“PRESSIONI PER GETTARE FANGO SU FINI”: L’AVVOCATO DI GAUCCI ABBANDONA LA SUA DIFESA E ACCUSA BERLUSCONI
“IL MIO ASSISTITO E’ STATO STRUMENTALIZZATO, CON LA TULLIANI ERAVAMO VICINI A UNA INTESA”….”IL LEGALE DEL PREMIER HA CONVINTO GAUCCI A PORTARE SUI GIORNALI LA VICENDA PER INFANGARE IL PRESIDENTE DELLA CAMERA”
Ovviamente questa notizia non è stata data in apertura del Tg1 di Scodinzilini e neanche in quelli della rete Mediaset, anzi diciamo pure che non è stata mai data, così ci capiamo meglio.
Solo una notizia di agenzia che i maggiori quotidiani si sono ben guardati dal pubblicare, salvo alcune meritevoli eccezioni.
Eppure sulla causa civile tra Gaucci e l’ex fidanzata Elisabetta Tulliani, attuale compagna di Gianfranco Fini, gli scriba di corte avevano intinto il pennino a lungo, discutendo se la vincita di 2,2 milioni di euro al lotto fosse di competenza dell’ex patron del Perugia o della sua allora compagna.
Con tanto di ricevute esibite, fotocopie di chi aveva incassato la cifra della vincita, con contorno di liti su quadri, gioielli, auto e case e su chi avesse diritto a conservarle dopo la rottura e la fuga di Gaucci a Santo Domingo.
Vicende familiari tipiche dopo la rottura di una relazione, su cui solo gli interessati conoscono la verità e su cui non ci interessa soffermarci.
Ma ecco ieri la novità : uno degli avvocati di Gaucci decide di lasciare l’incarico e detta alle agenzie un comunicato su cui vale la pena riflettere, per i risvolti politici che esso comporta.
L’avv. Vincenzo Montone annuncia infatti a sorpresa che abbandonerà la difesa dell’imprenditore romano nella “causa civile Tulliani”.
Motivo: “Si è fatto strumentalizzare dagli avvocati di Silvio Berlusconi”.
Il legale spiega che è stato lui ad imbastire l’intera causa civile per conto di Gaucci “e negli ultimi mesi c’eravamo faticosamente avvicinati a una soluzione consensuale”.
Gaucci contesta che la Tulliani gli abbia portato via case, auto, quadri che le aveva intestato durante il fallimento del Perugia calcio.
La donna replica chiedendo la restituzione di un miliardo e cento milioni del premio del Superenalotto vinto nel 1998 e da lei ritirato.
Il legale di Gaucci lavora a lungo tra le parti ed è ormai vicino ad una transazione consensuale, quando accade qualcosa di imprevisto.
L’avvocato Montone racconta: “Purtroppo il professor Alessandro Sammarco, legale di Berlusconi e di Dell’Utri, ha convinto Gaucci a portare sui giornali la vicenda degli appartamenti romani da lui acquistati e intestati alla famiglia Tulliani per gettare fango sul presidente della Camera”.
In pratica il legale afferma che qualcuno ha fatto pressione sul suo assistito per indurlo a una operazione voltaa a “gettare fango” sulla terza carica dello Stato.
E il mandante avrebbe un nome e cognome, Silvio Berlusconi, magari col braccio armato dei giornali di famiglia.
Ci chiediamo: è questa la “eleganza” che il premier spesso rivendica come traccia dei suoi comportamenti?
E’ così che si conducono le battaglie politiche quando, dopo aver tradito il programma elettorale del Pdl, scambiandolo per quello leghista, si ha paura di un avversario che reclama una destra seria, civile, legalitaria, europea, isitituzionale e repubblicana?
Una indebita pressione di questo genere non dovrebbe, questa sì, portare alle immediate dimissioni di un premier i cui giornali hanno persino killerato la ex moglie Veronica (accusata di avere un amante e mostrata in topless in prima pagina) e il direttore dell’Avvenire Boffo (accusato di essere un molestatore omosessuale) ?
Se questa è l’eleganza, viva il popolo straccione ma onesto.
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