ORA IL “DAZISTA” ACCUSA I MEDIA DI FARE INFORMAZIONE “TOTALMENTE ILLEGALE”: NEL MIRINO DELL’IRA DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, OLTRE IL QUOTIDIANO LIBERAL “NEW YORK TIMES”, IL BERSAGLIO GROSSO È IL ‘’WALL STREET JOURNAL’’ DI PROPRIETÀ DI RUPERT MURDOCH, CHE IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI RITENEVA SUO ALLEATO
PRESSATO DAI COLOSSI BANCARI E DAI GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO, IL QUOTIDIANO HA FATTO A PEZZI LA DEMENTE POLITICA TARIFFARIA CHE STA FACENDO AFFONDARE LE BORSE, COL SERIO RISCHIO DI FAR PARTIRE INFLAZIONE E RECESSIONE
Come al solito, venerdì il presidente Donald Trump ha attaccato duramente i media, ma è andato oltre definendo “totalmente illegale” la copertura mediatica del sistema giudiziario. Trump ha parlato al Dipartimento di Giustizia, dove ha riproposto molte delle sue vecchie lamentele, compresi i casi penali contro di lui che sono stati da allora archiviati.
Il presidente ha elogiato il giudice Aileen Cannon per aver archiviato il caso dei documenti classificati contro di lui. Un altro caso federale, che riguardava il tentativo di Trump di ribaltare le elezioni di quell’anno, è stato archiviato dopo che Trump è stato eletto.
Secondo la politica del Dipartimento di Giustizia, i presidenti in carica non possono essere perseguiti a livello federale. Poi Trump ha rivolto la sua ira verso diversi organi di informazione, tra cui il Wall Street Journal di proprietà di Rupert Murdoch, che ha criticato la sua politica tariffaria. Nel farlo, ha affermato che la loro copertura è stata “totalmente illegale”
(da agenzie)
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