LA SAGGISTA MIRELLA SERRI IMPARTISCE UNA LEZIONE DI STORIA ALLA DUCETTA: “FORSE LA NOSTRA PREMIER HA LETTO SOLO QUALCHE RIGA DEL MANIFESTO DI VENTOTENE. E SI È FERMATA ALL’INIZIO. PECCATO! ERNESTO ROSSI, UNO DEGLI AUTORI, NELLA PARTE FINALE ATTACCA IL COMUNISMO CHE CREA DANNI ‘STATIZZANDO L’ECONOMIA’”
“ROSSI INSISTEVA SULLA LOTTA A OGNI FORMA DI CORPORATIVISMO, ANCHE A CARATTERE SINDACALE, CAPACE DI PERPETUARE I PRIVILEGI DELLE CATEGORIE PIÙ POTENTI A SCAPITO DEL RESTO DELLA SOCIETÀ. COSA C’È CHE NON VA?”
Forse la nostra premier ha letto solo qualche riga del Manifesto di Ventotene. E si è fermata all’inizio. Peccato!
Ernesto Rossi uno degli autori del Manifesto nella parte finale attacca il comunismo che crea danni “statizzando l’economia”, che dà vita a incredibili nuovi privilegi attraverso la concentrazione del potere nelle mani del partito unico.
Rossi sottolineava che il compito dello Stato era di potenziare le politiche sociali, correggere il mercato, mettere in atto strumenti di lotta contro i monopoli (non a caso Rossi scriverà contro l’avventura economica del fascismo “I padroni del vapore”) e intervenire contro la grande proprietà fondiaria.
Rossi insisteva sulla lotta a ogni forma di corporativismo, anche a carattere sindacale, capace di perpetuare i privilegi delle categorie più potenti a scapito del resto della società. Cosa c’è che non va?
Mirella Serri
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