“RUBY MI DISSE DI AVER FATTO SESSO CON IL PREMIER”
IL VERBALE DI CATERINA PASQUINO, LA DONNA CHE HA CONOSCIUTO E FREQUENTATO LA RAGAZZA MAROCCHINA…I COMPITI DI ROBERTA, LE RICHIESTE DI FEDE A LELE MORA
«Ruby mi disse di aver fatto sesso» con Silvio Berlusconi.
È quanto racconta Caterina Pasquino, la donna che ha denunciato la giovane marocchina per il furto di tremila euro e di alcuni oggetti in oro, in uno dei verbali contenuti nell’invito a comparire spedito al premier dalla procura di Milano.
Alla Pasquino gli inquirenti chiedono di dire se, durante il periodo in cui ha conosciuto e frequentato Ruby, la minorenne marocchina le avesse raccontato di alcune sue amicizie con gente famosa.
«Ricordo che diceva – risponde la donna – di essere molto amica del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi con il quale, a suo dire, è stata spesso a casa del premier dove ha cenato, ballato e fatto sesso con lui, il quale le dava molto denaro».
Nuovi particolari continuano a emergere dagli atti che i pm di Milano hanno allegato alla richiesta di autorizzazione a procedere alla perquisizione degli uffici di Giuseppe Spinelli.
Molto materiale è composto da trascrizioni di intercettazioni (mentre il ministro della Giustizia Angelino Alfano fa sapere che il governo intende «andare avanti sulla strada della riforma della normativa sulle intercettazioni»).
Dalle 389 pagine che compongono l’invito a comparire nei confronti del premier, in cui i magistrati di Milano elencano le «fonti di prova» che secondo la procura proverebbero i reati di concussione e prostituzione minorile contestati a Berlusconi, emerge tra le altre cose, per esempio, che il Cavaliere ha effettuato due bonifici da diecimila euro ciascuno a favore di Alessandra Sorcinelli, una delle ragazze che, secondo la procura di Milano, frequentavano le feste ad Arcore.
Sul conto corrente della ragazza presso il Banco di Sardegna di via Solferino a Milano «si rilevano due bonifici in entrata, il 16 luglio 2009 e il 17 settembre 2009 entrambi dell’importo di 10 mila euro».
Entrambi, scrivono gli agenti di polizia giudiziaria, riportano la descrizione dell’operazione: «Bonifico o/c Berlusconi Silvio….favore di Sorcinelli Alessandra….prestito infruttifero».
Dagli accertamenti eseguiti è emerso che i bonifici sono partiti da due filiali del Monte dei Paschi di Siena di Segrate, una delle quali si trova «nelle immediate vicinanze degli uffici della Spa “Dolcedrago”, dove risulta operare Spinelli Giuseppe».
Nel frattempo, parla ma senza prendere posizione Melania Tumini, l’amica riminese di Nicole Minetti, intercettata al telefono mentre raccontava a un’altra conoscente di una serata passata ad Arcore assieme a Berlusconi. Conversazione finita nel faldone inviato dai pm milanesi a Roma per chiedere alla Camera l’autorizzazione a procedere contro il premier.
«Parlerò nelle sedi opportune. Aspetto anche di vedere come si porrà Berlusconi. Io ho solo partecipato a una cena, non sapevo nemmeno fosse una festa» ha detto la Tumini.
La giovane ha frequentato il liceo classico Giulio Cesare a Rimini insieme alla Minetti. Poi si è laureata in legge e ora sta studiando economia. Raggiunta al telefono dall’Ansa, non ha voluto approfondire la vicenda in attesa degli sviluppi giudiziari
E intanto ha ridimensionato l’amicizia con la consigliera del Pdl lombardo: «Anche sull’amicizia con la Minetti – ha precisato – ci sarebbero cose da chiarire. Un conto è l’amicizia del liceo, lasciata nel dimenticatoio, eravamo quasi bambini e poi i rapporti si erano molto allentati. Abbiamo fatto il liceo insieme. Questo sì, basta».
Dagli atti che i pm di Milano hanno allegato alla richiesta di autorizzazione a procedere alla perquisizione degli uffici di Giuseppe Spinelli emerge inoltre che era anche Silvio Berlusconi a contattare le ragazze e a invitarle direttamente alle serate nella sua villa ad Arcore.
Inquirenti e investigatori nelle carte ricostruiscono, tra le tante, anche la serata del 26 settembre scorso a Villa San Martino alla quale hanno partecipato 12 ragazze e un giornalista di Mediaset.
«L’invito a partecipare alla cena – si legge nel documento – è giunto da Silvio Berlusconi che contatta o viene contattato dalle ragazze, invitandole direttamente o tramite alcune di loro (nel caso specifico gli inviti sono stati formalizzati nel corso di una cena svoltasi il 25.09.2010 ad Arcore)».
In un’intercettazione riportata negli atti della procura di Milano Roberta Bonasia, una delle ragazze che hanno frequentato i festini del premier (da alcuni indicata come la fidanzata del Cavaliere), riferisce che Berlusconi le chiese di procurargli numeri di telefono di giovani che partecipavano a Miss Italia. Bonasia è entrata tra le 60 finaliste del concorso nel settembre scorso. Parlando il 20 settembre al telefono col fratello Stefano, lo informa della richiesta di Berlusconi. «…Poi mi fa “me l’hai preso allora qualche numero di telefono”?
“Guarda te ne ho presi un paio ma non è che c’era questo granchè di fighe”, gli ho detto».
Successivamente, sempre parlando al telefono con il fratello, la ragazza torna sull’argomento. «Mi devi aiutare, devo trovare delle ragazze da portargli perchè adesso sabato e domenica..lui adesso va a Roma oggi pomeriggio..poi sabato e domenica deve tornare, torna su. Siccome mi aveva chiesto alcune ragazze…gli ho detto che i numeri ero riusciti a prenderli». Continuando a parlare del premier, Roberta Bonasia racconta: «E poi lui mi fa: “eh ti avevo detto di occuparti delle ragazze, non sei riuscita a fare niente!” Sai, mi ha trattata un po’ così; gli faccio: “non è vero, te li ho presi i numeri, no? Te li ho presi di tre ragazze, ma perchè le altre facevano schifo. Sono tre ragazze, ma di alto livello”.
Lui fa: “sabato portamele”. Perchè quindi le vuole sabato e domenica. Mi ha detto: “tu digli che si paghino il viaggio fin qua, no digli che”, mi ha detto, “digli che gli paghi tu il viaggio fin qua e poi ci penso io”».
«Volevo dirti una cosa, c’è una persona?… che valga la pena?».
Così Emilio Fede lo scorso 10 agosto si rivolge a Lele Mora per l’organizzazione di una delle tante serate nelle residenze di Silvio Berlusconi. Nella telefonata, una delle tante nelle carte inviate dai pm di Milano alla Camera, Fede chiede a Mora se ha nella sua scuderia una ragazza speciale, «che valga la pena.. che non gli voglio portare troppe persone, una sola!»
Il giorno successivo Fede, sempre al telefono con Mora, commenta, scrivono gli inquirenti, «che, nonostante non siano piaciute hanno avuto “due sottoscrizioni due mila a ciascuno”».
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