ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, le indagini sono affidate al gruppo Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro di Asl3.
(da agenzie)
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