MARINO: “MAI AVUTO CONVERSAZIONI CON BUZZI”, MA QUESTA FOTO LO SMENTISCE
E IN UN VIDEO: “IL PRIMO STIPENDIO…”
“Il primo stipendio da sindaco di giugno 2013 lo investirò tutto in obbligazioni della ‘cooperativa 29 giugno’. Bisogna ricostruire la comunità nella nostra città partendo dalle persone che sono rimaste indietro”, così nel 2013 l’allora candidato sindaco a Roma, Ignazio Marino, alla fine della campagna elettorale.
Marino scelse la “cooperativa 29 giugno” di cui Salvatore Buzzi è fondatore e presidente.
“Non ho mai avuto conversazioni con Salvatore Buzzi. Dalle intercettazioni leggo che diceva che era necessario togliermi di mezzo, non riuscendo a far cadere la mia giunta. Ma questo l’ho appreso nelle ultime 48 ore”.
È stata la risposta secca del sindaco di Roma, Ignazio Marino, alla trasmissione Otto e Mezzo, andata in onda ieri sera su La7.
Lilli Gruber, conduttrice del programma, intervistandolo, cerca di indagare sulla natura dei rapporti tra Marino e Salvatore Buzzi, il capo della cooperativa “29 giugno”, indicato dai magistrati come uno dei capi della mafia capitale, l’inchiesta della procura di Roma sull’associazione a delinquere che controllava politica e appalti comunali e che ha portato a 37 arresti e un centinaio di indagati.
Eppure le affermazioni del sindaco di Roma sembrerebbero essere false.
Una serie di foto pubblicate dalla cooperativa mostrano Marino mentre chiacchiera con Buzzi e il vicesindaco Luigi Nieri nel quartier generale della “29 giugno”.
Inoltre proprio dalle Coop di Buzzi sono arrivati 30 mila euro di finanziamenti per la campagna elettorale del sindaco prima delle Comunali, 10 mila euro dalla coop “29 giugno” e 20 mila dal Consorzio Eriches 29.
Non solo: in un video, Marino, non ancora eletto sindaco, afferma che investirà il suo primo stipendio in obbligazioni della Cooperativa 29 Giugno, di cui Salvatore Buzzi è presidente.
Chiede conto a Marino dell’incontro con Buzzi, anche Rosy Bindi, presidente della commissione Antimafia: “Tutti devono chiarire – dice -. Le foto non sono una prova di reato, a volte non sappiamo neanche con chi ci stanno fotografando, ma è evidente che anche il sindaco Marino deve fare chiarezza”.
Bindi non esclude la possibilità di scioglimento del Comune di Roma: “Per arrivare a sciogliere un Comune – afferma – ci vogliono molte procedure ma non ci si deve fermare davanti a nulla.Serve innanzitutto una lunga inchiesta” ma se ci sono le condizioni per lo scioglimento, lascia intendere, si proceda.
(da “Huffingonpost”)
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