VERDINI PRESENTA IL GRUPPO ALA AL SENATO: “A DISAGIO IN FORZA ITALIA”
“MA NON RINNEGHIAMO IL NOSTRO PASSATO”… IL GRUPPO E’ DI 10 SENATORI E SI CHIAMA ALLEANZA LIBERALPOPOLARE-AUTONOMIE
“Rassicuriamo gli amici della sinistra Pd: nessuno di noi ha il desiderio, la voglia di iscriversi al Pd”: il senatore Denis Verdini, presenta al Senato il suo nuovo gruppo parlamentare Alleanza liberalpopolare-autonomie (Ala) e mette a tacere i sospetti di una vicinanza alla maggioranza.
Replicando a Roberto Speranza, che ha parlato di “film dell’orrore” in un caso di avvicinamento al Partito Democratico, Verdini afferma: “Ricordi di essere stato il macchinista, l’operatore degli ultimi film dell’orrore. Gli è dato di perdere la vista, ma non la memoria, come il macchinista di ‘Nuovo cinema paradiso’. Lui ha fatto tutte le trattative (per il Nazareno), senza scandali”
Uno degli obbiettivi dichiarati della nuova formazione politica è quello di fare arrivare in porto le riforme costituzionali: “Il ddl Boschi va approvato così com’è e se non venisse approvato si rivà nel pantano”.
Verdini rivendica, quindi, l’impegno per mandare avanti le riforme: “Nella nostra componente c’è chi ha votato le riforme e c’è chi non lo ha fatto ed è libero di mantenere questa posizione. La gran parte però le hanno votate dall’inizio sia in Senato che alla Camera. Io ricordo che abbiamo fatto le riforme insieme ad altri ma non sono le riforme di altri su certi punti certe c’è la nostra identità “.
Nuovo gruppo.
Con Verdini ci sono altri nove senatori: Lucio Barani, presidente; Riccardo Mazzoni, vicepresidente vicario; Eva Longo, vicepresidente; Giuseppe Compagnone, tesoriere; Vincenzo D’Anna, portavoce; Ciro Falanga, segretario d’Aula; Riccardo Conti, Pietro Langella, Antonio Scavone.
Doloroso strappo con Fi.
Uno strappo, quello da Silvio Berlusconi, che arriva non senza dolore: “È uno strappo e come tutti gli strappi addolora e fa male. Quando non ci sono identità di vedute nessuno finisce o muore, uno vede le cose in maniera diversa. Ho una grandissima lealtà che mi lega a Berlusconi, ma vediamo le cose in maniera diversa”.
Parlando dell’ex Cavaliere , ha aggiunto che “lui è sempre stato in questi 20 anni lungimirante, però questo non significa che sempre si vedono le stesse possibilità . Come tutti gli strappi fanno male, il dolore uno se lo tiene e tira fuori l’ottimismo. La nostra storia legata a Berlusconi è straordinaria e fa male parlarne. Non ne vogliamo parlare, parliamo di quello che facciamo”.
Nasce anche associazione.
Al Senato, dunque, nasce ufficialmente un nuovo gruppo con leader Denis Verdini, capogruppo Lucio Barani e portavoce Vincenzo D’Anna. Barani ha annunciato che è stata spedita la lettera al presidente Pietro Grasso con la comunicazione della nascita del nuovo soggetto. “Oltre al gruppo abbiamo costituito anche un’associazione di cui io sono il presidente”, ha detto ancora Verdini.
Completare legislatura Costituente.
“Veniamo tutti dal Pdl, non rinneghiamo nulla, non abbiamo alcun desiderio di iscriverci al Pd, anche perchè da toscano, se avessi voluto lo avrei fatto da giovane…”, ha esordito Verdini nella conferenza stampa in Sala Nassiriya. Verdini ha anche specificato che scopo della nuova formazione è “portare a termine la legislatura costituente”, volta a dare una cornice moderna all’impianto istituzionale dello Stato e quindi alle riforme in discussione a Palazzo Madama: “Vogliamo essere liberi di completare la legislatura Costituente come avevamo iniziato. Poi c’è una prospettiva politica che è nelle nelle cose e che ritiene che l’area moderata sia il centro del Paese. Il centro determina sempre la vittoria dell’una o dell’altra parta ma per determinarla deve avere la libertà di potersi muovere senza pregiudizi e realizzare le riforme con una maggioranza allargata significa dare stabilità agli elettori”.
Italicum.
Per Verdini, l’Italicum è una legge che in questo particolare momento “va bene, perchè contiene in sè una grande modernità , ovvero la sera delle elezioni la lista che vince governa per cinque anni”.
Detto questo, l’Italicum “può essere modificato una volta che sarà approvato il ddl Boschi”. Per il leader di Ala, dunque, “l’Italicum può anche essere modificato, ad esempio sul premio alla lista da assegnare invece alla coalizione, perchè c’è ora una incongruenza tra il premio di maggioranza alla lista e gli sbarramenti”.
Gruppo alla Camera forse a settembre.
È prossima la formazione del gruppo anche alla Camera? Alla domanda posta mentre lascia la sala Nassirya del Senato, Denis Verdini replica: “Non lo so, non lo so, vedremo a settembre”.
In precedenza, tuttavia, il capogruppo a palazzo Madama Lucio Barani non aveva escluso la possibilità di un’accelerazione, con ‘battesimo’ a Montecitorio già la prossima settimana.
L’ipotesi, però, sembra difficile per mancanza di numeri: servono, infatti, venti deputati a Montecitorio per costituire un gruppo.
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