LA LIFELINE AGISCE NEL PIENO RISPETTO DELLE NORME INTERNAZIONALI, LA NAVE E’ OLANDESE
SOLO DEGLI ANALFABETI RAZZISTI POSSONO PENSARE DI SEQUESTRARE UNA NAVE IN ACQUE INTERNAZIONALI… 239 ESSERI UMANI SALVATI A BORDO, SE UNO MUORE L’ACCUSA PER CHI NON LI HA SOCCORSI SARA’ OMICIDIO, SALVINI E TONINELLI PREPARINO GLI EFFETTI PERSONALI
“La nostra nave batte bandiera olandese“. La ong Mission Lifeline, proprietaria dell’omonima imbarcazione intervenuta al largo delle coste libiche per salvare migranti, vuole chiudere le polemiche col governo italiano e su Twitter pubblica anche un documento a dimostrazione della sua provenienza.
Dati che confermano quanto sostenuto da ilfattoquotidiano.it sulla base dei dati consultabili sul portale ufficiale dell’Imo, l’Organizzazione marittima internazionale. In un altro tweet ribadisce di essere intervenuta, “come in tutte le precedenti missioni, in acque internazionali“, a differenza di quanto dichiarato dal ministro Toninelli, che aveva parlato di un suo intervento in acque libiche.
A sollecitare l’intervento di Malta è il ministro Danilo Toninelli: ” Dovrebbe essere, notizie di queste ore, in acque maltesi, ma non abbiamo ancora la certezza. Nel momento in cui saranno in acque maltesi — continua il ministro pentastellato — la responsabilità dell’apertura di un porto per la messa in sicurezza sarà sicuramente a carico di Malta”.
La Ong smentisce quindi la rappresentanza dei Paesi Bassi presso l’Unione europea, che il 21 giugno aveva dichiarato che Lifeline e Seefuchs (una seconda nave in mare nel Mediterraneo) “non viaggiano con bandiera olandese, secondo la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (Unclos). Appartengono a Ong tedesche e non sono registrate in Olanda”.
Ma ora l’annuncio della Ong complica ulteriormente le cose, mentre a bordo dell’imbarcazione ci sono ancora 239 migranti che aspettano di approdare in un porto sicuro. Nella notte, intanto, la stessa Lifeline ha fornito assistenza a un mercantile che è intervenuto in soccorso di un altro gommone in difficoltà .
(da “Il Fatto Quotidiano”)
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