LA SVOLTA LEPENISTA: DA BURATTINI DI PUTIN A FERVENTI EUROPEISTI (LE ELEZIONI PRESIDENZIALI FRANCESI SI AVVICINANO PER MARINE LE PEN)
IL PRESIDENTE DEL RASSEMBLEMENT NATIONAL, JORDAN BARDELLA: “LA RUSSIA È UNA MINACCIA MULTIDIMENSIONALE PER LA FRANCIA E PER GLI INTERESSI EUROPEI” E CITA LE INGERENZE RUSSE “DURANTE LA CAMPAGNA ELETTORALE”… CURIOSO, PER IL LEADER DI UN PARTITO CHE HA INCASSATO 9 MILIONI DI EURO DALLE BANCHE DI MOSCA
Il presidente del Rassemblement National (RN), Jordan Bardella, sottolinea che la Russia rappresenta ”una minaccia multidimensionale per la Francia” e per ”gli interessi europei”, ma si oppone ad una ”guerra latente” con una ”potenza nucleare’.
”La Russia è ovviamente una minaccia multidimensionale per la Francia e per gli interessi europei”, dichiara il segretario del Rassemblement National intervistato stamattina da radio France Inter, citando, in particolare, le ingerenze russe ”durante tutta la campagna elettorale” nonché la situazione ”nel Mar Nero dove le navi dell’esercito francese sono regolarmente nel mirino”.
”La questione fondamentale, è chiedersi se la Russia minaccia gli interessi francesi al punto da ritrovarsi in una situazione di faccia a faccia e di guerra con una potenza nucleare?”, prosegue Bardella, aggiungendo: “Difendo la sovranità territoriale dell’Ucraina ma credo che l’avvenire della Francia e dell’Europa non possa passare da una guerra latente con un potenza che è una potenza nucleare”.
Bardella avverte che la Russia è ”il più grande Paese al mondo che si ritrova da tre anni in un’alleanza rafforzata con il Paese più popoloso del mondo, la Cina”. Le parole del segretario RN si differenziano da quelle della compagna di partito ed ex candidata alle presidenziali, Marine Le Pen, che nel fine settimana ha invece minimizzato la minaccia russa in una lunga intervista al giornale Le Figaro.
”Se dopo tre anni, la Russia stenta a progredire in Ucraina, ci sono poche chance che ambisca a venire fino a Parigi”, ha ironizzato Le Pen, secondo cui ”il fondamentalismo islamico resta la prima delle minacce”.
Il fedelissimo di Marine Le Pen si dice anche “fortemente contrario all’invio di truppe francesi ed europee, sotto bandiera nazionale, in Ucraina”.
In un tweet pubblicato a corredo dell’intervista, Bardella scrive che il “2025 deve essere l’anno della pace perché questa guerra ha già causato troppi morti: penso che ci debba essere, in particolare, una zona tampone sotto l’egida delle Nazioni
(da agenzie)
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