IL FRONT NATIONAL PRIMO IN PERCENTUALE MA A PARIGI E LIONE E’ SOLO TERZO: DOVE AVANZA E DOVE NON SFONDA
CI SONO GIA’ DUE SORPRESE: AL SECONDO TURNO I SOCIALISTI RITIRANO I PROPRI CANDIDATI IN DUE REGIONI E LA PROVOCAZIONE DI JEAN MARIE LE PEN
Nel primo turno delle elezioni regionali la Francia il partito della Le Pen è il numero uno del Paese: i candidati del Fn sono in testa in sei sulle tredici regioni con una media del 29,8%.
Alle consultazioni dipartimentali del marzo scorso, il Front National aveva raggiunto il 26% ma era rimasto dietro ai Repubblicani.
Stavolta, invece, il partito di Nicolas Sarkozy si è fermato al 26,5%
I socialisti sono, staccati, raggiungono il 22,8%.
L’ottima performance del Front è dovuta innanzitutto al suo rafforzamento nelle regioni dove già era ben radicato.
Si tratta proprio di quelle dove sono candidate le due Le Pen, zia e nipote.
Nel Nord, da anni in crisi economica per una forte deindustrializzazione Marine Le Pen si aggiudica, secondo le stime , il 40,3%.
E Marion Marèchal-Le Pen, nel Sud-Est, regione assai tradizionalista, arriva al 41,2%. In altre quattro regioni il partito nazionalista si è piazzato in pole position a questo primo turno.
Sono l’Alsazia-Champagne-Ardenne-Lorena, dove il candidato del Fn è Florian Philippot, braccio destro della Le Pen, ex alto funzionario dello Stato, diplomato alla prestigiosa Ena: uno dei volti della politica di “sdoganamento” portata avanti dalla donna negli ultimi anni.
Primo il Fn è anche nel Languedoc-Roussillon-Midi-Pyrènèes, dove è rappresentato da Louis Aliot, compagno nella vita della le Pen, altro rappresentante di un partito “nuovo” e “normale”.
Il Front è numero uno pure nella Borgogna-Franca Contea (segnale del seguito sempre più importante che ha tra i contadini) e nel Centro-Valle della Loira.
Da sottolineare: le roccaforti anti-Fn, le principali regioni dell’Ovest e in particolare la Bretagna, con la sua tradizione di solidarismo cattolico, confermano il loro ruolo di bastione contro il partito, che arriva solo in terza posizione.
Anche nelle due maggiori metropoli del Paese, Parigi e Lione, il Front sale ma non sfonda: rimane in entrambi i casi il terzo partito.
La repubblicana Valèrie Pècresse è in testa nella regione parigina (Ile-de-France) con circa il 30,5% dei voti davanti al socialista Claude Bartolone (25,4%) e il candidato del Front National Wallerans de Saint Just (18,75).
Al ballottaggio, che si terrà domenica prossima, passano tutte le liste che hanno ottenuto oggi almeno il 10%.
Dove il Fn è particolarmente forte, i Repubblicani e i socialisti potrebbero decidere di allearsi: il candidato più debole dei due potrebbe ritirarsi dalla corsa oppure le due liste potrebbero addirittura procedere a una fusione, sempre in funzione anti-Fn.
La prima situazione si è già verificata in Paca e Nord-Pas-de-Calais dove il Partito socialista ha ritirato i suoi candidati nella speranza di bloccare l’avanzata proprio di Marine Le Pen e Marion Marèchal Le Pen.
A tarda sera, mentre la figlia e la nipote esultavano per lo storico risultato, Jean-Marie Le Pen ha provato a guastare la festa. Il fondatore del Front National, sconfessato da Marine, ha pubblicato su Twitter un video che ha incendiato gli spiriti della rete.
Per molti non ci sono dubbi: si tratta di una chiara provocazione di natura antisemita. Nel video si vede Christian Estrosi, il candidato neogollista in Provence-Alpes-Cote d’Azur, mentre balla con un gruppo di ebrei e rabbini.
Il tweet è stato cancellato dopo circa due ore, ma la provocazione aveva ormai fatto il giro della rete.
(da agenzie)
Leave a Reply