“CARO GRILLO, MIO FIGLIO AUTISTICO TI DIREBBE “CIAO” SENZA PREGIUDIZI, MENTRE TU TI FAI BEFFE DI LUI”
“E’ FACILE PER I VIGLIACCHI PRENDERSELA CON I PIU’ DEBOLI”
Guardo la cameretta di Matteo, i suoi giochi e tutto il materiale che usa e usiamo assieme a lui per aiutarlo a uscire dal suo isolamento.
Penso ai suoi compagni di scuola, alle sue maestre, ai suoi terapisti.
Penso a tutte le persone che lo conoscono e che gli vogliono bene. Penso a me, alla sua mamma. Penso a lui, che ti guarderebbe e ti direbbe “ciao”, senza preconcetti, senza pregiudizi.
Penso a quanto impegno ci mette nel buttare giù ogni giorno un mattoncino di quel grande muro che lo separa da noi.
Vorrei che sentissi quando piange, probabilmente infelice perchè non riesce a comunicarci cosa pensa o cosa vuole.
Perchè gli autistici, caro Beppe, sono persone che soffrono, quanto e più di noi.
E allora perchè tirarli in ballo in discorsi che non li aiutano ad alleviare il loro dolore? Perchè prendersela con loro? Perchè?
Non sai quante piccole e grandi continue battaglie quotidiane dobbiamo affrontare per farli riconoscere come persone.
C’è tanta strada da percorrere per superare i pregiudizi, l’indifferenza e l’ignoranza e dar loro un futuro migliore, nel quale si sentano meno soli di quanto siano ora.
Perchè gli autistici sono soli. Lontanissimi da quella piazza dove parlavi. Anzi, loro hanno paura del troppo rumore e dei posti troppo affollati.
Gli autistici però – assieme alle loro mamme e ai loro papà – non hanno colpa della loro condizione.
E fra le poche cose che chiedono c’è, al primo posto, quella di non essere giudicati e di non farsi beffe di loro, perchè così è facile, come è facile per i vigliacchi prendersela con i più deboli.
Questi ragazzi spesso non parlano, ma quando qualcuno li ferisce, loro te lo fanno capire. È per questo che non possiamo restare in silenzio.
Ed è per questo che le tue parole stanno raccogliendo tanta indignazione.
Marco Sabatini Scalmati
(da “Huffingtonpost”)
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