INTERVISTA A GASSMANN: “IL PAESE MUORE DI CORRUZIONE, BARRACCIU LASCI”
L’ATTORE E LA LITE SU TWITTER
“Ero d’accordo con quello che Matteo Renzi diceva da sindaco di Firenze, non condivido niente di quello che fa da presidente del Consiglio”. Alessandro Gassmann, professione attore, si toglie qualche sassolino dalle scarpe.
Ma non perchè sia diretto interessato: “Non faccio politica, la leggo e l’ascolto”. L’occasione è una lite via Twitter con la sottosegretaria Francesca Barracciu, indagata per peculato.
Lei è andato giù senza mezze misure con la sottosegretaria Barracciu. Le ha chiesto di dimettersi su Twitter. Voleva dirle che è una ladra?
No, non mi permetterei mai in assenza di una condanna definitiva. Che però aspettasse l’esito dell’indagine e nel frattempo si autosospendesse dalla carica che ricopre. Sarebbe stato grave rimanere in silenzio. Barracciu chiarisca la sua posizione poi rientri nella squadra di governo.
Difficile: Barracciu è diventata sottosegretaria perchè l’indagine era ingombrante, altrimenti sarebbe stata governatore in Sardegna, comunque candidata. Non lo sapeva?
Sì, lo sapevo. Per quello le ho scritto. Ma ho ottenuto il risultato.
Nel senso?
Che la sottosegretaria con delega ai Beni culturali, e sottolineo la carica che ricopre, nella risposta ha dimostrato tutta la sua arroganza. Ma è quello che volevo. Ha risposto che avrei dovuto imparare a fare l’attore prima di chiedere il biglietto agli spettatori.
Ce l’aveva solo con Barracciu o con l’intero mondo renziano?
No, in realtà chi mi legge ha capito benissimo: io ce l’ho con tutti, senza distinzione. Questo Paese sta morendo di corruzione, ce ne rendiamo conto? Penso di sì. E allora è arrivato il momento di far sentire la nostra voce. Io lo faccio attraverso il blog che ho sul fattoquotidiano.it   e in tutte le occasioni che mi si presentano. Anche su Twitter. Le ho dato un consiglio intelligente, lei ha risposto da arrogante. È indagata per peculato, 80 mila euro che avrebbe speso in benzina per i suoi giri in Sardegna. Forse là girava su uno yacht, non in auto, perchè 80 mila euro sono soldi.
Renzi gira in elicottero.
Lì volevo arrivare. Non è moralmente corretto. Il Paese si spegne e il presidente del Consiglio si sposta in elicottero. La cultura, quello che doveva essere il fiore all’occhiello di questo governo, nelle promesse, ha preso il volo.
Ha visto che la Barracciu si è scusata? Ha detto di aver risposto in maniera affrettata. Ha dato la colpa alla frenesia di Twitter.
Mi fa piacere, perchè ne usciva davvero male. Al tempo stesso però non cambio idea: tutte le persone che ricoprono un ruolo di responsabilità e sono indagate devono farsi da parte. Quando avranno chiarito le loro posizioni torneranno ai loro ruoli. Adesso no.
Emiliano Liuzzi
(da “Il Fatto Quotidiano”)
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