30.000 POLIZIOTTI IN PIAZZA CONTRO IL GOVERNO: “BRUNETTA BUFFONE”, “RONDE VERGOGNOSE”
GLI AGENTI DENUNCIANO “LE SCELTE IRRESPONSABILI DEL GOVERNO”, LA RIDUZIONE DI 40.000 UNITA’ OPERATIVE E DEL 44% DELLE RISORSE, I TAGLI DI 3 MILIARDI ALLA SICUREZZA…. DA TRE ANNI SCADUTO IL CONTRATTO: “AVETE AVUTO I NOSTRI VOTI, VIVETE SOLO DI PROMESSE”….PRESENTI POLIZIA, I COCER DEI CARABINIERI, GUARDIA DI FINANZA, FORESTALI E POLIZIA PENITENZIARIA
Imponente manifestazione a Roma degli operatori delle forze di polizia contro i tagli alla sicurezza e per la difesa di dignitose condizioni economiche e professionali.
Sono decine di migliaia gli agenti che si sono dati appuntamento per un lungo corteo che sta sfilando fino a Piazza Navona: spunta un busto in cartapesta che raffigura il premier con la scritta “Papi, come ci ha cucinato bene”, mentre non si contano gli slogan contro Maroni e i “Brunetta buffone” e “ronde vergognose”.
Le numerose sigle sindacali di varia estrazione sono tutte d’accordo nel denunciare “le irresponsabili scelte del governo”, a partire dalla riduzione di 40.000 unità del numero degli operatori in servizio e dalla sottrazione del 44% delle risorse alle attività operative e organizzative.
Le forze dell’ordine criticano la decisione di “rinviare di tre anni il rinnovo del contratto collettivo di lavoro e di sottrarsi all’impegno di realizzare un nuovo modello di sicurezza che esalti le professionalità “.
Si tratta di “scelte, queste del governo, che smentiscono gli impegni assunti in campagna elettorale ed esprimono una sostanziale indifferenza verso il diritto alla sicurezza dei cittadini”.
Gli agenti denunciano che ” i tagli incidono pesantemente anche sulla spesa corrente e sulle voci di bilancio ministeriale relative all’acquisto delle autovetture, della benzina, della gestione degli uffici e delle strutture” e avrà riflessi drammatici sul “reale controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine e sulla sicurezza dei cittadini”.
Gli agenti sono chiari: “Ad oggi, la politica del governo è stata un’altra”, con il taglio di 3 miliardi di euro al Comparto Sicurezza e Difesa, unito agli effetti del decreto Brunetta che “sta producendo una pesante riduzione del personale a causa del mancato turn over e un innalzamento dell’età media dei poliziotti italiani, che ormai sfiora i 50 anni”.
“Per una volta siamo tutti uniti” hanno urlato i manifestanti del corteo, che vedeva presenti agenti di polizia, il Cocer dei carabinieri, agenti della forestale, della Guardia di Finanza e della Polizia penitenziaria: “Da questo governo che ha avuto i nostri voti abbiamo ricevuto solo promesse e ora ci troviamo con macchine che fanno schifo, senza soldi per la benzina e caserme in cui lo Stato non paga neanche l’affitto”.
In compenso Maroni fa stanziare 100 milioni per le ronde, una vergogna che sono mesi che abbiamo sottolineato.
Per un uomo di destra, la sicurezza la deve garantire lo Stato, non le ronde.
E se un ministro degli Interni è incapace di garantirla, se ne torni a fare l’avvocato della Avon.
Altro che “linea dura” e spot in Tv, si doveva partire dal rendere efficienti e motivate le forze dell’ordine.
Tra loro c’è la nostra gente del popolo che rischia la vita per 1.300 euro al mese, fa straordinari non pagati e si sacrifica per uno Stato che si ricorda di loro solo per contendersi la prima fila ai funerali in favore di telecamere.
Ma che governo di pseudo destra è mai questo, che riesce a farsi contestare persino da chi lo vota?
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