FRANA M5S: FUORI DA CAPOLUOGHI DI REGIONE E GRANDI CITTA’
AL PRIMO TURNO PASSA ORLANDO A PALERMO, ALTROVE E’ BALLOTTAGGIO TRA CENTRODESTRA E CENTROSINISTRA… PIZZAROTTI SFIDERA’ SCARPA A PARMA, A VERONA LA LISTA TOSI AL BALLOTTAGGIO CON IL CENTRODESTRA
Frana M5s. È una sconfitta dai contorni pesanti quella che arriva per Grillo dalle urne dei 1.004 comuni chiamati al voto per rinnovare le amministrazioni.
Il Movimento – a meno di sorprese dai risultati definitivi – è escluso dai ballottaggi di tutte le maggiori città al voto. Compresa Genova, la città del leader che si era detto sicuro del successo anche davanti alla piazza vuota per l’ultimo comizio.
E, in più, in quasi tutti i grandi centri il distacco dei candidati M5s dai primi due che andranno al ballottaggio (quasi ovunque di centrodestra e centrosinistra) è abissale. Anche nella Parma di Pizzarotti, sulla quale erano puntati occhi da tutta Italia, che pur con una bassa affluenza alle urne ha comunque lasciato il candidato grillino sotto il 5%.
E, insieme, queste elezioni aprono una nuova possibilità per l’asse di centrodestra Fi-Lega: di fatto inesistente a livello nazionale con la palese ostilità Salvini-Berlusconi, ma rinato in molte delle città al voto. Con il risultato di portare in quasi tutte un candidato al ballottaggio.
E al ballottaggio si va in quasi tutti i 21 capoluoghi di provincia e 4 capoluoghi di regione al voto: la gran parte dei sindaci delle grandi città saranno eletti il prossimo 25 giugno.
A Genova si affronteranno i candidati del centrodestra, Marco Bucci (38%), a sorpresa in vantaggio, e del centrosinistra, Gianni Crivello che va oltre il 33%. Fuori dai giochi, come detto, il Movimento di Beppe Grillo e bassissima l’affluenza: solo il 48,39% degli aventi diritto ha votato.
Praticamente neanche un genovese su due è andato a votare.
A Parma, il sindaco uscente Federico Pizzarotti (Liste civiche) è vicino al 35% e se la vedrà al secondo turno con Paolo Scarpa del centrosinistra.
A Catanzaro il candidato sindaco Sergio Abramo (centrodestra) si avvicina al 40% e sfida Vincenzo Ciconte (centrosinistra), mentre a Palermo plebiscito per il sindaco uscente, Leoluca Orlando, che va verso la vittoria al primo turno (la legge elettorale siciliana ha abbassato al 40% il quorum per essere eletti) attestandosi sul 45% delle preferenze. Lo sfidante del centrodestra, Fabrizio Ferrandelli, non va oltre il 33%.
Due settimane per preparare a Verona la sfida tra Federico Sboarina (centrodestra), che supera il 29%, e la compagna di Flavio Tosi, Patrizia Bisinella (Fare+civiche). Centrodestra avanti anche a Taranto con Stefania Baldassarri oltre il 21%: con lei si contenderà la poltrona di sindaco Rinaldo Melucci (centrosinistra).
Il centrodestra si conferma a Lecce coalizione di riferimento, ma il candidato sindaco Mauro Giliberti non riesce a sfondare, costretto al ballottaggio con Carlo Maria Salvemini, del centrosinistra
A L’Aquila alla seconda tornata vanno Americo Di Benedetto (centrosinistra) 47% e Pieluigi Biondi (centrodestra). Il neosindaco dell’Aquila dovrà proseguire il difficile lavoro per la ricostruzione post sisma
Massimo Bitonci (centrodestra) è avanti a Padova e sfiderà tra due settimane Sergio Giordani (centrosinistra).
Sconfitta a Lampedusa Giusi Nicolini, la sindaca vincitrice del Premio Unesco per la Pace, arrivata terza, dopo Salvatore Martello, detto ‘Totò’ e Filippo Mannino. I dati non sono ancora definitivi perchè lo spoglio è lento, ma dai rappresentanti di lista viene confermata la vittoria di Martello, ex sindaco di Lampedusa e vicino a una parte del Pd.
Per Carrara è ballottaggio tra il candidato a sindaco del Movimento 5 stelle Francesco De Pasquale e quello della coalizione del Centrosinistra (Pd-Psi-Pri) Andrea Zanetti.
Ballottaggio anche a Lucca tra Tambellini (centrosinistra), che ha più del 37%, e Santini (centrodestra).
E’ durata solo una legislatura la guida a 5 Stelle del Comune di Mira, nel Veneziano, uno dei primi municipi conquistati nel 2012 dal movimento di Grillo, con il sindaco Alvise Maniero.
Confermato Daniele Lorenzini, a capo della lista civica ‘insieme per Rignano’, sulla poltrona di sindaco a Rignano sull’Arno. Lorenzini, che nel 2012 era stato eletto dal Pd, ha battuto con largo margine la candidata del Pd Eva Uccella.
A quanto pare, la scelta di Lorenzini di andare contro il suo vecchio partito e contro Tiziano Renzi, segretario del circolo anche se attualmente autosospeso, ha dato i suoi frutti.
Verso la vittoria al primo turno a Cuneo il candidato di centrosinistra Federico Borgna, che supera il 60% delle preferenze. Stesso discorso per Frosinone: qui Nicola Ottaviani del Centrodestra sfiora il 70%.
(da agenzie)
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