DOPO LE PROTESTE DEI TERREMOTATI ORA IL GOVERNO HA INDIVIDUATO I SITI PER STOCCARE LE MACERIE
PER UNA OPERAZIONE DI BUON SENSO CI SONO VOLUTI UN ANNO E LE CARRIOLE IN PIAZZA… INTERVERRA’ L’ESERCITO IN UNA PRIMA FASE, SI INIZIERA’ TRA UN MESE (SPERIAMO) …AMPLIAMENTO DEL SITO DI PAGANICA, DUE NUOVI A BARISCIANO E A BAZZANO
C’è voluta la rivolta delle carriole perchè qualcuno capisse che era assurdo, a distanza di un anno, che quattro milioni di macerie continuassero a far bella mostra di sè e che nessuno muovesse un dito, rimediando una brutta figura di fronte all’Italia intera.
Forse ha inciso più il secondo aspetto rispetto al primo e adesso le autorità competenti hanno improvvisamento trovato anche i siti per accogliere i detriti, quei siti che fino a ieri parevano non esistere.
Miracolo degli aquilani, insomma.
Secondo i programmi, si inizierà non prima di un mese: questo è stato deciso al termine di un summit al Ministero dell’Ambiente, cui hanno preso parte Stefania Prestigiacomo, il presidente dell’Abruzzo, Stefano Chiodi, nella sua qualità anche di delegato all’emergenza terremoto, ol sindaco,il presidente della Provincia e il vicecapo della Protezione civile.
Come auspicato da tempo su questo sito, a provvedere alla rimozione delle macerie saranno in una prima fase l’esercito e i vigili del fuoco.
In attesa dell’espletamento della gara per l’affidamento del servizio di trasporto.
Per lo smaltimento delle macerie sono stati individuate tre aree grandi, più una macroarea di 50 ettari a Bugno, su un terreno di proprietà del comune e su cui prima occorrerà fare le opportune verifiche idrogeologiche.
Entro trenta giorni si amplierà l’attuale sito ex Teges di Paganica, l’unico impianto attualmente in funzione e già al collasso.
Prevista l’apertura, previa gara, di altri siti: uno a Barisciano (almeno trenta giorni di tempo per sistemarlo), l’altro a Bazzano (in funzione non prima di sessanta giorni).
Sarà il commissario Chiodi ad avere il potere di individuazione dei siti per il temporaneo stoccaggio.
La Prestigiacomo ha dichiarato che le macerie saranno rimosse in tempi certi, in base a un programma.
Peccato non abia precisato per ora nè programma, nè tempi previsti. Confidiamo solo che si cominci a fare quello che si sarebbe potuto iniziare quasi un anno fa: i poteri Bertolaso li aveva da luglio 2009, le aree sono sempre quelle che ora vengono citate, l’esercito esisteva anche allora. Diciamo che è mancata la volontà politica di adottare subito questa misura, insieme ai quattrini che non sono stati trovati.
Ora di fronte alle proteste, improvvisamente si sono manifestate le aree di stoccaggio.
Speriamo che qualcuno ora mantenga le promesse.
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