UN MILIONE DI FAMIGLIE FATTE FUORI DAL REDDITO DI CITTADINANZA
I NUCLEI FAMILIARI VENGONO RIDOTTI DA 2,267 MILIONI A 1,375 MILIONI…IL BENEFICIO MEDIO NON SUPERERA’ I 493 EURO A FAMIGLIA
Il Messaggero racconta oggi una bozza del provvedimento e della relazione tecnica sul reddito di cittadinanza che sembra portare non poche novità rispetto alle formulazioni precedenti della norma, a cominciare dalla platea dei beneficiari: i nuclei familiari che saranno assistiti saranno 1,375 milioni per un esborso di 6 miliardi nel primo anno e di 8,1 miliardi negli anni successivi. Nelle prime simulazioni i nuclei assistiti erano 2,267 milioni .
Ma c’è di più:
L’articolo 2 della bozza di provvedimento, quello in cui sono indicati i requisiti per l’accesso sia al Reddito che alle pensioni di cittadinanza, spiega che per ottenere l’aiuto bisogna avere un Isee massimo di 9.360 euro. Non solo.
Esclusa la prima casa, non si potrà possedere un patrimonio immobiliare superiore a 30 mila euro.
Inoltre, non si potranno avere depositi in conto corrente o altri valori mobiliari come azioni o obbligazioni, oltre 6 mila euro.
Questa soglia è aumentata di 2 mila euro per ogni componente ulteriore della famiglia fino ad un massimo di 10 mila euro.
Se nel nucleo ci sono dei disabili, la somma può essere aumentata di altri 5 mila euro.
Ma la vera novità è che oltre al reddito ai fini Isee, si terrà conto anche di un altro parametro: il reddito familiare, ossia le entrate monetarie della famiglia.
Per chi percepisce il Reddito, questo parametro è fissato in 6 mila euro all’anno, incrementati del 40% (2.400 euro) per ogni componente maggiorenne e di 1.200 euro per ogni componente minorenne della famiglia, fino ad un massimo di 12.600 euro.
Se la famiglia risiede in un’abitazione in affitto, la soglia di partenza è elevata a 9.360 euro.
Per avere diritto alla pensione di cittadinanza, invece, il reddito annuo non potrà superare i 7.560 euro. Altri paletti riguardano invece, il possesso di auto, moto e imbarcazioni.
Le regole non finiscono qui: nessun componente del nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo, o avere la disponibilità , di autoveicoli immatricolati per la prima volta nei sei mesi antecedenti la richiesta del Reddito.
E comunque non si possono possedere auto superiori ai 1.600 centimetri cubi di cilindrata a prescindere dall’anno di immatricolazione.
Per le moto il limite è fissato a 250 centimetri cubi e non devono essere state immatricolate nei due anni antecedenti la richiesta del sussidio.
A differenza delle balle raccontate da Di Maio nei mesi scorsi, e a conferma di quanto scrivevano i giornali per smentire le sue sciocchezze di propaganda xenofoba, avranno accesso all’assegno gli stranieri con regolare permesso di soggiorno e che sono residenti da almeno cinque anni nel territorio italiano.
Si tratta, secondo le stime della relazione tecnica, di circa 200 mila nuclei familiari.
Il beneficio medio sarà di 493 euro a famiglia al mese.
E il lavoro? Pasquale Tridico in un’intervista a La Verità dice che bisognerà accettare lavori anche a 500 chilometri di distanza. Altrimenti il contributo decade.
(da “NextQuotidiano”)
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