IL GOVERNO OTTIENE LA FIDUCIA SOLO GRAZIE AI FINIANI: SCONFITTA L’ARROGANZA DI BERLUSCONI
IL GOVERNO SI SAREBBE FERMATO A 304: SOLO GRAZIE A 38 DEPUTATI TRA FINIANI E MPA IL PREMIER SI SALVA DAI TRIBUNALI… LE LEGA PARLA DI ELEZIONI: NON HA CAPITO CHE DA DOMANI SI ATTACCA AL TRAM… RITORNA UNA DESTRA CIVILE IN ITALIA
La Camera ha dato la fiducia al governo Berlusconi: su 620 presenti, i sì sono stati 342, i no 275.
L’esito era scontato dopo l’annuncio dei finiani del proprio sostegno all’esecutivo.
Ma il dato evidente è che tolta la pattuglia finiana e l’Mpa di Raffaele Lombardo l’esecutivo non raggiunge i 316 voti che garantiscono la maggioranza assoluta.
Con l’esecutivo si sono schierati 342 deputati, contro 275 (i presenti al voto sono stati 620, i votanti 617, la maggioranza richiesta di 309).
E per di più tra i 9 assenti uno solo era del Pdl.
Inoltre c’è un dato da tenere in assoluta evidenza: 38 dei 342 voti a favore sono dei finiani (hanno 35 deputati ma in due hanno detto no a Berlusconi) e degli uomini di Lombardo (5).
I primi protagonisti da mesi di uno scontro interno al Pdl, i secondi fortemente critici nei confronti dell’esecutivo.
Senza di loro, infatti, il governo non avrebbe ottenuto la fatidica ‘quota 316’, cioè la metà più uno dei componenti dell’assemblea di Montecitorio, ma si sarebbe fermato a quota 304, appena 8 in più della somma Pdl + Lega e ben 12 in meno del necessario.
Una situazione che mette Berlusconi in una situazione davvero difficile da un punto di vista politico.
La campagna acquisti alla fine ha portato solo 8 deputati, quelli che da mesi già votavano per il governo.
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