“IL GOVERNO ITALIANO HA FATTO ANNEGARE CENTO MIGRANTI”: LE ACCUSE DI OPEN ARMS CONFERMATE DA PARLAMENTARI EUROPEI A BORDO
SU INDICAZIONE DI SALVINI E TONINELLI, LA GUARDIA COSTIERA ITALIANA NON E’ INTERVENUTA E NON HA DATO IL PERMESSO ALLA ONG DI SOCCORRERE I PROFUGHI ANNEGATI…COSA ASPETTA LA MAGISTRATURA AD APRIRE UN FASCICOLO DI FRONTE A UNA NOTIZIA DI REATO?
La ong Open Arms accusa la Guardia costiera italiana e quella libica della morte dei migranti annegati in un naufragio al largo della Libia.
“Ieri 100 persone sono morte nel naufragio di una barca di fronte alle coste della Libia”, afferma la ong, che ha in queste ore nel Mediterraneo la nave Astral, a bordo della quale si trovano 59 migranti soccorsi oggi.
Open Arms – prosegue il tweet dell’europarlamentare spagnolo Javi Lopez, che si trova a bordo e che in un filmato si sofferma in un colloquio con Oscar Camps, fondatore della ong spagnola – “avrebbe potuto salvarle ma il suo appello è stato ignorato dalla Guardia costiera italiana e da quella libica”.
Il gommone naufragato tra ieri e giovedì scorso aveva a bordo almeno 120 migranti. Al naufragio sono sopravvissuti in 16.
Tra i morti ci sono almeno tre bambini.
Ecco, invece il racconto dell’europarlamentare italiana Eleonora Forenza. “Sono a bordo della Open Arms, che stamattina ha effettuato un salvataggio di 60 persone. Più volte la Open Arms ha contattato le autorità italiane segnalando il pericolo di naufragio, sentendosi rispondere di contattare la guardia costiera libica. Il mancato soccorso in mare è un reato grave, oltre che un atto disumano. Le persone a bordo ci urlavano ‘NO LIBIA’. A differenza di Salvini, le persone che erano su quel barcone sapevano che la Libia è spesso detenzione, tortura, stupro.”
“Sono migranti a bordo della imbarcazione? Sono naufraghi, rispondevano giustamente dalla Open Arms. prosegue Forenza -. Ieri abbiamo letto le dichiarazioni del Ministro dei Trasporti italiano che dichiarava la chiusura dei porti per Open arms per ragioni di ordine pubblico. Oggi leggiamo quelle del Ministro degli interni, ‘scordatevi l’Italia’. Io invece non me la scordo. Perchè è il mio Paese, che sta sprofondando in una voragine di vergogna e disumanità . Ora siamo in viaggio nel Mediterraneo. Se la presenza di quattro parlamentari ha evitato che queste persone fossero riportate in Libia, ecco è la cosa più utile che abbiamo fatto nella nostra vita. Ho visto queste donne e questi uomini delle pericolose Ong abbracciarsi commossi dopo aver salvato 60 persone. Loro sì, fanno politica. Non c’è gesto politico più importante che salvare vite. Prima le persone. Restiamo umani”.
Sulla vicenda interviene anche Malta, che accusa Matteo Salvini.
L’intervento di Open Arms è avvenuto “tra Libia e Lampedusa, Italia. Matteo Salvini la smetta di diffondere notizie scorrette tirando in ballo Malta senza alcuna ragione”, scrive su Twitter il ministro dell’Interno Maltese Michael Farrugia, pubblicando una mappa con le distanze tra il punto dove si trova la nave della Ong, Lampedusa e Malta. “Questi sono fatti – aggiunge – non opinioni”.
“Basta con le bugie Matteo Salvini” scrive invece il portavoce del governo di La Valletta rilanciando il tweet.
(da agenzie)
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