GRILLO NON NE AZZECCA UNA: “IL VIRUS PARTE DA FROSINONE”, E SCATENA L’IRA DEI CIOCIARI IN RETE
CENTINAIA DI MESSAGGI CONTRO IL LEADER DEL M5S: “UNA BATTUTA VA BENE, DIECI FANNO MALE”… IL M5S CROLLA A FROSINONE DAL 24,6% AL 5,2%
«Gli esperimenti potete farli lì: la differenziata e i pannelli solari. Potete cambiare veramente un senso di civiltà ». Beppe Grillo, stavolta, «scivola» sul web.
Fa battute ironiche sulla Ciociaria in un ristorante da Figline Valdarno (Firenze) e scatena una vera e propria «rivolta» in Ciociaria.
IL VIDEO DI RISPOSTA
Centinaia i messaggi su Facebook, dopo un editoriale al vetriolo di Alessio Porcu, direttore di Teleuniverso (emittente che trasmette dalla provincia di Frosinone, la prima per ascolti nel Lazio a febbraio e marzo).
Il video della risposta a Grillo è stato postato da un telespettatore e in appena 48 ore ha scatenato l’ira dei ciociari nella «Rete», con oltre mille condivisioni e centinaia di messaggi, quasi tutti contro il leader del M5S.
IL CASO
Tutto è cominciato quando il M5S di Figline Valdarno ha postato un video da 1’03 che in Ciociaria è stato «scoperto»solo in questi giorni.
Grillo è seduto ad un tavolo di ristorante, a tarda ora, con le guance rossicce.
«Cari elettori di Ferretino (storpiando il nome del comune di Ferentino), Atina e…», attacca Grillo.
Le persone che sono dietro la telecamera già ridono a crepapelle e una voce di donna ironizza «e… soreta», mentre è Torrice il terzo Comune dove i 5Stelle corrono per le elezioni amministrative.
Grillo continua così tra «Siete in provincia di Frosinone, città che ho sempre nel cuore. Quando i miei figli mi dicono dove vai, voglio andare a Frosinone».
E ancora, tra un dilagare di risate. «Sentite gente che ride ma è una cosa seria», prosegue il comico. Che poi spiega «gli esperimenti li potete fare lì», «il virus parte da lì». E aggiunge: «Se comincia da lì in provincia di Frosinone, capite che il Movimento si allarga anche in Mongolia. Vi abbraccio e spero di venirvi a trovare fisicamente. Adesso sono nel ciberspazio».
REAZIONI
Tantissime le reazioni.
Il senatore ciociaro Marino Mastrangeli, 42 anni, di Cassino, espulso dal M5S dopo alcune apparizioni in tv e ora al Gruppo Misto, non risparmia critiche.
«Lo scherzo — dice – è bello se dura poco… Beppe era ripreso e lo sapeva, ha scherzato troppo. Così non va bene. È stato inopportuno, ha davvero esagerato. Una battuta va bene, dieci in successione fanno male».
Secondo Mastrangeli comunque «i problemi della Ciociaria sono altri e quanto accaduto, alla fine, è irrilevante. C’e’ l’emergenza lavoro che si sta aggravando sempre di più e quella ambientale da affrontare subito e con la massima decisione». Per Mastrangeli «quanto detto da Grillo nel video è irrilevante anche rispetto alla scelta politica di andare a fare una delle quattro opposizioni al Governo Letta. Abbiamo avuto la possibilità di essere determinanti e il M5S doveva andare a governare il Paese. E’ stato — conclude – un errore gravissimo».
Dice il direttore del Tg di Teleuniverso, Alessio Porcu: «Ciò che è inaccettabile — afferma – è la superficialità dimostrata da Grillo nel rivolgersi ad un territorio dove la crisi industriale in poco tempo ha fatto sì che tremila persone, nella sola città di Frosinone, ogni giorno riescano a mangiare soltanto grazie alla Caritas: ci ha suggerito di fare la raccolta differenziata e mettere i pannelli solari, ignorando che l’impianto per i rifiuti, che ora vuole realizzare a Parma, noi invece lo abbiamo già da 15 anni. Un leader che rappresenta il 25% degli italiani — conclude Porcu – non può permettersi queste approssimazioni».
BOOM E FLOP
Il M5S in provincia di Frosinone, alle scorse politiche, ha ottenuto il 24,65% dei consensi eleggendo un deputato, Luca Frusone, 28 anni, studente universitario residente ad Alatri, e il senatore Marino Mastrangeli.
Alle Comunali di fine maggio il Movimento di Grillo è invece andato malissimo proprio Ferentino, dove il candidato grillino, Corrado Caiti, ha raccolto appena il 5,25%.
Ma anche negli altri due centri della Ciociaria – Atina e Torrice – dove i grillini hanno schierato un proprio candidato a sindaco, il risultato è stato assai deludente.
A Torrice il crollo è stato verticale passando dal 23% delle Politiche al 4,8, mentre ad Atina dal 23% è sceso all’ 8,6% delle Comunali.
Antonio Mariozzi
(da “il Corriere della Sera“)
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